Fantastico tour… California, Utah, Arizona e Nevada
Indice dei contenuti
Prima di tutto ho messo le info, le tappe, poi giorno per giorno quello che abbiamo fatto e infine ho voluto mettere dei dettagli su ogni posto, per chiarirvi le idee su cosa andate incontro… per cui non mi resta che augurarvi buona lettura sperando che sia di vostro gradimento visto che ci sto mettendo cuore, anima e tempo per scriverlo.
PS: per qualsiasi domanda sono disponibilissima…
Info
Volo: prenotato tramite British Airways 6 mesi prima, costo 670 € (pochissimo)
Hotel: prenotato solo il primo hotel causa arrivo serale e non-voglia di cercarlo la sera stessa dopodiche’ gli altri sono stati prenotati di volta in volta tramite pc portatile e wi-fi in tutti gli hotel-motel o Starbucks o vari locali (in America quasi dappertutto c’e’ il wi-fi gratuito anche se la connsessione non e’ il massimo). Consiglio: se riuscite organizzatevi in modo che sapete piu’ o meno le tappe dei due giorni seguenti, perche’ noi abbiamo rischiato di arrivare all’ultimo senza aver prenotato colpa del wi-fi assente. Il sito utilizzato per le prenotazioni e’ stato Booking.com
Prima di partire
Assolutamente da ricordare (soprattutto se organizzate tutto senza agenzia): passaporto elettronico, specificare per USA carte di credito e prepagate che abbiano nome in rilievo, accettate dappertutto soprattutto Mastercard e Visa, contanti accettati ovunque al contrario di quanto ho letto prima di partire, io ho pagato praticamente tutto coi contanti a parte gli hotel e la macchina che necessitano di carta per garanzia
-Assicurazione sulla salute : importantissima! fatela assolutamente perche’ in America anche se vi fate un taglietto vi fanno pagare tutto e tanto. Assicurazione fatta tramite agenzia con Mondial Assistance. ESTA che praticamente e’ il lasciapassare per gli Usa, si puo’ chiedere e/o fare in agenzia o scaricare dal sito https://esta.cbp.dhs.gov/) ed e’ obbligatorio farlo in quanto senza possono decidere di non farvi entrare, a noi non l’hanno richiesto ma non si sa mai!! costo 14 dollari (da pagare con carta di credito dal sito)
-Navigatore con mappe Americane, assolutamente consigliato per chi va nelle citta’ -Adattatori per spine americane tipo 110-240V e 50-60Hz
Macchina: noleggiata dall’Italia con Europcar-Alamo a 335 € con carta credito (macchine spaziose e comode con cambio automatico, perfetto per chi fa tanti km)
Usanze in America: dovete sapere che gli americani, al contrario di noi hanno le loro abitudini, quindi e’ nostro dovere assecondarle visto che ci troviamo nel loro paese! Prima di tutto avrete gia’ letto che nei ristoranti, bar, taxi e servizi di altro genere al totale dovrete aggiungere minimo il 10% per la mancia a meno che non sia gia’ specificato nello scontrino, e ricordatevi che in qualsiasi caso al subtotale verrano aggiunte le tasse che per loro non e’ scontato inserire nel totale, per cui se andrete a fare spese e sull’etichetta c’è segnato es: 5 dollari, alla cassa il totale potrebbe essere 7 dollari.
Le strade: dunque, avete presente il traffico di Milano o Roma? ok, e’ uno spasso in confronto! Se vi trovate all’ultimo giorno, siete in citta’, e pensate “facciamo con calma, tanto dobbiamo essere in aeroporto 2 ore prima…” scordatevelo! Se siete a Los Angeles calcolate che potrete trovarvi nel bel mezzo di una delle 7 corsie piene di traffico km per km e rischiare di perdere l’aereo! Quindi ricordatevi che nelle grosse citta’ perderete parecchio tempo, e un altra cosa importante… rispettate i limiti, in America non scherzano!! ovunque siate! Inoltre abbiamo scoperto che anche se c’e’ il semaforo rosso e non passa nessuno potete comunque svoltare a destra… se non vi sentite sicuri non fatelo, e sulle superstrade si puo’ superare sia da destra che da sinistra quindi attenti!
Pass per i parchi : se avete intenzione di fare parecchi parchi vi conviene fare questo pass che potrete tranquillamente comprare in ogni parco al costo di 80 $ a macchina (e non a testa) a parte la Monument Valley e l’Antelope Canyon che sono di proprieta’ Navajo, in genere cmq i parchi costano dai 10 ai 25 dollari. (http://www.nps.gov/findapark/passes.htm). Validita’ un anno.
Cartine: le trovate ovunque, dagli hotel ai visitor center per turisti e gratis, quelle dei parchi ve le consegnano all’entrata.
