Etiopia on the road

Viaggio da sud a nord per scoprire un Paese ricco di contrasti e di emozioni
Scritto da: daddy69
etiopia on the road
Partenza il: 04/01/2012
Ritorno il: 22/01/2012
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €

04/01/2012

Volo Venezia Addis Abeba via Istanbul. Partenza alle ore 10:30 da Venezia con la Turkish Airlines e dopo due ore mi ritrovo all’aeroporto internazionale di Istanbul dove dopo un attesa di ben 5 ore mi imbarcherò direzione Adis Abeba. Arrivo puntuale alle 0030 del giorno 05 gen, prima di fare la lunga fila per il controllo passaporti bisogna compilare i moduli e pagare 17€ per il visto turistico. Alle 0200 sono finalmente fuori dall’aeroporto e mi dirigo al mio hotel.

05 gen

Partenza in mattinata da Addis Abeba prendendo la strada direzione gibuti (assai trafficata da numerosi camion) dopo 100 km a Mojo svoltiamo direzione akaki dopo 20 km arriviamo al Lago bishoftu dove abbiamo pranzato al ristorante “dreamland” fronte lago nel paese debre zeit. Dopo pranzo ( 90 km ) ci dirigiamo verso Awasa, città sul lago dove abbiamo dormito all’ hotel Pinna ( 420 barr 1 doppia tel 0462210335 ).

06 gen

In mattinata abbiamo visitato il mercato del pesce (niente di che ) e un piccolo giardino adiacente dove ho potuto ammirare una particolare scimmia con la coda bianca tipica dell’Etiopia e dell’Uganda della specie di colobi (colombas monkey ) abbiamo poi preso la strada che ci porterà alla città di yabello (270km) , lungo la strada ci siamo fermati in un paio di villaggi locali per fare delle bellissime foto verso le 1200 arriviamo alla città di Dilla dove ho mangiato un piatto locale ” alcha firrir ” al costo di birr 50 poi riprendiamo il percorso per raggiungere la meta nel tardo pomeriggio. Il paesaggio attorno a noi e’ molto verdeggiante e ciò si presta molto ad agricoltura e a pastorizia. La strada percorsa e’ tutta asfaltata solo che il primo tratto e’ pieno di buche e ciò rallenta molto la velocità il secondo tratto e’ molto scorrevole e panoramica. Arriviamo alla città di Yabello verso le 1800 e alloggiamo al yabello hotel (430 br doppia con internet a pagamento, camere spaziose ) dove ceniamo nella stessa struttura con dell’ottima carne (50 birr).

07 gennaio

Partenza direzione lago salato o casa del sale. Siamo entrati nel territorio della tribù dei Borana, dopo circa 1h30 arriviamo al lago la cui acqua e’ completamente nera, qui giornalmente estraggono in profondità il sale, il lago e’ circondato dalle pareti del vulcano e la discesa ( fatta solitamente con dei muli) fino a bordo lago e’ di circa due ore con aria satura. Unica nota negativa e’ l’aggressività e l’insistenza della tribù locale per avere del denaro dal turista. Al pomeriggio visita del mercato e ad un villaggio Borana, rientriamo alla piccola cittadina di Yabello dove alloggiamo al yabello hotel (430 br doppia).

08 gen

Partenza dal nostro hotel verso le 0830 con meta finale la città di Jinka visita in mattinata al villaggio dei Konsu (entrata 300 br) tipico di questo villaggio sono le gonne delle donne con delle rifiniture a balza, nonostante avessimo pagato per l’entrata al villaggio e pattuito il prezzo foto di 2 br x i bambini e 5br x gli adulti loro sono molto insistenti ed imbroglioni chiedendoti di pagare degli extra non dovuti e il capo villaggio era molto accondiscendente con loro. Lasciato il villaggio ci dirigiamo verso la città di Key afer, entrando nella zona della tribù dei Zamai , poco prima dell’arrivo in città troviamo un ponte il quale divide le due regioni dove ci chiedono i documenti e i visti di ingresso del mezzo per poi farci proseguire senza alcun problema, arrivati in città mangiamo in un ristorantino tipico per poi dopo appena 33km arrivare n alla città di destinazione, Jinka, dove alloggiamo al Jinka lodge resort (430 br doppia tel.251-046-775-01-43), ottime camere e ottimo ristorante, l’unica pecca riguarda l’assenza di acqua ed energia elettrica (dalle 23 alle 16 del pomeriggio). In serata, piacevole passeggiata lungo la città con qualche bar , disco, e negozi aperti fino a tardi.

