Esperienze turistiche e culinarie tra Portogallo e Spagna
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Il mio diario di viaggio sarà più pittoresco nel senso che narrerò di più luoghi e episodi che possono tornare utili al viaggiatore al di là delle guide turistiche. La mia passione è la cucina, sono uno dei tanti “Chef” con il cucchiaio di legno in mano e quindi tralascerò la descrizione dei posti e mi dedicherò di più ai ristoranti, agli hotel, ai caffè, ai bar che durante il nostro percorso abbiamo visitato e frequentato.
Il nostro viaggio sarà di circa 20 giorni arrivando a Lisbona per poi recarci in Andalusia per, infine ritornare in Portogallo a Porto e ripartire, finalmente da Lisbona.
1° Giorno 20 Maggio 2014
Partenza da Pisa e arrivo a Lisbona dopo tre ore alle ore 11:40 locali. Affitto di una Polo presso Europcar dove ci imbattiamo in una prima piccola disavventura in quanto ci fanno notare che per gli affitti superiori ai 7 giorni Europcar chiede il pagamento di un pieno, naturalmente maggiorato sul prezzo del normale combustibile, e quindi ci dicono che “E’ meglio riconsegnare la macchina con il serbatoio vuoto in quanto il combustibile che rimane andrà a beneficio dell’Europcar. Della serie come cerco di prenderti una ventina di Euro in più. Poi mi chiedono un sovrapprezzo per un’auto a diesel (7 Euro più IVA 23% al giorno). Inoltre tal Jorge non mi consegna una Polo ma pretende di darmi una opel corsa. Consiglio. Scegliete un’altra compagnia e lasciate perdere Europcar.
Comunque poi, aspettando due ore riusciamo ad avere la “nostra” auto ed arriviamo al B&B già prenotato. Il B&B si chiama Zuzabed e si trova in pieno centro storico di Lisbona (Calçada do Duque, 29) e, dopo aver fatto una faticaccia con le valigie in quanto solo raggiungibile a piedi ci sistemiamo.
Il B&B è una costruzione antica in posizione bellissima di pieno centro non è indicata per persone anziane e assolutamente per disabili ma è fantastica per chi vuole girare Lisbona a piedi. La mattina la colazione è servita a tutti gli ospiti in un unica tavolata ed è l’occasione per fare amicizia con tanti ragazzi e ragazze di tute le parti del mondo. Buonissima qualità e tanta, tanta simpatia. Il B&B è gestito da Luis che è il proprietario e si avvale della collaborazione di tre ragazzi che sono sempre disponibili e gentili. Addirittura al nostro arrivo c’è stato dato un cellulare con i numeri dei responsabili dicendoci di chiamare ogni qual volta ce ne fosse bisogno non importa l’ora. Fantastico! P.S. Chiedete le camere sul retro della strada, quelle che sono sul davanti sono un po’ rumorose!
Usciamo a farci un giro nel quartiere Chiado (centrale) e approfittiamo per mangiare qualcosa alla “Pastelleria Suiça”. Evitatela se potete! Perché di pastelleria non ha niente ma è solo un bar turistico con cibi riscaldati e di bassa qualità ad un prezzo altissimo. Una zuppa, un sandwich, una birra e due caffè abbiamo speso 15,75 Euro, un esagerazione a Lisbona.
Fortunatamente ci rifacciamo la sera perché trovo un ristorante “Restaurante Laurentina, O Rei do Bacalhau” dove mangiamo magnificamente e ad un prezzo fantastico. Un antipasto, due piatti di baccalà alla brace con contorni, un dolce, un caffè e una bottiglia di vino da 17,00 Euro ci sono costati 40 Euro in due. Servizio impeccabile e gentile con Karla che ci ha consigliato veramente bene.
2° Giorno 21 Maggio 2014
Piove a dirotto e allora decidiamo di andare a Cascais e a Cabo da Roca in auto. Arrivati a Cascais visitiamo il Farol di Santa Marta con un meraviglioso panorama e, di seguito, il giardino botanico con uno splendido chiostro tutto in Azulejos portoghesi bellissimo.
