Eravamo quattro amici a Cuba per Capodanno
26.12.2012 (Arrivo)
Dopo ben 12 ore di volo con la pessima compagnia aerea Blue Panorama, alle h. 16:30 locali atterriamo finalmente all’aeroporto Jose Martì di La Havana. Fatta la solita interminabile coda alla dogana, ci attende il nostro tassista (o, come si dice da quelle parti, chofer profesional), sig. Liecvis che, su indicazione di altri amici, abbiamo contattato dall’Italia. Devo subito premettervi che Liecvis si rivelerà elemento fondamentale della vacanza. Sarà, infatti, lui a portarci in giro per la Cuba occidentale con la sua mitica…Chevrolet del 1958! A parte il lato pittoresco, la sua presenza sarà determinante in tema di: ⁃ sicurezza. Sebbene Cuba sia un paese abbastanza tranquillo, avere al proprio fianco un “locale” è sempre raccomandabile; ⁃ celerità negli spostamenti. Padroneggiando alla perfezione sia l’autopista (autostrada), che le carreteras interne (entrambe sono prive di illuminazione, presentanto un discreto numero di buche e sono sovente attraversate da uomini ed animali), Liecvis ci ha permesso di potere vedere più cose possibili nei pochi giorni a nostra disposizione; ⁃ conoscenza di usi e prodotti locali. Durante i nostri numerosi spostamenti, non sono state rare le soste improvvise decise autonomamente da Liecvis, il quale ha colto tali occasioni per spiegarci usi e costumi locali o per farci gustare una delle tante prelibatezze locali. Le tariffe di Liecvis sono le seguenti: ⁃ € 15,00/20,00, pari a 25 CUC, dall’aeroporto a La Havana Vieja; ⁃ 120,00 CUC al giorno come autista, carburante compreso.
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Ci facciamo portare presso la casa particulare “Andres, Grisel y Familia”, sita in Consulado n°21 e/ Prado y Genio Centro Habana, anch’essa prenotata dall’Italia. Lì ad accoglierci c’è la simpatica Grisel, la quale, col suo ottimo italiano, ci mette subito a nostro agio. Dopo esserci rapidamente rinfrescati, facciamo un breve giro nei pressi della casa, che si rivela essere situata a due passi dal centro storico della capitale (La Havana Vieja). Ammirate rapidamente le famose quattro piazze principali, torniamo a casa per la cena. Ci attende un ottimo pasto a base di pescado, aragoste e riso. Stanchi a causa della lunghezza del viaggio e del fuso orario andiamo a letto, visto che dall’indomani si inizia a marciare….
27.12.2012 (La Havana)
L’indomani mattina, ottima colazione, sia dolce che salata, preparata da Grisel. Il tutto arricchito da un bel piatto di frutti locali tra cui vi segnalo la Guayaba dall’ottimo sapore e dalle rinomate funzioni disinfettanti delle vie intestinali (cosa non trascurabile da quelle parti…). Questo frutto viene anche venduto per le strade cubane anche sotto forma di barretta da spalmare sul pane. Fatta la colazione, andiamo a cambiare i nostri Euro in CUC. Vi segnalo che a Cuba hanno corso legale due monete: i menzionati CUC, utilizzati per lo più dai turisti, nonché i Pesos, utilizzati dalla popolazione locale. Il loro valore è ben differente (mi pare che un Peso, sia un 24esimo di CUC). Attenti alle truffe! Dopo una lunga fila per entrare in una banca, finalmente cambiamo i nostri Euro. A proposito, ricordatevi di munirvi di passaporto al momento del cambio, altrimenti potrebbero rifiutarsi di effettuare l’operazione. Finalmente, iniziamo il giro nel centro storico (La Havana Vieja) che ruota attorno alle quattro piazze principali: ⁃ Plaza de Armas; ⁃ San Francisco; ⁃ Plaza Vieja, dove vi consiglio di prendere un’ottima birra presso la Cervezeria ivi ubicata, andare a vedere tutta la città dalla Camara Oscura e di andare alla Casa del Chocolate sito in Calle Mercadere, la via che collega la Plaza Vieja alla Plaza de la Catedral; ⁃ Plaza de la Catedral, dove potete anche fare un salto nell’adiacente e turistica Boteguita del Medio per assaporare un buon Mojito. Successivamente, ci dirigiamo verso il Parque Central dove prendiamo il bus che ci fa fare il giro completo della città, unico modo per avere un’idea approssimativa del resto della capitale, visto il poco tempo a ns disposizione. Rientrati a casa, usciamo nuovamente per un giro serale sempre nel centro storico, dove è necessario prestare un minimo di attenzione visto il gran numero di persone che si avvicinano, per offrire di tutto, ma veramente di tutto…
28.12.2012 (Las Terrazas – Soroa – Vinales)