Distanze: prima di partire fatevi un itinerario e calcolate bene le distanze perche’ alcune zone sembrano vicine ma vi accorgerete che non e’ cosi, noi ogni giorno facevamo dall 3 alle 5 ore di viaggio, per cui organizzatevi bene (distanze calcolate da viamichelin.it).
Benzina: premetto che con neanche 40 dollari fate il pieno che pero’ con quei macchinoni si consuma velocemente. Per farla bisogna entrare nel negozio, dire il numero della pompa e quanto fare, dopodiche’ vi attiveranno la pompa. La benzina e’ segnata in ottani, per cui vi troverete questi seguenti numeri: 87, 89, 90… da quello che abbiamo capito sono uguali, cambia solo la qualita’.
Guida utilizzata: Lonely planet-California e vari diari di viaggio by TPC
Le tappe del mio viaggio sono state le seguenti: 1 Settembre: arrivo a L. A. in serata; 2 Settembre: Joshua Tree, Route 66 fino a Calico e arrivo in serata a Las Vegas; 3 settembre: LV, Lake Mead, pranzo Seligman su Route 66, arrivo Williams (per visita Grand Canyon) 4 settembre: Grand Canyon e partenza per Kayenta; 5 settembre: Monument Valley, Page e arrrivo Hatch (x visita Bryce Canyon) 6 settembre: Bryce Canyon e arrivo in serata a Las Vegas 7 settembre: mattinata shopping LV, Death Valley, arrivo a Bishop(x visita Yosemite) 8 settembre: Yosemite + Groveland 9 settembre: San Francisco 10 settembre: San Francisco 11 settembre: San Francisco, sosta Santa Cruz, sosta lungo Big Sur, arrivo Morro Bay 12 settembre: sosta outlet Pismo beach, outlet Camarillo, Malibu, arrivo Hollywood 13 settembre: Universal Studios 14 settembre: Hollywood e outlet nei dintorni 15 settembre: Beverly Hills, UCLA, Bel Air, Santa Monica, Venice beach e purtroppo partenza!
Diario di viaggio
1 SETTEMBRE
Arrivo a Los Angeles ore 15. Tra controlli vari si fanno le 19, prendiamo fuori dall’aereoporto la navetta National per ritirare la macchina e dopo aver preso confidenza con il cambio automatico prendiamo la via dell’albergo, prenotato presso Travelodge at lax (64 € a camera) per essere comodi dopo questo lungo viaggio.
2 SETTEMBRE
Partenza mattutina per rifornirci di acqua, cibo e porta bibite di polistirolo che ci terra’ le bibite fresche per tutto il viaggio e ghiaccio a volonta’ (lo trovate ovunque e anche gratis). Arrivo a Joshua Tree, visita del parco e partenza per Calico sempre in mattinata. Dopo Calico che dura circa 2 orette di visita partiamo per Las Vegas, arrivo in serata e minigiro della strip (causa caldo, stanchezza e mal di testa!). Alloggio allo Stratosphere (63 € a camera, stratosferico!).
3 SETTeMEBRE
Partenza sempre mattino presto con sosta Lake Mead (a mio parere niente di che) e pranzo lungo la Route 66 a Seligman (descritto nei dettagli in fondo). Arrivo pomeriggio a Williams e alloggio al Canyon Motel (68 €, molto bello e particolare, si dorme nel vagone di un treno!provare per credere. . immerso nella natura). Williams molto carina, vale la pena.
4 SETTEMBRE
Visita al Bearizona (zoo safari carino) e partenza per Grand Canyon, visita e partenza per Monument Valley con sosta mercatino indiano nel bel mezzo del nulla! Bellissimo! Arrivo in serata a Kayenta, pernottamento al Kayenta Inn (95 € a camera, molto bello ma caro causa pochissimi alberghi nella zona, credo 4 in tutto! prenotate tempo prima a Kayenta).
5 SETTEMBRE
Visita Monument Valley (stupenda!) e partenza per Page. Arrivo all’upper antelope canyon per visita e partenza per vedere Horsehoe Band (lascia col fiato sospeso… bellissimi entrambi). Partenza per Hatch dove abbiamo alloggiato al Riverside & resort (57 €, molto bello e punto di partenza per Bryce, a soli 20 km)
6 SETTeMBRE
Partenza per Bryce Canyon con sosta prima al Ruby’s Inn General store per rifornimenti e per particolarita’ della zona, arrivo al Bryce, visita del parco e partenza per Las Vegas di nuovo con arrivo sempre pomeriggio tardi. Alloggio al New York New York (53 € a camera, troppo bello!).
7 SETTEMBRE
Mattinata di shopping a Las Vegas e partenza per Death Valley con sosta per benzina, rifornimenti e coprire finestrini con magliette varie per non far entrare il caldo cocente!Arrivo in serata tarda a Bishop che sara’ il punto di partenza per lo Yosemite, alloggio all’AMERICAS BEST VALUE INN (58 € non bellissimo ma ci puo’ stare prenotando sempre all’ultimo!)
