Ethiopia l’ultima Africa

Viaggio in Ethiopia - Omo Valley - Laghi Rift Valley - Bale Mountains
Scritto da: BONFY
ethiopia l'ultima africa
Partenza il: 21/12/2010
Ritorno il: 06/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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E’ stato un viaggio molto interessante dal punto di vista etnografico e naturalistico, ricco di emozioni , incontri, profumi e colori tipici dell’Africa.

Siamo partiti il 21/12/2010 da Milano Malpensa via Amsterdam con KLM destinazione Addis Abeba (costo del volo partenza 21/12 rientro 06/01 Euro 610,00 compresa assicurazione di viaggio prenotato sul sito E-DREAMS), siamo atterrati intorno alle ore 23.00, abbiamo ottenuto, dopo una lunga fila, il visto turistico, il nostro bagaglio è rimasto ad Amsterdam.Pernottamento c/o Global Hotel (buon Hotel 4 stelle vicino all’aeroporto)

22/12/10 Mattina partenza con destinazione ARBA MINCH via Hosanna road. Durante il tragitto faremo sosta a Melka Kunture, un sito archeologico che dista circa 50 Km da Addis, dove sono rinvenuti numerosi fossili, utensili risalenti al periodo paleolitico e al villaggio di Adadi dove si trova la chiesa rupestre di Adadi Maryam, si tratta di una costruzione monolitica scavata sotto il livello del terreno risalente al XIII secolo, faremo qualche incontro con le popolazioni wolayta, arriveremo a destinazione intorno alle ore 23 causa guasto Jeep, si romperà il radiatore. Pernottamento c/o albergo turistico.

23/12/10 Mattina si parte con destinazione Jinka, con sosta prevista al mercato settimanale di KEY AFER che si tiene al Giovedì, purtroppo dopo circa 5 Km la nostra Jeep si arresta di nuovo, il nostro autista l’ha riparata solo con un prodotto per non fare perdere il radiatore, ma non capisce che se il radiatore è guasto necessita dell’intervento di un meccanico, così dopo varie peripezie raggiungeremo KEY AFER nel tardo pomeriggio con un bus locale, ma il mercato purtroppo sarà giunto al termine pertanto assisteremo solo alla parte finale, riusciremo comunque ad incontrare qualche etnia Ari, Banna, Hammer, Tsemay e raggiungeremo Jinka in tarda serata. Pernottamento c/o Nitsuh Hotel

24/12/10 Mattina si parte per il Mago National Park dove vive l’etnia dei Mursi. Visiteremo un villaggio Mursi accompagnati da una guardia armata, in quanto i Mursi hanno la fama di essere un popolo aggressivo oltre che ad essere degli abili ladri, i villaggi è consigliabile visitarli alla mattina quando vi sono donne e bambini, nel pomeriggio è sconsigliato in quanto gli uomini ritornano dal lavoro nei campi o dai pascoli spesso ubriachi ed essendo armati di kalashnikov potrebbero risultare ad essere pericolosi .I Mursi appartengono al gruppo nilotico, le donne sono famose per la mutilazione del labbro inferiore a scopo estetico nel quale viene inserito un piattello in legno oppure in terracotta che può superare i 10 cm. Di diametro (la sua grandezza determina la bellezza e la desiderabilità di una donna e di conseguenza il suo costo: una moglie con un grosso piattello labiale può costare al futuro marito anche venti o trenta capi di bestiame), inseriscono inoltre piattelli di legno nei lobi delle orecchie, pare che questa usanza sia nata durante il periodo della schiavitù in tal modo le donne apparendo mostruose non correvano il rischio di essere rapite dai negrieri in quanto si sarebbe trattata di merce difficilmente scambiabile e quindi di scarso valore commerciale, hanno inoltre l’abitudine di portare sul capo corna di bovino e di scarificare il proprio corpo soprattutto braccia, spalle, seno e ventre per apparire più attraenti e sensuali agli occhi degli uomini mentre le scarificazioni che riportano gli uomini indicano il numero dei nemici uccisi (sia animali sia umani). Il rito del piattello solitamente avviene all’età di quindici anni e viene praticato per tradizione dall’anziana del villaggio che inciderà il labbro inferiore con una punta metallica, dopo aver asportato, con l’aiuto di uno scalpello, gli incisivi inferiori e provvederà, al fine di impedire la cicatrizzazione, ad introdurre un bastoncino di legno che sarà sostituito, ad intervalli regolari, con altri analoghi sempre più grossi in modo da procurare il graduale stiramento della mucosa labiale e passare poi all’uso del piattello che sarà anch’esso sostituito con altri sempre di diametro maggiore. I Mursi sono inoltre famosi per il donga, si tratta di un duello che viene eseguito con degli alti e sottili bastoni di legno tra ragazzi maschi per dimostrare il loro coraggio, competitività e forza,vince chi rimane in piedi, unico regolamento vigente è di non provocare l’invalidità o la morte del proprio avversario in tal caso si verrà espulsi dal villaggio e verranno confiscati i propri beni. Molte usanze e rituali li accomuna all’etnia dei Surma che vivono sul versante occidentale al confine con il Sudan. Nel pomeriggio visiteremo il museo etnografico di Jinka, qualche villaggio Ari e il colorato mercato. Nel pomeriggio arriverà una nuova Jeep da Addis con un altro autista. Pernottamento c/o Nitsuh Hotel