Ne approfittiamo per pranzare all’Esplanada de Santa Marta, piccolo bar/Ristorante a picco sul mare da dove mangiando si vede l’oceano in tutta la sua bellezza. Mangiamo 4 Pasteis di baccalà ed un piatto di sardine alla brace (buonissime e fresche) con contorno, due birre e ce la caviamo con 14 Euro in due. Ci godiamo ancora per un po’ il mare e partiamo per Cabo da Roca che, come si può leggere su tutte le guide è il punto più occidentale del continente europeo (ricordiamoci… del Continente altrimenti gli Irlandesi si arrabbiano). E’ stato emozionante perché in questa punta di terra si percepisce la violenza e la forza della natura, vento e onde da brividi, scogliere fantastiche e il sapere di essere “onde a terra acaba e o mar começa” (dove finisce la terra e comincia il mare).
Alla sera ritorniamo a Lisbona lasciamo la macchina e ci facciamo una camminata fino al “O prego da Peixaria” che, ci dicono essere un posto fantastico per mangiare “Il prego no pao de caco” che non è altro che carne infilata in una pane tipo schiacciata alta cotto a legna. Lo avevo già mangiato sia a Porto Santo che a Madeira (a proposito è originario di questa bellissima isola) e lo avevo trovato veramente squisito tanto che quando mi capita, in Portogallo, cerco di ripeterlo per vari giorni.
Posto carino ma fatto più per incontrarsi che per mangiare. Ragazzi e ragazze che si ritrovano in un posto “alla moda” dove la disputa di un tavolo è la cosa più interessante della serata. I padroni, che non sono scemi, ti fanno pagare un pezzo di panino con una braciola semi cotta 8,50 Euro, praticamente abbiamo speso più a mangiare due sandwich che il bel baccalà del giorno prima. Statene alla larga e andateci solo se volete propiziare qualche incontro con l’altro sesso.
Ritorniamo stanchi al nostro B&B.
3° Giorno 22 Maggio 2014
Ci avviamo alla fermata del “mitico 28” l’electrico che tutti prendono per visitare la parte alta di Lisbona, il tram che scorrazza i turisti per le stradine del Bairro Alto e dell’Alfama. Obbligo farci un giro tenendo di conto dei portafogli e delle borse presi sistematicamente di mira dai borseggiatori che approfittano del panorama per derubare i turisti. Poi grande giro a piedi dell’Alfama con sosta al “Pastel do Fado” dove varie ragazze si cimentano nell’emulare Amalia Rodriguez cantando (e bene) le sue canzoni tristi. Mangiateci i pasteis di baccalà (ineguagliabili) con un buon bicchiere di Alentejo bianco.
Dopo una giornata estenuante ritorniamo in Hotel e pensiamo subito di ripartire. Abbiamo visto che esiste un ristorantino a Cacilhas La penisola di fronte a lisbona al di la del ponte XXV di Aprile) “Ponto Final” che, dicono, offre una splendida vista di Lisbona di notte che non si può perdere. Inoltre leggiamo che si mangia anche bene e quindi ci sobbarchiamo il viaggio in traghetto (10 min.) ed una bella passeggiata di 20 minuti all’andata e 20 minuti al ritorno (nel più completo buio con l’aiuto del telefonino per non cadere in mare. Se lo avessimo saputo saremmo rimasti a casa! Tralascio i commenti. NON ANDATECI!
4° Giorno 23 Maggio 2014
Ci aspetta un bel tour de force in auto, infatti abbiamo programmato di vedere Evora, Monsaraz, Beja, Mertola e infine arrivare a Siviglia circa 550 Km.
Evora ci delude un po’ perché non è come ci aspettavamo e tutti i musei e edifici storici sono chiusi dalle 12 alle 14 e pertanto ci dobbiamo accontentare di fare un giro per il centro storico e basta. Partiamo alla volta di Monsaraz. Che meraviglia! Un piccolo borgo medioevale ancora conservatissimo ed abitato. Vicoletti, stradine acciottolate ed un panorama da mozzare il fiato. Questo piccolo paesello sperduto è uno spettacolo da vedere assolutamente.passiamo da Beja (no vale la pena) ed arriviamo a Mertola dove c’è una roccaforte del 1200 ancora ben conservata e dove nei dintorni sono stati scoperti resti di insediamenti romani. Vale la visita. La sera tardi arriviamo a Siviglia dove, per motivi economici alloggiamo all’Ibis, molto fuori del centro storico ma con 39 Euro di spesa in due. La sera andiamo a cena a “Meson Casa Luciano” Calle Paraiso, 3 dove mangiamo la carne più buona mai assaggiata sulla terra. Ho vissuto tantissimo in Brasile (quasi 30 anni) ed in Argentina e mai mi sarei aspettato che avrei mangiato una carne migliore, ebbene… ed il prezzo da osteria di paese con 27 Euro ciascuno abbiamo mangiato carne in abbondanza, due antipasti, due contorni, due birre e due coca cola.