09 gen

Partenza verso le 0830, in città paghiamo l’ingresso per la visita al villaggio dei Mursi e x la scorta che ci accompagnerà all’interno dello stesso, dopo quasi 2ore di strada (40km) non asfaltata e montuosa entriamo nel Mago national park dove all’uscita dello stesso troveremo il villaggio dei Mursi caratteristici per il loro piattello labiale portato dalle donne già in tenera età e gli uomini si fanno dei tatuaggi nel corpo in base ai loro trofei conquistati durante la caccia o nel combattimenti verso altre tribù e la dipintura del corpo . Il villaggio merita sicuramente la strada percorsa anche se oramai di naturale c’e abbastanza poco ma costruito ad hoc per i numerosi turisti che arrivano in Etiopia x vederlo, il costo a persona x foto e’ di 5 br x adulto e 2 br x bambino; attenzione perché poco prima del tuo scatto fotografico con la persona scelta si inseriscono diverse persone che poi pretendono a forza il loro compenso per la comparsa nella foto da te scattata. Dopo il lungo tragitto di ritorno andiamo verso le 14 a pranzare per poi, nel pomeriggio, visitare il museo delle tribù locali usi e costumi, abbastanza carino. Distrutti dalla giornata faticosa appena dopo cena andiamo a dormire.

10 gen

Partenza verso le 0900 e sosta a poche centinaia di metri per visitare il bel villaggio degli Ari, loro vivono di agricoltura ,sono degli ottimi fabbri e le donne sono molto brave nel costruire manualmente del pentolame in terracotta ci accompagnano, finito la visita del villaggio, al grande mercato di Jinka dove si possono fare delle ottime foto alla vera vita dei vari popoli limitrofi. Lasciamo definitivamente la città di Jimca e dopo circa 40 km troviamo il paese di Key Afer dove andiamo a pranzare al Zersi Abbiamo ancora 100 km per raggiungere la nostra destinazione: Turmi. La strada e’ sterrata ma molto buona e per percorrerla ci mettiamo circa due ore, incontriamo lungo il percorso un piccola cittadina di nome Dimeka, dove possiamo vedere molte persone di razza Hamer; c’e’ pure un simpatico mercatino di oggettistica locale. Alloggiamo presso hotel Green land (tel. 09-011-747777 richhabtamu@gmail.com, costo 78$ doppia) Non c’e internet e neppure l’acqua calda , l’energia elettrica viene meno dalle 22.00 alle 17.00, buon ristorante,ma nel complesso buona soluzione anche data dalla vicinanza al fiume ed al centro del paese.

