Été a Paris
Una volta sistemati i bagagli (occhio al peso ho visto gente spendere più di 100 euro per i chili in eccesso) siamo usciti alla scoperta della ville lumiere…
Abbiamo gironzolato per la zona di Notre-Dame e l’Ile St-Louis e cenato vicino al Panthéon e poi a casa distrutti.
Dal giorno dopo che era un lunedì abbiamo fatto la Carte Orange fino alla zona 4 per andare alla Défense e a Versailles e vi assicuro che conviene perchè potete prendere la Metro tutte le volte che volete dal lunedì alla domenica per la modica cifra di euro 26,70 o meno se decidete di farla solo per le zone 1 e 2 che comprendono quasi tutte le cose più interessanti.
La metro di Parigi è molto comoda e le corse sono frequenti non si aspetta mai più di 3 minuti e ci siamo sentiti sicuri anche di sera. Sempre il lunedì abbiamo fatto la carta musei per 6 giorni al costo di 60 euro a testa che sembrano tanti ma se avete intenzione di visitare molti musei e monumeti è conveniente per non parlare delle file, prima fra tutte quella pazzesca al Museo d’Orsay, che vi permette di saltare (escluse per motivi di sicurezza la Sainte Chapelle e le torri di Notre-Dame ma basta arrivare un quarto d’ora prima dell’apertura).
Noi abbiamo visitato il Louvre in 2 giorni per cercare di vedere il più possibile senza stramazzare al suolo e godere della vista della Gioconda di sera senza troppa ressa (non avrei mai immaginato fosse così bella i libri non le rendono giustizia!), il museo d’Orsay (c’è poco da aggiungere alla bellezza sia dell’edificio in sè che dei capolavori che ospita), la Sainte Chapelle (non si sa dove guardare), la Conciergerie, l’Orangerie (andate oltre alle ninfee c’è una bella collezione di quadri tra cui Renoir, Monet ed il grande Modigliani), il museo Rodin (mi ripeto ma andate anche qui se potete il contesto del museo a cielo aperto è fantastico), l’Hotel des Invalides con il relativo museo de l’Armée e il Dome con la tomba di Napoleone e il museo d’arte moderna al Centre Pompidou. Inoltre sempre con la carta siamo saliti sull’Arco di Trionfo e sulle torri di Notre-Dame e scesi nelle fogne, molto interessanti ma se avete lo stomaco delicato lasciate perdere l’odore (per non dire il tanfo) è molto forte.
Sabato è stata la volta di Versailles e anche lì niente fila con la carta. Per i rimanenti 4 giorni della settimana successiva abbiamo optato per 2 carnet della metro e abbiamo visitato quello che non era compreso nella carta musei ovvero le piazze, le vie, i giardini, i quartieri (Montmartre su tutti con il Sacro Cuore) e la spettacolare Tour Eiffel che onestamente immaginavo molto più come un pezzo di ferraglia e che invece mi ha molto colpita, così come il brillio che si accende ogni ora di sera per circa 10 minuti. Abbiamo tentato per due sere di salire sulla torre verso le 22 ma ogni volta dopo 10 minuti di coda ci avvisavano che il terzo piano era chiuso per troppa affluenza e così abbiamo optato per una mattina e arrivando poco prima dell’apertura la coda è stata circa di mezz’ora quindi affrontabilissima…
E poi abbiamo passeggiato e passeggiato di mattina come di sera senza meta solo per il gusto di camminare con il naso all’insù, sugli Champs Elysées, nel Marais, nel Quartiere Latino, a Pigalle e lungo la Senna e sicuramente mi sto dimenticando molte cose…
Non sto a descrivervi tutto quello che abbiamo visto e ciò che più ci è piaciuto perchè non sarebbe possibile fare una scelta, ogni via ha un suo fascino e ogni panorama è diverso dall’altro, persino quello dalla galleria La Fayette è emozionante.
Imperdibile (tempo permettendo) è il cimitero di Père Lachaise sia per i personaggi che ospita sia per la bellezza del parco.
Noi abbiamo scelto di non spostarci da Parigi per gustarcela con calma senza fretta (anche se abbiamo camminato come dei forsennati) per assoporare in pieno i suoi ritmi e la sua vivacità.
Vi consiglio per mangiare la zona di Rue Mouffetard e la sua trasversale Rue du Pot de Ferre (Metro Place Monge) è una zona piena di locali francesi con menù dai 13 euro (sempre e solo acqua in caraffa) e pub dove si può bere una birra a prezzi decenti e non a 7/8 euro come in altri quartieri.
Qui si gusta la cucina francese se invece volete mangiare etnico tutta la città offre locali di ogni tipo e per tutte le tasche ma noi abiamo preferito la cucina locale quando non cucinavamo a ‘casa’ e facevamo la spesa al Monoprix che è una catena di supermercati sparsi in tutta Parigi con forno incorporato dove comprare pane (ottimo di tutti i tipi non solo baguette) e ovviamente dolci di ogni sorta.
Il tempo con noi non è stato molto clemente faceva freddo e abbiamo visto la pioggia praticamente tutti i giorni, non scordatevi quindi ombrello e felpa, ma questa è stata l’unica cosa negativa del viaggio (vabbè fatta eccezione per le vesciche ai piedi!!) I francesi sono sempre stati gentili e disponibili io ho rispolverato il mio francese scolastico quindi non parlavo certo in maniera perfetta però ho trovato gente molto cortese.
Che altro aggiungere se non che ripartirei anche domani e che ringrazio tutte le persone che hanno scritto qui prima di me e da cui ho tratto ottimi consigli e ovviamente un grazie ad Ale che pur controvoglia ha assecondato ogni mio desiderio esaudendo il mio sogno di visitare questa splendida e romantica città.