8 settembre
Partenza per Tioga pass e Yosemite con sosta a Touloumne Meadows per foto panoramiche da urlo e visita del parco per tutto il giorno. Partenza in serata per Groveland con alloggio all’Hotel Charlotte (80 € caruccio, ma zona bella e particolare e proprietaria simpaticissima).
9 SETTEMBRE
Partenza per San Francisco, arrivo in mattinata e sosta immediata al visitor center per prendere i biglietti del tour della citta’ con Hop On Hop Off (costo 35 $ a testa per giro con sosta nei punti salienti, valido tutto il giorno, si puo’ scendere visitare e aspettare quello dopo per tutti le soste che si vuole fare) e biglietto Muni Pass per un giorno per Cable Car, Tram e Bus (utile perche’ si risparmia, costo 13 $a testa). Arrivo in serata al Civic Center Inn (253 € per due notti e sconsigliatissimo! Sporco, carissimo, in bruttissima zona e scortesissimi!)
10 SETTEMBRE
Visita di cio’ che non siamo riusciti a vedere bene con il pulmino, consiglio per mangiare andate al Bubba Gamp, quello del film di Tom Hanks: Forrest Gump, troppo carino e molto bello il Fisherman’s wharf.
11 SETTEMBRE
Partenza per Big Sur con sosta a Santa Cruz e arrivo a Morro Bay per alloggio all’Holiday Inn Morro Bay (30 €, molto carino)
12 SETTEMBRE
Partenza per Hollywood con sosta agli outelet di Pismo beach e Camarillo, andateci!!! Costi assurdi e un sacco di belle marche. Sosta a Malibu e arrivo a Hollywood, visita della downtown e Staples Center, in serata alloggio nel centralissimo Motel 6 Hollywood (172 € per 3 notti, non bellissimo, ma accettabilissimo vista la zona centrale)
13 SETTEMBRE
Visita agli Universal Studios, costo 172 $ per i due biglietti d’entrata e il parcheggio, caro ma molto bello. Il giorno successivo facciamo un giretto per la Hollywood boulevard tra negozi, stelle, walk of fame e cenetta all’Hollywood Highland (costa tutto veramente poco, assurdo!) Quindici settembre, ahime’, ultimo giorno.
Partenza per Beverly Hills, Ucla, Bel Air (niente di che), Santa Monica e Venice in bici (fighissimo! a 12 $ a testa per 2 ore) con giro su pista ciclabile e giretto sul pier e foto con bagnino superfigo, molto bello… ovviamente! Ore 18 partenza per l’oblio… ehm… per la solita routine Italiana… sigh!
Per saperne di piu’… elencherò nei dettagli ogni zona visitata
JOSHUA TREE: a 206 km da Los Angeles. Parco famoso per i suoi particolari cactus e rocce dalle varie forme. Il percorso è da fare in macchina ma c’e’ anche la possibilita’ di fare escursioni a piedi che noi abbiamo evitato per il caldo torrido che caratterizza il deserto del Mojave. Gli animaletti che si possono vedere sono gli scoiattolini, lepri, coyote, serpenti a sonagli e per mia fortuna non ho visto le tarantole! cmq mi hanno impressionato molto le loro tane.
ROUTE 66: questa famosa strada la si puo’ percorrere facendo il tragitto da L.A. a Barstow fino a Las Vegas chiamata come Interstate 15, infatti sulle cartine non sempre troverete segnato 66 perche’ fu ufficialmente rimossa dal sistema delle highway nel 1985, inoltre la si puo’ percorrere da Las Vegas a Flagataff (che e’ un punto di riferimento per il Grand Canyon). A Los Angeles, piu’ precisamente sul pier di Santa Monica, c’e’ il cartello che indica la fine della Route. Consiglio una sosta per pranzo a Seligman (tra Las Vegas e Williams) al Roadkill Cafe che per me che sono animalista e’ una vera beffa infatti il motto e’. . . “You kill it, you grill it”!!, pero’ il posto e’ particolare e cmq qui negli Usa mangiare vegetariano e’ quasi impossibile! Se avete sete non ci sono problemi!
CALICO GHOST TOWN: paesino che ricorda i vecchi tempi, quando i pionieri andavano alla ricerca dell’oro. Le case, i negozi e la miniera sono ricostruiti su cio’ che e’ stato abbandonato, trasformandolo pero’ in una trappola turistica, piena di negozietti per souvenir, biglietteria all’entrata e tanto di fontanella con setacci tutto a un dollaro per la finta ricerca dell’oro!Carina, ma troppo turistica!
