Famiglia con ragazzi in Grecia tra mare e cultura
Venerdì17 luglio 2009, Anche oggi mare e poi ancora mare, con noleggio di pedalò e giro dell’isolotto che si trova al centro del piccolo golfo naturale di Tolo, sulla sommità di questo isolotto roccioso abita solo una nutrita colonia di rondini, vi si erge una piccola chiesa, il nostro capofamiglia non resiste alla tentazione, si tuffa e raggiungendo l’isolotto a nuoto effettuando questa singolare visita turistica.- Al rientro si decide come sempre di cenare alla greca e quindi andiamo in una Tabepna che somiglia alla nostre rosticcerie e consumiamo una pietanza tipica fatta da una sorta di piadina accartocciata a cono, l’ingrediente base della farcitura sono spiedini di maiale, accompagnati a piacimento da: salsa senape o maionese, patatine fritte, pomodori, cipolle, peperoni e spezie…- Acquistiamo una mappa stradale della Grecia, decisi a girarla un po’.- Sabato18 luglio 2009, Oggi ci attende una nuova avventura, destinazione ATENE.- Ore 8,30 partenza da Tolo, via Nauplio sfiorando le mura ciclopiche di Thiryntha prendiamo l’autostrada che da Tripoli porta a Corinto e via diritti sull’autostrada fino ad Atene.- La strada si presenta ottima, ( a 3 corsie) e molto scorrevole.- In due ore circa siamo ad Atene… il difficile adesso è trovare un parcheggio in un posto che sia vicino all’Acropoli e sicuro… non vogliamo rischiare di restare senza auto. Attraversiamo diverse strade della metropoli e notiamo che vi sono quartieri non proprio raccomandabili… quelli tipici di ogni grande città come Napoli, Milano o Roma.- Ma stranamente sono proprio questi quartieri ad affascinarci maggiormente… vi sono negozietti, mercatini rionali e bancarelle ovunque e si vende qualunque cosa…, vestiti, scarpe artigianali, cappelli, profumi, saponi, cianfrusaglie, alimenti, oggetti nuovi ed usati… un fortissimo odore di spezie invade tutte le stradine e riesce a permeare anche la nostra auto chiusa con climatizzatore in funzione.- I colori e gli odori di questa città sono tanto affascinanti quanto inquietanti.- La nostra ricerca del parcheggio dura un bel po’ finché ci ritroviamo in un quartiere piuttosto elegante e abbastanza vicino all’Acropoli.- Parcheggiamo e ci avviamo…Sono le 11,00 il sole è alto, il caldo soffocante e la salita ripida per una strada ad esclusivo traffico pedonale.
Quando, demoralizzati, l’impresa ci appare troppo faticosa… spunta alle nostre spalle il solito Trenino turistico…Una mano della provvidenza, saliamo al volo e paghiamo 16 euro in 4, il Sunshine Express, ci lascia alla base dell’Acropoli e verrà a riprenderci ai prossimi giri per nuove visite fino a che vorremo.- La visita all’Acropoli è doverosa paghiamo 24 euro per 2 biglietti ( per i ragazzi è gratis), dopo circa un ora di visita sotto il sole siamo esausti, accaldati, stanchissimi… Passa il nostro trenino, prossima tappa il museo del Partenone… paghiamo 2 euro e qui la visita è più gradevole grazie agli ambienti climatizzati… Un ora di visita molto interessante e via di nuovo sul nostro puntualissimo trenino per il giro della città comprensivo di visita all’Agorà, alla Torre dei Venti, al palazzo del Parlamento Ellenico con alla guardia i famosi soldati vestiti con la particolare divisa coi pon pon.- Una sosta per rifocillarci… Consumiamo un gelato acquistandolo, alla greca, in un particolare chioschetto che si trova lungo tutte le strade e vende di tutto; sigarette, giornali, souvenir, bibite fresche, biscotti, gelati ecc ecc.- Ormai esausti ci dirigiamo (sempre con il trenino) verso la nostra auto. Nel riprendere la strada di casa ci accorgiamo che è un po’ difficile uscire dal centro cittadino cercando di districarsi tra un immenso groviglio di strade… Poi finalmente dopo tante indicazioni in un (inglese grecale) troviamo le indicazioni stradali, e via tranquilli fino ad Argo, un piccolo giro, la città non ci attrae molto e torniamo Tolo.- Anche se sono le otto… il mare è troppo invitante, un tuffo tutti insieme… e ci restiamo a giocare per un’ ora godendo del crepuscolo del tramonto in un acqua piatta e tiepida, scarichiamo tutto lo stress e le tensioni muscolari dovute al lungo viaggio in auto…Una doccia una cenetta italiana e poi tutti a nanna.