Esplorare le Seychelles mano nella mano

Praslin – Rosemary Guesthouse 4 giorni (BB) € 80,00 a camera La Digue – Kot Baby Guesthouse 6 giorni (HB) € 130,00 “ Mahè – Beachcomber 3 giorni (BB) € 154,00 “ Sono partita il 7 Ottobre per le tanto sospirate Seychelles con il mio compagno di viaggi e di vita preferito, il mio ragazzo, il viaggio era stato studiato...
Scritto da: Riccardo79
esplorare le seychelles mano nella mano
Partenza il: 07/10/2008
Ritorno il: 21/10/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Praslin – Rosemary Guesthouse 4 giorni (BB) € 80,00 a camera La Digue – Kot Baby Guesthouse 6 giorni (HB) € 130,00 “ Mahè – Beachcomber 3 giorni (BB) € 154,00 “ Sono partita il 7 Ottobre per le tanto sospirate Seychelles con il mio compagno di viaggi e di vita preferito, il mio ragazzo, il viaggio era stato studiato e prenotato da talmente tanto tempo che non sembrava più vero! Volo Air France da Bologna – Mahè via Parigi in perfetto orario.

Sbarcati a Mahè la mia dolce metà si è lanciata a contrattare un buon cambio coi tassisti (l’ha spuntata a 18), mentre io acquistavo una sim card locale, mi hanno proposto quella turistica a € 22 la consiglio solo ha chi ha necessità di effettuare chiamate internazionali vs l’Italia quotidianamente, xkè in 2 settimane abbiamo speso talmente poco inviando solo sms da doverla regalare a chi si tratteneva più di noi per non sprecarla! Dopo un rapidissimo volo interno di 15 min atterriamo a Praslin e raggiungiamo la Rosemary Guesthouse in taxi… la nostra prima sistemazione si rivela decisamente spartana ma la cordialità e la disponibilità di Herbert e della madre Rosmary la rendono accoglientissima! Ad ottobre le Seychelles vivono un periodo di transito tra la stagione secca e quella delle piogge, a causa della carenza di acqua sono costretti a razionarla, e durante il giorno dalle 10.00 alle 16.00 e la sera dalle 21.30 alle 6.00 è chiusa, ma questo non ci ha creato particolari problemi. Il giardino della Rosemary si affaccia direttamente su ANSE VOLBERT dove abbiamo trascorso la nostre prime ore di sole e riposo. Per la cena ci siamo diretti armati di torce al ristorante LA GOULUE, ottima cena a base di pesce affumicato, insalata di polipo e fish & chips (€ 39 in 2), a Praslin anche i ristoranti pretendono il pagamento in €, dollari o carta di credito… tutto ma non in rupie aimè! Allo stesso ristorante siamo tornati anche 2 sere dopo e la qualità del cibo non era nemmeno paragonabile a quella della prima sera, per cui le altre 2 cene le abbiamo riservate al buffet del LAURIER (costoso € 63 in 2 ma ottimo e fornitissimo).

I primi 2 giorni abbiamo noleggiato la macchina da un amico di Herbert (kia Picanto € 40 al gg) per raggiungere ANSE LAZIO ed ANSE GEORGETTE, la prima è già un sogno di calette una di seguito all’altra protette da massi giganti, davvero bella ed ottimo il ristorante sulla spiaggia BON BON PLUMB (€ 42 in 2), per raggiungere la seconda si deve essere annunciati all’Hotel Lemuria che l’ha racchiusa dentro il suo immenso parco, si arriva con 15 min di passeggiata in mezzo al lusso sfrenato una volta oltrepassati i cancelli del Lemuria, bella ma non favorisce bagni rilassanti a causa delle potenti onde. Il terzo giorno siamo partiti con Herbert per quella che si è rivelata un’escursione meravigliosa: snorkeling a S.Pierre (è una riserva naturale € 20 tassa d’ingresso), poi pranzo e pomeriggio nell’isola delle tartarughe giganti CURIOUSE Island (barbecue sulla spiaggia € 20 dal gentilissimo Robert), affascinante il sentiero che porta da 1 parte all’altra dell’isola e stupenda la lunga spiaggia di fronte alla casa del dottore, che anticamente assisteva i malati di lebbra relegati nell’isola, oggi adibita a museo. Herber ci è venuto a prendere alle 17.00 quasi al tramonto di una giornata davvero indimenticabile sia per il fascino dei pesci visti a S.Pierre, che per la dolcezza, nonostante la mole, ispirata dalle paciose tartarughe giganti libere nel paradiso di Curiose. La sera a Praslin l’atmosfera è quasi surreale, dopo le 21.00 regnano sovrani quiete e silenzio, e noi l’abbiamo apprezzato regalandoci le ultime chiacchiere soffuse sotto le stelle, coccolati dalla brezza marina, nel terrazzino di fronte alla nostra camera ci siamo sentiti davvero in pace col mondo intero.

