Ferie estive in Germania

Viaggio nel periodo di ferragosto tra la Baviera, il Baden Wurttemberg e il Nodrhein Westfalen
Scritto da: franz1
ferie estive in germania
Partenza il: 14/08/2015
Ritorno il: 25/08/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Agosto 2015, nostro figlio termina il suo anno di Erasmus a Dortmund ed io e mia moglie ne approfittiamo per farci una vacanza in Germania per poi “recuperarlo” con tutti i bagagli e riportarlo in Italia.

Per rendere più comodo il viaggio, che decidiamo di fare in auto, il nostro caro amico Francesco ci presta il suo BMW e per noi che abbiamo sempre viaggiato su delle utilitarie FIAT la vacanza sembra subito più bella.

Partiamo la sera di venerdì 14 agosto, in modo di viaggiare di notte ed evitarci il traffico ferragostano.

Da Cogoleto ci dirigiamo verso Como e passiamo la frontiera svizzera a Chiasso, applichiamo il bollino autostradale svizzero sul parabrezza (40 euro pagato in Italia ,alla frontiera sarebbe costato 5 euro in più) e attraversiamo tutta la Svizzera sino a Basilea, quindi entriamo in territorio tedesco. Verso le nove del mattino di sabato 15 siamo già a Baden Baden che è la prima nostra meta in quanto vogliamo provare le sue famose terme di Caracalla. La città è carina e le terme non deludono le nostre aspettative.

Nel pomeriggio proseguiamo verso Karlsruhe dove pernotteremo le prime due notti. Karlsruhe compie trecento anni essendo stata fondata nel 1715 da Carlo III Guglielmo e quindi in città ci sono festeggiamenti , notevoli i giochi di luci e suoni proiettati sulla facciata del castello, proprio dal castello, principale attrazione della città, si diramano a raggiera tutte le vie che compongono la città.

Domenica 16 ci dirigiamo a Heidelberg, con circa tre milioni di turisti all’anno, Heidelberg è una delle mete più visitate della Germania. Una meta obbligatoria è il castello, arroccato sul monte Königstuhl, a 70 metri sul fiume Neckar. La città è comunque un gioiellino che consiglio a tutti di visitare.

Lunedì 17, mio figlio che in questi tre giorni è stato con noi ci lascia, per raggiungere Dortmund, in autobus, dove deve concludere l’esperienza Erasmus. Io e mia moglie ci dirigiamo invece verso Lindau, sul lago di Costanza (Bodensee). Lindau è tra le più rinomate località di villeggiatura della Germania per la sua particolare posizione: è infatti situata in un’isola all’interno del lago di Costanza, collegata alla terraferma da due ponti (uno ferroviario ed uno stradale/pedonale) e al confine tra Germania, Austria e Svizzera. Cuore della cittadina è la Markplatz sulla quale si affacciano la chiesa cattolica “Unserer Lieben Frau” dedicata alla Madonna e quella protestante di St. Stephan. Sempre nella piazza si può ammirare la casa patrizia Haus zum Cavazzen che ospita dal 1929 il museo di storia e arte locale.

La via principale è la Maximilianstraße: una serie di case del ‘500 dai variopinti colori, eleganti negozi ed il quattrocentesco Vecchio Municipio (Alte Rathaus) affiancato da quello Nuovo (Neue Rathaus) in stile barocco.

Martedi 18 lo dedichiamo totalmente alla visita di Lindau.

Mercoledi 19 partiamo per raggiungere Monaco di Baviera .

A Monaco alloggiamo all’hotel Imperial in periferia (zona Pasing). Pasing è una bella periferia ed il centro di Monaco si raggiunge in mezzora di tram (n.19), la controindicazione è il costo del tram, 8,40 euro a testa a tratta che vogliono dire circa 33 euro al giorno in due….un autentico furto!

Monaco non ci delude e conferma tutto quanto di positivo ci aspettavamo, in particolare ricorderemo con piacere le cene all’HB con “l’obbligatorio” litro di birra a testa, il mercato Viktualienmarkt ed il carillon di Marienplatz.

Giovedì 20 lo dedichiamo interamente alla visita della città, venerdi 21 visitiamo il campo di concentramento di Dachau ed il lago di Starnberg. Sabato 22 lasciamo Monaco per recarci a Dortmund e ci prendiamo un assaggio della famosa “strada romantica” fermandoci a visitare Rothenburg ob der Tauber. Questa piccola città bavarese di appena 11.000 abitanti attira ogni anno più di 2 milioni di turisti, tra i quali centinaia di migliaia di giapponesi. Le case a traliccio, le torri e le stradine strette sono tipiche di Rothenburg e vale proprio la pena fare una passeggiata in questa bella città.

Alla sera arriviamo a Dortmund dove al campus sud dell’università ci attende nostro figlio.

Domenica 23 a Dortmund visitiamo il Phoenix See. Sull’area che un tempo era occupata dagli impianti siderurgici della Thyssen, sorge oggi un grande lago, il Phoenix See. Per realizzarlo è stata necessaria una decina di anni. Nel 2001, dopo ben 160 anni, la Thyssen ha detto addio alle sue industria di Hörde, nel 2005 sono iniziati i lavori di riqualificazione. Prima le grandi bonifiche, con numeri incredibili: 2,5 milioni di terra spostata e 420mila metri cubi di cemento armato. Quindi, cinque anni dopo, il 1° ottobre del 2010, l’inondazione e la nascita del Phoenix See e nel 2011, la restituzione dell’area a Dortmund. In questi anni il lago è diventato una delle grandi attrazioni del tempo libero della città. Con il tempo sono arrivati numerosi animali, sulle tre piccole isole che affiorano in superficie ci sono abbondanti canneti, che ospitano nidi di uccelli migratori. E’ il ciclo della vita e della natura che riprende, incurante del passato industrial-siderurgico dell’area. Lungo la riva orientale, si stanno costruendo villette unifamiliari dalle grandi vetrate e di architettura sobria e nordica.

Lunedi 24 trascorriamo l’ultima giornata a Dortmund, mio figlio si cancella dal Rathaus della città dove vi è stato iscritto per un anno e martedi 25 torniamo in Italia, in un’unica “tirata” di 1000 km ma con il BMW di Francesco viaggiamo comodi anche se a differenza dell’andata siamo carichi di bagagli.



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