25/12/10 Partenza mattina presto destinazione DIMEKA dove visiteremo il mercato settimanale degli HAMMER che si tiene al sabato. Durante il tragitto noteremo che tutti si spostano a piedi, in quanto l’automobile è un bene di lusso, uomini e donne si recano al lavoro nei campi o al pascolo, alcuni bambini vanno a scuola altri al lavoro, i lavori più duri spettano alle donne come quello di trasportare le fascine di legna o di raccogliere l’acqua e trasportarla sulla schiena in orci di zucca o in taniche di plastica, le bambine fin da piccole vengono abituate a questi duri lavori, verremo colpiti da una scena di donne che scavano il letto di un fiume in secca per trovare l’acqua, qui ci renderemo conto di che bene prezioso sia l’acqua, di quanto siamo fortunati poter aprire il rubinetto e di quanta acqua sprechiamo. Raggiungeremo Dimeka, qui si tiene un mercato colorato dove si possono incontrare prevalentemente le etnie degli Hammer, Tsemay e Benna.Ci aggiriamo per il mercato dove la merce ( cereali, burro, pelli di animali, orci di terracotta, recipienti di zucca, polvere rossa) viene esposta semplicemente per terra oppure su banchetti di legno, acquistiamo qualche articolo artigianale collane, braccialetti, poggiatesta, ammiriamo le acconciature degli uomini, si tratta di una crocchia fatta di argilla e colorata con varie polveri minerali nella quale viene spesso inserita una piuma di struzzo o di uccello simbolo di coraggio, gli uomini inoltre si aggirano con il famoso poggiatesta realizzato in legno che utilizzano durante la notte come guanciale per preservare la loro acconciatura e durante il giorno come sgabello, le donne indossano gonne di pelle di capra adornate da conchiglie cauri, collane di conchiglie cauri simbolo di fertilità, le donne sposate indossano l’esente, un collare in ferro che viene portato per tutta la vita quale dono di fidanzamento, se su tale collare spunta una protuberanza fallica detta bignere evidenzia la condizione privilegiata di prima moglie, le donne sfoggiano inoltre con grande fierezza un’acconciatura molto bella, portano un caschetto di treccioline sottili alla Cleopatra che impastano e ungono con polvere di ocra e grasso animale che dà un effetto lucente. Facciamo una breve sosta per il pranzo in un ristorantino locale dove offriamo un po’ di riso e njera (piatto tipico nazionale) ad una mamma Hammer con un bimbo piccolo, è stato un momento davvero indimenticabile ed emozionante quando la donna per ringraziarci con gli occhi radianti mi offrirà di prendere in braccio il suo bambino come segno di ringraziamento..Nel pomeriggio avremo la fortuna di assistere alla cerimonia del Salto del Toro, si tratta di un rito molto importante per i ragazzi Hammer, in quanto segnala il passaggio dall’età dell’adolescenza all’età adulta, il ragazzo dovrà saltare per almeno 4 volte consecutive senza cadere sul dorso di numerosi tori in fila, gli sarà concesso di cadere una sola volta, se fallirà in tale sfida verrà umiliato dall’intero villaggio e potrà essere insultato e frustato dalle donne per tutto il resto della sua vita. Assistiamo ai vari preparativi, le donne sembrano più eccitate degli uomini, ballano suonando una trombetta e indossano cavigliere dotate di campanelli, incitano inoltre gli uomini a frustarle con un bastoncino per mostrare a parità degli uomini il loro coraggio di cui porteranno e mostreranno con orgoglio le marcate cicatrici sulle loro schiene nude, uomini e donne si dipingono i volti, i matz, che sono i ragazzi già iniziati, si dipingono il volto di rosso con pallini bianchi e si occupano dell’acconciatura del ragazzo che dovrà superare questa dura prova. Si tratta veramente di un momento eccitante, ci sembra di essere ritornati indietro nel tempo, è spettacolare assistere all’intero villaggio in festa, finalmente dopo due ore di preparativi e festeggiamenti il ragazzo compirà il salto con successo completamente nudo, ha superato la sua prova ora ha raggiunto l’età adulta e sarà pronto per diventare marito e padre. In tarda serata raggiungiamo Turmi,capoluogo e centro amministrativo Hammer. Pernottamento c/o Taska Lodge, si tratta di un lodge davvero molto carino costruito in stile africano nel rispetto dell’ambiente e ben inserito nella natura e nei villaggi circostanti.