Dopo 4 giorni beati nella pace di Praslin partiamo in catamarano alla volta di La Digue, qui soggiorniamo da KotBabi Guesthouse in mezza pensione, data la fama di Babi ai fornelli (ex cuoco di una famiglia reale iraniana), siamo stati pienamente soddisfatti della nostra scelta! Ci hanno riservato un cottage dietro alla casa coloniale di Babi, la camera è deliziosa, comodissima e con tutti i confort (aria condizionata, frigorifero, bagnoschiuma). Babi è un gran personaggio sempre sorridente e positivo, non si può dire lo stesso delle persone che lavorano con lui. La Digue per noi è stata l’isola della spensieratezza, noleggiate le bici (800 rupie) per 6 giorni ci siamo divertiti come bambini a scorrazzare per tutta l’isola con l’entusiasmo di un esploratore! Le spiaggie di La Digue meritano tutte con particolare segnalazione per ANSE SOURCE D’ARGENT (quella raffigurata in tutti i cataloghi) e ANSE COCOS! Anse Severe garantisce un bellissimo snorkeling, Anse Patate è una chicca per come è incastonata tra i massi, Grand Anse e Petite Anse si incontrano nel tragitto per raggiungere Anse Cocos, il percorso è un po’ impegnativo in quanto si deve superare un piccolo monte ma in 30 minuti di buon passo con scarpe da ginnastica (anche le scarpette da scoglio vanno bene) si raggiunge un bellissimo posto che pare fuori dal mondo per quanto è isolato, ne vale assolutamente la pena! Per accedere ad Anse Source D’Argent c’è una tassa d’ingresso di € 4 o $ 5 a persona (dato il potere dell’euro in certi momenti è vantaggioso pagare in $!), ogni 2 ingressi uno è in omaggio e data la bellezza del posto non ci siamo fatti sfuggire l’opportunità! E’ consigliabile arrivare la mattina presto in spiaggia per poter scegliere il posto migliore tra le varie calette e per ammirare il cambiamento del paesaggio nelle varie fasi di alta e bassa marea. La spiaggia è popolata di cani pacifici e coccoloni in cerca di attenzione e magari di condividere un po’ di pranzo con noi, una volta fatta amicizia ad ogni visita uno di loro è stato nostro inseparabile compagno; all’ingresso della spiaggia c’è il ristorante Lanbousir dove abbiamo sempre mangiato bene e con ottimi prezzi (€ 13 circa in 2 pagati in rupie, a La Digue tutti i ristoranti accettano il pagamento in rupie, basta chiedere). Pasti a La Digue: il Ristorante Patatran o Ocean (sono la stessa cosa) è molto bello ed interessante per una serata romantica, purtroppo non possiamo dire lo stesso del suo menu; il Ristorante Lautier Coco situato sulla spiaggia di Gran Anse propone un buffet a 200 rupie a testa bevande escluse ed anticorpi inclusi, vivamente sconsigliato; al Ristorante Tarosa si trovano ottimi piatti a cifre giuste e 4 chiacchere con la gentilissima signora Bibian (seychellese doc che ha lavorato e vissuto in Italia per parecchi anni); per i pranzi fai da te si può contare sul supermercato Gregories, sul forno che si trova in una via sulla destra subito dopo la polizia venendo dal porto (ottimi prezzi), oppure su tantissimi take away situati in vari punti lungo la strada.

