Fantastica Pemba
Si parte a fine dicembre da Roma con un volo dell’ Etiopia Airlines, ottima compagnia, puntualissima negli orari, via Addis Abeba, con scalo a Zanzibar, per proseguire il giorno dopo con la Coastal Air per Pemba.
A Zanzibar alloggiamo al Tembo Hotel, un bell’albergo situato vicino al centro dell’affascinante Stone Town, e così dedichiamo l’intero pomeriggio allo shopping, e alla visita dei numerosi vicoli della città vecchia,stracolmi di negozietti, di gente e di profumi più o meno invitanti ma molto caratteristici, quelli delle spezie naturalmente. Un negozio che mi ha colpito in maniera particolare è quello di Sasik (Gizenga Street), è la cooperativa di artigianato gestita da donne che produce degli elaborati e bellissimi copricuscini, che si basano su disegni Arabi, Swahili e Beduini, i colori variano dalle tonalità delicate a quelle più accese, le donne tagliano e cuciono a mano la stoffa in forme ricercate, di maggiore importanza poi, è il fatto che questo lavoro permette di andare avanti e fornire alle loro famiglie un livello di vita che altrimenti sarebbe irraggiungibile. A titolo informativo un copri-cuscino 50×50 costa 10 $.
Altro negozio con un buon artigianato vario è Indaco al 351 di Gizenga Street. Per la cena ci siamo avvalsi dell’ottimo ristorante House of Spice (Kiponda Street) gestito da un italiano, che su una bella terrazza ci ha servito dei piatti locali ben cucinati e ben presentati, prezzi da 8 a 15 $, per i nostalgici fa anche un ottima pizza nel forno a legna. Il pranzo lo abbiamo consumato nel bellissimo palazzo dell’ Emerson Spice (Tharia Street Kiponda) prezzi 9 a 12 $.
Tralascio la descrizione delle interessanti e belle cose da vedere a Stone Town, ampiamente descritte nei vari racconti di viaggio e partiamo per la verdissima e collinosa Pemba.
A Pemba abbiamo alloggiato nello stupendo Manta Resort, situato nella zona Nord/Ovest , per raggiungerlo dall’aeroporto di Chake Chake si attraversa gran parte dell’isola, il viaggio dura circa un ‘ora di strada asfaltata e mezz’ora di sterrato, durante il quale si può ammirare la bellezza della vegetazione tropicale, i campi coltivati a spezie, i villaggi e la popolazione locale, l’ultimi chilometri poi attraversano la rigogliosa riserva forestale di Ngezi.
Arrivati al Manta Resort siamo subito colpiti dal luogo idilliaco, una lunga spiaggia bianchissima orlata da una parte dalle sfumature blu del mare, e dall’altra dal verde della vegetazione, la struttura curatissima, è ben inserita nel giardino tropicale che la circonda, e lo staff che vi lavora vi farà passare giorni da sogno. Per alcune ore del giorno, il mare si ritira e scopre parte della barriera, si possono fare lunghe passeggiate su di essa, ammirando la natura e le attività della popolazione intenta a pescare e a coltivare un certo tipo di alga, che viene poi esportata, lo snorkeling sulla barriera corallina davanti al Resort è interessante, in pochi metri di acqua si può ammirare una discreta varietà di vita sottomarina. Per le immersioni ci si affida all’attrezzatissimo centro sub gestito da David che vi porterà nei luoghi di immersioni più belli dell’isola, io ho fatto quattro immersioni a Njao Gap e a Manta point, la visibilità era discreta 15/ 20 mt., pareti di corallo brulicanti di vita e l’incontro con un grosso pesce Napoleone. In conclusione Pemba è un isola meravigliosa, non toccata dal turismo di massa, dove la natura detta i ritmi della vita e dove si possono vivere ancora emozioni guardando il volo di un martin pescatore, il rientro delle piroghe da pesca al tramonto o il gioire dei bambini che giocano, e lavorano sulle spiagge o nei villaggi, sempre con il sorriso sulle labbra.
