Ferragosto a Berlino

Contraddizioni e speranze di una città in cammino
Scritto da: enzucciacara
ferragosto a berlino
Partenza il: 12/08/2012
Ritorno il: 18/08/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Berlino 12-18 agosto 2012

I miei figli e io decidiamo di fare un viaggio insieme per Ferragosto. A loro la scelta e l’organizzazione. La meta è Berlino, cosa che mi lascia perplessa… che ci sarà mai di interessante da vedere a Berlino a parte i resti del muro e la porta di Brandeburgo? Però, quando mi ricapita di fare un altro viaggio con i miei figli dato che ormai sono grandi? Quindi taccio e mi accodo. Partiamo da Catania con un volo diretto della Meridiana (partner Air Berlin) alle 11.30 del 12 Agosto… un caldo… Prezzo del volo AR € 284.17 a testa, molto conveniente se guardiamo il periodo e la mancanza di scali, avendolo prenotato a fine Giugno. Ottimo servizio a bordo, arriviamo a Berlino Tegel (c’è anche un altro aeroporto Schönefeld in periferia, ma presto ce ne sarà uno solo) in due ore e 40 e finalmente aria fresca… Appena fuori dell’aeroporto acquistiamo subito le Berlin Welcome Card ABC per 3 giorni o meglio 72 ore perché fa fede il momento della timbratura. Costa 25.90 € ma ci ha permesso di recarci a Potsdam e muoverci gratis su tutti i mezzi a partire dal bus che dal Terminal porta, nel nostro caso alla fermata Zoo Garten dove abbiamo preso la metro U2 che ci porta direttamente davanti all’ingresso del Meininger Hotel in Senefelder Platz. Anche questa è stata un’ottima scelta di mio figlio. Questo tipo di alloggio del genere ostello della gioventù, oltre ad essere ben arredato aveva il bagno privato in camera, pulito e rifornito giornalmente, su richiesta, di asciugamani. Aveva il phon e uno specchio ingrandente allungabile oltre a quello normale. In camera oltre ai letti a castello, c’era un piccolo tavolo e la televisione, più una colonna a scaffali per posare gli abiti o altro. Ci hanno dato una camera al 5 piano (con ascensore) da dove c’era una bella vista. L’hotel oltre a vari distributori di bibite, dava anche la possibilità di mangiare a prezzi contenuti o di utilizzare le cucine comuni. C’era internet free nella sala comune e la possibilità di usufruirne in camera perché la connessione è wireless tramite un account temporaneo che si richiede alla reception. Ebbene per tutto ciò abbiamo pagato per 6 notti in tre persone 345.00 € !Meno di 20 euro a persona a notte per ferragosto! Gli altri Hotel della stessa catena costavano un po’ di più ma questo aveva un’ottima allocazione perché era appena a due fermate di metro da Alexander Platz, punto d’incontro dell’universo giovanile e non del turismo berlinese. Arriviamo dunque verso le 15.00 con tanta fame .Ci rechiamo subito in Alexander Platz dove ci abbuffiamo con una serie di würstel buonissimi a poco prezzo circa 3.50 per un piatto completo. La Berlin welcome card oltre agli spostamenti gratuiti, permette di avere sconti in tanti esercizi convenzionati come ad esempio il Segafredo in Alexanderplatz che fa il 25% di sconto anche sul caffè (altrimenti costerebbe quasi 3 euro) invece lo abbiamo preso a 1,70 circa. Dopo esserci rifocillati abbiamo fatto il primo giro là sul posto. In Alexanderplatz, posta nella zona ex Berlino est, ci sono dei grandissimi negozi (Alexa), una grande fontana (Brunnen der Volkerfreundschaft – fontana dell’amicizia tra i popoli) un monumento che mostra i vari fusi orari nel mondo. Scansando tram e bus che transitano tranquillamente nella piazza, guidati come una stella cometa dalla Fernsehenturm (torre della televisione) che ha la forma del pinnacolo dell’albero di Natale. Proseguiamo verso la Marienkirche chiesa anglicana del XIII secolo. Nel vano tentativo di digerire i buonissimi wurstel a cui non siamo abituati, la nostra camminata prosegue sino al Rotes Rathaus, il Municipio del 1860, caratteristico per i suoi mattoni rossi e nella piazza antistante stazionavano i pacifisti in una manifestazione permanente contro tutte le guerre. Ormai si era fatto tardi e la nostra stanchezza reclamava il riposo, quindi riprendiamo la U2 e facciamo ritorno in Hotel.