- Domenica19 luglio 2009, Essendo l’ultimo giorno a Tolo decidiamo di goderci il mare, poi pranziamo con spaghetti italiani e Mussakà presa in un ristorante. Ancora mare, una passeggiatina per comprare un po’ di saponette all’olio d’oliva ed erbe, un prodotto erboristico greco eccezionale, e salutare Tolo… CI RESTERA’ NEL CUORE!!! Lunedì 20 luglio 2009, Siamo partiti dalla regione Acaia, attraversato la Corinzia, visitato l’Argolide e adesso attraverseremo l’Arcadia ci dirigiamo verso la regione dell’Elide… puntiamo a Katakolo costa ovest del Peloponneso.- Il viaggio è stato lungo ma piacevole, attraversando immensi paesaggi montani, piccoli paesini di villeggiatura arroccati sulle alture, suggestivi e panoramici, dopo 4 ore di viaggio attraverso tornanti, salite e discese arriviamo ad Argos e poi a Katakolo, il paese marino non è come lo desideravamo, poca gente, case sparse, non proprio un villaggio turistico, ci spostiamo verso altri centri marini nei dintorni, ma non ci piacciono, allora decidiamo di deviare per Zante, stravolgendo il nostro iniziale piano di viaggio, e puntiamo al porto di Killlini.- Prendiamo la prima nave che parte alle 18,30 pagando euro 62 per le solite 4 persone + auto, chiediamo informazioni sulla nave per possibili alloggi sull’isola, ed il capitano in persona ci consiglia un residence.- Come al solito facciamo di testa nostra, sbarchiamo a Zante alle 19,30 e ci dirigiamo verso Laganas… luogo affollatissimo, lunghissima spiaggia, tantissimi locali e negozi.- Parcheggiamo vicino alla spiaggia e cerchiamo lungo TUTTA la spiaggia un alloggio…Sembra impossibile ebbene il 20 luglio tutti, ma proprio tutti gli alloggi degni di tale nome, are full (sono pieni).- I ragazzi sono sfiniti, e demoralizzati, usiamo la nostra carta nella manica e ci dirigiamo verso l’alloggio indicatoci dal capitano (13 km a nord di Zante, bello ma distante dal mare).- E’ mezzanotte, una doccia e tutti a nanna… Domani si vedrà.- Martedì 21 luglio 2009, La nostra giornata comincia con la colazione ed un tuffo nella piscina del residence… l’alloggio è bello, nuovo, pulito con tutti i confort possibili, (euro 45 al giorno) .- Il nostro capitan’Gigino fa un giro con l’intento di trovare qualcosa di meglio, in fine trattiamo sul prezzo ottenendo euro 40 al giorno e restiamo in questo alloggio fino alla fine della vacanza.- Nel pomeriggio un giro per Zacinto, la foto di rito con il mezzo busto di Ugo Foscolo, che rimproveriamo per aver tanto amato Zante ed avere oggi un posto di 3 o 4 fila in quest’isola dove vengono venerati altri poeti, musicisti ecc riservando al nostro amato Foscolo solo un posto in ombra.- Visita alla basilica di San Dionisio protettore di Zante, una pica (solita piadina greca) per cena e via a casa per riposare… D’altronde vacanza vuol dire anche riposo!!! Mercoledì 22 luglio 2009, La nostra giornata inizia con il primo bagno nelle acque di Zante, in particolare nella spiaggia di Alikanas, stupendo scenario con un veliero arenanato nelle acque basse vicino alla riva… dove i bambini si divertono più che in un parco giochi, passando da prua a poppa volteggiando a mezz’aria attaccati ad una fune legata all’albero maestro, inventando mille storie di pirati, corsari, tesori nascosti, sirene ed eroi omerici.- Dopo pranzo un po’ di lettura e poi andiamo nuovamente a Zacinto (il capoluogo) ci dirigiamo verso il castello che purtroppo è chiuso, scendendo ci fermiamo sul belvedere di Bohali che ha una terrazza da cui si ammira tutta Zacinto, poi ritorniamo al centro città e cerchiamo la chiesa Cattolica Romana di San Marco che è situata nell’omonima piazza, un centro lastricato, molto elegante con tanti negozietti e locali che inneggiano la nostra Venezia.- Giovedì 23 luglio 2009, Anche oggi la spiaggia di Alikanas è la nostra meta mattutina, ritengo che sia la spiaggia ideale per le famiglie con bambini, non a caso ve ne sono tantissime. La spiaggia di sabbia fine e dorata è molto morbida, in alcuni punti dalla sabbia nascono spontanee delle piantine che danno dei fiori bianchi stupendi simili a dei piccoli gigli. Il mare, chiuso in un piccolo golfo circondato da alture collinari che fanno da barriera per venti e correnti, e non solo, bassissimo per lunghi tratti, ma trasparente e cristallino e sempre molto tranquillo.- Passeggiare sul bagnasciuga, raccogliere le migliaia di conchiglie che il mare gli regala e godere di questo meraviglioso spettacolo della natura è un emozione imperdibile.