11 gen

Partenza verso le 0930. Dopo un’abbondante colazione andiamo a visitare a pochi km dal nostro hotel il villaggio degli Hammer, una delle popolazioni più antiche dell’Etiopia. Hanno dei lineamenti somatici molto belli e in alcuni casi simili agli occidentali, sono molto scuri di carnagione e i loro vestiti sono essenziali : una pelle di animale che serve per coprire le parti intime e varia oggettivistica di abbellimento in tutto il resto del corpo, al villaggio come di consuetudine oramai ci chiedono 2br a foto a persona ma l’aspetto x me negativo consiste nel fatto che essi non continuano a fare la normale vita della tribù ma x i turisti loro si mettono in posa esclusivamente x la foto. Nel pomeriggio partecipiamo alla cerimonia del “salto del toro”. Evento caratteristico della tribù degli Hammer che consiste nel dare la possibilità di sposarsi da parte di un giovane della tribù; per poterla vedere abbiamo dovuto contrattare in modo estenuante con il padre dello sposo fino a raggiungere un compromesso di ben 1000 br a testa. I preparativi alla festa hanno inizio verso le 1430 dove balli e canti fanno da contorno alla cerimonia, le donne ad un certo punto, come espressione della propria felicità verso lo sposo, si fanno violentemente e molto cruentemente frustare da parte di alcuni amici e parenti dello sposo; tutto ciò le creano profonde ferite dalle scudisciate inflitte sino alla fuoriuscita abbondate di sangue. Verso sera gli amici preparano in fila almeno 8 tori sui quali lo sposo dovrà attraversarli correndo sopra la schiena degli stessi per ben 4 volte. La cerimonia si e conclusa con successo e subito dopo siamo rientrati in hotel.

12 gen

Partenza verso le 09… oggi visitiamo le tribù dei Dassnich, situata lungo le sponde del fiume Omo. Percorriamo circa 75 km per raggiungere la cittadina di Omorate. Situata al confine con il Kenia, una volta giunti a destinazione, per circa due ore lungo una strada sterrata, ci fermiamo presso l’ufficio di frontiera con il Kenia dove, una volta consegnati i nostri passaporti, veniamo registrati per poter accedere al di là del fiume per effettuare la visita alla tribù Dassnich in territorio keniota. La caratteristica di questa tribù e’ di abbellire il corpo con perline e collane colorate; si possono vedere le particolari abitazioni in paglia, fango e foglie nella particolare forma ad igloo. Per raggiungere la tribù situata ad di là del fiume Omo prendiamo a noleggio (100br) una piccola canoa ricavata con un tronco d’albero per portsrci sulla riva adiacente in terra keniota. Come le tribù precedenti veniamo assaliti da tutti i componenti del villaggio per richiedere birr in cambio di pose per foto. Scegliamo le persone di nostro gradimento per alcune foto e poi ritorniamo verso la città di Turmi dove pranziamo al ristorante dell’hotel Buska lodge (busca-2009@yahoo.com tel251-011-1567838), un posto veramente carino dove con circa 130br mangi molto bene. Nel pomeriggio siamo andati a passeggiare lungo il fiume e a girellare per il centro della cittadina.

13 gen

Partenza verso le 0900 dopo circa 1.30h (90km) troviamo il lago Stefania che sin dalla meta’ del 1800 si e’ prosciugato dicono a causa di un forte terremoto dell’epoca; ora tutta la superficie del lago e’ ricoperta da folta vegetazione. Al di là del lago incontriamo la tribù degli Erbore. Ci sono solo 2500 persone in tutta l’Etiopia e la caratteristica sta nell’indossare una gonna stretta lungo la vita e contornarsi il collo di folte collane fatte di perline. Dopo il solito rito immancabile delle foto lasciamo il villaggio e proseguiamo verso Konso dove pranziamo molto bene al Komso Edget hotel (80 birr). Poi riprendiamo il cammino direzione Arbaminch (90km) lungo la bella strada panoramica a tratti asfaltata. Lungo il percorso possiamo ammirare, specialmente lungo i fiumi che attraversiamo, la popolazione intenta a svolgere scene di vita quotidiana molto suggestive e interessanti per scattare qualche bella foto. Lungo la strada vediamo, inoltre, le coltivazioni di cotone e, a Shlle, le immense piantagioni di banane con decine di persone dedite al raccolto delle stesse. Arrivati verso le 1700 ad Armaminch andiamo all’ hotel Bekele Molla ( tel. 011 6620920 440 birr doppia, no internet, energia elettrica continua e acqua calda), possiamo ammirare dalla terrazza del nostro hotel il lago Apaia (di colore rossastro dovuto alla terra rossa presente e ad una forte quantità di ferro) ed il lago Chamu (il più esteso dei due con possibilità di gita per vedere molti animali), separati solo da una lingua di terra folta di vegetazione dove ammiriamo decine di Marabù volare sopra di noi. Cena in hotel un po’ carente.