13 agosto

Il nostro programma comprende la visita a Potsdam per visitare i Castelli. La sorpresa sgradita è che di lunedì i Castelli sono chiusi perciò nonostante i 15 euro a persona di biglietto vediamo solo l’esterno e il magnifico parco del Sanssouci. L’unico Castello accessibile è il Neues Palais perché quest’anno è il 500° dalla nascita di Federico il Grande e c’è una mostra straordinaria all’interno. Visitarla ci costa altri 12 euro a persona. Comunque siamo venuti fin qui e ci andiamo. Interessante davvero,peccato che le guide audio visuali sono soltanto in inglese e per chi non lo mastica bene c’è qualche difficoltà a seguire. Torniamo nel pomeriggio distrutti dalla fatica, ma dopo esserci rinfrescati e ristorati andiamo all’Olimpic Stadium. Mi pare di sentire ancora “…e il cielo è Azzurro sopra Berlino!…” Che emozione essere là dove l’Italia è diventata campione del mondo nel 2006. I ragazzi visitano lo Stadio ma io ritorno dalle parti dell’Hotel perché ho visto che c’è un negozio Lidl e vado a fare un po’ di spesa. La bella e civile sorpresa è che se riporti i vuoti delle bottiglie di plastica o di vetro ti fanno un buono sconto di 25 cent a bottiglia. Una bottiglia da un litro e mezzo l’ho comprata da loro a 19 cent ,non solo si può dire che ho bevuto gratis ma ho anche avuto lo sconto sulla spesa (frutta, biscotti, ecc.)! Ci ritroviamo tutti in hotel e ci rechiamo alla Fernsehenturm, la Torre della televisione. Ci prenotiamo e visto che non saliremo prima delle 22.00, andiamo a cena in uno di tanti posti di ristoro intorno ad Alexander Platz. All’orario previsto ci presentiamo all’entrata e andiamo su. E’ una vista spettacolare. La stanchezza va via di colpo,si rimane senza fiato. La visione di Berlino notturna è emozionante,soprattutto se si va indietro con la memoria e si pensa al recente passato. Finito a malincuore il nostro giro ce ne torniamo stanchissimi ma soddisfatti in hotel.

14 Agosto

Questa giornata è dedicata alle vie dell’olocausto. Andiamo infatti a Sachsenhausen il campo di concentramento di Oranienburg poco fuori Berlino. Prendiamo la S-Bahn S1. Ne passa una ogni 20 minuti e il biglietto è compreso nella Berlin Welcome Card ABC. Giunti alla stazione si può prendere l’autobus 804 in direzione “Malz” o il n° 821 direzione “Oranienburg Tiergarten” entrambi portano al campo di concentramento. Noi abbiamo preferito fare il percorso a piedi, 15 minuti che ripercorrono lo stesso tragitto fatto dai prigionieri scesi dal treno verso il campo, tra gli sputi, gli insulti e le pietre dei nazisti. La visita dura almeno 3 ore. Tramite la cuffia audio si può seguire e conoscere il calvario delle vittime. Basta una sola cuffia perché si ascoltava in “viva voce” la spiegazione e la testimonianza della guida. E’ inutile descrivere ciò che si prova. Ci si immerge nel dolore e nell’aberrazione perché non è un documentario ma vivi in prima persona quei luoghi. E’ un esperienza dolorosa ma di crescita personale, di consapevolezza, di pietà. Si esce da lì sconvolti dalla palpabilità della sofferenza e contenti di esser nati in un’altra epoca, con la voglia di fare in modo, nel nostro piccolo, che non accada mai più. Torniamo con l’autobus e riprendiamo il treno cercando nella meravigliosa natura e nei boschi che attraversiamo, sollievo all’anima e riposo del corpo. Affamati dopo tanto cammino e tante forti emozioni, ci spariamo dei mega paninazzi da Subway e stoicamente continuiamo il nostro tour con la visita alla meravigliosa cupola del Duomo, scontata a 4 euro a testa. Devo dire che per chi proviene da una cultura religiosa cattolica, entrare nel Duomo e vedere al posto che ne so, di San Pietro o S. Antonio, le statue di Lutero, Calvino ecc., ti lascia un attimo perplessa, poi realizzi che ti trovi in una nazione culla del protestantesimo e ripassi a mente un po’ di storia dello scisma. A parte tutto, il Duomo è bellissimo e la vista dalla cupola è sorprendente. Berlino è bella anche di giorno e l’abbraccio del fiume Sprea la cinge come una collana di brillanti. E’ pomeriggio inoltrato,tutti in hotel a fare una doccia e a toglierci le scarpe! Dopo esserci rinfrancati e poiché volevamo una pausa da wurstel e panini,ci regaliamo delle favolose pizze alla Pizzeria italiana “I due forni” a due passi dall’hotel in Schönhauser Allee n.12, gestita esclusivamente da ragazzi italiani e dove finalmente parli in italiano. Abbiamo mangiato benissimo e bevuto un’ottima birra (tedesca) spendendo 35 euro in tre.