LAS VEGAS: A 450 km da L. A. questa cittadina nel bel mezzo del deserto e’ per tanti il paese dei balocchi. Ora ho capito perche’ un mio amico appena diventato single ha speso quasi 5000 $ qui!! Tra il gioco, i pub, le donnine a pagamento, i fiumi di alcool e gli spettacoli dei vari hotel non so come si fa a non diventare matti, se poi ci si aggiunge il caldo afoso! Un vero spasso per gli amanti del gioco e della vita notturna, infatti va vissuta di notte, mentre di giorno si puo’ scegliere tra i migliaia di negozietti per lo shopping e tra le lussuose piscine degli hotel. In fondo Las Vegas e’ solo questo. . una strip da vivere e visitare tra un hotel e l’altro che affascina dal Luxor fino ad arrivare allo Stratosphere.
WILLIAMS: che dire di questa piccola cittadina mandriana? Io me ne sono innamorata!! Da quando siamo arrivati per caso per non arrivare a sera senza un letto per dormire. Infatti era in preventivo di fermarsi a Flagstaff, ma visto il ritardo non previsto eccoci qui, davanti a questo hotel… hotel? “ma amore sei sicuro che e’ un hotel?” credo di si, c’e’ scritto li!” Entriamo in questo spiazzale sterrato, treni qua e treni in miniatura la… chiediamo, prenotiamo felici, e ci indica la nostra stanza… ma dove sono le stanze? nel treno ovviamente! Troppo figo! La stanza non e’ enorme, ma vuoi mettere a salire dalla scaletta di legno ed entrare nel vagone del treno? Per non parlare dei colibri’… questi graziosi uccelletti minuscoli che sono gli unici uccelli ad avere la capacità di volare all’indietro (altro che National Geographic!) e sono troppo bellini, con il loro cinguettio e questa velocita’ nel muoversi, fanno visita alla reception per bere un po d’acqua dagli abbeveratoi. . . ma che bella la natura! Comunque… il centro del paesino non e’ altro che un incrocio dove potrete annusare l’aria western, tra i negozietti che vendono parecchi oggetti indiani e targhe di ogni genere, soprattutto sulla route 66, poi parecchi ristoranti stile Happy Days e messicani, bar per gli amanti della Harley Davidson e molti molti negozi per Cowboys, infatti tra gli eventi del paese c’e’ una finta sparatoria e il famoso Rodeo. . . andateci anche se siete solo di passaggio!
GRAND CANYON : un altro meraviglioso regalo che ci offe la natura… che dire, stupendo! anzi, da perdere il respiro… data la sua profondita’ di 1. 600 m. Questa gola creata dal fiume Colorado e’ un attrazione della quale si rimarra’ parecchio colpiti, dai suoi view point potrete ammirarla in tutte le sue sfaccettature e occhio a dove mettete i piedi! Alcuni punti non sono protetti, eppure c’era gente che faceva simpaticamente pic-nic sullo strapiombo. . mah! Comunque all’entrata avrete la cartina che vi indichera’ tutti i view point. Per la visita penso che ci vorra’ mezza giornata se seguite solo alcuni view point. (da Williams sono 100 km circa)
KAYENTA: unico punto di sosta per vedere la fantastica Monument Valley, abitata dagli indiani Navajo che sono molto riservati, offre veramente poco, pochi e cari hotel, un supermercato, qualche pompa di benzina, un Macdonald e un Burger King(questi non mancano mai. . neppure nel deserto. . !) per cui… prenotate con anticipo. (da Kayenta alla Monument sono circa 25 km)
MONUMENT VALLEY: non potro’ mai dimenticarmi di questo posto, e spero che non arrivi la fine del mondo solo perche’ possa privarci di posti cosi belli che noi Italiani siamo abituati a vedere solo nei film di John Wayne. Ora capisco perche’ lui era innamorato di questo posto tanto da dedicargli una targhetta sul suo punto preferito, collocato tra l’altro nel famoso hotel che affaccia direttamente sulla Monument (se non fosse costato cosi tanto avrei alloggiato qui), e’ da togliere il fiato la vista che si propone davanti… da subito ho amato quei colori caldi che le appartiene, quel silenzio surreale del vento che sbatte contro quelle pareti rocciose rosse. Ancora non sono riuscita a realizzare di essere stata li, mi sembrava tutto cosi finto! Quando si arriva ad un view point (segnalato sulla cartina che danno all’entrata) che si affaccia sulla vallata, sembra di avere davanti una scenografia finta! Non mi sembrava possibile che potesse esistere una valle cosi immensa e bella, tanto da non riuscire a vedere dopo miglia e miglia cosa c’e’ oltre, ed e’ qui che ho inventato il mio motto :”amero’ per sempre Cristoforo Colombo”!! Andadeci assolutamente!!