Nel pomeriggio abbiamo deciso di esplorare la costa nord est bellissima e panoramica, ci siamo fermati al porto di San Nikolao dove abbiamo avvistato uno strane essere marino che sembrava una lumaca gigante…Di circa 1 Kg, di colore marrone, privo di guscio. Proseguendo verso Nord il paesaggio si presentava irto e a strapiombo sul mare, si avvistavano di tanto in tanto piccole calette raggiungibili attraverso stradine sterrate. Ci siamo spostati fino all’estremo nord dell’isola di Zante Capo Skinari dove abbiamo goduto di un tramonto con vista sul faro e su due magnifici mulini a vento.- Venerdì 24 luglio 2009, Anche oggi tutto il giorno mare, con una pausa in residence nelle ore più calde dove da veri italiani dopo-pranzo consumiamo la nostra meritata pennichella con il refrigerio del climatizzatore, e al risveglio una piacevole merenda… Proprio accanto al Residence che si chiama grappe-vino vi è una piccola vigna, proprio al confine, dove noi posteggiamo l’auto. Inutile dire che la tentazione di staccare un grappolo d’uva non si è fatta attendere.- Bene si tratta dell’uva che credo si chiami Sultanina o uvetta spina. Ha dei chicchi minuscoli e privi di semi, la cosa che in principio ci pareva strana è che quest’uva è già matura a luglio ma nessuno la raccoglie.- Poi abbiamo capito che l’uvetta verrà raccolta quando diventerà uva-passa. E’ buonissima da mangiare adesso che è matura e succosa, in particolare piace alla nostra principessa Giusy che non mangia nessun tipo di frutta, ma che qui ha imparato a fare merenda con l’uvetta presa direttamente dalla vigna in giornata.- Alle 18,oo quando gli inglesi ed i tedeschi vanno via dalla spiaggia contentissimi delle loro ustioni… noi ritorniamo per goderci la frescura, il tramonto ed il relax sulla spiaggia di Alikanas.
Sabato 25 luglio 2009, Oggi il nostro mare ci regala tante conchiglie, ma soprattutto tante stelle marine, decidiamo di tenerne solo 3, alle altre restituiamo la libertà…Poi dopo la pennichella di nuovo al mare per godere di un nuovo tramonto.
Avendo notato che qui le pescherie praticamente non esistono…Di sera usciamo e rassegnati cerchiamo almeno una macelleria per assaggiare questa carne di cui i greci sono tanto ghiotti… bene entriamo nell’unica macelleria che abbiamo visto nel raggio di 10 Km, essa non ha affettatrici o alti macchinari, possiede solo un tavolaccio in legno centrale e poi una sega elettrica con lama verticale, molto simile… anzi uguale a quella dei nostri falegnami.
E’ stato un po’ difficile farsi capire, ma alla fine rimediamo 4 bistecche con l’osso, che tagliate con la sega assumono un aspetto tutt’altro che bello ed un po’ di macinato. Molto più interessante è vedere quello che hanno comprato due acquirenti greci che ci precedevano… entrambi hanno preso la medesima cosa, ossia carne tagliata a pezzi quadrati come uno spezzatino gigante comprensivo di grasso e ossa… (come lo consumeranno?!?!) Torniamo a casa e ceniamo… i ragazzi si sono stancati presto della cucina greca… La definiscono UNTA, preferiscono i piatti italiani e a dire il vero anche la loro mamma la pensa allo stesso modo definendo la cucina greca esageratamente aromatizzata (ovunque negozi di spezie), grassa (carni e formaggio alla base dei pasti) e poco bilanciata (carboidrati inesistenti).- Domenica 26 luglio 2009, Dopo aver trascorso la solita mattinata al mare, pranzato con ragù all’italiana e la solita mussakà prese con take-away nel ristorante (piace tantissimo al nostro Capitan Gigino), nel pomeriggio decidiamo, da bravi cristiani, di andare al capoluogo Zacinto per partecipare alle ore 19,00 alla Santa Messa nella chiesa di San Marco.- Appena arrivati il piacere di trovarla aperta si è amplificato quando entrandovi abbiamo trovato tutto quanto caratterizza le nostre chiese in particolare il tabernacolo, la via crucis, una statua della Madonna Immacolata, facendoci sentire subito a casa.- Pian piano la chiesetta ha cominciato a riempirsi di gente, poi è arrivato un parroco che viene appositamente ogni domenica da Patrasso per celebrare la messa, il parroco passeggiava tra i banchi chiedendo con molta cordialità a tutti i fedeli da dove venissero.