26/12/10

Partiamo di buon ora dirigendosi nell’area di Murulle, dove si trovano insediamenti dell’etnia dei KARO. Dopo quasi 4 ore di guida attraverso la savana punteggiata da numerosi termitai e acacie raggiungeremo un villaggio dell’etnia KARO da dove si potrà ammirare uno stupendo panorama sul mitico fiume OMO. I Karo sono famosi per il body painting, gli uomini soprattutto amano dipingersi il corpo utilizzando sostanze vegetali e minerali con diversi disegni frutto della loro fantasia, le donne si distinguono per la loro acconciatura particolare, si tratta di una calotta di densi riccioli sulla nuca impastati con fango, burro sulla quale viene spruzzata della polvere rossa . Nel pomeriggio visiteremo il villaggio di TURMI, dove trascorreremo un po’ di tempo a gironzolare tra i villaggi, a chiacchierare con gli abitanti e a giocare con i bambini vocianti che sbucano numerosi ovunque urlando YOU YOU YOU oppure FARENJI FARENJI FARENJI (che significa uomo bianco).Pernottamento c/o Taska Lodge.

27/12/10

Partenza come al solito alla mattina presto, ci dirigeremo a OMO RATE al confine con il Kenia, attraverseremo il fiume Omo con una piroga tradizionale trattasi di un tronco di legno scavato e raggiungeremo un villaggio dei Dassanetch detti anche GA LEB. Si identifica essenzialmente come un popolo di pastori, contadini per necessità, le loro capanne sono costruite con paglia, corteccia, pelli e qualcuna con aggiunta di lamiera, anche qui staremo a contatto con la gente del posto, dopo di che faremo ritorno a TURMI dove visiteremo il mercato degli HAMMER che si tiene al Lunedì e procederemo per KONSO, per la strada passeremo villaggi appartenenti all’etnia degli ERBORE. Pernottamento presso Edget hotel ,una pensione molto spartana, ma fortunatamente riusciremo a mangiare gli spaghetti ,non ce la potevamo fare a mangiare la njera.

