Extremadura: bella e selvaggia!

Piccola premessa come sempre: A chi NON interesserà questo breve diario? A chi è interessato ai monumenti e alle città o alla movida notturna. A chi interesserà questo breve diario? A chi ha bisogno di staccare la spina, chi ama l’ambiente mediterraneo, a chi piace la maremma e l’entroterra della sardegna e a chi piace il contatto con...
Scritto da: angio
extremadura: bella e selvaggia!
Partenza il: 29/04/2009
Ritorno il: 03/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Piccola premessa come sempre: A chi NON interesserà questo breve diario? A chi è interessato ai monumenti e alle città o alla movida notturna. A chi interesserà questo breve diario? A chi ha bisogno di staccare la spina, chi ama l’ambiente mediterraneo, a chi piace la maremma e l’entroterra della sardegna e a chi piace il contatto con qualcosa di incontaminato Abbiamo pernottato in bungalow dentro al camping Monfrague (poco distante dall’omonimo parco). Economico, pulito e punto di incontro di viaggiatori da tutta Europa.

Per il mangiare si spende poco meno che in Italia e si mangia abbastanza bene ovunque, soprattutto la carne.

Le strade sono ben tenute e ben indicate. Il traffico è inesistente.

L’Extremadura è quel lembo di terra che separa Madrid dal confine col Portogallo.

Si può dividere in due zone : quella più montagnosa simile alle nostre Alpi e quella pianeggiante simile alla toscana meridionale o, come dicevo, all’entroterra della Sardegna.

Il sole ad Aprile sorge per le 8.00 e tramonta attorno alle 22.00! Di notte può fare fresco (7-8°) ma di giorno al sole si possono già raggiungere i 30°! Noi abbiamo fatto 3 tappe : il parco nazionale di Monfrague, il monumento nazionale naturale di Los Barruecos e La garganta de Los Infiernos.

Il Parco di Monfrague è una porzione di territorio chiusa fra le basse e rocciose colline fra cui scorre il Tago. Il parco è molto ben organizzato e famoso in tutta Europa per una rupe (Salto del gitano) sulla quale volano decine di grifoni. Ci sono diversi sentieri ben segnalati ma l’aspetto più interessante è che la zona è davvero incontaminata con distese di querce , lecci, alberi da sughero e prati fioriti.

Il parco è meta dei birdwatchers per via dei grifoni e delle cicogne (che nidificano ovunque, vedi camping, case , insegne, autogrill) e in generale per la moltitudine di rapaci e uccelli che si può osservare facilmente data la familiarità che hanno con l’uomo.

Ovunque ci sono piccole mandrie al pascolo, compresi cavalli allo stato semi brado; con un po’ di attenzione si possono vedere anche i cervi a bordo strada al tramonto.

Los Barruecos è una piccola riserva alle porte di Caceres ( bella cittadina medioevale , patrimonio dell’umanità e centro di riferimento della zona).

Descrivere Los Barruecos è difficile a parole.

Si tratta di 3 stagni o laghetti circondati da monoliti (simili a quelli che Obelix lancia contro i romani!) che furono rifugio delle prime tribù preisotirche e che ora sono la base dei nidi delle cicogne.

Si tratta di massi enormi, completamente levigati dal vento, alti anche diversi metri.

Il paesaggio è lunare, e a parole, non rende sicuramente l’idea.

La Garganta de los Infiernos è una riserva nella valle de Jerte.

E’ una buona soluzione per fuggire alla calura delle ore pomeridiane perché permette di passare da 30° ai 20° in un paesaggio alpino.

Con un breve camminata di 40 minuti dentro al bosco si arriva a Los Pilones ossia vasche naturali di pietra scavate dal fiume dove ad Agosto è possibile anche fare il bagno.

Il paesaggio è molto rilassante.

Presso la riserva ci sono ristoranti , 1 camping e un centro che organizza escursioni a cavallo.

La valle de Jerte inoltre è centro di produzione delle ciliegie che si possono comprare direttamente dai contadini lungo la strada.

Sono stati 4 giorni molto rilassanti dove abbiamo potuto vedere paesaggi diversi e dove soprattutto le giornate sono state scandite con ritmi naturali.

Come sempre sono a disposizione per qualsiasi info! Per le foto www.Flickr.Com/angio80



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