Fantastico Perù 2
Ciao a tutti!
Eccomi qui, pronto per scrivere le impressioni e i suggerimenti che ho da darvi sul mio ultimo viaggio, il magico Perù!
Non mi dilungherò più di tanto sulla descrizione dei posti che ho visitato, che troverete in abbondanza nei racconti di viaggio di altri turisti per caso, ma come sempre cercherò di essere il più chiaro...
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Ciao a tutti! Eccomi qui, pronto per scrivere le impressioni e i suggerimenti che ho da darvi sul mio ultimo viaggio, il magico Perù! Non mi dilungherò più di tanto sulla descrizione dei posti che ho visitato, che troverete in abbondanza nei racconti di viaggio di altri turisti per caso, ma come sempre cercherò di essere il più chiaro possibile sugli aspetti organizzativi della vacanza, per chi come me ed i miei amici decidesse per un “fai da te”. Io e 4 miei amici siamo stati in Perù 2 settimane, tra il 22/08 ed il 07/09 2009, con 1 giorno di scalo a New York (abbiamo trovato un volo della Continental ad un prezzo veramente super, e quindi abbiamo volentieri accettato di trascorrere un giorno nella Grande Mela). Dopo essere atterrati a Lima alle 22 di sera del 23/08 ed aver passato la notte nella capitale (consiglierei vivamente di farsi venire a prendere in aeroporto da un taxi privato dell’hotel che sceglierete, soprattutto se come noi arrivate di notte), il mattino dopo siamo immediatamente partiti per Paracas, per visitare la riserva naturale e le isole Ballestas. Entrambi sono veramente eccezionali, la prima dal punto di vista paesaggistico (per me in assoluto i più bei paesaggi del Perù), le seconde per la ricchezza della fauna (gabbiani, cormorani, pellicani, leoni marini, pinguini, ecc..). Noi, dopo esserci rivolti ad “un’agenzia viaggi locale” (ovvero un tavolo, due sedie ed un tizio molto sveglio che abbiamo conosciuto non appena arrivati a Pisco) abbiamo prenotato un taxi per scarrozzarci in giro per la riserva (costo 20 euro a macchina per tutto il pomeriggio), e l’escursione in barca alle Ballestas per il mattino successivo. 25/08 Dopo l’escursione alle isole Ballestas siamo partiti per Nazca, con un bus Cruz del Sur: il pullman parte alle 10:30, che noi pensavamo essere troppo presto considerando l’ora a cui finiva l’escursione, ma poi in realtà, poiché il pullman arriva da Lima, c’è sempre un po’ di ritardo su cui contare… Arrivati a Nazca nel pomeriggio, abbiamo affittato un taxi e siamo andati a vedere il Cemeterio di Chauchillia, con impressionanti tombe a cielo aperto e mummie “rasta” con capelli da far invidia a Bob Marley. Un po’ inquietante e surreale, però carino se avete del tempo a disposizione. 26/08 Al mattino abbiamo effettuato il volo sulle famose linee: è indubbiamente spettacolare e lascia davvero a bocca aperta. Consiglierei solo di non fare colazione al mattino, perché le virate che fa il pilota reggono tranquillamente il confronto con le montagne russe di Gardaland – a parte il fatto che il volo dura 30 minuti e non 30 secondi… Tra l’altro: ho letto in diversi racconti, non solo sul sito di turisti per caso, che le linee non si vedono o che sono state in parte coperte o quant’altro: non è assolutamente vero!!! Intendiamoci, non ci sono insegne luminose ad alta intensità modello Las Vegas a segnalarle, ma pur non avendo io una vista da falco, le ho viste benissimo! Eccome!! Nel pomeriggio abbiamo poi fatto un giro in dune buggy sulle dune sabbiose del deserto di Usaka, poco distante da Nazca, dove abbiamo anche fatto sandboarding (puro divertimento per chi come me non l’aveva mai fatto, immersi in un deserto del tutto simile al Sahara). Alle 23:30 (ma doveva partire alle 22:30…) abbiamo poi preso l’autobus notturno di Cruz del sur per Arequipa, che consiglierei in quanto il tragitto da fare è veramente lungo (sono 9 ore – 9 ore e mezza di viaggio, in buona parte passate a dormire placidamente). A questo proposito suggerirei di non farsi troppo influenzare dalla Lonely Planet, che sconsiglia categoricamente tutti i viaggi notturni a causa di presunte frequenti rapine a mano armata e