28/12/10

Alla mattina presto, niente colazione in quanto preparano solo la njera, visiteremo un villaggio dei KONSO. I KONSO sono essenzialmente un popolo animista, hanno la fama di essere abili agricoltori, capaci di sfruttare ogni metro di terra disponibile, anche quello più ostile, terrazzando le zone montuose situate anche a notevoli altezze con puntiglioso e faticoso lavoro, costruiscono muretti di pietra a secco per evitare che durante le piogge il terreno frani, le loro capanne sono originari tukul rotondi con tetti conici di canne sovrastati da grandi vasi in terracotta. Nel villaggio uomini e donne radunati bevono insieme birra fermentata di miglio, i bambini giocano, riusciamo a scorgere le sculture WAGAS , si tratta di statue totemiche lignee che raffigurano in modo stilizzato i loro antenati oppure gli eroi che hanno ucciso nemici in battaglia o animali feroci, è tradizione locale erigere la statua dell’eroe affiancata da quella delle sue mogli e delle vittime. Dopo la visita del villaggio procederemo per ARBA MINCH facendo una sosta a CHENCHA ,un insediamento dell’etnia dei Dorze, popolo di credenza cattolica conosciuto per le loro caratteristiche capanne, alte mediamente 10-12 metri, costruite in bambù e rivestite con le foglie di ensete e per la tessitura del cotone che viene eseguita rigorosamente dagli uomini, qui avremo occasione di assistere a come le donne preparano il pane con la foglia di ensete ( si tratta del falso banano, in quanto tale pianta assomiglia tantissimo al banano ma non fa frutti, la foglia viene raschiata, lasciata a fermentare in acqua dopo di che si otterrà una specie di impasto che faranno cuocere in una padella tipo le nostre piadine romagnole), il posto è davvero molto carino in quanto è situato ad oltre 2000 mt., l’aria è fresca, la vegetazione e il paesaggio circostanti sono incantevoli. Dopo tale escursione ci recheremo al lago CHAMO, si tratta di un lago della Rift Valley, faremo un’ escursione in barca per avvistare gli ippopotami e i coccodrilli, questi ultimi li vedremo numerosi a crogiolarsi al sole sulle sponde del lago, sono davvero tanti, alcuni sono lunghi 6 metri, si dice che qui vivano i coccodrilli più lunghi dell’Africa, ci recheremo anche in un punto chiamato il “mercato dei coccodrilli” proprio perché in questo punto sono davvero numerosi. Avvisteremo anche diversi uccelli soprattutto i simpatici pellicani con le loro tasche golari e vedremo i pescatori che pescano a bordo di instabili zattere realizzate con grossi tronchi di albero. Ritorneremo ad Arba Minch per il pernottamento c/o albergo turistico.

29/12/10

Partenza come al solito alla mattina presto, ritorno a KONSO dove visiteremo la “Casa del Re di Konso”, avremo la fortuna di conoscere il Re, il quale gentilmente ci racconterà diverse curiosità sui KONSO, ci spiegherà che il corpo del re alla sua morte viene mummificato e la sua mummia verrà accudita per 9 anni, 9 mesi e 9 giorni prima di essere seppellita (il 9 pare che corrisponda al numero dei clan nei quali è suddivisa la comunità dei KONSO), apprenderemo con stupore della visita che gli è stata fatta dal principe Alberto di Monaco, del quale ci mostrerà sorridente alcune foto scattate insieme e ci mostrerà anche le foto delle mummie dei precedenti re, il successore sarà il figlio in quanto tale incarico viene tramandato da padre in figlio. Conclusa la visita ci dirigeremo verso YABELLO passando TELTELE insediamento dei BORANA, visiteremo strada facendo qualche villaggio, sempre chiedendo il permesso solitamente all’anziana del villaggio, i BORANA sono animisti e mussulmani, le donne, a differenza delle altre etnie visitate fino ad ora, non hanno i seni scoperti ma sono coperte ed indossano anche il velo, i loro costumi hanno colori sgargianti e brillanti .Nel tardo pomeriggio raggiungeremo il sonnolento villaggio di YABELLO dove alloggeremo c/o YABELLO MOTEL, carino e pulito.