15 agosto

Oggi è ferragosto e a Berlino fa fresco! Che bellezza! A Catania ci sono 39 gradi e l’umidità toglie il respiro… ci informano da casa. Il nostro programma di oggi prevede l’East Side Gallery e i resti del Muro di Berlino. Arriviamo al Charlie Point, zona di delimitazione fra Berlino Est e Ovest. Oggi alcuni baldi giovani vestiti da militari americani si fanno le foto con i turisti ,così come da noi i legionari al Colosseo ma io ho ancora viva davanti agli occhi la telecronaca del telegiornale di quella sera del 1989 quando il muro venne buttato giù dai tedeschi che si potevano finalmente abbracciare liberi .Eh sì ho vissuto la Storia! Proseguiamo per vedere i 11° murales dipinti in ciò che resta del Muro, fatti da artisti di tutto il mondo per manifestare l’orrore della divisione e della segregazione. Dire che siamo stanchi è un eufemismo. Imperterriti proseguiamo fino ad arrivare nel luogo dove sorgeva il bunker sotterraneo di Hitler e dove oggi esiste un anonimo parcheggio pubblico di auto. C’è solo un grande cartello con la piantina di quello che c’era sotto e che è stato cancellato da colate di cemento. Continuiamo fino alla Nuova Sinagoga e lungo il tragitto inciampiamo su mattoncini di metallo posti dove una volta esistevano le abitazioni di cittadini tedeschi ebrei deportati e uccisi. Su queste pietre di metallo sono incisi i nomi di chi vi abitava e la data della loro deportazione e morte. Perché chiunque freni il suo passo su un mattoncino di questi volga per un attimo il suo pensiero a quelli che non ci sono più. Siamo troppo stanchi…ritorniamo a casa. Abbiamo bisogno di mangiare. C’è da dire che a Berlino è molto facile procurarsi il cibo. Ci sono i venditori ambulanti di Würstel che con 1.50 € ti preparano un panino col Würstel davanti al naso. Avete presente gli uomini sandwich che fanno pubblicità? Hanno un’attrezzatura simile con una specie di griglia sul davanti e il contenitore di Würstel e panini dietro. Dentro la metro poi c’è di tutto. Abbiamo mangiato due ottime porzioni di riso e gamberetti in un kioschetto “Asia Mekong” a 6 € e ce li hanno preparati davanti. Ci riposiamo, doccia e di nuovo in marcia nel pomeriggio. Ci diamo allo shopping. I ragazzi fanno la loro escursione all’Hard Rock Cafè e io vado per negozi vari. Alla fine percorriamo “Unter den Linden”, il lungo viale che taglia il Mitte, il quartiere centrale di Berlino fino alla porta di Brandeburgo.Incontriamo lungo il percorso molte Chiese pregevoli per stili architettonici e soprattutto alcuni istituti Universitari dove proprio nel centro il 10 maggio del 1933, furono accatastati e dati alle fiamme migliaia di libri e volumi dal contenuto ritenuto pericoloso in quanto potevano fomentare movimenti culturali avversi al regime. Il memoriale è costituito da un “tombino” di vetro trasparente posto sul selciato, attraverso il quale si vede una stanza bianca con quattro pareti di scaffali per libri, ma completamente vuoti. Solo due righe accompagnano questa maestosa testimonianza: “Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare esseri umani”. Sono del poeta Heinrich Heine, morto nel 1856. Non visse tanto per accorgersi di quanto le sue parole fossero terribilmente vere.Facciamo una sosta in uno Starbucks e ci godiamo un fantastico frappuccino prima di proseguire,oltrepassando la porta simbolo di Berlino, per visitare il Memoriale della Shoah o dell’Olocausto che si estende come un labirinto di colonne di cemento ad evocazione dell’angoscia del ricordo del genocidio degli ebrei.E’ ora di tornare indietro e ci concediamo una cena a base di Prenzels (i biscotti salati)e una pinta di birra fresca in un locale tipico di Berlino.