14 gen

Partenza ore 0900 per visitare il villaggio di Dorze, sito a 3000 mt., dove una ragazza ci mostra come dall’albero del falso banano loro ricavano sia del pane sia delle fibre con le quali vengono tessuti variopinti scialli. Andiamo a mangiare in un ottimo ristorantino (Soma resturant tel 046-8810614) dove ci servono del buonissimo pesce alla griglia (120 birr ). Dopo aver pranzato prendiamo a poche centinaia di metri dal paese un piccolo motoscafo che ci conduce a fare un escursione (700 birr) al lago dove possiamo ammirare numerosi volatili, ma soprattutto alcune decine di coccodrilli e qualche esemplare di ippopotamo. Il pomeriggio facciamo una visita al mercato di Armaminch per poi rientrare in hotel per la cena (servizio deludente e cena appena discreta).

15 gen

Partenza alle ore 0700… oggi abbiamo un lungo trasferimento di ben 500 km per raggiungere Addis Abeba. Verso le 0930 arriviamo alla città di Sodo dove abbiamo fatto sosta tecnica; la strada e’ buona e quasi tutta asfaltata. Arriviamo ad Adis Abeba verso le 1630 e andiamo a sistemarci nell’hotel Hermon (0912-372842 prezzo 315 birr doppia, dormito pochissimo dato il confine con un disco-pub ed il via vai continuo di gente; fino alle 2200 l’hotel viene usato come bordello a ore) in centro del paese. Facciamo un giro per i negozi ma sfortunatamente per noi oggi e’ domenica e pertanto tutti sono chiusi a parte alcuni caffè e un cinema che, vista la coda per entrare, sembra che sia la maggiore attrazione in questa città per i giovani. In serata andiamo a cenare in un locale dove fanno musiche e danze locali, abbastanza carino.

16 gen

Sveglia alle ore 0430 dato che il mio volo x Lalibella parte alle 0700 e dal mio hotel ci impiego circa 20 min in taxi (150 birr). Sbrigate tutte le procedure di imbarco, alle 0650 regolarmente prendo il volo x lalibella. alle 0910 scendo a Lalibella e con enorme sorpresa vedo che ogni albergo di lalibella ha il proprio servizio gratuito di shuttle. Alloggio al Lal hotel (54€), prenotato su booking. Arrivo in hotel alle 0930. Lasciati i bagagli contatto un autista di taxi e vado a visitare la chiesa di Yemrehanna Kristos (entrata 150 birr) che dista ben 45 km da Lalibella. Dopo quasi 1h30 di strada sterrata tortuosa giungo a destinazione, dalla strada per raggiungere la chiesa ci sono ulteriori 20 min. di cammino in salita. La chiesa e’ stata costruita all’interno di una grotta e dicono che sia la costruzione risalga antecedente alle chiese di Lalibella, nel fondo della grotta ci sono centinaia o migliaia di scheletri umani si dice che molte persone siano giunte sin qui solo per essere sepolte in questa grotta al suo interno la chiesa e’ molto bella con simboli ed affreschi molto suggestivi. Lungo la strada di ritorno ho visitato la chiesa di Bilbila Chirkos (100 birr). E’ il primo esempio di chiesa completamente in monolite sepolta per 3/4, al suo interno bellissimi affreschi raffiguranti San Giorgio, l’annunciazione di Maria, Cristo in croce e molti altri, assolutamente da non perdere. Al rientro a Lalibella mi son fermato in centro per acquistare il biglietto unico per visitare domani tutte le chiese ( ingresso 350 birr) assieme ad un guida autorizzata del luogo. Cena in hotel (130 birr). La temperatura, data dall’altitudine, scende notevolmente dall’Etiopia del sud; la sera ci vuole una felpa, invece, di giorno si sta bene con magliette. Qui le persone sono totalmente diverse: ti salutano, ti chiedono se hai bisogno di qualcosa, ma ad un cenno di rifiuto non sono insistenti e sono molto riservati ed educati. I prezzi sono abbastanza più cari che al sud.