30/12/10

Dopo la colazione ci dirigeremo verso DUBLOK , dove visiteremo il cratere di EL SOD, si tratta di un piccolo laghetto vulcanico salato dalle acque scure colore caffè dove gli uomini BORANA si immergono completamente nudi per raccogliere il sale, con l’ausilio di una lunga pertica di legno riescono a staccare il sale dal fondo, dopo di che si immergono per raccoglierlo e depositarlo all’interno di colorate bacinelle di plastica, verrà fatto poi essicare al sole, vi è la qualità scura che essendo ricca di minerali viene data agli animali mentre quella bianca di qualità migliore è riservata agli uomini, gli uomini avvolgono le mani e i piedi con degli stracci per proteggere le ferite e le piaghe che si sono formate a causa del sale. La discesa al cratere è durata circa un’ora mentre la salita piuttosto faticosa per il caldo circa due ore, causa anche del frequente passaggio degli asini. Dopo El Sod visiteremo i “ pozzi cantanti”, dove uomini e donne si immergono nell’acqua gelida della fonte formando una catena umana all’interno di questi pozzi profondi circa 20 metri, per attingere l’acqua destinata ad abbeverare il bestiame, loro fonte di sussistenza, lo scenario è davvero commovente, assistere a questa catena che passandosi il secchio vuoto e pieno versandolo all’interno degli abbeveratoi, canticchia una cantilena che i Borana imparano fin dalla più tenera età al fine di rendere questo duro lavoro meno faticoso. Dopo aver visitato il villaggio dei Borana nei dintorni di El Sod, verremmo colpiti dalla simpatia di questo popolo e dalle loro abitazioni costruite con fango dai colori vivaci, faremo ritorno a Yabello dove ci recheremo a piedi (circa 2 km) nella parte vecchia di questo paese, pernottamento c/o YABELLO MOTEL.

31/12/10

Partenza da Yabello per Yirgalem, si tratta di una regione conosciuta per essere il centro maggiore di produzione del caffè, il paesaggio è davvero incantevole, la vegetazione è lussureggiante e vi sono numerose piantagioni di banani, facciamo sosta in qualche villaggio completamente immerso nei banani dopo di che raggiungeremo YIRGALEM faremo una passeggiata all’interno della foresta dove avvisteremo qualche uccello e visiteremo alcuni villaggi. Avremo la fortuna di assistere alla famosa cerimonia del caffè (assolutamente da non perdere) dove verremo colpiti dall’atmosfera creata e gusteremo un caffè speciale. Pernottamento presso Aregash Lodge, si tratta di un Lodge bellissimo, completamente immerso nella vegetazione, costruito con gusto nel rispetto dell’ambiente circostante, i titolari, marito e moglie, sono due persone squisite, la moglie ha origini italiane essendo il papà italiano, qui abbiamo trascorso l’ultimo dell’anno intimamente in compagnia della titolare e di una coppia di italiani che si trovavano qui per organizzare una maratona in Etiopia, inoltre il cibo era ottimo.

01/01/11

Mattina sveglia all’alba, ci addentreremo nella foresta dove avvisteremo uccelli, iene e scimmie, dopo una buona colazione proseguiremo per Dinsho, il quartiere generale delle Bale Mountains, il paesaggio muta, vasti campi di grano, mais attraverseremo un passo a circa 4000 metri di altitudine , noteremo che la gente del posto gli Arussi si sposta a dorso di cavallo, la maggior parte della popolazione è musulmana, alcune donne indossano anche il burka, raggiungeremo DINSHO dopo circa 4 ore dove visiteremo il Parco Nazionale delle Bale Mountains avvistando il famoso NYALA di MONTAGNA, si tratta di un’antilope che vive solo alle Bale , il maschio si distingue dalla femmina per le sue corna a spirale e il bush buck , dopo di che raggiungeremo GOBA, un paese davvero remoto, sembrava un cantiere aperto in quanto una compagnia cinese stava dirigendo i lavori per la costruzione di nuove strade. Pernottamento presso Shebelle Hotel, un albergo in stile vecchio ma l’unico decente della zona.

