Fai da te in Russia? si può fare!

Siamo Piera e Pietro assidui frequentatori di questa sezione. Vogliamo condividere con voi il nostro entusiasmo per il viaggio che abbiamo fatto in Russia all’inizio di agosto e rassicurare coloro che hanno timori ad affrontare un viaggio del genere in piena autonomia. La prima cosa da ottenere è il visto e per nostra fortuna a Palermo...
Scritto da: pierangela
fai da te in russia? si può fare!
Partenza il: 07/08/2008
Ritorno il: 16/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Siamo Piera e Pietro assidui frequentatori di questa sezione. Vogliamo condividere con voi il nostro entusiasmo per il viaggio che abbiamo fatto in Russia all’inizio di agosto e rassicurare coloro che hanno timori ad affrontare un viaggio del genere in piena autonomia.

La prima cosa da ottenere è il visto e per nostra fortuna a Palermo c’è il consolato generale russo che rilascia i visti d’ingresso, ma per ottenerli bisogna fornirsi di: 1) polizza assicurativa medica 2) invito e voucher di una agenzia turistica russa 3) una fotografia 4) il passaporto Decidiamo di visitare le mete classiche russe San Pietroburgo e Mosca e pertanto compriamo tutto il materiale per documentarci: mappe delle città e delle metropolitane, dizionario russo, acquistiamo i biglietti aerei, ferroviari, prenotiamo gli alberghi.

Ecco i nostri appunti di viaggio: Giovedì 7 agosto 2008 Come inizio non c’è male! siamo all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, numerosi voli in partenza portano ritardo, tra questi c’è anche il nostro, partirà alle 18:30 anziché alle 15:00, per fortuna al check-in, vista la nostra coincidenza per Mosca, ci imbarcano su un volo che parte alle 14:40.

Aeroporto di Fiumicino, alle ore 21:00 parte, con mezz’ora di ritardo, il nostro aereo per Mosca.

Venerdì 8 agosto 2008 Atterriamo all’aeroporto Seremetevo terminal 2 di Mosca, alle ore 02:20 del mattino. Soliti controlli doganali e di frontiera e nasce subito il problema di come raggiungere il terminal 1 per prendere l’aereo per San Pietroburgo. Infatti il terminal 1 dista 6 km dal terminal 2, la prima corsa del bus che li collega parte alle ore 07:15, quindi non ci resta che prendere il taxi e dopo una lunga contrattazione con il tassista (lui parte da 65 euro e noi arriviamo a 25), giungiamo al terminal dove aspettiamo sino alle ore 06:40, orario di partenza dell’aereo per San Pietroburgo.

Fa freddo, la temperatura è di 10° e in una sala d’attesa fredda e quasi deserta aspettiamo le 06:00 ora in cui apre il check-in, ma prima si passa attraverso la postazione del metaldetector e rimaniamo stupiti quando ci chiedono di togliere le scarpe, si, tutti devono togliere le scarpe ed indossare delle apposite fodere di plastica.

Sono le 9 del mattino ed arriviamo a San Pietroburgo. Con una navetta raggiungiamo la città, quindi la metropolitana. Il nostro albergo, Antique Hotel Rachmaninov, si trova al centro della città, è situato al secondo piano di un antico palazzo, non ha ascensore e la camera è piccola, la nota positiva è che l’albergo è molto carino e soprattutto si trova sulla centralissima Nevskij Prospekt.

Il tempo di sistemarci ed usciamo per una prima occhiata alla città, purtroppo piove e fa freddo e camminare è difficoltoso, riusciamo lo stesso a visitare la zona di Gostinyj Dvor dove si trovano la Chiesa del Sangue versato e la cattedrale di Nostra Signora del Kazan. Pranziamo in un fast food e torniamo in albergo per una solenne dormita, siamo svegli ed in viaggio da 30 ore! Verso le 18:00 usciamo e, con grande sorpresa, notiamo che c’è il sole e la temperatura si è alzata di qualche grado. Questo ci permette di guardare con altri occhi la città e ci accorgiamo che è bellissima, in particolare la zona che si affaccia sul fiume Neva lungo il quale scorrono tanti battelli.