17 gen

Sveglia alle 0730… alle 0830 ho appuntamento con la guida (Tsegaye Tesfa 251-0911824274 tesfa_t2007@yahoo.it – tutto il giorno 330 birr parla inglese). Mi porta subito a vedere il primo blocco di chiese del gruppo nord occidentale; sono tutte molto belle ma spicca tra tutte secondo il mio parere la chiesa di Bet Maryam finemente decorate e con opere scultoree di notevole pregio. La visita prosegue poi con il simbolo del’Etiopia nel mondo, la stupenda chiesa di Bet Giyorgis, costituisce il vero valore aggiunto al viaggio fatto in Etiopia. Al pomeriggio, dopo aver mangiato al Seven Oliver ( 87birr, veramente molto buono con il miglior caffè mai bevuto neppure in Italia), continuiamo la visita al secondo gruppo di chiese poste a sud orientale, belle anche se non paragonabili alle precedenti. Infine prendiamo un pulmino per andare a visitare la chiesa di Na’Akuto la’Ab a 7 km da Lalibella, un monastero posto in un contesto paesaggistico eccezionale ma a mio parere nulla a che vedere con le chiese appena visitate, faccio gli ultimi acquisti dato che all’improvviso mi hanno anticipato dalle 1130 alle 0930 il mio volo e per fortuna che ho chiamato la compagnia aerea per confermare il mio volo. Ceno in hotel e aspetto il giorno dopo scrivendo questo diario.

18 Gen

Partenza ore 0700 dall’hotel Lal direzione aeroporto; con il servizio gratuito ed efficiente messo a disposizione dall’hotel arrivo dopo 30 minuti. L’aereo, se così posso chiamarlo, parte puntuale alle 0930 ed atterra a Gondar dopo 25 minuti. Veniamo accolti in aeroporto con un dolce, un tè ed un garofano rosso come benvenuto alla città di Gondar. Prendo un taxi assieme a due sudafricani e con la spesa di 200 birr ci accompagna al Lodge du Chateau (85$doppia data l’altissima stagione, molto bello, camere spaziose e pulitissime, titolare cordiale e disponibile, www.lodgeduchateau.com tel. 0025-19181 52001). Esco subito e a piedi (un pò’ distante) raggiungo la chiesa di Debra Berhan Selassie (50birr) dove mi avvolgono una volta ricoperta di facce d’angeli accuratamente dipinte e le pareti ricoperte di affreschi raffiguranti Cristo e la sua storia. Poi un’immagine inquietante del diavolo e la storia di alcuni re del posto… non ci sono termini per descrivere la bellezza. Anche l’esterno e’ molto gradevole. Per tornare in città prendo un tuc tuc (20birr) e mi faccio accompagnare all’ingresso del recinto imperiale (100 birr).

Oggi e’ il giorno antecedente il timkat, pertanto re e regina, giullari e cavalieri, cortigiane e giocolieri fanno grande festa all’interno del recinto imperiale. In un attimo vengo trasportato in un altra epoca dove regnava la festa ed il gaudio; per la prima volta nella mia vita entro ed esco dal castello come se ne fossi il proprietario; nessun controllo in nessun luogo, anzi partecipe in pieno della vita di corte. Tutta la gente e’ coinvolta ai preparativi della grande festa di domani e pertanto tutti sono vestiti con l’abito della festa. Una meraviglia e’ vedere il ballo locale dove ogni muscolo e nervo del corpo viene adoperato all’estremo per eseguire al meglio la loro particolare danza… e’ molto difficile descrivere tutto ciò, ma ti lascia a bocca aperta. Una volta finito di visitare l’interno del recinto con tutti i vari castelli e chiese mi dirigo verso i bagni di Fasiladas, un piccolo castelletto circondato da una bella piscina dove, una volta all’anno in occasione del Tinkat viene riempita d’acqua (dopodomani sarà il fulcro delle celebrazioni). Prendo il tuk tuk (10birr) per tornare in hotel dove mi aspetta una succosa cena (110birr) . L’hotel incredibilmente possiede internet wireless e pertanto aspetto Morfeo guardando internet.

