Favignana nel cuore

Ponte del 2 di Giugno: secondo anniversario di matrimonio. Dove andiamo? Mi hanno detto che da Bologna parte un volo della Ryanair per Trapani. E allora .... Scappiamo a Favignana! Questa è la volta buona. E’ da quando eravamo fidanzati che vogliamo andarci e l’occasione è ghiotta per festeggiare. Così, con la foto di Favignana in...
Scritto da: Ele71
favignana nel cuore
Partenza il: 30/05/2009
Ritorno il: 02/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Ponte del 2 di Giugno: secondo anniversario di matrimonio. Dove andiamo? Mi hanno detto che da Bologna parte un volo della Ryanair per Trapani. E allora … Scappiamo a Favignana! Questa è la volta buona. E’ da quando eravamo fidanzati che vogliamo andarci e l’occasione è ghiotta per festeggiare. Così, con la foto di Favignana in testa, ci mettiamo al lavoro. Si parte con lo studio dell’isola e delle alternative di soggiorno consultando i vari siti di viaggio (turisti per caso è uno dei primi). Deve essere tutto perfetto. Al termine di uno “sforzo” durato qualche giorno arriviamo alla soluzione finale.

Partenza il 30 maggio da Bologna ore 6.30 arrivo a Trapani ore 7.50 circa. Rientro il 2 giugno con partenza da Trapani alle ore 21.45 e arrivo a Bologna verso le 23.00. Ciò significa che si riusciranno a fare 4 giorni pieni. A Favignana dormiremo al Villaggio Oasi. Lo abbiamo trovato su Internet fra le varie offerte (guardate il sito perché fatto benissimo). Contattata la struttura, Monica, la business woman del villaggio (e a quanto pare dell’isola), ci ha risposto prontamente con un consiglio da non sottovalutare per convenienza e tipologia di proposta, unica fra le tante visionate. A parte il volo (che se vi interessa può prenotare lei inserendolo in un pacchetto) ti organizza tutto al meglio, partendo dal transfer dall’aeroporto di Trapani al villaggio. Non abbiamo dovuto aspettare l’autobus per il porto né fare inutili file all’imbarco dell’aliscafo. Ha già riservato tutto lei (e così anche il ritorno) con una spesa appena superiore al “fai da te”. E’ previsto anche il tempo per la colazione alla Pasticceria Angelino, quasi di fronte all’imbarco dell’aliscafo, dove abbiamo fatto scorpacciata di dolci fantastici prima di salpare alla volta della “nostra” isola (d’altronde era dalle 5 che eravamo svegli e la pancia brontolava).

All’arrivo con l’aliscafo l’organizzazione di Monica include il trasferimento al Villaggio con la relativa consegna delle chiavi della camera e delle bici – che avevamo già fermato da Bologna. Crediamo quindi di poter dire che è tutto impeccabile, congratulazioni. Basta solo cambiarsi e partire alla scoperta dell’isola.

Per terminare l’accenno sull’organizzazione, c’è da sottolineare un’altra cosa. Nel pacchetto che abbiamo scelto sono inserite anche le cene con menù alla carta. Abbiamo potuto scegliere fra 4 ristoranti convenzionati. Noi consigliamo: “Gli amici del mare”(sul porto), la “Tavernetta” (nella piazzetta principale del paese) e il ristorante “Egadi” molto elegante con una cantina ben fornita. Ogni ristorante ha la sua caratteristica. Gli “Amici del mare, per esempio, è molto semplice ma ha il suo fascino. Essendo situato sul porticciolo ed essendo anche bar, puoi ritrovarti a bere un bicchiere di vino o una birra, prima di cenare, con il RAIS della Tonnara, personaggio molto particolare. Lo trovi lì, con gli altri pescatori, e ti viene quasi voglia di sederti con loro ad ascoltare racconti e magari farti descrivere della mattanza che fa parte della storia dell’isola e che adesso non si fa, non per mancanza di tonni, ma per motivi di business e di spettacolo… ma questa credo sia un’altra storia. Agli “amici del mare” non devi pretendere piatti ricercati come alle Egadi, ma puoi trovare pesce freschissimo oltre alle buonissime bistecche di tonno ai ferri o di pesce spada. Ce le sogniamo ancora la notte. Come ci sogniamo il cous cous della Tavernetta, piatto che la rende famosa e la caratterizza.

Ritornando al nostro pacchetto, c’è un ultima cosa da dire e non sottovalutare: il viaggio in gommone attorno all’isola alla scoperta delle calette più nascoste toccando Marittimo e Levanzo, anche questo compreso nel prezzo concordato (in realtà Monica organizza molto di più, basta chiederle cosa ti piace e lei sa darti un’indicazione e stai sicuro che è quella giusta alla tua esigenza).