5° Giorno 24 Maggio 2014
Solito giro turistico per Siviglia con biglietto per due giorni sul bus turistico che fa il giro della città permettendoci di scendere e salire dove vogliamo, lo facciamo per pigrizia ma il costo non compensa infatti Siviglia, al di fuori del centro storico, della Macarena etc etc non è niente di che. Lo sfruttiamo più che altro per fare qualche giro in qualche parte della città meno conosciuta ma non ne vale la pena NON FATELO e se proprio lo volete fare scegliete il pullman di color verde e non quello rosso.
Il pomeriggio siamo andati in un locale chiamato Postiguillo, aperto da pochissimo tempo in Calle Dos de Mayo ed è stato FANTASTICO! Avevo già mangiato le tapas in varie occasioni ma buone come in questo posto non mi era mai successo. Locale bellissimo, camerieri simpatici e cordiali e qualità buonissima. Abbiamo Ordinato le tapas Cola de Toro, Magret de pato con mermelada di tomate (eccezionale!) Carrilliada Iberica, Aguacate relleno e croquete de Jamon, il tutto annaffiato da una bottiglia di vino rosso e con una spesa di 18 Euro ciascuno.
La sera grande spettacolo di Flamenco al Tablao Los Gallos in Plaza Santa Cruz. Lo spettacolo non è per niente turistico, senza glamour o effetti speciali, 3 chitarristi, 5 ballerini e tre cantanto che sono veramente bravi. Vale la pena.
6° Giorno 25 Maggio 2014
Altro giro per il centro storico di Siviglia con visita alla Giralda e alla Cattedrale veramente imponente, tomba di Cristoforo Colombo e i Giardini degli aranci, tutte cose che potete trovare in qualsiasi guida turistica. Abbiamo passato la giornata tra monumenti e musei e poi alla sera a cena al Ristorante Vesuvio in Calle Serpis. Avevamo una voglia matta di pastasciutta e cucina Italiana e ci siamo fatti lusingare dalle recensioni di Tripadvisor (a proposito sempre più scadente questo mezzo di valutazione che tutti usano, diventato dozzinale e a pagamento dai ristoratori e dagli alberghi) ma, come era facile prevedere, siamo rimasti delusi e l’andare contro i nostri principi (mai mangiare pasta fuori dall’Italia!) ci è costata una notte di insonnia e di mal di stomaco.
7° Giorno 26 Maggio 2014
Partiamo da Siviglia e lasciamo volentieri il nostro hotel Ibis dove, praticamente, non abbiamo mai dormito tanta era la confusione che vi regnava, pazienza, il tutto fa parte di chi viaggia e quindi… no problem. Partiamo per Gibilterra dove dormiremo una notte senza sapere il perché ma l’idea di vedere un pezzo di Gran Bretagna in Spagna ci incuriosisce ed allora… via!
Passiamo da Cadice, bellissima città sul mare con grandi spiagge ed un bel sole e tante gente a goderselo. Stradine bellissime e pittoresche ed al locale ufficio del turismo ci dicono che ici sono 4 tragitti da percorrere a piedi e che tutti sono segnati da un colore diverso, basta seguire la linea e… è proprio così, segui il colore e ti fai un bel giro in tutta la parte vecchia e storica, ne segui un altro e vedi tutti i bastioni e le mura, insomma… bravissimi, molto organizzati e con la certezza di vedere tutto quanto c’è da vedere. Nel nostro giro (viola) ci fermiamo al mercato centrale dove compriamo pane, prosciutto e formaggio e, seduti su na panchina, mangiamo godendoci il sole. Partiamo al pomeriggio per Tarifa, ultima città della Spagna da dove si vedono, ad un tiro di schioppo (35 minuti di traghetto) le coste del Marocco. Sembra proprio di essere in Marocco sia per gli edifici che per la gente, facciamo un giro al Castello fortificato presso il porto e poi andiamo in una terrazza di un bar dove, seduti su un bel divano ci prendiamo un paio d’ore di sole godendoci una birra gelata.
Partenza per Gibilterra dove arriviamo in serata e, dopo uno spuntino al Bistro Madeleine (torta e caffè) andiamo all’Hotel Caleta a picco sul mare. Bellissimo con camere enormi e letto a 4 piazze. Terrazza a picco sul mare e gabbiani che ti aiutano a dormire.