addirittura assalti ai pullman (probabilmente confondendo il Perù con il Far West o con i Caraibi ai tempi dei pirati! Ci mancava solo più che scrivessero che suddetti “arrembaggi” fossero guidati dal fantasma del Corsaro Nero…) 27/08 – 28-08 Visita di Arequipa ed immediati dintorni: città coloniale di grande fascino che a me è piaciuta moltissimo, ai miei amici un po’ meno. Ha architetture ed edifici veramente notevoli, sia laici che religiosi (uno su tutti il monastero di Santa Catalina, che è uno spettacolo). Tra l’altro anche paesaggisticamente la città è splendida, immersa in una valle circondata da altissimi vulcani (il Misti (5970 m), il Chachani (6070 m) ed il Picchu Picchu (5600 m). Se potete fatevi portare alle 3 terrazze panoramiche della città, ne vale davvero la pena! 29/08 – 30/08 Escursione alla valle ed al canyon del Colca: fantastica!!! Per andare alla valle del Colca si passa attraverso la riserva naturale di Salinas y Aguada Blanca, dove si possono ammirare le vigogne al pascolo in totale libertà, fenicotteri (a 4500 metri!!!!) e molti altri animali piccoli e grandi, oltre ovviamente a panorami mozzafiato come le pampas di alta quota ed il Mirador De Los Andes, un punto panoramico a 4910 m di quota (ci si arriva in pullman tranquilli!) sui 6 vulcani della zona (over 6000 m naturalmente!). La valle del Colca è tutta terrazzata con le andenes, uno spettacolo e il canyon….beh, che dire, profondissimo (il secondo più profondo del mondo, ben più del doppio del Gran Canyon americano, con oltre 4000 metri di profondità nel punto massimo), e soprattutto ideale per avvistare i condor dal mirador del Cruz del Condor: ne abbiamo visti ben 4, da molto vicino – sono imponenti e maestosi – una di quelle emozioni che non si provano tutti i giorni… Dopo la visita al canyon ed il ritorno alla cittadina di Chivay siamo partiti per Puno, dove siamo arrivati in serata. Consigli, scontatissimi ma utili: viste le notevoli quote che si raggiungono in questa parte del Perù, occhio a moderare opportunamente gli sforzi per non incorrere nel soroche, il mal di montagna. Noi fortunatamente non abbiamo avuto problemi. Oltre a ciò, visto che non ci sono mezzi pubblici che collegano Arequipa alla valle del Colca, o vi affittate una macchina, oppure vi affidate ad un’agenzia locale: noi abbiamo optato per questa seconda scelta, prenotando in un’agenzia ad Arequipa, spendendo circa 80 $ a testa incluso l’hotel a Chivay; se prenotate in internet prima della partenza garantisco che vi faranno un abbondante soprapprezzo, che può arrivare al 30%… 31/08 Escursione in barca sulle isole del Titicaca: al mattino abbiamo visitato le isole degli Uros, al pomeriggio Taquile. Gli Uros per dovere di cronaca non esistono più: l’ultimo Uros originale è morto alla fine degli anni 50, e ciò che abbiamo trovato è un demenziale teatrino per turisti (con tanto di saluto finale in aymarà, in quechua e… Vamos a la playa di Righeira!!!!! Pazzesco, veramente ridicolo e avvilente). Taquile invece è molto più bella, sia paesaggisticamente che dal punto di vista della popolazione, se non altro perché è un attimino più autentica. 01/09-02/09 Trasferimento (infinito) da Puno a Cuzco e visita della città, che non ha certo bisogno di presentazioni: l’ombelico del mondo Inca è sicuramente degna della fama che ha: i muri incas, un gioiello di ingegneria, la pietra dei 12 angoli, le chiese spagnole, la fortezza di Saqsaywaman, veramente stupefacente (peccato che si possa ammirare solo il 20% della struttura originaria, in quanto Pizarro & C. Hanno depredato e distrutto il restante 80% per costruire gli edifici coloniali…), Qorichanka. Unico inconveniente, che secondo me è un furto: se volete visitare i siti archeologici ed i musei di Cuzco e della valle sacra dovete munirvi di boleto turistico (40 euro!!!), altrimenti non vi lasceranno entrare in molti siti. Siccome per ragioni di tempo l’unico sito di nostro interesse compreso nel boleto era Saqsaywaman, non abbiamo comprato il boleto, credendo di poter pagare un normalissimo (e più sensato) biglietto d’ingresso solo per