19 gen

Oggi giornata tranquilla in attesa dell’inizio delle celebrazioni per la festa del Tinkat. Dopo colazione vado a visitare il castello di Ras Mikael Sehul (50 birr) a circa 200 mt. dalla piazza centrale. E’ possibile visitarlo anche all’interno ed e’ abbastanza ben conservato con arredi, oggettistica, quadri ed atro appartenuto al re… tutto questo esposto senza alcun controllo né vigilanza; anche l’esterno è molto ben tenuto, merita certamente la visita. In mattinata ho visitato anche la chiesa di san Michele e il suo museo (25birr), dove la chiesa esternamente non dice gran che, ma all’interno esalta tutta la sua bellezza con le pareti interamente affrescate con la trinità e le varie vicende del vangelo e il trittico molto bello di Cristo, Maria e San Michele. Avendo ancora un ora di tempo prendo un tuk tuk (50 birr) e mi faccio accompagnare al castello dell’imperatrice Kuskam (50 birr) posto nella collina sovrastante la città a circa 3,5 km, nulla a vedere con i castelli precedenti ma e’ piacevole fare una visita. Pranzo in un carino ristorante in piazza (55birr) e aspetto le 1430 per inizio ufficiale della cerimonia. Vado alla chiesa di san Michele dove i ragazzi suonano, ballano e cantano le odi al santo fino all’attesa dei sacerdoti per l’inizio della cerimonia. La festa prosegue con una lunga e interminabile processione fino ai bagni di Falisadas, dove si riuniscono tutte le varie processioni venute da ogni chiesa da Gondar fino all’entrata, nel tardo pomeriggio, tutte assieme al castello. Quando tutto e’ concluso sono già le 2000, in perfetto orario per ritornate al ristorantino, cenare e rientrare in hotel. Una bella doccia calda e poi a nanna, domattina sveglia presto.

20 gen

Sveglia all’alba e cioè alle 0500 per andare ad assistere alla celebrazione del battesimo presso i bagni da Falisadas. Un enorme folle di pellegrini vestiti tutti di bianco sono giunti per queste celebrazione. Dopo ben un’ora di estenuante attesa ci fanno salire sul palco riservato alle personalità e ai turisti ed inizia così un’ora di litanie, nenie e canti fino alle 0800 dove finalmente, dopo un loro particolare rito, tutte le persone si tuffano nella vasca ricevendo cosi il battesimo o semplicemente per un tutto rinfrescante. L’enorme massa di persone rende molto difficile e quasi pericoloso recarsi all’uscita, ma con spallate e grande pazienza riesco a farlo. Verso le 0930 faccio ritorno in hotel dove, dopo una sostanziosa colazione, prendo un taxi (1500 birr) per recarmi a Bahir Dar. Arrivo verso le 1230 all’hotel dove ho prenotato il Gaza hotel (tel. 251-582263568 www.gasahotelbahirdar.com 450birr doppia con colazione, buona pulizia camere silenziose ed internet free). Mi reco immediatamente alla riva del lago dove contatto una compagnia che mi porta a vedere per 700 birr i monasteri di Kebran Gabriel, Ura Kidane Meret, Debra Maryam e l’inizio del fiume Nilo dove, dopo 5223 km sfocerà nel Mediterraneo. Inizio in mio tour in barca alle ore 1400 e dopo circa 35 min. e arriviamo all’isolotto dove si trova il monastero di Kebram Gabriel. Qui e’ assolutamente vietato l’ingresso alle donne; la chiesa (100birr) all’interno e’ chiusa per restauro da diverso tempo ma l’esterno e’ molto bella con il porticato a colonne rotonde originale dell’epoca, un sacerdote mi mostra il museo dove sono contenuti tutti i reperti che erano all’interno del monastero: manoscritti antichissimi che mi sfoglia e mi fa sentire la consistenza della carta utilizzata, le varie corone usate durate i vari periodi, le bellissime icone e varia oggettistica utilizzata dei prelati durante la storia della chiesa. Lasciamo poi l’isola per giungere, dopo ulteriori 15 min di navigazione, alla penisola di Zege dove, dopo circa 10 min di cammino per raggiungere la vetta, si erge il monastero di Ura Kidane Meret, veramente molto bello internamente ricoperto da affreschi (restaurati circa 5anni fa da un finanziamento europe) raffiguranti la storia di Cristo. All’esterno si può vedere l’autentica croce che si ereggeva al di sopra della chiesa ed un piccolo museo. In quest’isola verrete assaliti da guide o presunte tali che si offrono di farti la descrizione del monastero, ma secondo il mio parere, specialmente se avete visto altri monasteri simili gli affreschi sono molto intuitivi, esempio si può vedere l’affresco sulle nozze di Cana , sulla tentazione di Cristo, dell’annunciazione, insomma, se conoscete la Bibbia, non avrete alcun problema nel tradurre gli affreschi. L’ultima chiesa che vado a visitare e’ dedicata a Maria che rispetto alle due viste in precedenza e’ decisamente più povera di opere che conserva all’interno. Infine con la barca andiamo a vedere dove il lago Tana saluta le sue acque per farle confluire nel Nilo… fino al mediterraneo. Qui decine di bambini e ragazzi molto carini da vedere e fotografare girovagano con le loro piroghe di bambù. Torniamo all’approdo alle 1820. Dopo una bella doccia vado a cenare nella catena starbucks dove per 55birr ho cenato veramente bene, al piano inferiore ci si può collegare ad internet veloce con 20centesimi di birr al minuto.