16 Agosto

Oggi è la volta del Castello di Charlottesburg. Si trova appena fuori Berlino e prende nome dalla regina Sofia Carlotta moglie di Federico III di Prussia. E’ bellissimo e facile da raggiungere per noi che ci trovavamo già sul percorso della U2. E’ chiamato la Versailles di Berlino e questo dà l’idea della ricchezza e magnificenza delle sale e del parco. Molte parti sono andate distrutte dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e solo quest’anno sono state riaperte al pubblico in tutta la loro bellezza. Se ne va l’intera mezza giornata e il primo pomeriggio. Facciamo appena in tempo a rientrare per riposarci un po’ perché alle 18.30 abbiamo la vista al Bundestag! Bisogna essere autorizzati e i miei figli l’hanno prenotata dall’Italia compilando la richiesta a questo indirizzo: https://visite.bundestag.de/BAPWeb/pages/createBookingRequest.jsf?lang=en, in inglese e poi abbiamo ricevuto l’e-mail di conferma con il giorno e l’ora. E’ ovvio che trattandosi di un luogo governativo siamo sottoposti ad un accurato controllo e veniamo presi in carico da una guida parlante italiano che ci accompagnerà e spiegherà la storia, l’architettura e l’attualità di questo straordinario monumento che è stato al centro della storia prussiano tedesca, della Ddr e della Germania attuale. Al suo interno coesistono vari stili, la testimonianza dell’occupazione russa, l’impronta più scura dove era costruito il muro e si sale infine sulla splendida cupola modernissima che vediamo sullo sfondo dei telegiornali quando ci fanno vedere le riunioni del parlamento tedesco. C’è un particolare curioso: ogni parlamentare eletto democraticamente ha il suo nome, la data della prima elezione e il partito di appartenenza, incisi su un mattoncino di metallo che concorre a formare una parete. Ci sono anche Hitler e la Merkel. C’è un mattoncino nero a simbolo del periodo nazista dove non vi furono libere elezioni in Germania.Il tramonto visto dalla cupola è indescrivibile. Aveva appena piovuto e il cielo era di mille colori e sfumature…incantevole. Si è fatta sera e rientriamo.

17 Agosto

La nostra avventura volge al termine. Oggi è il giorno dell’isola dei Musei. Mio figlio non è molto interessato e sceglie un altro itinerario,andrà al Tiergarten per visitare il Parco ,vedere la colonna della Vittoria e la famosa piazza dove Kennedy pronunciò il discorso: “Ich bin ein Berliner…”. Ci separiamo e ci avviamo verso l’Isola che è proprio dietro Il Duomo. File chilometriche di visitatori in coda ci scoraggiano un po’, ma grazie alla Berlin Welcome Card Museum Insel non facciamo alcuna fila perché il biglietto è incluso nella Card e quindi entriamo subito al Pergamon Museum. E’ indescrivibile la maestosità e la monumentalità di ciò che ti si para davanti agli occhi! Per chi come me ha fatto studi classici, è un tuffo in tutto quello che hai studiato sui libri, le illustrazioni sterili e noiose prendono vita e forma e l’emozione prende alla gola. Sono felice che le stesse sensazioni le condivida mia figlia e ci perdiamo nei percorsi della storia e dell’arte. Usciamo un po’ stordite da lì per recarci all’Alte Nationalgalerie ricca di opere d’arte del XIX secolo tra cui un ‘opera del Canova, e ci affrettiamo a fare una capatina al Bode Museum ad ammirare la collezione numismatica e l’arte bizantina. Quest’ultima visita purtroppo è affrettata perché è già ora di chiusura. Siamo stanche, i piedi sono ormai delle cotolette panate e allora decidiamo di goderci l’ultimo pomeriggio a Berlino con una fantastica gita sulla Sprea.Prendiamo il battello proprio sotto l’isola dei Musei all’imbarco di Nikolaiviertel, prezzo scontato BWC 8.30€ ciascuno e prendiamo posto nell’imbarcazione. Ci forniscono anche la cuffia in italiano per cui possiamo goderci il tour rilassandoci e apprezzando le bellezze naturali e architettoniche della Città. Vale veramente la pena di fare questa escursione perché la Sprea è un fiume che scorre lentamente, adatto anche a chi come me soffre il mal di mare, inoltre abbraccia la zona più bella di Berlino e quella più interessante anche come natura. Torniamo all’imbarcadero più riposate e ci avviamo verso casa facendo gli ultimi acquisti. Vogliamo festeggiare l’ultima sera a Berlino con una cena tipica. Ci rechiamo non molto distante da Alexanderplatz in LiebKnechtstraße 13 in un locale che si chiama “ Brauhaus Mitte”abbiamo mangiato benissimo, porzioni abbondanti di Würstel di varia composizione, patate ripiene, omelettes deliziose che abbiamo finito a stento innaffiate da un’ottima birra e alla fine abbiamo pagato solo 33 euro in 3! Piano piano torniamo in hotel , dobbiamo chiudere le valigie ,domani mattina si parte.

18 agosto

Il viaggio è finito, il nostro volo parte regolarmente alle 15.20, lasciando Berlino, le sue contraddizioni, il suo dolore e la sua speranza sotto di noi. E’ stato un viaggio bellissimo che consiglio e che spero di rifare perché c’è ancora tanto da vedere.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche