Eurodisney, Normandia, Bretagna, Loira
Fino a Lione dobbiamo anche pagare due pedaggi, uno da € 14,60 e uno da € 14,70.
Sabato 3 agosto 2002 Verso mezzanotte, circa 100 km dopo Lione ci fermiamo in un’area servizio per riposare un poco e alle 2 di notte ripartiamo, verso le 4 del mattino, a 120 km. Da Parigi, la stanchezza si fa sentire di nuovo, quindi ci fermiamo ancora una volta. Alle 6.30 ci svegliamo io e Pietro, facciamo gasolio (€44,84) e ripartiamo. [Km.20.504] Alle 8.30 circa siamo nel parcheggio di Eurodisney.
Il parcheggio camper costa 17 € al giorno. Pagato di biglietto per 2 adulti e una bambina (per fortuna la piccola non paga) € 105. Spioviggina e così possiamo lasciare Ira in camper, evitandole il trauma del dog sitter. Alle 9 siamo già dentro. Facciamo un po’ di giochi (quelli ovviamente permessi dall’età delle pesti) poi verso le 13.30 torniamo al camper facendoci timbrare la mano.
Il ritorno è dovuto sia all’esigenza di una passeggiata per Ira sia al fatto che dentro Eurodisney si mangia solo roba americana a prezzi esorbitanti (1 hot-dog € 4,50) poi torniamo dentro alle 15 per la sfilata, usciamo ancora per gli stessi motivi alle 19,30 e rientriamo per l’ultima volta alle 21 per assistere alla parata luminosa e ai fuochi d’artificio.
Alle 24 con le bimbe semi-incoscienti in braccio torniamo al camper (per fortuna che ci sono i tapis-roulant…).
Domenica 4 agosto 2002 Alle 8.00 ci svegliamo, facciamo colazione e partiamo da Eurodisney verso Rouen. Fino a Meaux paghiamo per l’autostrada € 2,50, quindi decidiamo di uscire e da ora in poi fare solo strade statali (per altro molto meglio di quelle italiane). Prendiamo la N330 in direzione Creil. A Senlis ci fermiamo, facciamo la spesa in un supermercato acquistando formaggi, croissant, patè vari e baguette calde … mmmmmmmmm, poi andiamo a Messa, scoprendo una bella cattedrale del XII° secolo che, ovviamente, si chiama “Notre Dame” e dove è stata benedetta, prima della partenza, Giovanna D’Arco.
Ripartiamo sulla N16 fino a Clermon, da dove imbocchiamo la N31 che, passando per Beauvais, arriva a Rouen. Subito prima di entrare in città ci fermiamo per pranzo.
Alle 15 entriamo in città. Visitiamo le tre belle chiese principali, dopo aver lasciato il camper parcheggiato, insieme ad altri, in uno spiazzo proprio in riva alla Senna, quasi sotto un ponte.
Alle 16.40 ripartiamo, prendendo la N15 e poi la 142 verso Veules les Roses, poi la D79 fino a Fecamp dove però, purtroppo, il campeggio municipal è pieno, ci indirizzano quindi a Floberville, al camping “Les Pommiers” che non è il massimo. Però, siccome sono già le 20, dobbiamo scaricare e caricare acqua, decidiamo di fermarci lo stesso e poi andarcene domani. Dopo le operazioni di CS ceniamo e poi tutti a dormire. [km.20.952] Lunedì 5 agosto 2002 Abbiamo poltrito un po’ e ci siamo svegliati tutti alle 9. Pietro e Camilla sono andati al market del campeggio a comprare croissant caldi e pane (€ 3,50). Paghiamo il campeggio (€ 14,20), per quello che offre è piuttosto caro, visto poi che tutto è extra, la doccia calda, il carico acqua e anche l’acqua calda per lavare i piatti.
Alle 10.30 siamo pronti per tornare a Fecamp dove visitiamo il porto e scopriamo che lungo il molo ci sono dieci posti camper gratuiti. Compriamo le nostr prime due bottiglie di vino francese e alle 12.30 ripartiamo per Etretat dove ci fermiamo al Camping Municipal che è veramente splendido (€ 8 con scarico e carico gratuiti, ma senza luce perché non ci serve).
Dopo pranzo prendiamo le biciclette e con le bimbe nei seggiolini e la Ira al giunzaglio andiamo a vedere la famosa spiaggia con le faleises… Stupende… ma che fatica andare in bici con la Ira!!! Verso le 17.30 dopo un bel giro sulla spiaggia torniamo al camping per un po’ di riposo.
Approfittiamo delle docce calde, poi, dopo cena messe a letto le bimbe, un bicchiere di bordeaux aspettando il tramonto e alle 23 a nanna anche noi (qui il sole tramonta dopo le 22.30 in questa stagione…)
Martedì 6 agosto 2002 Sveglia alle 8.
Dobbiamo accendere un poco la stufa per togliere l’umidità.
Andiamo quindi a fare gasolio presso un supermercato (in effetti conviene, ci sono anche € 0,12 in meno al litro rispetto agli altri distributori) e poi, ovviamente compriamo anche vini, formaggi, patè e anche una bottiglia di bas-armagnac.
Ora ci dirigiamo verso Le Havre che però, visto anche che piove, decidiamo di saltare.
Facciamo un gran giro sulle strade secondarie per evitare di fare il Pont de Normandie (che ci hanno detto molto caro) che vedremo poi da sotto, e facciamo invece il Pont de Tancarville (€ 2,30). Arriviamo quindi a Honfleur dove ci mettiamo nel parcheggio destinato ai camper e pranziamo poi riposiamo un pochino prima di visitare la città. E’ un posto molto carino, con le case a graticcio tutte colorate… Ma che confusione…!!! Verso le 16.30 ripartiamo e, passata Trouville ci dirigiamo a Lisieux e poi verso Vimoutiers dove un po’ prima, a S.Te Germain de Montgommery andiamo alla “Cave de Cidre Didier Goutard” dove prima compriamo del Calvados invecchiato 10 anni e del pommeau e poi ci sistemiamo per la cena e per la notte (è una della ferme di France Passion), ci sono 5 bellissimi spiazzi in erba e anche il bidone immondizie e acqua potabile, con soprattutto un panorama fantastico sulla campagna e una pace indescrivibile. Cena poi tutti a dormire.
Mercoledì 7 agosto 2002 Sveglia alle 8 con i muuuuuu delle mucche che pascolano, colazione e poi alle 9.30 partiamo per Caen.
Arriviamo alle 10.50, parcheggiamo nel parcheggio del Palazzo dei Congressi perché gli altri sono sotterranei, poi visitiamo la città.
Bellissime le chiese di Guglielmo il Conquistatore. Alle 12.30 andiamo al Memorial dove, prima di entrare, pranziamo nel parcheggio camper.
Alle 14 entriamo. E’ piuttosto caro (€32 per due adulti – i bambini non pagano) ma ne vale la pena… Anche considerando che c’è all’interno un “asilo” dove i bambini (anche di pochi mesi) possono stare mentre i genitori visitano le sale.
Devo dire che ho preferito lasciare le bimbe all’asilo perché sono ancora un po’ piccole per capire certe cose, ma ci siamo ripromessi di riportarle il giorno in cui potranno capire…
Alle 16.30 ripartiamo. Il Camping Municipal di Arromanches Les Bains è pieno per cui, dopo un po’ di giri, finiamo per fermarci al parcheggio del cinema circolare subito prima del paese verso Omaha Beach (€ 2 per la notte, purchè si vada via la mattina entro le 9.30). Facciamo una bella passeggiata sulla spiaggia, enorme, con la bassa marea e dove ci sono ancora i resti del porto costruito dagli inglesi in pochissimi giorni il giorno stesso dello sbarco.
In paese compriamo il pane e torniamo al camper.
Piccolo inconveniente: fatta tutti e 4 la doccia ci ritroviamo col serbatoio delle grigie pieno. Per fortuna ci siamo portati dietro una tanica da 20 litri e così ne travasiamo un po’ giusto per lavare i piatti e lavarci domattina, poi scaricheremo domani.
Dopo cena torniamo in paese per concederci una crepe.
Tornati al camper, bimbe a letto e noi a gustarci un po’ di bas-armagnac davanti al camper di fronte all’oceano.
Giovedì 8 agosto 2002 Ore 8 sveglia e colazione.
Ore 8.55 partiamo. Prima tappa un CS a Port en Bessin e con un po’ di difficoltà, dopo averlo chiesto ad altri camperisti lo troviamo, ma riusciamo solo a scaricare perché per il carico ci vuole un gettone che però non si capisce dove lo si possa comprare.
Ci dirigiamo quindi a Collerville, a visitare il cimitero americano. Ho trovato molto bella la frase usata per indicare la croce di un millitare ignoto: “Here rests in honoured glory a camred in arms whose name is know but God” grande tristezza pensare a tutte quelle giovani vite stroncate.
Subito dopo andiamo a Villerville dove c’è il Camping “Omaha Beach”, proprio alla fine dell’omonima spiaggia, dove finalmente troviamo anche un CS (scarico gratis, carico 2€).
Nel pomeriggio io mi dedico alle lavatrici (3 € il lavaggio e 3€ l’asciugatura) ma ci litigo un po’ e alla fine non mi funziona l’asciugatura e devo stendere in bagno, anche perché piove.
Per cena alla rosticceria del campeggio prendiamo mules e frites per noi e pollo arrosto per le bimbe.
Un filmino a cartoni animati e poi a letto.
Venerdì 9 agosto 2002 Sveglia alle 8.30. Anche oggi spioviggina. Il Camping è costato 21€, facciamo poi la spesa lungo la strada per Saint Lo, perché, visto il tempo, abbiamo deciso di andare a visitare il più grande allevamento di cavalli della Normandia.
Arrivati troviamo invece una gradita sorpresa… Una manifestazione, con tanto di fiera e concorso ippico di dressage… Con grande gioia delle bambine restiamo per visitare gli stands, guardare i cavalli e anche un po’ di gare. Sotto la pioggia, dopo pranzo, ripartiamo e alle 15.15 siamo a S.Te marie Eglise.
Dobbiamo purtroppo visitare il paese velocemente e a turno, perché le bimbe si sono addormentate profondamente in camper.
Passiamo poi Cherbourg e proseguiamo fino alla punta estrema della Normandia: Cap La Hague.
Oggi è destino che si prenda dell’acqua… Infatti, mentre siamo sul capo a vedere il faro e il mare, comincia a piovere fortissimo e torniamo al camper tutti bagnati.
Passiamo la notte a Goudy con altri camper in una piazzetta sul mare, ma circondata da mura, sotto una forte bufera di pioggia e vento che dura tutta la notte e fa ondeggiare il camper, malgrado sia uno dei più interni.
Sabato 10 agosto 2002 Sveglia alle 8.30. Carico e scarico perché nella piazzetta c’è una colonnina con anche, volendo, elettricità gratuita. Arriva nella piazzetta un furgoncino di fornaio da cui compriamo croissant, pain au chocolat e pane.
Lungo la strada ci fermiamo a Biville, posto molto carino, panorama mozzafiato e un cavallo da tiro di razza normanna, enorme e dolcissimo, che viene a cercare carezze come un cagnolino e fa anche “nasin nasino” con Ira.
Di nuovo in strada, in mezzo a continui scrosci di pioggia.
Facciamo gasolio in un supermercato. Tra Granville e Avranches godiamo di una stupenda vista su Mont S. Michel. Ci fermiamo quindi ad Avranches dove, dopo avere preso, tanto per cambiare, una bella “acquata” compriamo una guida turistica in francese perché non trovo più la mia. Chiacchieriamo un po’ della situazione meteo con la signora della libreria, che ci dice che quest’anno è disastroso anche per la Normandia e assolutamente anomalo.
Uscendo da Avranches godiamo ancora del panorama stupendo e intanto, via SMS, ci accordiamo con Marco Michelotti e famiglia per dormire in una delle ferme di France Passion, quella di St. Ouen des Alleux che non è lontana da Mont S. Michel, dove andremo domani.
Arrivati alla fattoria, piove, compriamo il latte appena munto e dopo cena, mentre i bimbi guardano un cartone nel nostro camper, noi chiacchieriamo in quello di Marco. Speriamo che domani spiova.
Domenica 11 agosto 2002 Ci svegliamo alle 7.40. Colazione veloce, toeletta e alle 8.30 si parte.
Arriviamo a Mont S. Michel alle 9.30 e c’è già molta confusione, in più, poiché la marea è ancora alta, non sono agibili il parcheggi più vicini e così siamo costretti a tornare indietro.
Decidiamo quindi di parcheggiare a circa 5 km. Di distanza, nel parcheggio di un biscottificio e quindi di scaricare le biciclette e, con quelle, raggiungere l’abbazia.
In effetti, fuori è un caos di negozietti e ristorantini peggio che a San Marino. Invece l’abbazia interna (per il cui ingresso si pagano 7 euro ogni adulto) è molto bella e suggestiva. Assistiamo anche alla Messa (non tutta perché è lunghissima e dopo 45 minuti le bambine non reggono più) interamente cantata in maniera particolare da frati e monache.
Compriamo anche dei libri sulle pergamene e le miniature perché interessano a Pietro per lavoro, torniamo quindi al camper e pranziamo.
Purtroppo non siamo riusciti ad incontrare altri amici di Turismo Itinerante, ma oggettivamente era difficile vedersi in mezzo a tutta quella confusione.
Ripartiamo e sulla strada comperiamo la prima di tante dozzine di ostriche (12 ostriche della misura subito inferiore alla più grande 3,50 euro) poi andiamo a Cancale.
Qui fatichiamo non poco per trovare un posto dove fermarci perché i posti camper sono tutti pieni, ma alla fine riusciamo a parcheggiare sul lato di una strada senza uscita. Andiamo al molo e assistiamo alla raccolta delle ostriche con la bassa marea…La fanno con i trattori!!!! Insieme ne mangiamo una dozzina (aperta e con il limone 3 euro). Riprende a piovere. Tutti i campeggi sono pieni, quindi decidiamo (dopo avere fatto il CS in uno di questi per 2 euro) di dormire nel parcheggio della Point de Gruhin dove già ci sono altri tre o quattro camper.
Dopo cena facciamo una lunga passeggiata sulla punta per goderci, malgrado il vento, un panorama mozzafiato.
Lunedì 12 agosto 2002 Sveglia alle 9.00. Vorremmo andare verso S. Malò ma notiamo un gran traffico in quella direzione e cambiamo meta. Vorremmo allora andare a vedere la diga e la centrale elettrica che funziona con le maree, ma ci perdiamo, sbagliamo strada e alla fine si fa troppo tardi e i bambini sono noiosi perché hanno fame. Così facciamo la spesa in un supermercato e ci mettiamo alla ricerca di un camping dopo aver pranzato. Lo troviamo vicino a Dinard. Finalmente possiamo scaricare e caricare e concederci una bella doccia calda.
Cena insieme a Marco e Antonella: zuppa di pesce per i grandi e pasta al pomodoro per i bambini.
Poi alle 23.30 tutti a nanna.
Martedì 13 agosto 2002 Sveglia alle 8.30. Approfittiamo del campeggio e prima di partire effettuiamo il carico e lo scarico. Il campeggio è costato 24 euro. Ci fermiamo a fare la spesa poi ci dirigiamo verso i famosi Fort La Latte e Cap Frehel.
In effetti la vista che si gode da questi due posti è stupenda, in particolare il prato d’erica fiorita con tutte le sfumature del viola è davvero incantevole ed è proprio come m’immaginavo fosse la Bretagna.
A mezzogiorno andiamo a mangiare al ristorante a Les Sables d’Or sul lungomare dove finalmente assaggio il Plat de Fruit de mer. Passiamo il pomeriggio in spiaggia con i bimbi che giocano nella sabbia e la Ira che corre avanti indietro (ed è anche l’unica ad avere il coraggio di fare il bagno).
Verso sera ci dirigiamo verso ovest e ci fermiamo a Hillion dove in paese c’è un brutto parcheggione di cemento con il CS ma un po’ fuori dal paese, sulla Point de Gruettes, c’è uno spiazzo dove la strada finisce (dove riescono a sostare 4 camper) con anche tavoli da pic-nic e una vista fantastica. Qui ceniamo con risotto di pesce e carne alla brace, inaugurando il nostro barbecue, e passiamo la notte in compagnia dei gabbiani e di un camper francese.
