Favignana l’isola a forma di farfalla
Scesi dall’autobus ci sono subito le biglietterie delle due maggiori compagnie che effettuano la tratta Trapani – Favignana, la Ustica lines e la Siremar. Il biglietto costa circa € 10 a testa a tratta per entrambe le compagnie e conviene acquistarlo sul posto a seconda del primo traghetto che parte.
Con una traversata di 40 minuti in aliscafo si arriva a Favignana e il primo impatto è stato subito favorevole. Un sacco di barche di pescatori attraccate al porto, un mare cristallino e molta gente allegra in giro per le strade in bicicletta. Siamo arrivati all’albergo Isola Mia, dista solo 15 minuti a piedi dal porto. Siamo stati accolti dalla signora Tiziana che ci ha spiegato come muoversi sull’isola, cosa fare e ci ha dato anche alcuni consigli sui posti dove andare a mangiare. Abbiamo prenotato subito le bici al costo di € 5 a testa al giorno, che ci sono state portate direttamente in albergo. Lo scooter costa € 30 al giorno ed è sicuramente più comodo (lo consiglio a chi no ha tanta voglia di far fatica) ma la bici è quello che ci vuole per godersi a pieno l’isola. Andare i bici, quindi più lentamente rispetto ad uno scooter, ti permette di osservare ogni angolo di questo piccolo paradiso ed è proprio questa la parte che ho preferito di tutta la vacanza.
Dopo esserci rinfrescati in camera, siamo andati alla spiaggia di Praia che è proprio accanto al porto, molto carina e come primo impatto era quello che ci voleva. Dopo pranzo e dopo un bel riposino, vista la levataccia mattutina siamo andati un pò in giro e abbiamo percorso tutto la parte sud est per poi fermarsi vicino a Lido Burrone. La sera, per la nostra prima cena, abbiamo scelto il Camarillo Brillo, locale molto carino nel centro del paese. La cena è stata nella media, ma l’accoglienza è stata senz’altro superiore. La cameriera che ci ha servito ci ha fornito un sacco di informazioni, senza che noi le chiedessimo niente. Si vedeva che ci teneva a farci conoscere anche dei piccoli angoli nascosti della sua Isola.
La mattina dopo abbiamo ripreso la nostra esplorazione in bici e siamo arrivati fino a Cala Rossa che è un vero spettacolo. Vista dall’alto da la sensazione di essere un immensa piscina! Consiglio vivamente le scarpette da scoglio visto che qui gli scogli sono più appuntiti. Dopo un bagno rigenerante siamo andati anche al Bue Marino , altro posto particolarissimo, visto che qui si fa il bagno in mezzo a quello che è rimasto delle scavi di tufo. Il pomeriggio abbiamo raggiunto la parte opposta dell’isola fino al faro di punta Sottile. La sera siamo andati a cena al Nautilus che si trova proprio sulla spiaggia di Praia. Buono il cibo (soprattutto la caponata di tonno) e molto tranquilla l’atmosfera , lontana dal caos del centro. Il giorno dopo abbiamo fatto il giro dell’isola in barca. Costo dell’escursione € 35 che comprendeva, oltre che il giro dell’isola, spuntino con ottimi crostini con salsine locali, pranzo e altro spuntino pomeridiano. Probabilmente non è così indispensabile fare questa escursione, perchè tutte le spiagge dell’isola si possono raggiungere in altro modo, ma vista la spesa e la possibilità di avere un altro punto d’osservazione, la consiglio vivamente. L’ultima cena l’abbiamo fatta al ristorante Aegusa che come qualità del cibo è stata senz’altro la migliore. Ottimi i primi e meraviglioso il tonno in crosta di pistacchi, specialità di Favignana.
L’ultimo giorno siamo tornati a Cala Rossa e al Bue Marino per godere ancora un pò di quel mare meraviglioso! Visto che avevamo il traghetto nel pomeriggio , l’albergo ci ha tenuto i bagagli e ci ha fatto fare una doccia prima di partire, gentilissimi! Un consiglio, soprattutto a chi riparte la domenica, prenotate i biglietti dell’aliscafo perchè nei periodi estivi c’è il pienone e rischiate di rimanere a terra, come stava per succedere a noi. Per fortuna c’era una specie di gita di pensionati e siamo riusciti a ripartire. anche se forse non mi sarebbe dispiaciuto poi tanto passare ancora qualche giorno a Favignana!