In zona visitiamo l’Ammiragliato, la Cattedrale di S. Isacco e, attraversando il ponte sul fiume Neva, raggiungiamo l’isola di Vasilevskij da dove si può ammirare il lungo fiume su cui si affaccia da un lato l’Ermitage e dalla parte opposta la Fortezza dei SS. Pietro e Paolo.

Ceniamo da Oacono, tradotto Fagiolo, un grazioso locale con arredamento moderno e personale molto gentile, dove gustiamo una buona zuppa di carne e dei buonissimi dolci come lo strudel e creme caramel alla vaniglia.

Vicinissima all’albergo si trova Nostra Signora del Kazan, spettacolare cattedrale dalle numerose e massicce colonne in granito rosa e pavimento a mosaico, all’esterno 96 colonne, disposte su quattro file, la incorniciano, ed antistante è situato un grazioso giardino con fontana dove ci soffermiamo prima di tornare in albergo. In Russia fa buio tardi, sono le 22:30 e c’è ancora luce, è piacevole stare per strada a notte inoltrata.

Sabato 9 agosto 2008 Ore 9:00, siamo davanti l’ingresso dell’Ermitage, l’apertura è prevista per le 10:30 ma ci sono già centinaia di persone in fila.

L’Ermitage occupa un complesso d’edifici, il più sontuoso è il Palazzo d’Inverno, oltre ad ammirare gli oggetti ed i quadri esposti, meritano altrettanto le numerose sale che si susseguono dentro il Palazzo. Centinaia di sale affrescate, decorate con ori, marmi, graniti, alabastri contengo opere straordinarie quali la “Madonna col Bambino” di Leonardo da Vinci e “Amore e Psiche” di Canova e poi pitture di Van Gogh, Matise, Monet e Guttuso, pura emozione! La visita continua sino a sera, curiosità il museo ospita 2,7 milioni di pezzi, se volessimo vederli tutti quanto impiegheremmo? Ci rechiamo sulla Nevisk Prospect la via è lunga all’incirca 3 km, principale arteria di San Pietroburgo per lo shopping ed il divertimento e su cui si affacciano imponenti palazzi. A cena ci rechiamo da Lagidze tipico ristorante georgiano, sul fiume Fontanka, dove si gustano piatti tipici quali la lodka (pane farcito con formaggio fuso) ed il sativi (pollo in salsa di noci).

Domenica 10 agosto 2008 Stamane il tempo pare buono e quindi n’approfittiamo per visitare il Castello di Peterhof che si affaccia sul Golfo di Finlandia nel Mar Baltico, per raggiungerlo prendiamo l’aliscafo all’imbarcadero di fronte l’Ermitage, il tragitto dura trenta minuti. Qui incontriamo Gianluca e Concetta una coppia toscana, anche loro turisti fai da te, con i quali scambiamo le nostre impressioni di viaggio ed insieme ci apprestiamo ad entrare nel palazzo, ma al controllo dei biglietti d’ingresso, Gianluca viene invitato a depositarlo in custodia, e questo ci fa perdere di vista.

La tenuta di Peterhof comprende diversi parchi, numerosi palazzi e sontuose fontane. Se il costo per raggiungerlo e visitarlo è alto, circa 1.570 rubli a persona, ne vale la pena.

Tornati in città sulla Via Nevisk Prospect pranziamo in un ristorante magrebino e dopo, in una pasticceria vicina, gustiamo degli ottimi dolci e del caffé, ma con stupore, al momento di pagare, ci vediamo conteggiare anche 2 bustine di zucchero che abbiamo consumato. Continuiamo il nostro giro turistico recandoci alla Fortezza dei SS. Pietro e Paolo che con la sua posizione sulle rive del fiume Neva di fronte il complesso dell’Ermitage domina tutta San Pietroburgo.

Ceniamo all’Aperon tipico ristorante dell’Azerbaijan dove si gustano piatti dell’Asia orientale.