L’indomani mattina, con Liecvis e la sua mitica Chevrolet, ci dirigiamo alla volta di Vinales, sita nella provincia di Pinar del Rio e zona famosa per le piantagioni di tabacco. Prima di giungere a destinazione, decidiamo di fare le due seguenti tappe intermedie: Las Terrazas: un complesso turistico, che prende il nome dall’omonimo paesello costruito sulle rive del lago San Juan. È possibile andare a nuotare presso i Banos de San Juan, un sistema di piscine e cascate che ci hanno un po’ deluso vista la scarsità d’acqua cagionata dalla stagione secca. Soroa: area termale, in cui vale la pena andare a fare il bagno sotto la cascata di El Salto. Qui troverete qualcuno che, munito di apposito banchetto, vi farà gustare una serie di frutti locali tra cui la Pina de Raton, veramente delizioso. Vi segnalo, inoltre, che nel tratto di strada che collega Las Terrazas a Soroa potrete fermarvi per assaggiare il Guarapo (succo prodotto dalla spremitura della canna da zucchero) e il Mamey, altro frutto sensazionale. Nel pomeriggio, arriviamo a Vinales e ci dirigiamo a casa di Leonel y Amarilis (Calle Rafael Trejo Interior # 7 H; Cell.: 58 34 28 92; Tel.: 048 69 67 48). Qui ad accoglierci ci sono i due affabili padroni di casa che ci mettono subito a nostro agio offrendoci sigari e ottimi Mojito. Dopo una buna cena, in cui si segnala una crema di Guayaba con queso locale per dolce, iniziano in terrazza le lezioni di salsa tenute dal figlio dei padroni di casa. Successivamente, ci dirigiamo a piedi presso la locale Casa de la Musica, situata nella piazza principale della piccola cittadina, per trascorrere un piacevole dopocena.
29.12.2012 (Vinales – La Havana)
L’indomani mattina, tramite Leonel, andiamo dal campesino locale per un’escursione a cavallo nella Valle de Vinales per ammirare, in particolare, le piantagioni di tabacco. Il costo dell’escursione è di 20 CUC. Saliti sui nostri cavalli iniziamo l’escursione nella splendida vallata contraddistinta dai Mogotes, una sorta di enormi panettoni di formazione calcarea, che si ergono di tanto in tanto. Dopo un paio d’ore di cavalcata (sopportabile anche per persone inesperte come noi), raggiungiamo tre capanne dove un guajiro ci mostra come viene creato un sigaro, salvo poi offrircelo insieme ad un eccellente mojito preparato con il miele, anziché lo zucchero. Nel frattempo, nella capanna accanto, circa tre persone sono intente a squartare un maiale per preparare il chincharon, ottimo fritto con le interiora del suino. Da provare! Terminata questa magnifica escursione a cavallo, ci dirigiamo verso la Cueva de l’Indio, un sistema di grotte esplorabile sia a piedi che con la barca a motore. Interessante, ma nulla di particolarmente entusiasmante. Più interessante è stato raggiungere il vicino Mirador da cui è possibile abbracciare con lo sguardo praticamente tutta la Valle de Vinales. Stanchissimi, torniamo a La Havana, dove andiamo ad alloggiare nuovamente a casa di Grisel.
30.12.2012 (La Havana – Cienfuegos – Trinidad)
Si parte alla volta di Trinidad con tappa intermedia a Cienfuegos, che non merita più di un breve giro per le stradine del suo centro coloniale. Arriviamo a Trinidad nel primo pomeriggio e ci dirigiamo a casa di Oscar e Patricia, che si rivelerà una superba cuoca (Calle Pablo Pichs Giròn n°260; Tel.: 53(41) 996079; Cell.: 53772980; noemimc88@myrck). Lasciamo i bagagli a casa e ci fiondiamo nelle viuzze di Trinidad , che è un autentico gioiellino. Un autentico museo vivente, peraltro designato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Al di là di quello che potrete ammirare passeggiando nel centro storico con una qualunque guida turistica tra le mani, vi consiglio vivamente di assaggiare la superba Barra di Manì, una sorta di lingotto a base di arachidi che viene venduta per strada. Da non perdere anche il suggestivo tramonto che si può godere dalla collina su cui insiste la Iglesia Nuestra Senora de la Candelaria de la Popa, la più antica di Trinidad, purtroppo ridotta ad un ammasso di ruderi. Splendida cena preparata da Patricia con la chicca data da una crema di calabaca (zucca rossa) con noce moscata, servita come antipasto. Da leccarsi letteralmente i baffi! Dopo cena, insieme agli altri ospiti della casa, ci dirigiamo alla centrale Casa de la Musica, situata vicino la Plaza Major al centro di una gradinata. Subito dopo, sempre a piedi, decidiamo di andare nella discoteca locale: la Cueva. Un locale magnifico, ricavato all’interno di un complesso di grotte che cinge il centro storico di Trinidad. Da non perdere assolutamente!