Non ci resta che parlare del Villaggio: un amore. E’ a 10 minuti a piedi dal paese, appena 5 minuti in bici. Sembra scomodo ma in realtà qui puoi trovare la tranquillità optando per il silenzio e la lontananza dalla confusione del centro abitato. La struttura è tutta bianca ed è circondata da un bellissimo giardino “ipogeo” con delle piante grasse che fanno invidia (adoro le piante di aloe e tutte le piante grasse che qui sono rigogliose a differenza delle mie…) e poi gelsomini, bouganville e.. La famosa palma secolare dalla quale prende il nome la struttura. La nostra stanza aveva accesso diretto al giardino (come tutte le altre) ed era dipinta di arancio. Ogni stanza infatti segue un preciso tema legato alla terapia del colore degli elementi della Natura. A complemento di questa impostazione “Zen” gli incensi che fanno riferimento all’aroma terapia. Per uscire dal misticismo e ritornare al pragmatismo dell’epoca moderna, si deve ricordare che nella stanza c’è una bella televisione con Sky (necessaria alla visione della partita salvezza del Bologna). La mattina si fa colazione in giardino. Puoi trovare di tutto: dalle torte ai biscotti, pane burro e marmellata o cereali. Magari, se non ti va di partire subito per la spiaggia, puoi fare una capatina in paese per prendere il giornale e, rientrando, sederti poi nella piccola oasi a leggertelo in tutta tranquillità. La particolarità della zona che io ho definito “zona lettura” è che stimola le relazioni e quindi ti capita spesso di poter scambiare 2 chiacchiere con altri villeggianti ma in un’atmosfera diversa rispetto quella che puoi trovare in un normale villaggio turistico. E’ questa aria di famigliarità e convivialità che si respira che mi ha colpito e mi porterà sicuramente ad optare per questo villaggio se il prossimo anno dovessi averne la possibilità.

Cosa possiamo consigliare per quanto riguarda l’isola? •La mattina andare a fare un giro in paese e fermarsi in piazzetta per un caffè e una brioche o una buona granita •Fare rifornimento per la spiaggia (calzoni, focacce, pizzette, biscotti, cornetti) al “Panificio Costanza” •Pranzare “on the road” seduti ai tavolini delle varie rosticcerie e mangiarsi pane e panelle o deliziosissimi arancini di riso.

•Acquistare prodotti tipici all’antica tonnara di Antonio Tammaro •Prendere il gelato e i cannoli freschi alla gelateria “L’arte del gelato” •Aperitivo e dopocena al Camarillo Brillo. E’ un caffè gestito da ragazzi di Firenze che hanno portato sull’isola un po’ di movida ma senza esagerazion.

Che dire ancora dell’isola? Parlando della nostra personale esperienza, posso dire che ho visto in Favignana un po’ della mia amata Formentera. A partire da Cala Rossa, che sembra Cala Saona senza la spiaggia. C’è solo roccia ed è un po’ scomodo sedersi ma a noi non è importato, ci è bastato il mare cristallino e poi Cala Rossa è stata la conclusione di un percorso in bici iniziato da Cala Graziosa (scogli), Punta San Nicola (sabbia) e Scalo Cavallo (roccia). Dopo il bagno a Cala Rossa – che abbiamo giudicato essere la più bella dell’isola – era già l’ora del rientro. Purtroppo non riuscirei a stare un giorno in quella “spiaggia”, seppur bellissima, per il semplice fatto che è piccola e rocciosa ed, essendo così stupenda, è presa d’assalto da molte persone e quindi ti trovi costretto a condividere uno spazio ristretto con altri… ma credo succeda così un po’ovunque sulle isole piccole.

Altra spiaggia che mi ricorda Formentera è quella di lido Burrone. E’ una delle uniche spiagge organizzate e ci puoi trovare pure il tuo chiringuito (peccato che non facciano musica se no sembrerebbe proprio di essere a Formentera). Anche qui il mare è fantastico. Il secondo posto più bello dopo Cala Rossa e prima di Lido Burrone è Cala Rotonda che abbiamo raggiunto dopo una lunga pedalata che ci ha portato a toccare Puntazza, Cala Monaci (bella ma non ci siamo fermati perché il tempo era brutto), Punta lunga e Marasolo (spiaggia molto bella da provare – purtroppo non ci siamo fermati per via del mal tempo ma è da visitare la prossima volta come Cala Monaci). Seguendo la strada che collega tutti questi luoghi e che fiancheggia la montagna con un panorama mozzafiato, sarà bellissimo raggiungere e riposarsi a Cala Rotonda dalla quale si vedrà un tramonto da favola, da non perdersi!!!! Ultima spiaggia bella che siamo riusciti a visitare: Cala azzurra. Sabbia e natura con un piccolo bar alle spalle. Che dire ancora? In 4 giorni non riesci a vedere tutto. Ci sono troppe cose da vedere/fare: il Bue marino, la salita a piedi a Santa Caterina per il tramonto, i giri in barca con i pescatori… Quindi? Ci torneremo, Favignana ci è rimasta nel cuore!!!!



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