PAGE: altro bellissimo posto, altro bellissimo paesaggio, a 200 km dalla Monument, famosa per l’escursione dell’Antelope Canyon. Premetto che noi per mancanza di tempo abbiamo visitato solo l’upper e non il lower. Per orientarvi vi faccio presente che c’e’ un unica strada. Giunti all’incrocio potrete svoltare a destra per visitare il lower mentre noi, svoltando a sinistra ci siamo avviati verso l’upper. Dopo aver pagato circa 12 $ per l’entrata al parcheggio, ne sborsiamo altri 50 $ a testa per il tour di un’oretta guidata dall’indiano Jack, un omone di 2 metri che vi indichera’ una volta dentro il canyon come impostare la macchina fotografica e in quali punti immortalare lo scatto migliore. Dopo 10 minuti di fuoristrada nel deserto con tanto di sballottamenti e sabbia infilata ovunque (portatevi una pashmina e/o sciarpa e/o qualsiasi cosa per coprirvi il viso) siamo giunti davanti all’entrata del canyon. L’atmosfera stile Ali’ Baba’ mi piace da morire, e questa e’ la sensazione che ho avuto trovandomi davanti a quest’entrata buia e piena si sabbia. Il tour consiste nel percorrere tutto il canyon, ammirando gli spiragli di luce che si infiltrano tra le rocce, purtroppo arrivando tardi ci siamo persi la visita delle 12, piu’ bella in quanto la luce crea effetti diversi nel canyon, ma comunque non da perdere a qualsiasi altro orario (le visite ci sono ogni ad ora del giorno). Finita la visita ci avviamo verso l’Horsehoe band, un altro spettacolo della natura. Per arrivarci bisogna parcheggiare nella zona indicata e camminare lungo il tragitto che vi porta sullo strapiombo. Da qui potrete ammirare il fiume Colorado che scavando le rocce si e’ fatto strada creando una curva simile al ferro di cavallo, dove appunto prende il nome. La sensazione non ve la sto neanche a spiegare, mi mancava il respiro ogni volta che mi sporgevo un po per fotografarlo, penso che non vedro’ altri posti cosi belli! Sempre a Page, dirigendovi verso il Bryce, potrete attraversare il Ponte Navajo.
HATCH: paesino a 300 km circa da Page e a 20 dal Bryce Canyon. Abbiamo prenotato un albergo qui come punto di partenza per il Bryce. La strada che porta al Bryce e’ molto carina in quanto costeggia il fiume Colorado. Infatti risulta una zona adatta alla pesca. Anche l’hotel in cui abbiamo alloggiato e’ molto bello e costa poco. La stanza ricorda molto il far-west, in quanto troverete lupi, soli e lampade stile Tex Willer, mentre nella sala colazione vi sentirete osservati da un cartellone di John Wayne e dalle tante locandine di film western, qui ho provato finalmente i famosi pancake con sciroppo d’acero!
BRYCE CANYON : altro stupendo parco, lo so sono ripetitiva ma per me questi parchi sono tutti eccezionali! Comunque anche questo è molto facile da raggiungere, calcolando che da dove ho alloggiato io ad Hatch ci vogliono solo 20 minuti. All’entrata vi daranno le solite cartine che vi indica tutti i view point, all’incirca ci vuole tutta la mattinata per vedere di volata tutti i punti piu’ belli. A me e’ piaciuto molto anche perche’ ho potuto vedere tanti animaletti in liberta’ tra i quali i cervi che amo da morire, per non parlare degli scoiattoli che ce ne sono a migliaia in America e di ogni tipo. Il Bryce e’ molto particolare e vale la pena visitarlo per questi pinnacoli rossi che svettano verso l’alto come se fossero delle stalagmiti chiamati hoodoos e per la varieta’ di paesaggio che sfuma dal rosso acceso al giallo ocra, molto bello.
DEATH VALLEY: ora capisco perche’ negli anni della corsa all’oro giunti alla fine della valle esclamarono “Good bye Valle della morte” con entusiasmo! Come ben saprete in questa valle, nei giorni piu’ caldi si arriva ai 48 gradi come niente. Purtroppo per motivi di orari del programma abbiamo dovuto attraversare la valle verso le 14 del pomeriggio, muniti di litri d’acqua, pieno di benzina, scorte di cibo e tanto di maglietta sui finestrini per non far entrare il sole. . . due deficienti sembravamo, ma meglio essere prudenti qui! Infatti e’ superconsigliato partire con dovute attenzioni e risorse nel caso malauguratamente dovesse succedere qualche imprevisto.
