Eolie: un amore di vacanza

PRIMA DELLA PARTENZA: come accade in questi casi il volo (Meridiana, con partenza da Verona € 113,82 cad.) è stato acquistato molto tempo prima (meglio quindi aggiungere l’assicurazione) e poi viene lasciato lì, in un cassetto, pronto per essere utilizzato solamente al momento giusto. La cosa importante, quando si prenota un volo per le...
Scritto da: Volereetvolare
eolie: un amore di vacanza
Partenza il: 25/06/2007
Ritorno il: 04/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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PRIMA DELLA PARTENZA: come accade in questi casi il volo (Meridiana, con partenza da Verona € 113,82 cad.) è stato acquistato molto tempo prima (meglio quindi aggiungere l’assicurazione) e poi viene lasciato lì, in un cassetto, pronto per essere utilizzato solamente al momento giusto. La cosa importante, quando si prenota un volo per le Eolie, è verificare la coincidenza con l’aliscafo che da Palermo ti porta sulle isole. Ci sono solamente un paio di compagnie che fanno questo servizio e, tra l’altro, le partenze non sono frequenti. Noi abbiamo utilizzato l’Usticalines (www.Usticalines.It) che parte dal Molo Vittorio Veneto. I biglietti si acquistano direttamente presso la stazione marittima. La partenza è fissata per lunedì 25 giugno 2007 mentre il ritorno per mercoledì 4 luglio 2007 (periodo poco caotico). L’isola scelta è la meravigliosa Filicudi. L’albergo prenotato (non ce ne sono tanti sull’isola) è Villa la Rosa (www.Villalarosa.It) che oltre ad essere una pensione è pure un ottimo ristorante e pizzeria. APPUNTI PER IL VIAGGIO: abbiamo lasciato l’auto al Park to fly dove poi, con un bus navetta, siamo stati portati direttamente in aeroporto. Per 10 giorni, parcheggio scoperto € 42,00. Appena fuori dall’aereoporto di Palermo c’è la stazione dei bus che ti porta (€ 5) al porto per prendere l’aliscafo. Aliscafo Palermo/Filicudi € 27,62. Tempo impiegato: 2 ore e 30 circa. 1° GIORNO: Arrivo a Filicudi e primo approccio con l’isola. L’isola che abbiamo scelto è sicuramente meno turistica delle altre, straordinariamente silenziosa, calma e rilassante. Abituati al caos delle grandi città pare veramente un paradiso terrestre. Al porto ci sta già aspettando il cortesissimo Mimmo di Villa la Rosa che, con un accogliente sorriso, ci dà il benvenuto sull’isola e, caricate le valigie, ci conduce alla pensione illustrandoci brevemente le meraviglie del posto. Villa la Rosa non è sul mare e, se non si affitta un motorino (lo si può fare anche presso la pensione) forse non è così comoda per raggiungere la spiaggia ma è solo una piccolissima pecca. In fondo qui la gente è abituata a fare lunghe camminate in mezzo a questa natura incontaminata che è il modo migliore per riuscire ad apprezzarla veramente. Le stanze con la loro amaca sotto il portico, sono molto accoglienti in tipico stile filicudiano. Ci fanno subito presente che qui l’acqua non va assolutamente sprecata poiché ancora dipendono dall’arrivo della nave per i rifornimenti e, per tanto, basta veramente poco per rimanere senza. Lasciati i bagagli la prima tappa è Le Punte per un bagno rigenerante nell’azzurro mare dell’isola. Il posto è meraviglioso e diventerà presto il nostro principale luogo di relax. Consigli culinari: la cena alla pensione è spettacolare. Adelaide (moglie di Mimmo) in cucina dà il meglio di sé e stasera ci stupisce con una pasta al pesto con fagiolini e patate e una tagliata di tonno unica nel suo genere.

2° GIORNO: Programmazione della vacanza.

