Ethiopia – djibouti

Partiamo il 12 dicembre con ethiopian airlains e già l'aereo é in ritardo di 3h, pensiamo: "se già prima di partire siamo in ritardo chissà laggiù". Arriviamo ad ADDIS, in taxi raggiungiamo il centro ed il ns hotel (carino) e andiamo ad informarci sul pulman per AWASA; ci dicono che parte a mezzogiorno e pensiamo:"se sono 8h di viaggio...
Scritto da: Maurizio Capi
ethiopia - djibouti
Partenza il: 12/12/2001
Ritorno il: 12/01/2002
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Partiamo il 12 dicembre con ethiopian airlains e già l’aereo é in ritardo di 3h, pensiamo: “se già prima di partire siamo in ritardo chissà laggiù”. Arriviamo ad ADDIS, in taxi raggiungiamo il centro ed il ns hotel (carino) e andiamo ad informarci sul pulman per AWASA; ci dicono che parte a mezzogiorno e pensiamo:”se sono 8h di viaggio arriviamo col buio ed é un casino cercare l’hotel, ci sembra tutto così strano”, allora chiediamo al prprietario dell’hotel e dopo un po’ ci spiega che mezzogiorno in ethiopia sono le 6 del mattino in europa quindi l’una sono le 7 del mattino e così via.

Spiegato l’equivoco il giorno dopo partiamo per awasa lungo la strada che percorre la RIFT VALLEY (una valle che parte dal Djibouti e raggiunge la Tanzania costellata di laghi), e scopriamo che gli ethiopici odiano aprire i finestrini perché credono che qualsiasi spiffero possa causare malori, mentre amano ascoltare la musica ad altisssssimo volume e tutta distorta. Raggiungiamo AWASA e pernottiamo in un hotel in riva al lago. Scopriamo che che é una bellissima cittadina con gente fantastica ed uno stupendo lago con migliaia di uccelli, dal più piccolo Martinpescatore al più grande Maribù. Dopo tre giorni riprendiamo il pulman per Arba-Minch, un villaggio che affaccia su una foresta (una delle poche in ethiopia) con due laghi di cui uno é colorato di rosso. Il giorno seguente, sempre con il bus, raggiungiamo CHENCHA dove si tiene un grande mercato (inizia alle 11) e lungo il traggito incontramo persone che con il loro carico sulle spalle cerca di raggiungere a piedi il paese (35Km tutti in salita e sterrato). Il luogo é da cartolina e appena scendiamo siamo presi d’assalto, giriamo per il paese accerchiati da 10-20 bambini. Il giorno dopo andiamo fare il bagno in una sorgente nella foresta e alla sera con una barca andiamo a vedere i coccodrilli e gli ippopotami. La mattina dopo ci alziamo prestissimo alle 4 perché dobbiamo prendere il pulman per KONSO che parte alle 6, ma la stazione dei bus si trova a 7Km ed i taxi iniziano alle 6 quindi non rimane altro che farsela a piedi… Arriviamo alla stazione ma il bus é già partito, incazzati e delusi decidiamo di ritornare ad ADDIS e non vedere le tribù, così il giorno dopo ritorniamo alla capitale. Ci prendiamo un giorno di riposo e dopo partiamo per LALIBELA, un viaggio di due giorni massacranti attraverso luoghi difficili da dimenticare. LALIBELA é uno dei siti più importanti per i cristiani ortodossi, infatti ci sono 11 chiese scavate nella roccia non solo la facciata ma tutto l’edificio. Dopo 2 gg ritorniamo ad ADDIS e ripartiamo per HARAR, sempre in pulman, unica città mussulmana da dove prendiamo il treno per DJIBOUTI. Un viaggio iniziato alle 5 e finito all’ 1:30 della notte attraverso il deserto roccioso (peccato che la parte terminale non l’abbiamo vista per il buio), con spettacoli da film se vi piace l’avventura non perdetevi il DIRA-DAWA DJIBOUTI TRAIN, l’unica buona situazione era il tempo nuvoloso. Sul treno conosciamo 3 francesi residenti in djibouti che vista la ns preoccupazione nel torvare un hotel ci ospitano e la sera dopo ci portano a conoscere Djibouti city (caratteristica, con un mercato permanente serale enorme). Il giorno seguente prendiamo il traghetto e raggiungiamo la ns meta finale TADJUORA, ci aspetta una settimana di mare (si nuota insieme a tartarughe, barracuda, cernie etc… Di notevoli dimensioni sopra una barriera corallina selvaggia ed impressionante) in questo paesino, dove gli unici stranieri siamo noi, ogni sera ci sembra di fare la sfilata, non aspettano altro che il ns arrivo per salutarci…FANTASTICO. Dimenticavo: le stazioni dei pulman sono una bolgia infernale tutti che corrono, gridano, accendono i pulman e continuano ad accelerare.



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