Facciamo il tifo per Boston

Un lungo viaggio lungo la East Coast. Le grandi città e la provincia. Una settimana a Boston, culla degli Stati Uniti, oggi piegata dagli ultimi fatti criminosi... forza Boston!
Scritto da: det
facciamo il tifo per boston
Partenza il: 15/09/2012
Ritorno il: 11/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Boston oggi piange… è ancora troppo forte il ricordo di una splendida giornata di sole trasformata in tragedia da stupidità e ignoranza. Le immagini dei tg si sovrappongono a quelle conservate gelosamente nei ricordi di un settembre vicinissimo, di momenti spensierati trascorsi in una delle più belle città della East Coast.

Il Boston Common, il parco nel cuore della città, è a pochi passi da Copley Square, dalla Biblioteca Centrale, dalla linea d’arrivo della maledetta maratona. E’ un’oasi di pace, con giardini curatissimi tra piccoli laghi intervallati da ponticelli. E’ dal Boston Common che inizia il Freedom Trail, il cammino che corre lungo tutta Boston e ricorda la civiltà di un popolo che ha lottato per la sua libertà, la ribellione contro gli inglesi, la levatura morale di uomini come Franklin e Washington che fecero grande i futuri Stati Uniti d’America.

È piacevole passeggiare lungo i grandi viali lungo cui si affacciano costruzioni avveniristiche e piccole strade che custodiscono tesori lontani, splendidi edifici ottocenteschi, mattoni rossi ovunque… come a Beacon Hill, dall’altra parte del parco. Provate ad andarci una domenica, quando ancora il quartiere sonnecchia. Troverete i quotidiani dietro gli eleganti portoni in legno che ancora non sono stati ritirati; velocissimi bimbi su pattini e skate già pronti a correre al parco seguiti da mamme e papà sonnecchianti, i piccoli cafè da cui fuoriesce un piacevole profumo di pane e muffin caldi. Fiorere ovunque… una luce perfetta… boutique di prodotti alimentari tipici del Massachussetts.

Non vi fermate. Raggiungete sorseggiando un caffè bollente il porto, l’anima di Boston che si affaccia su quello stesso oceano da cui sono arrivati i Padri Pellegrini, da cui partivano le baleniere e da cui oggi, nella giusta stagione, è possibile andare ad ammirare le evoluzioni di questi incredibili animali. Oppure prendere un traghetto per Cape Cod e raggiungere Martha’s Vineyard, l’isola dei ricchi americani wasp, o Provincetown, gay friendly, con le sue eleganti gallerie d’arte, il porticciolo, tramonti indimenticabili…

Vi è venuta fame? Perché non scegliere un localino del porto, magari prima di portare i bambini a visitare il museo dei pirati e seguire da vicino i bostoniani di fine 700 che gettarono il the degli inglesi nel porto.

Provate le zuppe. La clam chowder, la zuppa di vongole è molto buona. O un lobster roll, una specie di panino ripieno di aragosta. L’astice, l’aragosta, le vongole sono un must di questa zona. Le aragoste, una volta nel piatto sono panciute e di un rosso accesissimo, sembrano quelle dei cartoni animati e sono deliziose.

Se avete tempo non perdetevi il museo dedicato a John F. Kennedy, appena fuori città. Un edificio bianco con vetrate sull’oceano lungo tutta la sua altezza. E’ un viaggio nella grande America, quella dei sogni realizzabili, di Martin Luther King, di episodi che hanno cambiato il mondo come quello della Baia dei Porci a Cuba, o quello dello scontro elettorale tra Kennedy e Nixon, dei primi esperimenti per raggiungere la luna…

E poi ancora Harvard e il MIT… immaginate i grandi presidenti che hanno frequentato questi “serbatoi del sapere” passeggiare lungo i viali, accessibili ed aperti a tutti… riuscite a vedere i grandi geni che hanno contribuito ad inventare internet, l’invenzione che ha cambiato il nostro modo di vivere?

C’è un punto preciso all’interno del Boston Common che custodisce una mamma papera in bronzo seguita dai suoi cuccioli, i protagonisti di una fiaba per bambini “Make way for ducklings” scritta da Robert Mc Closkey. Qualcuno in passato ha provato a rubare uno dei paperotti, peraltro subito sostituito. Il ladro si è poi pentito facendo ritrovare la statuetta rovinata ad una zampa nel tentativo di tirarla via… Ebbene è stata “curata” e trasferita presso il reparto pediatrico di uno dei più noti ospedali del paese.

Questa è Boston: civiltà, rispetto, armonia. Puoi provare a strapparne il cuore, troverà la forza di rialzarsi in piedi. Forza Boston…

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Boston

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