Decidiamo di riprenderci dal viaggio con un primo giorno di relax da trascorrere a Le Punte. Arriviamo fino al porto dove, oltre ad un alimentari che ci prepara dei panini golosissimi a prezzi modici (circa € 3,50), ci informiamo per i collegamenti con le altre isole che vogliamo visitare. Filicudi purtroppo (o per fortuna?) non è molto collegata, nel senso che ci sono una, al massimo due navi veloci, al giorno. Il problema più grande è il ritorno. Ma non ci perdiamo d’animo: qualche minuto per organizzarsi e poi via…Siamo pronti! Consigli culinari: da non perdere la pasta alla Norma di Adelaide! 3° GIORNO: Salina Dopo una sana e robusta colazione (stupenda la marmellata di mandarini di Adelaide) prendiamo la grande nave veloce diretti a Salina (€ 10,20 a/r). Il modo migliore per visitare queste isole in poco tempo (quello che abbiamo noi), è senza dubbio il motorino. A s. Marina ci sono un paio di posti dove fanno questo tipo di servizio. Con € 25 per l’intera giornata + € 8,00 per la benzina. Prima tappa Lingua dove c’è un lago naturale ma…Di fronte allo splendido mare che circonda l’isola tutto scompare. Giriamo il motorino e passando per la semplice cittadina Malfa andiamo diretti a Pollara che, per sentito dire, è il luogo più bello di tutta l’isola. Sarebbe così se non fosse, purtroppo, per l’alta marea non ci fa godere appieno delle meraviglie di questo posto dove la furia del mare contrasta con la pace e la sacralità generata dai due grandi faraglioni. Impossibile non comprare un paio di panini, superare la ripida scalinata e godersi tutto questo per qualche ora. Ultima tappa è Rinella, l’altro porto dell’isola, passando per il paesello Leni. Malvasia e capperi fanno da padroni su quest’isola (in realtà un po’ su tutto l’arcipelago). 4° GIORNO: Godiamoci Filicudi Giorno da turista su questa splendida isola. Andiamo a Pecorini mare ma l’azzurro dell’acqua a Le Punte è, senza dubbio, migliore. Decidiamo di goderci il tramonto nel punto migliore di tutta l’isola, Stimpignato, da dove si gode di una vista mozzafiato su Alicudi, lo scoglio di La Canna e Monte Nassari. Saranno i colori, la pace e la cordialità della gente ma la magia di questo posto ci ha veramente stregati. 5° GIORNO: Panarea e Stromboli Partiamo di buon ora con un programma niente male: una due giorni alla scoperta delle altre isole. Prima tappa la piccola ma conosciutissima Panarea (€ 16,30). Meravigliosa con i suoi colori tipicamente mediterranei (bianco e blu). Con le sue strette vie trafficate solamente dalle golf-car elettriche. Ci affascina talmente che decidiamo di addentrarci a piedi. È l’isola che fa “più vacanza” dove il turismo la fa da padrone. Arriviamo a piedi fino a Cala Zimmari (circa 30 minuti) dove la spiaggia è di sabbia (e quindi affollatissima) e l’acqua è caldissima (sembra una piscina). Se non ci si lascia scoraggiare dalla pendenza in circa 15 minuti si arriva a Cala Junco (passando per il villaggio preistorico) dove l’acqua è migliore rispetto a Cala Zimmari ma la spiaggia non è più di sabbia (non si può avere tutto!). In generale Panarea è più cara rispetto alle altre isole. Nel tardo pomeriggio partiamo per Stromboli (l’isola vulcano) dove decidiamo di passare la notte (€ 19,20). L’idea era quella di fare un’escursione sul vulcano ma, il tardo orario di arrivo e, soprattutto la mancanza di scarpe adatte, ci tengono lontani da quest’esperienza unica. C’è da dire che non avremmo potuto, nemmeno con la guida, arrivare in cima alla vetta. La semplicissima Pensione Aquilone ci accompagna nella nostra camera dove, dopo una doccia rigenerante, con la scusa di dover uscire a cena, ci avventuriamo alla scoperta dell’isola. Il viaggio è purtroppo breve perché, non appena scende il buoi, non essendoci illuminazioni, vedere è assai difficile. A differenza delle altre realtà viste, qui il paesello è posto un po’ più in alto rispetto al porto. Ci ha dato l’idea di essere più confortevole di altre isole come Filicudi. A dire il vero però non posso dire di averla visitata come si deve. Consiglio culinario da non perdere: la pizza Pupetta presso il ristorante Da Luciano. 6° GIORNO: Lipari Partenza per l’isola più grande delle Eolie: Lipari (€ 15,30). Anche qui affittiamo il motorino (20 € + 5 € benzina). Dal porto di Lipari andiamo verso Canneto che,a parer nostro, è il paesello più carino dell’isola anche se in realtà, in generale, non ci sembra di essere su una delle isole Eolie. Troppo industrializzata (intendiamoci, non come le grandi città del nord) rispetto alle altre. Diversa, per esempio da Panarea dove, nonostante ci fosse comunque tutto, conservava il suo aspetto mediterraneo. Comunque da Canneto passiamo per le Spiaggie Bianche, Capo Rosso e Porticello fino al paese di Acquacalda. Cave di pietra pomice sono il paesaggio tipico dell’isola. Si è fatto tardi, rientriamo nella nostra Filicudi (€ 13,30)…

ULTIMI GIORNI: Relax a Filicudi Ultime cose da vedere a Filicudi Le Macine con la sua visuale dall’alto e il villaggio Preistorico (una bella scarpinata ma da lassù si vede l’intera isola). Consigli culinari: gli arancini di riso di Adelaide, l’insalata filicudiana con i suoi capperi e la granita siciliana. Non abbiamo voluto vedere tutto di queste meravigliose isole perché si sa: bisogna sempre lasciare una scusa per tornare! CONCLUSIONI: – Penso che almeno una volta nella vita queste isole siano da vedere. Sono posti che ti entrano nel cuore con i loro colori e profumi.

– Non consiglio questa vacanza a chi ha bimbi perchè non ci sono spiagge di sabbia e le salite sono piuttosto ripide e frequenti.

– Consiglio la vacanza a chi vuole rilassarsi e vedere un mare dai colori incredibili.

– Consiglio la vacanza a chi ama le immersioni – Sconsiglio la vacanza a chi ama il comfort. Qui la fanno da padrone le scarpe comode. – Consiglio la vacanza in barca per poter raggiungere tutte le innumerevoli spiaggette.

– Consiglio la vacanza a chi vuole mangiare cose semplici ma esageratamente buone come i i primi piatti di Adelaide, i cannoli e le granite.

– Consiglio la vacanza a chi vuole vedere tramonti mozzafiato…



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