Una giornata di escursione interamente dedicata allo snorkeling l’abbiamo trascorsa tra SISTER ISLAND, COCO e FELICITE’ ISLAND, è stata abbastanza costosa (€ 100 a testa) ma ne è valsa la pena. Si possono vedere ogni sorta di pesci dai più piccini e colorati fino alle tartarughe marine e qualche squaletto di barriera, davvero incantevole! Dopo il pranzo barbecue a Sister Island (isola privata in cui viene chiesto un ‘pedaggio’ di € 25 a persona per sbarcare) ci siamo divertiti come matti a dare da mangiare il pane avanzato ai pesci pipistrello che uscivano addirittura con la bocca dall’acqua per prendere il boccone dalle nostre mani.. Davvero emozionante! Un inconveniente occorso facendo snorkeling ha fatto sì che usufruissimo dell’ospedale di La Digue, dove la dottoressa appena avvisata della nostra presenza ci ha raggiunto per visitare l’orecchio di Riccardo dolorante da qualche giorno dopo un immersione in apnea in cui fu difficile compensare adeguatamente, la dottoressa è stata cordiale ed accurata e gli ha dato delle gocce x l’orecchio e delle compresse di antinfiammatorio da prendere per bocca, tutto incluso alla modica cifra di € 8,00 (alla faccia della sanità italiana, anche se le condizioni igieniche erano decisamente più scarse). A La Digue, come in tutte le Seychelles, la voglia di lavorare non brilla particolarmente negli abitanti, per cui non sperate di trovare negozietti aperti dopo le 17.30/18 di sera. Consiglio di non perdere un bel succo di frutta fresca nel bar Belle Vieu situato nel punto panoramico di La Digue (raggiungibile in taxi) da cui si gode una splendida visuale al tramonto.

Abbandonata la chicca delle Seychelles arriviamo all’isola madre Mahè dove un simpaticissimo tassista con 300 rupie ci porta all’Hotel Beachcomber situato su Anse Soleil (definita la spiaggia più bella di Mahè), per raggiungerlo ci si inoltra con la macchina per un sentiero che pare disperso nella foresta ma alla fine raggiungiamo un posto davvero incantevole e comprendiamo come 6 mesi prima avessero rimasto l’ultima camera libera! Le cene le abbiamo consumate tutte in hotel perché la sera eravamo troppo stanchi per avventurarci per l’isola con una media di € 17 a cena (per 2 persone) saldate in rupie al saldo della camera dovuto in euro per legge.

Le escursioni a Mahè sono state principalmente 2 suddivise tra ½ giornata di pesca d’altura dalla quale ci siamo portati a casa 6 tonni, 2 dei quali cucinati per noi dal cuoco del Beachcomber, ed una giornata intera di tour di Mahè con macchina a noleggio (€ 50) presa direttamente in hotel e lasciata in aeroporto al momento della nostra partenza il giorno dopo. Il tour di Mahè ci ha fatto scorrazzare tra la fabbrica del Thè (si può acquistare lo stesso Thè nei supermercati a prezzi più modici), il coloratissimo mercato di Victoria, l’arrampicata verso Copolia (punto panoramico di Mahè, 40 minuti di sentiero di montagna.. Non è un percorso per tutti, infatti non abbiamo incrociato anima viva ne all’andata ne al ritorno, bello il panorama ma molto molto sudato!) ed il Craft Village villaggio di negozietti artigianali, è bene arrivare prima delle 16.00 se no si rischia (come è accaduto a noi) di trovare poco o nulla di ancora aperto! Sconsigliamo vivamente di pranzare al Restaurant Du Marchè all’interno del mercato di Victoria, costoso e disgustoso, ci siamo saziati con 2 sandwich al New’s Caffè dopo la scarpinata a Copolia. L’ultima notte al Beachcomber l’abbiamo trascorsa nella DayRoom, cameretta minuscola e scassata utilizzata come appoggio per l’ultimo giorno in quanto già 6 mesi prima in hotel non avevano 1 camera disponibile per 3 notti a fila, l’ultima ci siamo dovuti adattare (come si dice dalle stelle alle stalle!).

Le due settimane trascorse alle Seychelles sono state splendide, ricche di cose da vedere e posti da esplorare dentro una natura rigogliosa ed ancora padrona assoluta del territorio, vacanza ideale per gli amanti del mare, del trekking e della mountain bike ed anche per chi non è interessato a nulla di tutto ciò perché chiunque può trovare il proprio angolo di paradiso qui! Se ci tornassi dedicherei tutto il tempo a Praslin e La Digue che sono i veri paradisi tropicali per chi come noi adora il sole ed il mare dei tropici.