quel sito… non siamo riusciti a convincere i cassieri manco a morire… vabbè… 03/09 Affittato un taxi per l’intera mattinata (8 euro a testa circa), ci siamo fatti scarrozzare in giro per la valle sacra: Moray con le sue famose andenes inca concentriche (davvero impressionante anche per le dimensioni mastodontiche), Maras con le salineras (uno spettacolo!), Chinchero (dove secondo la lonely Planet avrebbe dovuto esserci un grande mercato, che abbiamo scoperto in realtà essere formato da 5 o 6 bancarelle in croce, peraltro care…), ed infine Ollantaytambo, (bella, anche per il colorato mercato che vi abbiamo trovato, che ha ampiamente sopperito alla delusione di Chinchero), da dove abbiamo preso il treno per Machu Picchu pueblo: la valle dell’Urubamba è stupenda, con la vegetazione che cambia visibilmente a mano a mano che ci si avvicina alla meta, scorci panoramici notevoli, vette spettacolari a strapiombo sul fondovalle. Arrivati a Machu Picchu pueblo, nuovo nome di Aguas Calientes, c’è stata la prevista delusione: parlare di abusivismo edilizio è un eufemismo, la cittadina è terrificante e ci si chiede come sia possibile che proprio lì, vista l’importanza strategica del luogo (è la porta di accesso a Machu Picchu), abbiano permesso di costruire catapecchie recenti e meno recenti così inguardabili… alla faccia delle nostre care procedure di valutazione d’impatto ambientale!!!! 04/09 Levataccia antidiluviana per poter prendere il primo bus per Machu Picchu, così da poter essere tra le sole 400 persone al giorno che vengono lasciate salire sul Wayna Picchu, la montagna che sovrasta il Macchu nelle classiche foto… una fatica immane per un non sportivo (e per giunta fumatore!) come me salire l’infinità di scalini che zig-zagano su per la parete quasi verticale della montagna (la salita dura circa un’ora), ma una volta arrivati in cima ne vale davvero la pena, il panorama è stupendo a 360 gradi, con una vista aerea complessiva del sito archeologico di Macchu Picchu 400 metri più in basso.. Poi, dopo la discesa al Macchu, visita del sito con tutta calma per godersi la maestria e la grandezza ingegneristica ed architettonica degli incas. Occhio ai mosquitos, che sono tanti (portatevi repellente per gli insetti, qui siamo nella foresta), e alla fatica immane per chi desidera scalare il Wayna – dovreste essere in forma fisica perfetta, senza problemi cardiaci o respiratori, altrimenti lo sconsiglierei caldamente. Nel pomeriggio ritorno in treno e taxi a Cuzco, per l’ultima notte in Perù. 05/09 Volo di ritorno da Cuzco a Lima (puntualissimo), una rapidissima visita al centro storico della città (che non è un granché onestamente, soprattutto se paragonato ad Arequipa o a Cuzco) in attesa del volo intercontinentale e poi la partenza…. Adios Perù Note generali: – Complessivamente per la vacanza abbiamo speso, inclusi i voli intercontinentali ed esclusi i souvenir, circa 1700-1800 euro a testa: il viaggio era auto-organizzato, salvo alcuni giorni in cui abbiamo necessariamente dovuto appoggiarci a delle agenzie locali – Nessuno di noi ha avuto problemi di salute, nemmeno il mal di montagna (che mi preoccupava molto), né la tanto paventata (dai media!) influenza suina – La Lonely Planet esagera secondo me in vari aspetti, tra cui le problematiche di sicurezza personale, quindi non allarmatevi più di tanto per ciò che leggerete (si parla addirittura di stupri di massa in pieno giorno a Cuzco o a Pisco… ci mancava solo che scrivessero che i peruviani vanno in giro con armi di distruzione di massa in tasca poi hanno scritto veramente di tutto…) – Ci siamo spostati sempre utilizzando mezzi pubblici, in particolare pullman, o affittando taxi: secondo me è l’ideale visto anche il traffico impossibile delle città ed i costi ridicoli di questi due mezzi di trasporto… è ovvio che non dovete avere fretta, tutti i trasporti in Perù sono lenti e non brillano sicuramente per puntualità, ma il rapporto qualità prezzo è decisamente favorevole… Buon viaggio a tutti e non esitate a contattarmi se avete dei dubbi o volete ulteriori informazioni Gianmarco