02/01/11

Mattina partenza per SENATE PLATEAU dove avvisteremo la volpe del Simyen che vive in questa zona, si tratta di un animale in via di estinzione, il paesaggio in alcuni tratti lunare è davvero mozzafiato,qui si trova il secondo monte più alto dell’Etiopia il TULLU DEEMTU 4377 mt. Io e il marito raggiungeremo la cima a piedi con fatica considerando l’altitudine e il forte vento, arrivati in cima il nostro autista Tashoma e la guida ci faranno i complimenti, sopra di noi volano le aquile e altri uccelli. Nel pomeriggio faremo ritorno a GOBA, faremo un giro per il paese, acquisteremo un CD di musica etiope. Pernottamento c/o Shebelle Hotel.

03/01/11

Mattina partenza per SOF OMAR CAVES, si tratta di 15 km di grotte sotterranee, per i musulmani sono considerate un luogo sacro, in quanto si dice che qui si rifugiò molti secoli fa lo sceicco Sof Omar si tratta infatti di un luogo di pellegrinaggio e di preghiera, è spettacolare osservare come l’acqua del fiume si incanala nelle grotte e come le volte e le alte colonne delle grotte si specchiano nella sue acque, qui trovano rifugio anche numerosi pipistrelli ( il loro verso era davvero inquietante), oltre che a crostacei e pesci. Visitiamo tali grotte, scambiamo qualche parola con la gente del posto, vediamo mucche, cammelli che si abbeverano nelle acque del fiume e la gente che si lava e lava i panni. Si parte per il lago Awasa che raggiungeremo in tarda serata. Pernottamento presso Awasa Hotel, si tratta di un Hotel carino nei pressi del lago, formato da bungalows accoglienti, ottimo rapporto qualità -prezzo.

04/01/11

Giornata di completo relax sul lago Awasa, si tratta del più piccolo lago della Rift Valley, alla mattina visiteremo il caratteristico mercato del pesce, dove i pescatori rientrano con le barche colme di pesce in particolare pesce gatto ( alcuni sono davvero enormi) e tilapia, le donne prepararono i pentoloni pronti per cucinarlo. Fra i numerosi uccelli fanno capolino i pellicani e i malibù, in attesa degli scarti che gli verranno lanciati dai pescatori. Ci addentreremo nel mercato dove abili ragazzi puliscono con maestria il pesce usando un coltello, veniamo colpiti dalla velocità con cui riescono a pulirlo e da una scena di bambini che sorridendoci con il volto sporco di squame di pesce strappano rapidamente con i denti la pelle per 0,50 centesimi di Euro al giorno. Dopo il mercato decideremo di farci una passeggiata rilassante intorno al lago, dove avvisteremo numerosi uccelli alcuni coloratissimi e dove incontreremo gente intenta in varie attività, chi pesca, chi fa il bagno, chi fa il bucato, tutti davvero molto cordiali e ospitali nei nostri confronti.

05/01/11

Mattina presto faremo un’escursione in barca sul lago per il birdwatching e per avvistare gli ippopotami, avremo la fortuna di scorgerne diversi dentro e fuori dall’acqua in tutta la loro imponenza, alla fine proseguiremo il nostro viaggio per Addis Abeba facendo sosta alle sorgenti di acqua calda di Wendo Genet, al lago Ziway e presso alcuni laghi vulcanici nella zona di Debre-Zeyit ( il più grazioso è chiamato Hora). In tarda serata arriveremo ad Addis Abeba pernottamento c/o Global Hotel.