Questa sera qui si festeggia un matrimonio. Abbiamo notato che c’è una particolare usanza in Russia: gli sposi, dopo aver celebrato il rito religioso, si recano, insieme ai genitori ed agli amici più intimi, sulle rive del fiume Neva dove mangiano frutta e brindano infrangendo i calici sulla banchina. Lunedì 11 agosto 2008 Oggi visita al castello Tsarskoe Selo. Raggiungerlo non è facile: siamo in stazione alle 10 del mattino ed il treno parte alle 12:00. Incontriamo nuovamente Gianluca e Concetta che si uniscono a noi. Chiediamo informazioni sui treni ad un passante che in un primo momento, per via del suo vestito, scambiamo per un capotreno, il quale si offre di accompagnarci al castello che dista 25 km, con la sua auto, chiediamo quanto vuole ed allo strabiliante prezzo di 200 rubli x 4 persone, all’incirca € 6,00 ci accompagna. Durante il viaggio ci convinciamo che il nostro occasionale autista russo dal nome Alexis, sicuramente, doveva andare da quelle parti, non si spiegherebbe altrimenti il basso compenso voluto.

Il palazzo imperiale che fu progettato per la zarina Elisabetta, ha sontuose stanze tra cui primeggia la sala d’ambra in cui tutte le pareti sono rivestite da pannelli d’ambra. Tornati in albergo riceviamo con gran gioia i biglietti del treno per Mosca comprati Via Internet un mese prima da casa e di cui avevamo seri dubbi che ci venissero consegnati.

Ceniamo al “na zdorovye!” Che significa “salute!” Ristorante dagli interni alquanto vistosi dove al suono di musiche gitane si gustano tra numerosi brindisi collettivi piatti tipici russi.

Martedì 12 agosto 2008 Oggi lasciamo San Pietroburgo, di buon mattino compriamo i souvenir al mercatino davanti la Chiesa del Sangue versato ed alle 13:05 prendiamo il treno per Mosca.

Restiamo colpiti dall’organizzazione degli scomparti dei vagoni. Questi sono attrezzati a cuccette fisse fornite di lenzuola, coperte, cuscini ed anche un set d’asciugamani.

La particolarità è quella che, pur viaggiando di giorno ci si corica, probabilmente perché nei lunghi percorsi d’inverno e a 25 gradi sotto zero si sta più caldi; noi purtroppo abbiamo i posti nelle cuccette superiori, per fortuna gli altri occupanti del nostro scomparto sono 2 ragazzi che avendo voglia di stare distesi fanno il cambio con noi. Qui incontriamo un altro Alexis un ragazzo di 21 anni che ci racconta con l’aiuto di un po’ d’inglese e con i gesti, che frequenta l’accademia militare a Mosca ed era andato a San Pietroburgo a trovare la sua ragazza.

Il tragitto dura 8 ore attraverso la foresta russa ricca d’abetaie.

Arriviamo a Mosca e con il metro scendiamo alla stazione della metropolitana che l’albergo prenotato indicava a distanza km 00 dall’hotel, ma non riusciamo a trovare la strada e nessuno sa indicarcela, decidiamo quindi di prendere un taxi privato che, con nostro grande stupore, percorre un tragitto di 6 km, tanto da farci pensare che il tassista non ha capito dove portarci, invece l’albergo è proprio quello, il Maxima Slavia, ci accorgiamo quindi che le indicazioni dell’ubicazione date dall’albergo non corrispondono alla realtà. Ci tranquillizziamo quando ci rendiamo conto che l’albergo è confortevole e ha uno shuttle bus che in determinate ore del giorno fa la spola da e verso la stazione del metro.