Noi siamo partiti da Las Vegas e abbiamo fatto le dovute scorte e benzina a circa 30 km dall’entrata, in effetti non abbiamo trovato una vera e propria entrata, pero’ sulla guida della lonely planet che in questo caso mi e’ stata molto utile, diceva di prenedere il biglietto col numero nelle macchinetta che si trova strada facendo nelle poche aree di sosta del parco per indicare che siete all’interno del parco sempre nel caso (fate le corna) succeda qualche imprevisto (alla macchinetta passare la card dei parchi se l’avete fatta in modo che non pagate niente) e prendete anche la cartina a lato della macchinetta. Come dicevo prima, per mancanza di tempo abbiamo sostato (due secondi proprio se no mi lasciavo per terra dal caldo e mi ustionavo la faccia col mascara bollente colato!) al Dante’s View per una vista dall’alto sul lago salato, Zabriskie point e Furnace creek che e’ un po’ il centro del parco e secondo punto in cui rifornirsi, dopodiche’ in macchina abbiamo fatto un giro per curiosare la tribu’ dei Shoshone Timbisha, praticamente tre casette sgarrupate con macchine lasciate a ruggine e facce poco raccomandibili (e ci credo; con questo caldo e senza aria condizionata in casa anch’io sarei arrabbiata, per non parlare del fatto che questi poveri indiani sono costretti a vivere nei pochi ettari datogli dagli americani… ). A fine tragitto si puo’ ammirare l’unica duna di sabbia, che fa molto deserto del Sahara, se poi fatta al tramonto ancora piu’ bello. Non dimentichiamoci degli animali, e’ zona desertica ma non manca la fauna di questo habitat, anche se noi purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di riceverla a braccia aperte! Comunque tra questi segnalo: coyote, volpi, bobcat, tartarughe del deserto e ancora scoiattoli. . . sempre a migliaia! Per attraversarla ci vogliono circa 4 ore e mezza calcolando che noi ci siamo fermati a Bishop per dormire.
YOSEMITE: stupendo? no, di piu’. Anche questo e’ stato uno dei miei parchi preferiti, soprattutto nel primo tratto, verso Tuolumne Meadows dove le foto sembrano cartoline, dove la montagna si rispecchia nel lago creando un bellissimo effetto visivo, che per una poco esperta di fotografie come me la fa sembrare professionale, insomma e’ impossibile fare foto brutte qui, ci sono soggetti troppo belli in ogni angolazione. Premetto che leggendo in altri diari ho sentito parlare del famoso Tioga Pass, be’ fatto sta che penso di aver capito fosse anche l’entrata del parco, che non ho pagato avendo il pass dei parchi, quindi non l’ho pagato a parte come credevo… comunque, riprendendo il viaggio, abbiamo percorso tutto il Tioga Road per poi svoltare all’interno arrivando fino alla fine della strada che porta allo Yosemite village e quindi alle principali attrazioni. Tra queste abbiamo scovato le cascate che pensavamo fossero in secca e invece…! una colpo di fortuna. Poi il famoso Half Dome, il Glacier Point per poi parcheggiare al village e fare altri punti a piedi tipo al Mirror Lake (che pensavo fosse piu’grande come lago ma ottimo per foto spettacolari e per una piccola sosta coi piedi fumanti ammollo nell’acqua gelida) dove abbiamo rischiato l’infarto dopo aver inoltrato la foresta e aver scoperto la possibilita’ di incontrare i puma che, a quanto pare, insieme agli orsi hanno piu’ paura di noi e per cui non abbiamo incontrato in nessun modo e forma!oltre a questi paesaggi meravigliosi si puo’ fare molta attivita’ sportiva tra i quali rafting nel fiume che deve essere stupendo, passeggiata a cavallo (da prenotare in anticipo anche perche’ per fare mezza giornata le partenze sono solo al mattino), noleggio bici e corse nei sentieri, ma anche una semplice passeggiata basta per ammirare lo spettacolo che la natura ci ha offerto. Uscendo dal parco, un po tristi per non aver avvistato nessun orsetto o puma, ci accorgiamo almeno che nel boschetto a lato della strada, uno splendido alce con la sua enorme impalcatura, sta brucando a poca distanza da noi, e devo dire che mi e’ bastato per andarmene soddisfatta!
GROVELAND: meta di sosta tra Yosemite e San Francisco. Piccolo paesino stile western dai pochissimi alberghi che consiglio di prenotare in anticipo, e dai pochi ristoranti ma molto carino tutto sommato, peccato che chiuda tutto presto anche qui. L’hotel in cui ho alloggiato era tra tutti il meno caro e comunque molto carino, anche la proprietaria era veramente gentile come il resto dello staff.