- La messa è cominciata, celebrata in inglese, ma con supporto cartaceo e libretto “Cristiani senza frontiere” con traduzione della messa in tutte le lingue.- Il parroco all’inizio della messa e durante l’omelia ha tradotto in parole quelle che erano i nostri sentimenti, la gioia di ritrovarci insieme a persone provenienti da ogni parte del mondo (Nigeria, Scozia, Norvegia, Inghilterra, Svezia, Germania, Filippine,ecc ecc) uniti in un solo credo per pregare il Signore.- Durante la messa vi sono stati omaggi a tutte le nazioni, alcuni canti e la prima lettura sono stati celebrati in italiano. E’ stata una bellissima esperienza!!! All’uscita dalla chiesa abbiamo effettuato un po’ di shopping e poi ci siamo diretti ad Argassi, una ridente ed animata cittadina sul mare a 3 km da Zacinto città. Qui il mare è molto aperto, inoltre la cittadina è ricca di localini e negozietti con tantissime insegne luminose tipo Las Vegas (forse qui non si pagano tasse sulle insegne), davvero carina. Ed è stato proprio qui che abbiamo avvistato la prima stella cadente.- Rientriamo e ceniamo con le bistecche comprate il giorno prima… il giudizio è stato OTTIME! Lunedì 27 luglio 2009, Il piano viaggio di oggi prevede la visita alla spiaggia di Gerakas, estremo Sud-Est dell’isola, nonché zona (A) del parco nazionale marino dove, per dirla in breve, si riproducono le tartarughe marine della specie denominata caretta caretta.- Siamo arrivati di buon ora e ci ha accolto del personale addetto alla salvaguardia dell’area, che ci dava informazioni e nozioni comportamentali da adottare in quell’area.- Con nostra somma meraviglia, non si pagava nulla… ne parcheggio, ne accesso (siamo reduci da vacanze in Sardegna tutto questo ci sembra un sogno), potevamo prendere a noleggio ombrellone e sdraio oppure utilizzare i nostri in una zona ben definita della spiaggia.- Sulla spiaggia abbiamo notato subito delle piccole transenne che delimitavano piccole aree e li un cartello indicava che vi era un nido di tartarughe.- Ci siamo spostati verso l’area che non è utilizzata dalle tartarughe per la nidificazione e ci siamo tuffati nel bellissimo mare.- Quando ne siamo usciti… eravamo circondati da migliaia di altri avventori che si erano posizionati vicinissimi al nostro ombrellone…Non nego il disagio. I nostri due piccoli Indiana Jones hanno quindi deciso di avventurarsi lungo la spiaggia per esplorarla, dopo qualche minuto sono ritornati di corsa, dicendo di aver avvistato una capanna di fronde proprio lungo la spiaggia, l’ideale per il pranzo a sacco. Senza esitare noi; Capitano e Navigatore abbiamo subito preso tutte le nostre cose e ci siamo spostati più avanti sulla spiaggia.
Guadagnato di nuovo spazio-vitale fuori dalla calca di bagnanti, abbiamo visto il capanno dei ragazzi era veramente molto carino, ricavato tra le fronde di arbusti che crescono sulla parte più arretrata della spiaggia, dotato di ombrellone per coprire una piccola parte più rada in vegetazione e di una primitiva panca formata da assi di legno poste su due massi. Inutile dire che quello è diventato il loro rifugio, dove non solo hanno consumato la merenda ma ci hanno anche ospitato per il pranzo. Solo al quasi tramonto siamo riusciti a schiodarli da quel posto, o per meglio dire, quando ormai le nostre riserve d’acqua erano terminate.
Sulla strada del ritorno ci siamo fermati alla spiaggia di San Nikolaos e poi dritti al residence… una doccia e una cenetta e tutti sono crollati dalla stanchezza.- Dimenticavo di dire che… Delle tartarughe nemmeno l’ombra.- Martedì 28 luglio 2009, La nostra destinazione mattutina è Keri beach, punta sud est dell’isola. La spiaggia di ciottoli è situata in una bellissima baia proprio di fronte all’isolotto di Marathonisi, da qui è possibile fare sia delle escursioni che noleggiare barchette per visite alle blù cave e arco naturale. Dopo qualche bagno ci spostiamo alla ricerca di un posto più ombreggiato per pranzare, ci dirigiamo verso porto… Per raggiungerlo attraversiamo degli uliveti medioevali… almeno così diceva l’indicazione, e a dire il vero ne abbiamo visti di così grandi che mai prima ci era capitato.