Mercoledì 14 agosto 2002 Sveglia alle 8. Sosta tecnica al CS a Hillion, intanto si fa colazione. C’è una gran nebbia, sembra di essere in novembre. Facciamo gasolio poi partiamo per andare a visitare Paimpol che è sì carina, ma si vede che è la vigilia di Ferragosto!!! Alla Piont dell’Arquest addirittura non riusciamo a fermarci!!! A Paimpol compriamo alle bimbe due graziosi braccialetti in caucciù rosa e con una placchetta in ottone con i loro nomi in francese, Camille e Caroline. Alla fine, dopo aver passato Lannion e siccome è quasi tutto il giorno che siamo in camper, decidiamo di dirigerci verso l’interno e a Plouaret ci fermiamo in un “ferme” che si chiama “Foie-gras Tommy” che ha un proprietario gentilissimo che ci fa visitare l’allevamento e ci spiega un po’ come si fa il foie-gras (anche se per fortuna ci riparmia la vista dell’ultima fase).
Compriamo ovviamente foie-gras, patè e prosciutto affumicato d’oca.
Mentre prepariamo la cena ci viene a trovare la nipotina del fattore, che si chiama Fanny, ha 5 anni e ½ e si mette a giocare con i nostri bambini. Nel frattempo arriva anche un motorhome con due coniugi tedeschi, che dopo cena invitiamo a bere un po’ di armagnac con noi.
La moglie parla un po’ d’italiano, il marito il francese e così in qualche modo, con Antonella e Pietro che parlano in francese, io che parlo un po’ in francese e un po’ in inglese, Marco che mescola francese inglese ed italiano, bene o male riusciamo a chiaccherare un po’.
Mettiamo a letto le bimbe, ma sono scatenate e non ne vogliono sapere, si addormentano solo quando anche noi andiamo in camper per dormire, ed è ormai quasi mezzanotte!! Giovedì 15 agosto 2002 A fatica ci svegliamo alle 9.00. Salutiamo il fattore e partiamo in direzione del Finistere. Al primo paese ci fermiamo per il CS. C’è molto caos e addirittura non riusciamo a trovare il pane, così compriamo, memori di Maria Antonietta, croissant e dolci.
Ci fermiamo per pranzare sul molo di un paesino minuscolo, di cui non riesco nemmeno a scoprire il nome.
Qui noi ci fermiamo a riposare per un’oretta mentre Marco e Antonella proseguono. Ci ritroviamo a Crozon verso le 16.30. Da qui prendiamo la strada costiera per Douarnenez e dopo un po’ di chilometri, siccome tutti i parcheggi sono pieni, ci infiliamo in un camping, che, per fortuna, ha posto.
E’ vecchiotto, e i servizi non sono granchè, e nemmeno tanto puliti (ed è la prima volta che ci succede) ma abbiamo tutto in ordine (pieno d’acqua e scarichi vuoti) per cui non ce ne curiamo più di tanto.
Cena insieme e poi dopo le solite chiacchiere, a letto.
Venerdì 16 agosto 2002 Paghiamo 15.80 euro per il camping e poi partiamo. Ci fermiamo a fare la spesa, quindi visitiamo Douarnenez. Molto carina, anche se turistica. I famosi velieri di legno li scopriamo solo dopo, mentre ce ne stiamo andando e li vediamo dal camper percorrendo il lungo canale.
Andiamo quindi a Quimper. Prima scarichiamo nel camping che si trova nel parco di un castello che è carissimo (4 euro per il CS) poi andiamo al Camping Municipal. Da qui, con le biciclette, andiamo in centro. Tutta zona pedonale, molto carina. Troviamo un negozio di musica celtica e Pietro non sa resistere e si compra un CD di autentiche danze celtiche. Io mi compro un comodissimo zaino di quelli con uno spallaccio solo. Alla sera, in camping, dentro al camper, Camilla si torce un ginocchio, che si gonfia.