21 gen

Oggi giornata di relax in attesa di prendere, alle 1700 il volo che mi porterà ad Addis Abeba dove alle 0200 di domani notte ho la coincidenza per Venezia via Istanbul. Mi dedico alla visita del colorato mercato di Bahir Dar dove acquisto un po’ di incenso e alcune spezie, poi a poca distanza , vicino alla zona delle scuole , vado a comperare un simpatico portavivande in paglia intrecciata e rivestita con pelli di mucca, spendo 100birr, molto carino. Vado a pranzare ed aspetto le 1500 per andare con il pulmino gratuito dell’hotel all’aeroporto partenza alle 1700 x Addis Abeba. Partenza ed arrivo puntualissimo e successivamente lunga attesa in aeroporto fino alle 0200 del giorno 22 per imbarcarmi sul volo turkish airlines x Istanbul. Arrivo a Venezia puntuale alle 0930 dove un freddo pungente mi accoglie.

Informazioni generali e curiosità

Per l’ingresso nel paese è necessario il visto turistico e lo si ottiene all’aeroporto con il pagamento di 17€; la moneta locale è il birr cambiato a 22 birr x 1€; ci sono pochi, quasi inesistenti bancomat e quei pochi sono ad Adiss Abeba; al sud non esistono, al sud si trovano sporadiche banche quasi sempre chiuse… invece al nord dell’Etiopia le banche ci sono ovunque, ma pochi bancomat, x 10 giorni di visita al sud per le normali necessità basta cambiare 100€ a testa.

In gennaio la temperatura di giorno si aggira attorno ai 25-30 gradi per scendere alla notte ai 15. Il cibo è buono e nessun pericolo x infezioni intestinali; prendere acqua solo in bottiglia. Solo al sud al confine con il Kenia ci sono zanzare, mosche, animali non ben definiti, piccoli serpentelli, pertanto si consiglia Autan o simili e scarpe chiuse con calze; portatevi ogni tipo di medicinale per la vostra salute dato che le farmacie sono molto sporadiche e non molto fornite.