INFO UTILI Stagione: La scelta della stagione è stato l’unico grattacapo a cui abbiamo dato risposta solo dopo lunghe ricerche. Essendo prevalentemente 2 le stagioni, quella delle piogge e quella secca (che di secco c’è ben poco visto la persistente umidità tutto l’anno) a primo avviso sembrava che quella più opportuna fosse quella secca, ovvero luglio-agosto, va però considerato che è la stagione dove i venti Alisei soffiando da Sud-Est con media/forte intensità tali da poter compromettere le escursioni in barca e una buona visibilità per le immersioni e snorkeling. A seguito di ciò ci siamo indirizzati nei periodi di transizione, aprile/maggio e ottobre/novembre, dove i venti sono pressoché assenti o di bassa intensità e le piogge non sono presenti se non qualche brevissimo temporale e nuvole passeggere.

Oggi possiamo dire che la scelta è stata azzeccata, tempo bello, sole intenso, qualche nuvola nelle prime ore del mattino, qualche acquazzone durante la notte, buona visibilità in acqua ed escursioni in barca in tutta sicurezza. Guest House: Praslin – Abbiamo privilegiato il totale relax, e in questo la Rosemary’s è stata davvero superlativa! Nei mesi seguenti dovrebbero essere iniziati dei lavori di ampliamento, informatevi perché per un periodo sarà chiusa.

La Digue – Tra le varie opportunità abbiamo prediletto Kot Babi x le ottime recensioni soprattutto per il delizioso cibo, tanto buono quanto vario ad ogni cena! I bungalow sono estremamente puliti e accessoriati, manca solo un po’ di spazio in più per le valige. Se leggete recensioni negative sono prevalentemente dovute a sua moglie, persona davvero poco accogliente ed estremamente attaccata alle banconote! Anche noi possiamo confermare visto come ci ha trattato sollecitando il pagamento! Mahè – Tra le numerosissime sistemazioni abbiamo prediletto l’Hotel Anse Soleil Beachcomber per l’eccezionale posizione, sicuramente una delle migliori in assoluto in tutta l’isola, direttamente affacciato su Anse Soleil e accanto Petite Anse (sicuramente le 2 spiagge che detengono il podio in tutta Mahè). Si tratta della zona Sud-Ovest, decisamente più tranquilla rispetto ad altre e meno contaminata dal punto di vista edilizio (anche se molti cantieri erano aperti).

Nonostante i 6 mesi di anticipo per la prenotazione abbiamo trovato l’ultima camera libera, di medio/alto prezzo (154 € mezza pensione) ci sono camere anche più economiche ma evidentemente il successo che riscuote questo hotel fa sì che vadano a ruba prestissimo. La camera era incantevole, con balconcino a parapetto sul mare, dotata di tutti i confort e un arredamento molto carino.

Cambio: Il cambio ufficiale è di 12 rupie circa per ogni €, ma come in altri paesi c’è il cambio nero, noi abbiamo cambiato a 18 rupie in aeroporto a Mahè, 17 a la Digue dai ragazzi che noleggiano le biciclette e 19 ancora a Mahè. Inutile dire che più euro si cambiano e più il tasso è alto.

Complessivamente abbiamo cambiato circa 400 € per 2 settimane.

Escursioni da non perdere Praslin: S. Pierre + Curiouse (giornata intera + tassa ingresso parco + grigliata = tot 80 €) La Digue: Sister Island + Cocos + Felicitè (giornata intera + tassa ingresso + grigliata = tot 200 €) Per chi volesse programmarsi il viaggio consigliamo vivamente il sito dell’ente del turismo seychellese in Italia http://www.Seychelles.Travel/it/home/index.Php troverete tutto ciò che vi occorre per programmare il viaggio.

Riportiamo anche i sito delle guest house: http://ile-tropicale.Com/rosemary/ Complessivamente il viaggio ci è costato 2.500 € a testa, tutto compreso (volo, soggiorno, pasti, escursioni etc.) senza privarci di nulla. Insuperabile fai da te!!! Anna e Riccardo



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