31.12.2012 (Trinidad)
L’indomani mattina, temporeggiamo un po’ troppo prima di decidere se andare al parco naturale Topes de Collantes e alla cascata di El Nicho, così non riusciamo a trovare né l’auto, né i camion dell’ex Unione Sovietica che ci avrebbero portato lì. La nostra mitica Chevrolet, poveretta, non ce l’avrebbe fatta a percorrere la strada in salita sino all’ingresso del parco. Questo rimarrà l’unico rammarico della vacanza, specie dopo avere visto le foto di un nostro amico, incontrato proprio a Trinidad. Decidiamo, quindi, di farci un escursione a cavallo (20 CUC) sino alla cascata di Trinidad, dove ci andiamo a fare un bel bagno, dopo un paio d’ore di cavalcata. Al ritorno, ci fermiamo in un ranch dove ci fanno gustare un ottimo guarapo (con limone e Rum) e un po’ di chincharon. Si presenta anche un simpaticissimo campesino, che munito di chitarra inizia a strimpellare, storpiando tutte le canzoni tipiche cubane. Andiamo a pranzo in un ristorante difronte casa, dove ci preparano il riso più buono gustato durante la vacanza, e, successivamente, indossati i costumi ci fiondiamo alla volta della vicina (circa 3 Km) e splendida Playa Ancon, dove ci andiamo a fare l’ultimo bagno dell’anno. Rientrati a casa, ci prepariamo per la cena, in occasione della quale la mitica Patricia ha preparato un delizioso cerro (maiale) al forno, tipico piatto cubano di fine anno. La serata si rivelerà molto piacevole, grazie soprattutto agli altri ospiti della casa, provenienti da ogni parte del mondo. Poco prima di mezzanotte, ci dirigiamo alla Casa de la Musica, dove assisteremo al count down più suggestivo mai visto con il gruppo, che intona musica afrocubana, che alza il ritmo mano a mano che ci si avvicina al nuovo anno: splendida fine del 2012!
1/2.1.2013 (Cayo Santa Maria)
Levataccia alle h. 6:00 per il primo giorno dell’anno e partenza alla volta del resort Melia “Cayo Santa Maria” per due giorni di mare e relax assoluto. Ottime spiagge e attrezzature.
3.1.2013 (Cayo Santa Maria – Santa Clara – La Havana)
Lasciamo il Cayo Santa Maria e ci dirigiamo alla volta della vicina Rimedios, una piccola Trinidad con un delizioso centro storico chiuso al traffico. Assolutamente da vedere. Da lì ci spostiamo alla volta di Santa Clara, praticamente la citta del Che. Da non perdere: – il museo del Tren Blindado, fatto saltare in aria dall’eroe cubano con un manipolo di ribelli; – la grande Plaza de la Revolucion; – il Museo del Che, dove potrete ammirare cimeli e splendide fotografie che ritraggono il Che dall’infanzia in Argentina sino agli ultimi giorni trascorsi a Cuba. Veramente toccante! Successivamente, ci muoviamo verso la celebre Bahia de Cochinos (Baia dei Porci) per andare a fare un bagno nella meravigliosa Cueva de los Peces, particolarmente consigliata per gli amanti dello snorkeling. Lì, con pochi CUC, potrete noleggiare sia maschera, che pinne. Nel primo pomeriggio, andiamo a vedere il vicino Parque Nacional Ciènaga de Zapata la cui attrattiva principale è data dai coccodrilli. Ve ne sono realmente…..di tutte le taglie. Tanto per rimanere in tema, Liecvis ci porta a pranzare (nonostante fossero le 17:00 passate…) della ottima carne di coccodrillo da una sua amica, tale Ismaray, titolare di un ristorante situato nella strada che collega la Bahia de Cochinos all’Autopista Nacional. Da provare assolutamente. Terminato il lauto pranzo, torniamo alla Havana a casa di Grisel, dove, chiusi i bagagli, ci dirigiamo presso il famoso Hotel Nacional per gustarci nel relax più totale l’ultimo Mojito della vacanza.
4.1.2013 (Cayo Santa Maria – Santa Clara – La Havana)
Ultimo giorno: bagagli, shopping last minute al vecchio deposito della locomotive e via verso l’aeroporto. Ricordatevi di tenere da parte 25 CUC che dovrete versare necessariamente dopo il check in e prima di imbarcarvi. Vacanze purtroppo finite: si torna a casa con negli occhi e nel cuore la magia di questa isola incantata.