Sfiniti andiamo a dormire! Mercoledì 13 agosto 2008 Con la navetta raggiungiamo la stazione del metro più vicina, qui c’è una scala mobile che scende a 150 metri di profondità ed è molto ripida. Con una serie di raccordi raggiungiamo il centro città per vedere la Piazza Rossa. Il suo nome, un tempo, era Krasnij che significa bella ma poi passò a significare rossa per il colore delle mattonelle della cinta di mura che le fa da contorno, l’associazione tra rosso e comunismo è puramente accidentale. All’estremità sud si erige la maestosa Cattedrale di San Basilio commissionata da Ivan il Terribile; secondo la leggenda Ivan fu così rapito dalla sua bellezza che fece accecare l’architetto che la disegnò in modo che non fosse più in grado di progettare niente di così bello. A nord sorge il museo storico e la Porta della Resurrezione, da un lato le mura del Cremino con al centro il Mausoleo di Lenin e di fronte la Chiesa del Kazan e gli storici magazzini GUM in stile liberty russo. In questi ultimi tutto è all’insegna della ricchezza, il piano terra è occupato dai negozi delle grandi firme mondiali e nei piani superiori si susseguono altrettanti bei negozi, ristoranti, caffé, ecc. Nella parte opposta della Piazza Rossa davanti le mura del Cremlino vi è un gran parco dove la gente, distesa sull’erba, prende il sole.

Ceniamo in un ristorante della Via Arbat e torniamo in albergo accompagnati dallo stesso tassista della sera precedente che con 200 rubli si paga la corsa.

Giovedì 14 agosto 2008 Di buon mattino ci rechiamo alla stazione per prendere il treno espresso per il Monastero della Trinità di San Giorgio che dista 75 km a nord della città che per molti anni è stato la sede centrale della chiesa ortodossa russa.

Il sito, che comprende imponenti chiese e palazzi, è affollatissimo, sia da turisti ma soprattutto di fedeli che partecipano ad una particolare funzione ortodossa presenziata dal Patriarca della chiesa.

Per tornare a Mosca prendiamo un treno locale che impiegherà più di un’ora con un caldo insopportabile, oggi ci sono almeno 35 gradi. Questo viaggio ci consente di osservare i passeggeri, sul treno si vende di tutto, ad ogni stazione sale sempre qualcuno che ha qualcosa da vendere: accendini, libri, portachiavi, bibite ecc, ci sono anche due bambini che, accompagnati dalla fisarmonica, cantano musica popolare.

Tornati al centro completiamo la visita con il Teatro Bolsoj, Piazza del Maneggio ed altro.

Solito giro di stazioni di metropolitane, ma non dispiace, questo è anche un tour culturale in quanto ogni stazione è un’opera d’arte. La metropolitana di Mosca doveva essere la metropolitana del Paese e per realizzarla furono inviati operai, uomini e donne da tutto il Paese, contribuirono anche e gratuitamente nel loro tempo libero 13.000 membri dell’Unione Comunista della Gioventù, da ogni parte del Paese arrivarono i materiali per la sua costruzione che iniziò nel 1931 e si concluse dopo appena 8 anni. Oggi la metropolitana di Mosca ha 165 stazioni e trasporta 8-9 milioni di persone al giorno, più di Londra e New York messe insieme, nelle ore di punta transitano vagoni ogni 1-2 minuti. Venerdì 15 agosto 2008 Oggi visitiamo il Cremlino. Io faccio la coda per l’ingresso e Pietro quella per acquistare i biglietti ed anche qui in fila rincontriamo gli amici di Firenze ed anche questa volta ci perdiamo di vista perché Gianluca è fermato all’ingresso sempre per via dello zainetto, ma cosa conterrà mai questo zainetto? Lungo il percorso visitiamo le Cattedrali, vediamo la campana più grande del mondo fatta costruire da Ivan il Grande. Non riusciamo a visitare l’Armeria perché i biglietti d’ingresso sono già esauriti. Finita la visita ci rechiamo al convento fortificato di Novodevicj nella parte sud di Mosca. Per la sera scegliamo due ristoranti georgiani riportati sulla nostra guida Mondadori che si trovano sulla stessa via uno attiguo all’altro, uno più caratteristico a forma di cascina con tanto di ponticello e ruscello, l’altro più semplice e spartano ma altrettanto buono; scegliamo la cascina, il locale è molto bello, raffinato e suggestivo, ci portano il menù o meglio un tomo dove intuisco siano elencati tutti i tipi di caviale, di vini, di carni pregiate russe, ma quello che ci colpisce di più sono i prezzi alle stelle; camuffando una certa disinvoltura ci alziamo e con un sommesso Sorry!, usciamo per passare nel ristorante accanto, ma appena apriamo la porta ci ritroviamo dinanzi lo stesso maitre del locale precedente che con un grande sorriso rassicurante ci invita ad accomodarci in sala. Superiamo l’imbarazzo e ci sediamo, qui l’ambiente è meno formale, più familiare, fa più al caso nostro ed, infatti, ceniamo benissimo con degli stufati speziati a base di carne. Il tutto accompagnato da un complesso musicale che si esibisce in opere liriche italiane.