Sabato 17 agosto 2002 Ci dividiamo momentaneamente da Marco e Antonella perché decidiamo di portare Camilla all’ospedale di Quimper in quanto il ginocchio è ancora gonfio.
Diagnosi: stiramento del legamento del ginocchio destro deve essere fasciata con un tutore e non appoggiare il peso per due o tre settimane. Comunque, complimenti a quell’ospedale. Pulitissimo, molto attento ai bambini (nel pronto soccorso c’è addirittura una sala d’aspetto tutta per loro, con giochi e cartoni animati) gentilissimo il personale e, grazie al modello E111, completamente gratuito (al ritorno a casa troveremo addirittura che ci hanno spedito le lastre per posta).
Andiamo in farmacia, ma non hanno un tutore della misura di Camilla e così rimediamo con una fascia elastica e delle stecche “abbassalingua”, ma il problema è tenerla ferma e non farla camminare…!!!! Andiamo quindi a Concarneau, dove c’è una bella area di sosta, gratuita, con CS e con navetta gratis per il centro. Pranziamo in una creperie, che come tutti i posti in Francia ha un comodissimo “menu bambini”. Ci ritroviamo quindi con Marco e Antonella verso le 15. Andiamo a Carnac a vedere i menhir poi proseguiamo per il Quiberon, CS in un campeggio, che però è molto squallido, sembra Rimini, pertanto dopo aver pagato il CS 3,50 euro, ne usciamo e andiamo a dormire in un bel parcheggio in riva al mare quasi di fronte al campeggio (che si chiama Le Sable Blanche) dove incontriamo un signore francese che ha un Pegaso 707 identico al nostro (è il primo che vediamo da quando l’abbiamo comprato).
Cena, una bella passeggiata sulla spiaggia e poi a dormire.
Domenica 18 agosto 2002 Appena svegli andiamo a vedere dei ragazzi che fanno surf sulla spiaggia. Avranno anche la muta, ma mi viene freddo solo a vederli.
Decidiamo di separarci per questa giornata e di ritrovarci alla sera. Andiamo a Messa ad Auray. Quindi andiamo a Vannes, dove troviamo un bel parcheggio alla fiera.
Qui voglio fare una considerazione: in questa zona ci sono tantissimi parcheggi, ma tutti con le sbarre a 2 metri di altezza.. Uno solo è accessibile ai camper e ha posto per circa un trentina di mezzi.
Ebbene, malgrado all’Ufficio del Turismo lì accanto abbiano anche esposto un bel cartello che invita gli automobilisti a servirsi dei parcheggi con le sbarre e a non usare quello dei camper… Il risultato è che a fronte di 9 camper nel parcheggio il resto era occupato dalle auto e quelli con le sbarre erano mezzi vuoti, tant’è che per parcheggiare abbiamo dovuto aspettare che se ne andasse un motorhome. In questi casi mi viene una rabbia…!!!!!!! Durante la settimana c’è una navetta che porta in centro, ma la domenica no. Quindi scarichiamo le biciclette e utilizziamo la bellissima pista ciclabile che porta in centro costeggiando tutto il canale del porto.
Mentre andiamo vediamo anche in azione, con grande gioia delle bimbe, il ponte girevole, che si apre per fare uscire un mucchio di barche a vela. In paese è in corso una specie di regata storica e c’è molta confusione. In compenso un banchetto ti dà 12 ostriche già aperte per 3 euro… Come resistere?? Bellissimi i giardini dagli antichi lavatoi… Un ordine e un’estetica invidiabili. Più tardi ci ritroviamo con Marco e Antonella e, dopo avere fatto il camper service in un camping, che però non ci piace, dormiamo in un altro campeggio da dove alla sera vediamo anche i fuochi d’artificio.
Lunedì 19 agosto 2002 Paghiamo 20 euro per il campeggio e dopo la colazione partiamo, cominciando a percorrere la zona della Loira, attraversando per prima cosa il ponte sulla Loira, sotto il quali si vedono anche i cantieri dell’Atlantico dove sono in costruzione anche tre enormi navi da crociera.