SAN FRANCISCO: L’impatto devo dire che e’ stato traumatico, dai parchi alla citta’… e che citta’! Ovviamente il nostro hotel era nella zona peggiore, quindi piena di senzatetto, tossicodipendenti e facce poco raccomandabili, oltre il fatto che l’hotel era pessimo e caro! Tengo a precisarlo perche’ se non fosse stato per varie disavventure avrei potuto dare giudizi positivi… ma proprio non ce la faccio e comunque e’ un modo per far evitare a chi non c’e’ stato di non ricadere nella trappola! Prima di tutto la zona e’ Tenderloin, anche molto centrale e quindi comoda come abbiamo pensato al momento della prenotazione! ma con gli stessi soldi avremmo pouto sceglierlo piu’ centrale e meno pericoloso. Poi alla reception regnava la maleducazione, calcolando che abbiamo dimenticato (cioe’, il mio compagno ha dimenticato!!) la custodia della videocamera+memory con video di Monument e Grand Canyon (e’ meglio che non ci penso) e non solo hanno fatto finta di non capirmi, quando il giorno dopo ho telefonato per spiegare la situazione e il n° della camera, mi e’ stato attaccato il telefono in faccia, pure dalla donna delle pulizie! Scusate lo sfogo ma e’ meglio avvisare la gente su certe situazioni spiacevoli che si possono creare, oltre al fatto che le stanze erano brutte e sporche… Ok, detto questo, direi che SF e’ una citta’ molto strana, non so, questo e’ l’effetto che mi ha dato. La gente e’ molto strana e su questo non ci sono dubbi, d’altronde e’ piena di artisti di strada che fanno qualsiasi cosa per attirare attenzione, mentre le cose da vedere sono tante, per cui ci vorrebbero minimo 3 giorni per visitarla. Noi avevamo due giorni per cui ci siamo organizzati in questo modo: un giorno con tour del bus Hop on Hop off, con 35 $ a testa questo pulmino a due piani vi fa vedere le attrazioni principali con partenza alle 9 e fine tour alle 18, con la fantastica possibilita’ di scendere e salire dalle fermate quante volte si vuole e dove si vuole. Quindi il secondo giorno l’abbiamo utilizzato per approfondire le zone che piu’ ci interessavano. Giusto per darvi un idea su cosa vedere vi faccio un elenco: Union Square: piazza principale e punto di partenza dei bus per i tour Powell: punto di partenza per il Cable Car, assolutamente da provare specie se appeso fuori! (i biglietti si comprano nella piazza proprio zona Powell, o nel visitor center o alla biglietteria, noi abbiamo fatto il Muni pass per un giorno a 14$ a testa che comprende cable car, bus e tram per tutto il giorno, conviene. ).Fishermans Wharf: il porto da cui partono i battelli per Alcatraz (da prenotare tempo prima) e per il Golden Gate e da cui si possono visitare tutti i moli tra cui il famoso Pier 39 dove sovrastano e regnano i leoni marini. Per quanto riguarda lo shopping al molo 39 c’e’ una vastissima scelta, dallo sportivissimo negozio di baseball e basket di SF ai negozi di t-shirt con la scritta I <3 SF ai negozietti con oggetti stranissimi... molto bello! Per mangiare abbiamo scelto il famoso Bubba Gamp di Tom Hanks del fil Forrest Gump annesso di negozio per i gadget... molto bello!! City Hall: maestosa sede del municipio della città californiana. La cupola, è la quinta piu grande al mondo. L’edifico è davvero maestoso ed imponente, ed è impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza della struttura. Painted Ladies: serie di villette in stile vittoriano dagli sgargianti colori che affacciano su Alamo Sq. e da cui si possono scattare stupende fotografie che ritraggono non solo le “Signore pitturate” ma anche lo skyline antestante. Golden Gate Park: grandissimo parco pubblico, da cui si possono visitare musei d’arte, zoo botanico e giardino giapponese. Lombard street Golden Gate Bridge Chinatown: colorata e caotica, comunita’ cinese che riprende in pieno un tipico mercatino asiatico, sembra di stare veramente in Cina! North Beach: zona Italiana, lo si capisce dalle bandiere attaccate ovunque e dai ristoranti tipici oltre al Caffe’ Trieste, famoso perche’ si dice che qui il regista Coppola scrisse la scenggiatura del film Il Padrino. Questa zona e’ sovrastata dalla Colombus Tower Downtown: qui si erigono i piu’ alti edifici della zona tra cui il Transamerica, adibiti per lo piu’ a uffici. Haight e Ashbury: zona Hippy, se volete sentirvi negli anni 70 questo e’ il posto ideale, dai negozi che vendono vestiti per pin-up ai murales di Jimi Hendrix o Bob Marley, ai bar per la meditazione. Oltre agli stranissimi negozi Indi-tibetani o il negozio Noc Noc dove un paio di gambe femminili vi introdurra’ alla scelta di parrucche e accesorri x Drag Queen! Per non parlare dell’orologio fermo alle 4:20 tra haigh e ashbury street.
SANTA CRUZ : tipico centro Californiano, sosta durante il viaggio per il Big Sur, a pochi km da SF questa citta’ famosa per il surf e’ molto particolare anche per il suo famoso parco divertimenti sulla spiaggia. Purtroppo per il poco tempo non abbiamo avuto modo di stare a lungo.