06/01/11

Dedicheremo la giornata alla visita della capitale Addis Abeba che in lingua amarico significa Nuovo Fiore, la sua fondazione risale al 1887 per volere dalla regina Taytu moglie dell’Imperatore Menelik, la quale non amava i climi freddi infatti Addis gode di un clima mite durante tutto l’anno si trova a circa 2600 metri di altitudine, visiteremo l’interessante Museo Nazionale, divenuto famoso da quanto ospita LUCY, il piccolo scheletro appartenente ad un ominide Afarensis rinvenuto ad Hadar nel 1974 vissuto tre milioni e mezzo di anni fa, l’università, l’ex residenza dell’imperatore Haile Selassie e il Palazzo di Menelik, le colline Entoto che si trovano a 3000 metri ,la chiesa ortodossa di Debre Maryam dove Menelik venne incoranto imperatore nel 1880 e le rovine dell’antico palazzo di Menelik che si trovano su tali colline e la cattedrale ortodossa di San Giorgio, patrono dell’Etiopia. Essendo la vigilia del Natale ortodosso ( il giorno di Natale è il 7 gennaio, si chiama genna) si respira un atmosfera unica, si vede gente che si precipita ad acquistare le ultime capre per festeggiare, c’è chi ce l’ha nel cortile, chi l’acquista e la mette nel baule della macchina, si vede gente che giunge dai villaggi rurali dopo diversi chilometri a piedi per raggiungere la città per vendere tali animali, inoltre nelle case e nei locali si copre il pavimento con erba fresca e petali di fiori profumatissimi. Nel pomeriggio visiteremo il mercato che è considerato ad essere uno dei mercati più vasti di tutto il continente africano, infatti è enorme e qui si può trovare davvero di tutto, faremo gli ultimi acquisti. Concluderemo il nostro viaggio in Etiopia cenando in un ristorante tipico nei pressi dell’aeroporto con tanto di canti e danze tradizionali etiopi, gustando i nostri immancabili spaghetti al pomodoro che fortunatamente per noi italiani gli etiopi hanno ereditato durante il periodo della conquista italiana. A mezzanotte prenderemo con rammarico il nostro volo di ritorno. Il nostro viaggio è giunto a termine, ci siamo ripromessi di ritornare in questo splendido paese.

QUALCHE INFORMAZIONE:

LETTURA : consiglio, per chi fosse interessato a questo itinerario, di leggere il libro “Ultima Africa” di Gianni Giansanti – casa editrice WHITE STAR (lo si può acquistare direttamente on line sul sito della casa editrice), si tratta di un libro fotografico di 500 pagine con DVD, è davvero interessante e contiene fotografie magnifiche, costo Euro 29,90

AGENZIA LOCALE: ci siamo rivolti c/o l’agenzia OFF-ROAD ETHIOPIA di Addis Abeba. Abbiamo avuto qualche contrattempo con la Jeep ma comunque tutto è stato risolto nel più breve tempo possibile, il prezzo è stato inoltre onesto rispetto ad altre agenzie gestite da europei o americani che richiedono cifre esorbitanti.

VISTO: E’ possibile ottenerlo all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba costo Euro 17,00 oppure 20 Dollari, consiglio di prepararvi i contanti giusti in quanto non hanno il resto.

FOTOGRAFIA: Si consiglia l’utilizzo di una Reflex, tenete presente che per scattare le foto nei villaggi bisogna pagare 1 o 2 birr per ogni soggetto fotografato, quindi procuratevi un po’ di birr (moneta locale)

PIATTO TRADIZONALE: NJERA si tratta di un pane spugnoso dal colore grigiastro e dal sapore acidulo preparato con la farina di teff ( cereale locale), lievito ed acqua. Viene solitamente servito con carne speziata accompagnata da salsine piccanti multicolori oppure da farina di fagioli con sugo, viene solitamente consumato dai commensali rigorosamente con le mani attingendo da un unico piatto.

Per qualsiasi informazione necessitiate su questo tipo di viaggio non esitate a contattarmi, sarà davvero un piacere potervi dare indicazioni e suggerimenti.

Giusy



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