Facciamo gasolio e anche un poco di spesa (mi viene da pensare… ma quante volte ho fatto la spesa??? Dovrebbero contarle quei sindaci italiani che sostengono che i camperisti non spendono…!!!) poi nel primo pomeriggio, dopo un veloce panino mangiato ad Angers che, a parte la stupenda cattedrale, ci ha un po’ deluso, andiamo a visitare il bel Castello di Brissac, nel cui parcheggio c’è anche il CS gratuito.
Per noi, appena partiti da Brissac un attimo di panico: abbiamo scordato Ira nel parcheggio!!! Fortunatamente ce ne accorgiamo quasi subito e torniamo indietro, trovandola sulla strada che ci aspetta. Che rischio… Pensare che poteva finire sotto una macchina. Deve essere scesa dal camper mentre facevamo il CS e una delle bimbe aveva lasciato la portiera aperta. Mahhh tutto è bene… Dormiamo in una “ferme” della zona che è anche un’azienda vinicola… Quindi… si compra un po’ di vino.
Martedì 20 agosto 2002 Andiamo per prima cosa alla mattina a vedere il Castello di Ussè, che dicono abbia ispirato Perrault a scrivere la favola della Bella Addormentata nel Bosco.
Il parcheggio è pieno quindi torniamo un po’ indietro, dove per fortuna dopo 500 metri circa c’è un bello spiazzo per parcheggiare.
La visita costa in effetti un po’ cara (9,30 euro ogni adulto) ma bisogna ammettere che i manichini in costume d’epoca dislocati nel castello sono interessanti, e soprattutto la ricostruzione con vari manichini delle scene principali della favola che si trova nella torre è molto ben fatta e suggestiva.
Camilla era nel panico più totale davanti alla favola (in particolare a Malefica).
Per dormire andiamo in una “ferme” (Le Clos Dorè) che è forse la più bella trovata finora, compriamo latte appena munto, vino e marmellate fatte in casa e ceniamo su di un bellissimo prato con le mucche che pascolano tranquille a 5 metri da noi, con grande divertimento dei bimbi e curiosità della Ira (che arriva persino a fare nasin nasino con una mucca).
Mercoledì 21 agosto 2002 Per prima cosa ci fermiamo per fare gasolio e la spesa, poi andiamo a fare il CS in un camping.
Quindi andiamo al castello di Chenonceaux, che ha splendidi giardini, ma l’interno è un po’ spoglio (15,20 euro due adulti). Dopo pranzo ci dirigiamo all’enorme castello di Chambord, di cui però visitiamo solo il parco (ingresso gratuito). Per un attimo siamo tentati di restare a dormire nel parcheggio camper del Castello, ma c’è il divieto notturno e anche se alcuni camperisti sostengono che non ci sono problemi. Quindi, per evitare di essere magari svegliati (non tanto noi ma soprattutto i bimbi) in piena notte da una guardia, decidiamo di cercare una ferme in zona. Vediamo quindi da fuori il Castello di Chevergny e nei pressi dormiamo in una ferme con anche un camper francese.
Giovedì 22 agosto 2002 Partiamo abbastanza presto e ci dirigiamo a Sancerre. Per la strada compriamo pane e dei buonissimi dolci (quante calorie in questa vacanza…) poi ci fermiamo in una delle “cave” più famose e compriamo 3 bottiglie di Sancerre del 2000 (uno tra i migliori vini bianchi di Francia).
Mangiamo in camper in un parcheggio sotto il paese. Decidiamo di cercare di fare parecchi chilometri oggi pomeriggio (mentre magari i bimbi fanno il pisolino) in modo da non doverne fare troppi nei prossimi due giorni. Dopo pranzo però la prima tappa è dopo soli 15 km. In uno stupendo paesaggio di vigne, e andiamo a Poully sur Loire, dove compriamo 3 bottiglie di Poully Fumè del 2001 (altro fantastico e rinomato vino bianco) quello però da uva coltivata su argilla perché quello fatto con uva che nasce sul calcare è troppo aspro, a mio parere. Poi ci dirigiamo a Nevers, dove passiamo senza fermarci alle 15,30. Visto che i bimbi dormono ne approfittiamo e proseguiamo fino a Cluny. Visitiamo la cittadina, ma è un po’ una delusione… Della famosa abbazia c’è solo qualche resto.