Poi ci siamo diretti verso Marathia, ma siccome era ormai tardi è scendere su quella spiaggia ci sarebbe costato non poco cammino a piedi su un costone scosceso alle 14,30 con il sole a picco, abbiamo deciso di fermarci innanzitutto per pranzare all’ombra di un uliveto ( in questa zona l’isola ne è completamente coperta), poi rifocillati abbiamo dirottato verso la tanto decantata Limnionas, sulla costa ovest.
Appena arrivati pensavamo di trovare una spiaggia… e invece!!! Una insenatura tra le rocce scoscese, ricca di grotte. Un bellissimo spettacolo della natura… qualcuno l’ha definita un Fiordo.- Il primo impatto è un po’ ostico, tutto appare tanto bello, ma da quell’altezza, arrivare fin giù attraverso le nude e scoscese rocce senza un riparo dal precipizio ne un appiglio, con i ragazzi a seguito…, ma poi il desiderio di riscatto dopo aver tanto faticato, per arrivare attraversando viottoli e strade di montagna, è tale da spingerci, se pur con prudenza, a scendere e dopo aver ammirato ancor più da vicino quel meraviglioso spettacolo di natura selvaggia, impossibile resistere alla tentazione di un bagno.- Il tuffo toglie il respiro… nel vero senso della parola in quanto l’acqua è molto fredda, poi si nuota in questa gola, esplorando e provando il risuono dell’eco nelle grotte.
Nemmeno si esce dall’acqua che tale è il richiamo che dopo pochi minuti si riprova, forse con minor timore ed eccitazione potrebbe apparire ancora meglio… ed è proprio in questo secondo bagno che guardando il fondale in corrispondenza delle grotte, abbiamo capito che da queste ultime arrivava una corrente di acqua gelida, forse dovuta alla foce di qualche fiume sotterraneo, che rende l’acqua a tratti … da URLO!!! Insomma si esce dall’acqua e subito ci si trova asciutti, a causa della reazione termica del nostro corpo all’acqua fredda.
Poi una piccola visita a porto Roxa, e via sulla strada del ritorno, tagliando perpendicolarmente l’isola da est ad ovest, attraversando le montagne ed i suoi spettacolari paesaggi (compreso un enorme falco fermo al centro della carreggiata intento a cacciare, che al nostro arrivo si è subito maestosamente alzato in volo) e i piccoli paesi dell’entroterra con chiesette, case con cortili ricchi di galline razzolanti, asinelli, caprette al pascolo, cascine, stradine lastricare e una casa vicino alla rispettiva chiesa addobbate per un matrimonio, insomma la vera Zante quella che ricorda forse il nostro passato di 30 anni fa nei paesini di provincia, non quella turistica in cui siamo proiettati.
Una giornata intensa di emozioni… una giornata di Vacanza!!! Mercoledì 29 luglio 2009 La nostra destinazione è spiagge del nord-est, la prima che incontriamo dopo Alikes è Porto Venere, la strada si presenta molto ripida in discesa, prima asfaltata e poi sterrata, per cui siamo costretti a fermare la nostra auto alla fine della strada asfaltata. Appena arrivati giù i nostri due piccoli esploratori, fanno un bagnetto, giusto il tempo per saggiare l’acqua, poi ritornano asserendo che il posto non era di loro gradimento, l’acqua non proprio tersa e la spiaggia fatta di massi molto aguzzi. Forza e coraggio e risaliamo con non poco sforzo e ritorniamo al nostro veicolo, continuando verso nord decidiamo di puntare direttamente a Makris Gialos, la spiaggia è di ciottoli che diventano sempre più piccoli man mano che ci si avvicina al bagnasciuga, fino a diventare piccole come lenticchie, si tratta di una caletta delimitata da alture rocciose in cui vi sono diverse grotte. L’acqua è bella, (poco adatta a bambini piccoli, appena a due passi dalla spiaggia diventa alta) restiamo fino al pomeriggio, poi decidiamo di tornare indietro per visitare la famosa spiaggia di Xigia, famosa per l’acqua sulfurea. E’ la caletta immediatamente precedente a Makris Gialos, parcheggiamo e poi scendiamo prima lungo una scala e poi su una discesa, la caletta è molto più piccola della precedente, per metà all’ombra delle rocce che la sovrastano, subito un bagno in un’acqua che pare effervescente soprattutto in prossimità delle cave tra le rocce.- L’odore dello zolfo è chiaramente percettibile, per di più le rocce lambite dalle acque hanno il caratteristico colore giallo.