4 escursioni da provare al Lago di Misurina
Secondo una leggenda Misurina era la giovane figlia del re Sorapiss, bella ma capricciosa. Per accontentare uno dei suoi tanti capricci il re acconsentì a trasformarsi in un’alta montagna. Il caso volle che Misurina si trovasse proprio accanto al padre durante la trasformazione e, perdendo l’equilibrio, precipitasse dall’alto del monte perdendo la vita. Le lacrime di Sorapiss si tramutarono in due ruscelli che andarono a coprire il luogo dove la bimba era precipitata formando così il Lago di Misurina.
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Il lago è uno specchio d’acqua incredibilmente azzurro posto a cavallo tra le provincie di Belluno e Bolzano, tra il Veneto e l’Alto Adige, tra il Cadore e la Val Pusteria. Per secoli si è creduto che il Piave e l’Adige nascessero da questo lago (da qui il nome “Meso ai Rin” – “in mezzo ai ruscelli”) e proprio questo lago segnava il confine tra Venezia e il Tirolo prima e tra l’Italia e l’Austria poi, confine rimasto pressoché invariato dal Cinquecento alla fine della Prima Guerra Mondiale quando, a seguito della sconfitta dell’Impero Austro-Ungarico, tutto il territorio “al di la” del Lago passò al Regno d’Italia.
Oggi il lago è un piacevole luogo per tutti coloro che vogliano di godere delle bellezze delle Dolomiti senza dover essere per forza alpinisti o gran camminatori. Famiglie, giovani, giovanissimi, anziani, adulti, tutti possono riempirsi gli occhi delle bellezze del Lago di Misurina.
Il Lago è circondato da alcune delle più alte vette dolomitiche: Monte Cristallo, Tre Cime di Lavaredo, Sorapiss, tutte cime che superano ampiamente i 3000 metri o ci si avvicinano (la cima Grande, la più alta delle Tre Cime, raggiunge quota 2.999 msl), il lago pertanto può essere un’ottima base di partenza per conquistare questi giganti alpini.
Escursioni al lago di Misurina
Periplo del lago
Per i più tranquilli (evitiamo di dire i più pigri) il periplo del lago è una scelta obbligata; un sentiero per niente impegnativo di poco più di 2 chilometri e mezzo permette il giro completo. Sicuramente la parte più interessante è la sponda orientale dove il sentiero si immerge nel bosco; fra le fronde che costeggiano il sentiero di tanto in tanto si aprono magnifiche vedute sul Monte Cristallo e sul lago dove una colonia di folaghe nuota portandosi dietro (se è stagione) i pulcini appena nati.
Rifugio Col de Varda
Una volta terminato il giro e presa confidenza con il territorio il consiglio è di prendere la seggiovia biposto del Col de Varda che in pochi minuti porta dal lago (quota 1754 metri sul mare) ad una delle più belle terrazze panoramiche naturali delle Dolomiti a 2100 metri d’altezza. Il rifugio a monte della seggiovia è un ottimo punto di partenza per sentieri più o meno impegnativi che collegano diversi rifugi e punti panoramici imperdibili: verso il Rifugio Fonda Savio da un lato e il Rifugio Città di Carpi dall’altro.
Chiesetta della Madonna della Salute
Per quelli che invece non amano troppo le altezze il consiglio è quello di prendere la stradina bianca sterrata alla destra della seggiovia che in pochi minuti (e poca pendenza) porta alla Chiesetta della Madonna della Salute. La Chiesetta costruita nel 1899 fu consacrata nell’agosto del 1900 alla presenza della regina Margherita di Savoia. La regina trascorreva le vacanze a Misurina quando le arrivò la notizia dell’assassinio di suo marito, il re Umberto I, a Monza per mano dell’anarchico Gaetano Bresci. In fretta e furia furono preparati gli arredi e fu allestita la consacrazione per permettere la messa in suffragio del re. Una lapide all’interno della chiesetta ricorda il triste evento.
Tre Cime di Lavaredo
Se avete voglia di ammirare le Tre Cime da più vicino da Misurina parte la strada a pedaggio che in pochi chilometri vi porta al rifugio Auronzo punto di partenza per incredibili escursioni.
A Misurina si può arrivare da Dobbiaco, da Cortina o da Auronzo di Cadore e le strade sono tutte facilmente affrontabili anche da automobili un po’ attempate. Una volta al lago i parcheggi non mancano e anche i ristoranti o le possibilità di alloggio (forse un po’ troppi per i puristi della montagna…). Una volta parcheggiata l’auto le possibilità di trascorrere una magnifica giornata sono davvero innumerevoli.