Favignana, Levanzo, Trapani, Erice… in una settimana
Partiamo il 1 settembre con volo Roma Ciampino – Trapani e torniamo l’8 settembre. Dal piccolo aeroporto di Trapani si può prendere l’autobus dell’AST di cui trovate la fermata proprio davanti l’uscita dell’aeroporto (euro 4,90 a viaggio, il biglietto si può fare sempre a bordo) e che impiega 40 minuti circa per arrivare al porto di Trapani, oppure un taxi (euro 30 a viaggio).
Arrivati al porto di Trapani ci dirigiamo alle biglietterie delle compagnie di aliscafi/traghetti Siremar oppure Ustica lines. L’aliscafo al prezzo di euro 10 circa con una mezz’oretta ci porta a Favignana dove abbiamo prenotato per 5 giorni l’appartamento “il Gelsomino”, molto grazioso e completamente ristrutturato.
Durante i nostri 5 giorni a Favignana abbiamo affittato le biciclette al costo di euro 4 al dì, comodissime anche se spesso è stato faticoso pedalare sotto il sole e in alcune strade sterrate dell’isola. Abbiamo visitato le spiagge più conosciute molte delle quali scogliose e con difficoltà di immersione soprattutto per chi non sa nuotare e per i bambini, come Cala Rossa, altre più comode e tranquille, come Cala Azzurra, stupenda e secondo me la più bella, e Lido Burrone, l’unica caletta di sabbia in cui si riesce a piantare l’ombrellone e a stare sdraiati comodi per un pò. Nei pressi di alcune spiagge troverete dei punti ristoro dove potersi riposare dal sole e mangiare qualche cosa (Cala Azzurra e Lido Burrone), in altre non c’è nulla (Cala Rossa e Cala Rotonda). In particolare io sconsiglio di andare in tutta la parte ovest dell’isola senza pranzo al sacco e nelle ore più calde della giornata se siete in bicicletta, in quanto, incredibilmente, non c’è nè un chiosco nè una zona ombreggiata. La parte ovest, comunque, è facilmente raggiungibile attraverso una strada parallela alla Galleria, sconsigliata se siete in bicicletta, che costeggia il mare da una parte e la montagna rocciosa dall’altra. Nonostante molte guide di Favignana consigliano di arrivare fino al faro, nella parte ovest, io non ci tornerei, in quanto non c’è assolutamente nulla e fino sotto al faro non è possibile arrivare perchè zona militare.
Andate a visitare l’ex stabilimento Florio della tonnara, l’ingresso è di euro 4 e ogni mezz’ora c’è la visita guidata. Una buona parte dello stabilimento è stato restaurato grazie ai fondi europei e alcune stanze sono state destinate a museo, altre a sale multimediali dove vengono proiettati filmini dell’epoca fascista sul processo di produzione del tonno, in alcuni spazi aperti, invece, hanno luogo diversi eventi culturali.
Una giornata siamo arrivati con l’aliscafo (euro 5 circa) a Levanzo per visitare la Grotta del Genovese. Abbiamo prenotato un giorno prima la visita alla grotta (euro 22 circa) attraverso il numero telefonico che trovate sul sito web. Se il tempo e il mare lo permettono, vi portano alla grotta con una barchetta, altrimenti la si raggiunge in jeep via terra. La visita è stata interessante, ne è valsa la pena, anche se secondo me un pò cara. Dopo la visita alla grotta abbiamo raggiunto a piedi Cala fredda e Cala minnola attraverso un sentiero sul mare e ci siamo riposati al fresco nella bellissima pineta davanti Cala Minnola, bellissima.
Sabato pomeriggio trasferimento a Trapani in aliscafo. I biglietti dell’aliscafo, specialmente nel week end, cercate di farli almeno un giorno prima (al prezzo del biglietto aggiungete euro 1,50 di prevendita), perchè c’è sempre molta gente e rischiate di non trovare posto.
A Trapani abbiamo soggiornato presso il B&B “Casa Trapanese”, molto grazioso e centrale. Trapani è una cittadina veramente carina e tranquilla, con un bel lungo mare, una grande Villa e tanti posticini dove andare a mangiare buon pesce senza spendere troppo (consiglio la pizzeria Calvino da prenotare un giorno prima).
Da Trapani la domenica mattina siamo andati a Erice, un gioiellino. L’autobus ci ha portato davanti la funivia (A/R euro 9) e con 15 minuti circa siamo arrivati a Erice dove abbiamo fatto una particolare card per entrare in alcune chiese, il ricavato dei biglietti sovvenzionerà i lavori di ristrutturazione dei monumenti di Erice e mi ha fatto piacere contribuire a mantenere in buono stato questo bellissimo posto.
L’ultimo giorno abbiamo affittato le biciclette a Trapani (euro 8 al dì) e ci siamo diretti verso le saline, tempo di percorrenza 1 oretta. Per un tratto di strada c’è una pista ciclabile accanto alla Strada Statale e quindi il percorso è piacevole, mentre nell’ultimo tratto, purtroppo, la pista ciclabile sparisce e bisogna pedalare sulla Strada Statale stessa per cui è un pò più pericoloso. Nulla di impossibile, basta prestare attenzione. Nelle saline in sè non c’è nulla tranne il particolarissimo panorama, il contrasto dei mucchi di sale bianchi con il cielo azzurro e, poi, la montagna di Erice che si specchia nelle vasche delle saline. Consiglio, con un piccolo sforzo, di proseguire e arrivare al museo del sale (euro 2,50) che si trova nei pressi di Nubia. Lì vengono organizzate visite guidate molto interessanti che spiegano il processo di estrazione del sale.
Ho trovato Favignana un’isola selvaggia con un centro molto grazioso, tuttavia secondo me le ricchezze che possiede potrebbero essere sfruttate ancor di più senza rovinare la natura che la circonda; sono contenta di aver fatto tappa a Trapani, che per me è stata una vera sorpresa; Erice consigliatissima, una perla da dove si può apprezzare un bellissimo panorama di Trapani, delle saline e della costa che arriva fino a San Vito lo Capo.
Buon viaggio!