- Appena usciti dall’acqua un bel fango e via di nuovo nell’acqua del mare per rimuoverlo, la pelle diviene liscia come la seta in quell’acqua a tratti gelida… ma quando ne usciamo abbiamo tutti il tipico odore di “Zolfanello (un piccolo draghetto di un libro di avventure che abbiamo letto tutti insieme qualche giorno fa)”. Risaliamo nel parcheggio, dove troviamo uno dei soliti chioschetti grechi, prendiamo 4 gelati e li consumiamo seduti su degli sgabelli lungo una balaustra che da direttamente sul sottostante panorama della spiaggia e della caletta, notiamo che il gestore ha costruito una carrucola con i resti di una piccola bicicletta vecchia (telaio, ruota, catena e pedivelle) per inviare attraverso un paniere bibite fresche o gelati ai bagnanti di Xigia, inoltre ha costruito una trappola per mosche e vespe ecologica ed originale consiste in una bottiglia di plastica vuota, con delle particolati aperture coniche intorno, contenente un fondo di succo d’arancia, gli insetti attratti dal dolce odore si infilano nei fori per prenderne, e poi non riescono ad uscirne… geniale, economico, ecologico.- Rientriamo una doccia veloce ed usciamo per andare a sperimentare una tabepna qui vicino sempre affollatissima, proviamo 4 pietanze diverse abbondantissime e paghiamo appena 38 euro, il responso è OTTIMO!!! Una passeggiata serale tre i negozietti di Alikes,dove ognuno di noi trova qualcosa che gli piace, conclude la nostra giornata.- Giovedì 30 luglio 2009, Oggi decidiamo di riposarci, passiamo la mattinata nella baia di Alikanas che a dire il vero un po’ ci mancava, poi solito pranzo a casa e riposino.- Nel pomeriggio destinazione Skip-wreck (panoramica del Navajo), arriviamo sul terrazzo che da la vista al Navajo… è splendida e scattiamo tante foto i nostri ragazzi la definiscono “la nostra nave”, infatti è un relitto italiano, una nave di contrabbandieri che trasportavano sigarette a superalcolici che circa 20 anni fa (gli anni d’oro del contrabbando in Italia) a causa di mare in tempesta, si trovò sbalzata su questa meravigliosa insenatura. Poi decidiamo di dirigerci verso il vicino Porto Vromi, lungo il percorso incontriamo un asinello ed il suo padrone, un simpaticissimo venditore di prodotti locali che ci chiama con il megafono per farci fermare, ci fermiamo incuriositi da quel singolare modo di salutarci, dialoghiamo con lui, compriamo solo qualche mandorla tostata, scattiamo qualche foto a lui e al suo asinello Jim Carter e poi proseguiamo.
Arriviamo a Porto Vromi, stupendo scenario di insenature tra i monti, anche qui l’impressione di un Fiordo, ci avviciniamo alla spiaggetta, il mare è piatto come una tavola, vi sono solo dei pescatori sulle barchette intenti a preparare le esche sui loro ami. Si fanno quasi le 20,00, decidiamo di prendere a noleggio per 1 ora un pedalò. Il noleggiatore ci indica dove sono posizionate le cave, ci imbarchiamo e iniziamo la nostra perlustrazione dei costoni rocciosi, attraversando un mare dai mille colori , trasparente e calmo,vi scorgiamo circa una decina di cave che possiamo visitare fino in fondo, visto le dimensioni del nostro veicolo, in una si vede il famoso profilo di Poseidone scolpito dalla natura nella roccia, poi un arco naturale, nella cala ci siamo solo noi, il mare e uno splendido tramonto, e ci stupiamo di quanto può essere meravigliosa la natura naufragando in un’immensità di sensazioni bellissime. Siamo grati alla natura di questo incomparabile dono.
Alle 21,00 restituiamo il pedalò al noleggiatore e lo ringraziamo di cuore … lui ci risponde in inglese con un sorriso: “ It’ s Beautiful?!”… ha capito a cosa ci riferiamo.- Poi ritorniamo ad Alikanas, una Gyro-pita la solita passeggiata e terminiamo la nostra giornata riguardando la miriade di foto scattare per rivivere quelle meravigliose sensazioni.
Venerdì 31 luglio 2009, Oggi decidiamo di visitare una nuova spiaggia e ci dirigiamo verso Tslivi, si tratta di un villaggio turistico molto sviluppato, pieno di negozi, alberghi, arriviamo sulla spiaggia… i nostri esploratori la giudicano mediocre ed insoddisfacente… decidiamo di andare via… seguiamo le indicazioni per Zacinto e per caso ci ritroviamo sulla strada per Bohali. Lampo di genio del Capitano, ci dirigiamo di nuovo verso il famoso castello che visto l’orario è finalmente aperto. Paghiamo 6 euro, visitiamo il castello; praticamente una muraglia contenente un bellissima pineta ed i resti di chiesette, prigioni, cannoni, appartenenti a periodi storici diversi.