Sabato 16 agosto 2008 Visitiamo la zona Zamoskvorechie che significa “oltre il fiume di Mosca” ricca di chiese, gallerie, musei e antichi ponti che attraversano il fiume, uno dei quali ha delle piantane a forma d’alberelli tutte ricoperte di lucchetti lasciati dagli innamorati, hanno copiato loro o noi? Partenza per Roma ore 18:00: l’aeroporto dista 34 km dall’albergo, ci facciamo accompagnare dal nostro solito tassista abusivo che però ci fa preoccupare in quanto arriva in ritardo all’appuntamento e presentandosi con un abbigliamento balneare, con una guida spericolata, con la spia della benzina in rosso e fumando una sigaretta dopo l’altra, un personaggio, arriviamo in tempo; ci chiede 700 rubli ma noi ne lasciamo 800 contro i 1.600 rubli che un tassista regolare ci aveva chiesto.

Passiamo attraverso gli innumerevoli controlli, check-in, dogana, metaldetector e dobbiamo togliere come al solito le scarpe. Ma la cosa tragica è che una volta immessi nella zona d’imbarco non si ha più la possibilità di usufruire dei servizi igienici e noi che invece ne abbiamo bisogno dobbiamo rifare la trafila del controllo al metaldetector e nuovamente togliere le scarpe!!! Partiamo con 30 minuti di ritardo che recuperiamo durante il volo, in tempo per prendere quello per Palermo. Siamo all’aeroporto di Palermo, tutti ritirano i bagagli, tranne noi e altri pochi viaggiatori, ci preoccupiamo e dopo una lunga attesa scopriamo che le nostre valigie stanno scorrendo su di un nastro in un’altra sala perché soggetti al controllo della dogana. Anche questo! E’ quasi l’una del mattino, finalmente a casa! Diamo alcune indicazioni sul costo del viaggio per persona x 10 giorni: volo Alitalia Palermo/Roma/Mosca a/r € 332.00 volo Aeroflot Mosca/San Pietroburgo € 59.00 treno San Pietroburgo/Mosca € 68.00 Antique hotel Rachmaninov – San Pietroburgo € 200,00 hotel Maxima Slavia Mosca € 200,00 spese soggiorno € 380,00 Alcune considerazioni: trasporti pubblici: sono molto efficienti e a bassissimo prezzo; taxi: ci sono quelli delle compagnie private che applicano prezzi alti, invece con i tassisti abusivi si può contrattare riducendo il prezzo sino al 50 % rispetto a quello delle compagnie; fast food e ristoranti: non sono eccessivamente cari e allontanandosi dai circuiti prettamente turistici si mangia benissimo e si spende molto meno; alberghi: i prezzi sono paragonabili a quelli italiani, a San Pietroburgo si trovano degli alberghi abbordabili nella zona centrale, mentre a Mosca questo è impossibile, al centro i prezzi sono altissimi, mentre in periferia si trova qualcosa di economico.

In merito alle difficoltà che si possono incontrare, chiunque abbia una certa esperienza di viaggi fai date, al di là dell’approccio iniziale alla lettura della scrittura cirillica, che si presenta sicuramente con l’uso della metropolitana e delle indicazioni stradali, noterà che queste due città presentano le stesse problematiche di qualsiasi altra capitale europea.



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