Ci piacerebbe andare a visitare la comunità di Tiezè, che dista solo 13 km. Ma non sappiamo se si può andare senza preavviso, per cui rinunciamo (al ritorno in Italia impariamo che se ci fossimo andati avremmo incontrato nostro nipote Francesco di 19 anni, che era lì con il suo gruppo scout…).
Troviamo un ferme nella zona dove compriamo del buon pinot nero e dove passeremo la notte.
Venerdì 23 agosto 2002 Partiamo presto e ci fermiamo subito a fare la spesa, io e Pietro facciamo anche una bella scorta di patè e di formaggi (unico inconveniente è che quando si apre il frigo sembra contenga dei calzini usati) e facciamo anche gasolio. La cosa più difficile si rivela trovare un CS. A Bourg en Bresse, il Portolano dice che al Camping Municipal ce l’hanno, invece ci dicono di no e ci mandano al Camping l’Oiseaux a Pont d’Ain, verso l’A40 per Ginevra e distante circa 20 km. Qui per 3,50 euro facciamo il CS e ci fermiamo poi a mangiare sulla riva del fiume in un bel parcheggio vicinissimo al campeggio tornando verso la statale.
Alle 14.50 ripartiamo, decidendo di fare l’A40 fino all’uscita per Annecy. Arriviamo alle 16.40. La città è molto carina ma per nulla amica dei camper, sbarre a 2 metri in quasi tutti i parcheggi e solo due di essi agibili per i camper, con le macchine che, come al solito, occupano anche i posti riservati ai camper, anche sotto i cartelli che lo ricordano. Grrrrr. Comunque, in qualche modo si parcheggia e andiamo quindi “in spiaggia” sul lago. I bimbi fanno addirittura il bagno, anche perché l’acqua è molto bassa. Tornati ai camper e fatta la doccia, cerchiamo di avvicinarci al centro e in un parcheggio, per colpa di una macchina parcheggiata male in curva e dove non si può ammacchiamo leggermente il camper (ari grrrrrrrrr).
Alla fine troviamo parcheggio sulle rive del lago, ma lontano dal centro e ci tocca una bella camminata (anche se panoramica, sul lungo lago) per andare al ristorante. L’unico ristorante che ha posto a sedere per 8 è carino da vedere ma non si mangia molto bene ed è anche piuttosto caro.
Comincia a piovere forte. Aspettiamo un poco, poi appena rallenta torniamo ai camper. Qui ci salutiamo con marco, Antonella Matteo e Martina, perché ognuno di noi domattina pensa di partire presto per dirigersi verso casa. Certo non vogliamo perderci di vista, perché ci siamo trovati bene e ci rivedremo sicuramente. Comunque è sempre un dispiacere lasciarsi dopo una piacevole vacanza insieme (i bimbi hanno anche un po’ di “lucciconi”).
Sabato 24 agosto 2002 Dopo una notte in cui non si è dormito molto bene per via del traffico e dei soliti “spiritosi”, alle 7.30 ci svegliamo, mettiamo Camilla a letto con Carolina e alle 7.45 partiamo. Oggi si torna a casa.
Prendiamo lA41 per Chambery e alla prima area di servizio ci fermiamo, svegliamo le bimbe e facciamo colazione. Compriamo pane e croissant, anche da portare a casa. A Chambery si cambia autostrada. In un’area di servizio poco dopo Albertville approfittiamo del CS per vuotare le acque grigie, in modo da evitare di trovarci pieni a metà strada. Passiamo quindi il Frejus.
Poco prima di Collegno rifacciamo gasolio. Decidiamo quindi di fermarci a mangiare a Moncalieri in un ristorantino che Pietro conosce per motivi di lavoro (mi sembra che si chiami “Trattoria all’Antico Ponte”, è sotto il centro e ha anche un parcheggio in cui ci stanno i camper) dove mangiamo molto bene, anche cose un po’ originali. Dopo pranzo io mi riposo un pochino in modo che da Tortona a Modena Sud può riposarsi Pietro perché guido io.
Alle 17.24 usciamo dall’autostrada.
Alle 18 siamo nel giardino di casa.