Rientriamo al residence per il pranzo, nel pomeriggio i due esploratori optano per la piscina del residence, e quindi restiamo in hotel, poi con l’autorizzazione della nostra cortese padrona di casa Andy, usufruiamo del barbecue, grigliamo degli ottimi spiedini e tostiamo del buon pane offerto da lei.- Sabato 1 agosto 2009, Oggi il capitano riesce a coinvolgere i due piccoli esploratori in mezz’ora di running… rientrano praticamente distrutti e grondanti. Poi subito a mare dove ognuno pratica quelle attività che più si confà ad ogni singolo temperamento: il Capitano dopo il suo bagnetto si stende al sole crogiolandosi come una lucertola (forse vuole assumere sembianze africane), i due esploratori restano in acqua tutto il tempo, il navigatore alterna bagno, snorkeling, a passeggio in compagnia di I-pod lungo il bagnasciuga, dove si possono vedere migliaia di sculture di sabbia fatte da grandi e piccini, dalle classiche buche, castelli, montagne con tunnel, ma il tema più gettonato sono le sculture di tartarughe, grandi e piccine, decorate con sassolini o a basso rilievo, alcune così belle che dopo diversi giorni sono ancora al loro posto, nessuno ha il coraggio di disfarle.- Dopo pranzo e pennichella ci dirigiamo verso Laganas, qualche informazione sui metodi utili per avvistare le tartarughe, una cenetta e un po’ di acquisti per i soliti doverosi souvenir. Domenica 2 agosto 2009, Oggi siccome siamo sempre più convinti che la spiaggia più bella di Zante sia la baia di Alikanas, passiamo tutta la mattina al mare, rientro e pranzo in sede.- Nel pomeriggio andiamo a Zacinto per ripetere la medesima splendida emozione di domenica scorsa nella chiesa di San Marco.
Dopo la messa andiamo a prenotare i biglietti per il rientro a Killini, poi di nuovo alla volta di Alikanas per cena al nostro ristorante preferito.- Lunedì 3 agosto 2009, La nostra vacanza volge al termine, purtroppo in tutti questi giorni e spiagge diverse, non abbiamo mai incontrato una tartaruga caretta-caretta, simbolo di quest’isola. Non credo sia possibile andare via da Zante senza averne visto, e non sentirne il rimpianto. Allora stamani la destinazione è Laganas, con l’intenzione di vedere le tartarughe. Come prima idea… noleggiamo il solito pedalò… dopo un ora di pedalate nell’area protetta, nulla di fatto. Dalla spiaggia notiamo tutte le barche cariche di turisti che stazionano per vedere le tartarughe. La decisione è presto presa. Nei vari giorni abbiamo avuto modo di documentarci e abbiamo deciso che se fossimo stati costretti… avremmo optato per il sommergibile “yellow sub marine by Capitan Nemo”, infatti verso le 12.30 ci dirigiamo verso il porticciolo dove per la somma di 50 euro ci imbarchiamo. Un marinaio in alto di vedetta indicata al macchinista dove dirigersi… non è stato facile trovarla, dopo un bel po’ di navigazione finalmente si avvista in fondo al mare un ombra scura… che a noi sembrava una roccia… ma dopo poco… meraviglia delle meraviglie la sagoma viene a galla per respirare ed è uno splendido esemplare di tartaruga… anche piuttosto grande!!! Poi viene il nostro turno di scendere nella stiva di questa imbarcazione equipaggiata con 22 finestre che la rendevano quasi completamente trasparente… qui abbiamo ammirato ancor più da vicino la tartaruga che faceva da diva super fotografata e ammirata.- Poi il veicolo è ripartito e lungo il tragitto che ci porta a terra, dalla stiva,sul fondale si vedevano moltissime Razze (il pesce che sembra alato con lunga coda), pesci, granchi ecc. Ci è piaciuto molto!! Al ritorno ci siamo fermati a comprare della carne che abbiamo consumato alla brace… ottima, ma fette decisamente troppo grosse 600 gr circa. Poi di nuovo al mare per godere del tramonto, fino a quando non compaiono le prime stelle, poi la passeggiatina, gelato e a riposare.- Martedì 4 agosto 2009, Questo è il nostro ultimo giorno di vacanza in Grecia, ci godiamo gli ultimi bagni…Tutti hanno impressa nella mente l’espressione della tartaruga avvistata ed è divertentissimo vederla imitata nel mare dal capitano, poi dal piccolo esploratore Simone, che risulta sicuramente il più bravo in questa imitazione , l’ultimo sole, organizziamo i bagagli per la partenza di domani.