BIG SUR: stupendo tratto panoramico visibile percorrendo la Cabrillo hwy 1 che abbiamo preso uscendo da San Francisco fino ad arrivare a Santa Monica. Come detto sulle guide, il Big Sur non e’ un posto predefinito, ma si tratta di una parte della zona costiera a meta’ tra San Francisco e Los Angeles. Se riuscite, fatelo al tramonto, noi abbiamo delle foto spettacolari fatte al tramonto. Durante il tragitto per arrivare a Santa Monica segnalo due fantastici outlet che potrete vedere dalla strada: uno e’ il Pismo beach outlet e l’altro e’ il Camarillo outlet nelle omonime citta’, abbiamo fatto degli affari allucinanti, scarpe della Nike che il mio ragazzo cercava in Italia a 180 € qua comprate a 30 €! non ci credevamo! e comunque tantissime altre grandi e piccole marche a prezzi assurdi!
LOS ANGELES: (cosa abbiamo visitato) Malibu : bellissima prima del tramonto, altra spiaggia da film, enorme, con le tipiche postazioni Lifeguard alla Baywatch, peccato per l’oceano gelido, ma dare una puciatina ai piedi ne vale assolutamente la pena! Staples Center: storico palazzo dello sport dove giocano i migliori cestisti dell’ NBA Downtown: soliti palazzoni adibiti agli uffici (poco consigliabile girare in questa zona dopo il tramonto) Hollywood: oltre alla famosa Walk of Fame e il Chinese Theatre con le impronte degli attori ci sono musei che parlano della storia del cinema e mille negozi strambi che vendono di tutto. Universal Studios: parco a tema cinema con circa una quindicina di attrazioni che variano dagli spettacoli dal vivo (consiglio quello degli animali), i cinema 3d (favolosi), un attrazione ad acqua (Jurassick park) e un ottovolante da paura (La maledizione della Mummia) oltre al giro con il trenino nel backstage, molto bello a mio parere. All’interno del parco c’e’ ogni tipo di servizio, dai ristoranti, ai bar, ai negozi di souvenir. Il costo dell’entrata e’ di 77 $ a testa oltre i 10 $ circa del parcheggio, gli orari variano ovviamente in base alla stagione, comunque verso agosto e settembre aprono circa alle 9 e chiudono verso le 18, 30 ma e’ meglio consultare il sito (www.universalstudioshollywood.com). Dista circa 20 km dalla Hollywood Boulevard e non e’ difficile da raggiungere. Per visitarlo ci vuole almeno una giornata. All’esterno del parco si trova il Citywalk, un percorso che si svincola tra negozi per lo shopping, ristoranti e cinema, molto carino soprattutto la sera, e’ escluso dal biglietto del parco quindi si puo’ visitare tranquillamente a parte pagando solo il parcheggio. Bel Air: quartiere ricchissimo a pochissimi km da Hollywood, diciamo che piu’ che altro si tratta di un quartiere privato, data anche che si entra da un cancellone, dove tra una foglia e l’altra si intravedono delel mega villone altamente sorvegliate… comunque niente di che Beverly Hills: altro quartiere (pubblico) per straricconi con mega villone e negozi super! Oltre alla famosa Rodeo dr., che si tratta solo di una via cortissima costeggiata da negozi chicchissimi (non osavo neanche entrare!), non c’e’ altro. Bella sì, ma pensavo ci fosse altro da vedere… UCLA: famosa universita’ Losangelina che ha ospitato vari premi nobel per letteratura, scienza, cinema, musica, sport e politica tra i quali Francis Ford Coppola e Jim Morrison giusto per citarne due a caso! Molto bello vedere anche all’esterno dell’universita’ i famosi cottage affittati dagli studenti con le tipiche scritte greche delle confraternite, abituati a vedere nei film tipo American Pie dove si organizzano festoni da sballo! Santa Monica e Venice beach: bellissime spiagge enormi (enorme e’ l’aggettivo che piu’ descrive l’America! Non ho trovato niente sotto la media) e bellissimo il Pier di Santa Monica, la passerella che finisce con un bellissimo panorama sull’oceano… da pelle d’oca (anche per il vento gelido) dove spuntano anche qui negozietti per i souvenir. Un consiglio spassionato… noleggiate anche solo per due ore la bici per costeggiare la spiaggia fino ad arrivare a Venice beach, tra ragazzi che scorrazzano sugli skate e tizi muscolosi orgogliosi dei loro bicipiti, alla stravaganza dei personaggi che vendono ogni cosa… pensando poi di farla l’ultimo giorno a due ore dalla partenza… e’ da piangere… che posto indimenticabile!
Ok, penso di aver dato abbastanza consigli! Comunque sono a disposizione per qualsiasi domanda perche’ potrei aver omesso qualche particolare, d’altronde sarebbero ancora di piu’ le cose da dire su questo fantastico paese. Orgogliosa di aver sudato sei mesi di lavoro per intraprendere questo viaggio, uno dei milgiori fatti fin’ora, non lo dimentichero’ mai… sigh!