Gibilterra è carissima (solo la benzina costa poco) e quindi, alla mattina dopo un giro in città e, constatato che non c’è proprio niente partiamo alla volta di Ronda
8° Giorno 27 Maggio
Arriviamo a Ronda alle 11 e vediamo una cittadina stupenda, la parte storica è bellissima, le mura con il Ponte nuovo sono fantastiche uno spettacolo indimenticabile. Stradine piene di fiori, con edifici antichissimi, tutto parla del tempo che fu. La Plaza de Toros, la più antica di Spagna è bellissima con i suoi palchi fantastici da sembrare un teatro più che un’arena. Il panorama che si ammira dal ponte nuovo è incredibile. Insomma, bisogna andarci per crederci!
A Mezzogiorno mangiamo alla Pietra Grande niente di eccezionale se non delle melanzane al miele fantastiche. Passiamo il pomeriggio a Ronda e partiamo per Malaga dove arriviamo alla sera e, stanchi del viaggio, decidiamo di andare a mangiare vicino all’Hotel. Abbiamo fortuna e troviamo una panetteria (per modo di dire perché è un vero e proprio Gourmet) La Canasta dove mangiamo benissimo e spendiamo poco.
9° Giorno 28 Maggio
A Malaga alloggiamo al Suite Novotel (un nuovo tipo di Novotel che la catena Accor ha appena aperto, in Italia non ce ne sono ed in Spagna solo uno, appunto a Malaga). Paghiamo 84 Euro, compreso colazione in due persone e per la qualità dell’Hotel, credetemi, è niente. Stiamo in una vera e propria suite, con il bagno che ha la doccia, separata e una enorme vasca. Salottino e mini cucina il tutto condito da un letto confortevole al massimo. TV con menu particolare contenente una cinquantina di Film in Italiano ed in tutte le lingue più importanti, veramente bello ad un prezzo di un due stelle a dieci minuti dal centro città. Giro turistico per Malaga ed il centro storico con le sue stradine piene di negozietti curiosi. La sera siamo andati di uovo alla Canasta perché abbiamo mangiato troppo bene e vogliamo ripeterci.
10° Giorno 29 Maggio
Partiamo la mattina per Cordoba dove arriviamo nel primo pomeriggio e prendiamo possesso della nostra camera all’Hotel Don Paula in piazza Pineda a due passi, ma veramente due, dalla Mezquita e da tutto il centro storico. Questo piccolo Bed & Breakfast ha una posizione invidiabilissima che è la sua qualità principale. Un due stelle abbastanza cara in quanto, con garage, ci costa 115,00 Euro al giorno senza colazione che per quello che offre come struttura sono sinceramente troppe. L’aria condizionata non funzionava bene e il piatto della doccia si intasava continuamente. Comunque la posizione ci ripaga di tutto perché è veramente comoda. Troviamo in questo periodo la “Fiera della salute” che si trova fuori Cordoba appena passato il ponte Romano. Ci andiamo e vediamo che è una fiera di balli e tavolate di gente. Le donne tutte con i loro costumi da “Flamenco” (bellssime) e gli uomini con i costumi tradizionali della città. Cavalli, carrozze, e tanta ma tanta gente. Lo scopo della fiera? Bere, mangiare e ballare e fare conoscenze. Gli spagnoli hanno capito tutto dalla vita. Per una settimana Cordoba vive di festa e la città si trasferisce in questa area e le stradine sono di proprietà esclusiva dei turisti. Ritornati dalla Fiera dove anche respirare è caro ci rechiamo alla Taberna Salinas descritta da tutti come uno dei migliori ristoranti di Cordoba. Prendiamo una sonora fregatura e spendiamo tantissimo per mangiare cose di scarsissima qualità e dozzinali. Statene alla larga.
11° Giorno 30 Maggio
La mattina entriamo alla Mezquita che vale le 4 ore necessarie per visitarla, veramente bella. Fino ad ora una delle cose più belle viste nel nostro giro. Nel pomeriggio giro per le stradine di Cordoba con varie tappe nei bei bar per una sangria o una tapa. La sera cena alla Tranquera ristorante Argentino che, chi per ama la carne è il massimo che si possa trovare in Spagna. Veramente buono, con una carne tenerissima e ben cotta e le famose empanadas fatte come si fanno a Buenos Aires. Prezzo onesto, camerieri gentili e quindi. Andateci tranquilli.