- Di sera gustiamo l’ultimo tramonto l’ultima frisella a forma di tartaruga (ideata dalla chef Giusy).- Mercoledì 5 agosto 2009, Di buon ora ci alziamo ed organizziamo i bagagli, poi ci dirigiamo verso Zacinto dove ci imbarchiamo sulla Ionian Star, direzione Killini. Poi ci dirigiamo verso il porto di Patrasso, proprio fuori dal porto consumiamo l’ultima gyropita e poi direttamente all’imbarco, paghiamo la tassa di 50 euro e ci reimbarchiamo sulla Ionian Qeen, appena a bordo, sono le 15:30, consumiamo la nostra granita di benvenuto, poi subito in cabina per il riposino… ci leviamo alla partenza ore 17:30.- Prima fermata Cefalonia… un immensa emozione rivederla dopo 15 anni, quanti ricordi, bellissima!!! Si riparte subito… Giovedì 6 agosto 2009, … Arrivo a Brindisi ore 10,30, ci dirigiamo verso Fasanolandia, il parco è molto grande, prima il tur nello zoo-safari, ci sono moltissimi animali, 14 anni fa erano molto meno, poi si entra a piedi e prendiamo la metro-zoo, che ci porta in una nuova area, con un laghetto dove vediamo altri animali: foche, orsi, ippopotami, rinoceronti ecc ecc. Da qui riprendiamo la metro e rientriamo all’interno del parco. Poi andiamo al trenino: ci rinchiudono in gabbie poste su un trenino, appena giunti nell’area delle scimmie… veniamo letteralmente presi d’assalto da una colonia immensa di scimmie, che cercano cibo, poi ne riusciamo.- E via ancora a visitare altri reparti : rettili, farfalle, serpenti, uccelli…Ci sono addirittura i delfini.- Infine stanchi ma felici di quest’ultima tappa, riprendiamo la nostra auto che ci riporta a casa.- La vacanza è stata bellissima, abbiamo visto tante cose belle, vissuto emozioni ed esperienze che resteranno per sempre nella nostra memoria.- PECULIARITA’ GRECHE La Grecia che abbiamo visto ci ha colpito per molte cose: 1. è impossibile trovare un ufficio informazioni turistiche, anche in città come Atene nemmeno l’ombra (mappe stradali e libri di informazioni turistiche si comprano).- 2. non esiste una legge di divieto il fumo, si fuma ovunque, paradiso dei fumatori, inferno per i non fumatori.- 3. pensiamo non esista una legislazione per la tutela ambientale e paesaggistica (o se c’è non è applicata), spesso si trovano mostri di cemento costruiti fin sulla spiaggia… un obbrobrio che fa rabbia.
4. la Grecia oltre ad essere il paese delle testimonianze storiche e del mare è anche il Paese dei gatti, delle farfalle e delle Cicale (il cicaleggio assordante vi accompagna ovunque), ve ne sono migliaia e dappertutto.- 5. Lungo tutte le strade sono presenti innumerevoli miniature di cappelle votive di ogni tipo, metallo, legno, muratura, e molte sono proprio belle… visto il numero così esagerato inizialmente tra di noi erano nate delle ipotesi sulla motivazione di quella massiccia presenza; il capitano pensava fosse una usanza locale legata alla religione, ad un voto o altro…Il navigatore invece asseriva che fossero state poste in memoria di persone decedute con incidente stradale… successivamente abbiamo scoperto che si trattava effettivamente dei decessi per causa di sinistri stradali…ALLUCINANTE!!!! Non vi è però da meravigliarsi, infatti la rete stradale lascia molto a desiderare in tema di sicurezza… Discese vertiginose, curve allucinanti, strapiombi senza protezione, autostrade senza separatori di corsia, illuminazione notturna scarsa o inesistente, segnaletica mal posizionata (spesso dietro le siepi o se parliamo di quella di indicazione, direttamente sul posto della svolta senza preavviso). Non parliamo poi del modo di guidare…Chi rallenta ad un incrocio immediatamente viene suonato da chi lo segue come se avesse commesso una scelleratezza.- Km percorsi con auto Costo complessivo delle navi Costo complessivo degli alloggi Posti visitati 2.200 Euro 711,00 Euro 945,00 Corinto, Tolo, Nauplio, Atene, Argo, Epidauro Zante (tutta l’isola) Spesa compreso TUTTO • (viaggio, benzina, vitto, alloggio, musei, sfizi, vizi e souvenir): Euro 2.880,00 che diviso 4 diventa • euro 720 a persona per una vacanza meravigliosa di 24 giorni.-