Per gli amanti della fotografia consiglio batteria di scorta dato che la corrente elettrica e’ disponibile solo per alcune ore. Le distanze da un posto all’altro, al sud sono notevoli e ci si impiega diverse ore, pertanto assicuravano di avere un auto adeguata alla quantità di persone che siete e portate alla partenza scorte d’acqua necessarie al tragitto da percorrere.

Le strade sono asfaltate in parecchi tratti, ma al sud stanno completando i lavori in alcune zone e pertanto, ad oggi, sono ancora sterrate ma in buono stato. Le persone sono ovunque gentili e disponibili ma attenzione che il loro scopo è comunque di ottenere un po’ di denaro da voi.

Non entrate mai nei negozi con gente del luogo dato che, dopo scambio di parole tra di loro, il vostro prezzo x l’acquisto lieviterà notevolmente.

Se potete e/o volete portatevi svariate magliette/canotte da 03 ai 15 anni di età, farete felici decine di bambini che effettivamente sono molto carenti nel vestire e vi ricompenseranno con smaglianti sorrisi; non date le vostre maglie ad associazioni o guide o altri adulti dato che non arriverebbero mai ai bimbi che riterrete piu’ bisognosi, ma distribuitele man mano lungo il nostro viaggio.

Un ricordo particolare sta nel fatto che nel sud dell’Etiopia il passaggio di una persona bianca è ancora molto molto rara e pertanto vi sentirete guardati, salutati, da tutti… giovani ed anziani, uomini e donne ma specialmente dai bimbi che appena vi vedranno vi verranno incontro correndo e gridando ” yu- yu” “caramella”, ” one birr- one birr”.

Alcune parole per cibo vario: Frittata: incular fr fr; Zighini’ tibs: carne capra; Bunna: caffe; Hambo: acqua gassata; Un shay: te’; Wuha : acqua normale.

Al nord le temperature scendono notevolmente alla sera, si consiglia giubbino imbottito; internet si trova ovunque con connessioni più o meno veloci.

Consiglio spostamenti in aereo dato le distanze e le condizioni non perfette delle strada in alcuni tratti.

Alberghi anche in alta stagione se ne trovano, non vi preoccupate, e il prezzo è molto conveniente se prenotate sul luogo. Gli standard degli hotel non sono assolutamente paragonabili ai nostri, ma sono puliti e dignitosi. Molte persone si offriranno di essere disponibili con voi per aiutarvi, in cambio vi porteranno dai loro amici o conoscenti x gli acquisti o vi chiederanno una somma di denaro per la guida da loro effettuata durante la vostra visita a chiese o altro. Per evitare tutto ciò dite loro con decisione che non volete né guida né accompagnatori altrimenti vi troverete in spiacevoli discussioni finali. Per gli acquisti scendete pure di un 80% dal prezzo da loro richiesto per poi trovare un compromesso attorno ad uno sconto del 70%… vedrete che entrambi uscirete soddisfatti dalla trattativa. Non acquistate nulla di antico o di tale parvenza dato che i controlli negli aeroporti sono molto accurati in questo, specialmente come antiche croci, manoscritti, reperti fossili o materiale di dubbia provenienza.

Le prese di corrente sono uguali alle nostre con lo stesso amperaggio.

Fate molta attenzione in zone molto affollate specialmente durante il Tinkat nelle processioni e nella confusione dello spettacolo dato che molte persone lamentano di furti di cellulari soldi e macchine fotografiche.

Il paese e’ molto bello da essere visitato e senza grossi pericoli sia per la salute che per la propria incolumità; solo al sud consiglio una guida al seguito data talvolta l’incomprensione della lingua e la conoscenza delle tribù locali. Per conoscere tutti i principali hotel di ogni città e verificarne cosi’ la disponibilità andate su: tourismethiopia.gov.et. Andate poi sulla sezione Accomodation and restaurants e buon soggiorno…

Buon viaggio… e se avete bisogno di ulteriori consigli non esitate a contattarmi; sarò ben lieto di darvi tutte le informazioni in mio possesso, mail: andromeda1969@virgilio.it

Davide



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