12° Giorno 31 Maggio
La mattina ci alziamo con comodo e dopo aver fatto colazione in una panetteria prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Ubeda, una piccola città a circa 1 ora e mezza da Cordoba che vale la visita per le interessanti bellezze architettoniche che presenta. Una bella Cattedrale che è in ristrutturazione e le costruzioni medievali adiacenti, bella passeggiata in una bella giornata. In serata ritorniamo a Cordoba e ceniamo a “La Tagliatella” accattivati dalle belle recensioni su tripadvisor… speriamo di mangiare una pasta fatta bene ma la nostra speranza rimane tale e proviamo ancora una volta come sia impossibile, fuori dall’Italia, mangiare la pasta o la pizza. Al di là di mangiar male e prodotti scadenti ci hanno fatto pagare una pasta all’olio 12,00 Euro (ripeto, spaghetti scotti con olio senza formaggio! 12 euro!). Tralascio altri particolari pregando chi legge di starne alla larga!
13° Giorno 1 Giugno
Giornata infernale. Caldo a Cordoba e un temporale non appena arriviamo a Granada con grandine e fulmini che ci accompagnano nell’avvicinamento alla città. Avevo sentito parlare del Pico Veleta che è la montagna che ha la strada asfaltata più alta d’Europa ed io, appassionato di ciclismo, forzo mia moglie e farci una scappatina. Sono 42 Km da Granada e ci avviamo per la ripida ascesa della montagna più alta di Spagna. Arriviamo a 3.000 metri e comincia a nevicare nemmeno fosse dicembre, quando arriviamo a 3.200 la strada non si vede più, la nebbia ci rende impossibile continuare e la neve si fa sempre più forte e…. quindi mia moglie mi forza a tornare indietro e… così faccio. La discesa è meno problematica ed arrivati in quota la giornata si fa bella. Telefoniamo ad Antonio dell’Hotel Sola Montes Claros (una B&B che abbiamo prenotato da casa) per dire che stiamo arrivando. Lui ci raccomanda di lasciare la macchina al parcheggio di un centro commerciale perché l’Hotel si trova in zona pedonale e non ha garage. Così facciamo e dopo 10 minuti sotto un incessante pioggia che ha ripreso da poco, entriamo in taxi e veniamo condotti all’entrata dell’Hotel che si trova nel quartiere dell’Albacyn (il più caratteristico di Granada). L’Hotel è una piccola bomboniera, tutto in stile Arabo, con le stanze che hanno decorazioni tipiche arabe, grandissime con i letti a 4 piazze e delle vasche da bagno che somigliano più a delle scialuppe tanto sono grandi. Ci viene assegnata la camera “Persia” e appena entriamo ci sembra di essere in Marocco. Bellissima! Apriamo la finestre e davanti a noi vediamo l’Alhambra in tutta la sua bellezza. Dalle nostre finestre si vede tutto un lato dell’Alhambra e la notte dormiamo guardando questa meraviglia illuminata! M E R A V I G L I O S O! Scendiamo nella strada che va lungo il Fiume che è quasi ora di cena e mangiamo qualcosa in un PUB frequentato da Turisti di tutte le nazionalità.
14° Giorno 2 Giugno
Oggi è il giorno fissato per la visita all’Alhambra e, dopo una breve passeggiata in città ci presentiamo all’entrata con un po’ di anticipo come suggerito. Arrivare all’Alhambra non è facile, specialmente se è caldo, c’è una salita terribile e consiglio di prendere il bus 30 che arriva proprio in cima risparmiando una bella camminata faticosa. Entriamo alle 14 e usciamo alle 20,00, 6 ore che passano come il vento tante sono le bellezze che questa visita ci offre. Dai Giardini al Palazzo Nazaries (il più bello di tutti quelli visti finora nel mondo intero) all’Alcazaba, tutto molto bello e spettacolare. Vale la pena venire a Granada anche solo per vedere l’Alhambra perché è un monumento alla cultura Araba come non ce ne sono in Europa. Sulla via del ritorno malauguratamente ci fermiamo ad un ristorante vicino all’Albergo “La Ruta del Azafran”. Dire che abbiamo mangiato male è poco, cibi pre cotti e di pessima qualità, prezzo fuori di testa per quello che abbiamo mangiato.
La sera belli stanchi ce ne andiamo a letto.
15° Giorno 3 Giugno
La mattina ci rechiamo in Plaza Nueva e facciamo il biglietto per il trenino che fa il giro della città decisi a vedere i punti chiave per scendere e poi risalire quando lo riteniamo opportuno. Ci facciamo un primo giro intero e ci segniamo i punti più interessanti per scendere al giro successivo. Passiamo così la giornata gironzolando per le stradine dell’Albacyn e del centro storico fermandoci a comprare del bei ventagli da regalare a chi è rimasto a casa. Mangiamo qualcosa ed andiamo a letto perché la mattina dopo ci attendono 1.000 Km di auto, infatti dobbiamo arrivare a Oporto per continuare il nostro giro in Portogallo.
16° Giorno 4 Giugno
Lo passiamo tutto in macchina, 982 Km di strada ma non manchiamo di fermarci a Marvao, piccolo borgo medievale non appena varcato il confine dalla Spagna al Portogallo. La strada si inerpica per 800 metri e sui tornanti vediamo lo splendido Castello che si erge maestoso sulla rupe che domina la vallata. Arriviamo al Paese e scopriamo subito la simpatia degli abitanti del luogo, infatti all’entrata della città sotto un porticato bellissimo c’è un cartello di divieto d’accesso dove c’è scritto “Divieto d’acceso eccetto gli autorizzati (pochi) al transito). C’era scritto proprio così!
Gironzoliamo per le stradine della città (Sembra un po’ San Gimignano) quasi deserta in compagnia di pochissimi turisti, infatti questo piccolo gioiello non è conosciuto dagli operatori turistici e si salva dalla miriade di persone che avrebbe se fosse pubblicizzato. Troppo bello!
Ci rimettiamo in marcia e dopo altre 5 ore arriviamo stanchi morti al novotel di Vila Nova di Gaia che abbiamo prenotato. Mangiamo qualcosa al volo ed a letto.
17° Giorno 5 Giugno
Il novotel si trova in una bella posizione, molto comoda, specialmente per chi ha la macchina perché è fuori dalla città ma, al tempo stesso, in 5 minuti siamo praticamente in centro attraversando il Ponte che separa Vila Nova de Gaia da Oporto. L’Hotel è un po’ vecchio, ma le stanze sono pulitissime e spaziose con dei bei bagni grandi. Il prezzo che abbiamo pagato via Internet è veramente ottimo (53 Euro per due persone) e siamo molto soddisfatti soprattutto per la qualità del sonno che è stata eccezionale (facilitata anche dalla stanchezza). Unico problema, Internet non funziona!La mattina ci alziamo ed andiamo a fare colazione ad un centro commerciale vicino Arrabida dove per 2,90 Euro facciamo una colazione con due toast buonissimo, un caffè e latte e con un altro euro un succo d’arancia buonissimo.
Prendiamo la macchine a ci avviamo tra le stradine di Porto. Arrivati prima del ponte lasciamo l’auto in garage e facciamo tutto il Cais del porto a piedi sotto un bel sole ed un vento che ci rinfresca. Oporto è un saliscendi continuo e quindi cominciamo a salire e scendere stradine, vicoletti e strade più grandi. Prendiamo la Rua das Flores e troviamo un bar “ Mercearia das Flores” dove decidiamo di mangiare qualcosa scoprendo che tutti i prodotti sono rigorosamente biologici cucinati con maestria e buonissimi, ci fanno degli assaggini di salumi e formaggi, poi una tartina con pomodorini e formaggio ed infine un baccalà buonissimo, due bicchieri di vino rosso ed una spesa di poco più di 10 Euro a persona con dolce e due caffè. Buonissimo tutto, se avete occasione andateci non ve ne pentirete.
Continuiamo il nostro giro e dopo aver visto tutti i monumenti più importanti scopriamo una libreria “Lello e Irmao” in Rua Carmelitas 144 che è una meraviglia per una scala al centro della stessa che è qualcosa di eccezionale per la fattura come è stata realizzata. Vale la pena la visita ma si può fotografare solo la mattina dalle 9 alle 10, se volete farlo e… ne vale la pena, credetemi, mai visto niente di eguale!
La sera ritorniamo all’Hotel e prendiamo una cena leggera con toast e caffè e poi a letto.
18° Giorno 6 Giugno
Trasferimento a Lisbona in auto passando per Coimbra, Fatima e Obidos. La sera cena a Sabor Mineiro, churrascaria Brasiliana, grande rodizio di carne, molto buono con una spesa di 22 Euro a testa, rapporto qualità prezzo eccezionale. Pernottamento al Zuza Bed.
19° Giorno 7 Giugno
Aeroporto e ritorno in Italia. Bella gita anche se abbiamo fatto 4.000 Km in auto ma questo ci ha permesso di conoscere moltissimi posti interessanti e persone altrettanto meritevoli.
Ringrazio tutti per l’attenzione e spero di essere utile a qualcuno.