Entusiasmante esperienza tra Manchester e Penrith
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1° GIORNO – MANCHESTER
Poco dopo le 8:30 del mattino il volo Ryan Air Bergamo – Manchester atterra puntualissimo nella terra d’Albione.
La giornata inizia proprio bene: l’aeroporto di Manchester, molto moderno, ci accoglie in una giornata umida, ma non particolarmente fredda.
Prendiamo il treno che collega l’aeroporto al centro città ed una mezz’oretta dopo siamo a Piccadilly Station, dove ci fermiamo a mangiare un panino presso uno dei negozi della famosa catena Pret a manger.
Altri cinque minuti di metrolink (la metropolitana a cielo aperto della città) ci portano al nostro bellissimo hotel, il Jurjs Inn, situato a solo cinque minuti a piedi dal centro città.
E’ un hotel tre stelle molto confortevole e con un ottimo rapporto qualità- prezzo, che ci sentiamo di consigliare vivamente.
La nostra camera (la numero 530) è al quinto piano ed è ben insonorizzata.
Lasciati i nostri bagagli in reception, partiamo subito alla scoperta della città… rigorosamente a piedi!
Ciò che ci colpisce in particolar modo è il perfetto mix di antico e di moderno, che ci conquista.
Manchester è riuscita a passare dalla decadenza post-industriale alla gloria del recupero in chiave moderna delle aree più depresse della città: siamo davvero colpite!
Miriam nota subito che l’età media è più vicina alla sua adolescenza che alla mia maturità ed infatti scopriamo che Manchester è la città più giovane del Regno Unito.
Fuori dell’albergo, ci imbattiamo nella Beetham Tower, un azzardato grattacielo che ospita anche l’hotel Hilton. E’ stupendo, sembra sorvegliare la città attraverso i vetri chiari del suo involucro.
Passiamo anche di fronte alla nuovissima sala da concerto Bridgewater Hall ed alla classicheggiante Portico Library.
Camminiamo fino al centro, che coincide con Exchange Square.
Da un lato, il vecchio stabile del Corn Exchange (del 1902) è stato trasformato nel centro commerciale The Triangle, mentre di fronte un altro palazzo di fine ottocento è diventato Printworks, centro commerciale e di aggregazione.
Fra di loro, la Manchester wheel, che richiama la più famosa ruota panoramica del London Eye.
La strada che porta al centro è costellata di complessi commerciali, fra i quali spicca il modernissimo Arndale.
In fondo ad Exchange Square si trova Urbis, un’altra avveniristica struttura in vetro, a forma stondata. Aperta nel 2002, fino al 2010 ha ospitato mostre dedicate alle più famose metropoli del mondo (da cui appunto il nome di Urbis). Ora è chiusa per riaprire, entro la fine del 2012, come museo del calcio mondiale.
Dietro al Triangle c’è la vera chicca del centro storico: la bellissima Cattedrale gotica, iniziata nel 1422. E’ davvero imponente, sia fuori che dentro. Leggiamo che è la cattedrale maggiormente utilizzata, in UK, nei film, nelle serie tivù e nei videogiochi: la sua perfezione merita davvero tutta questa notorietà!
Dopo una puntatina all’Hard Rock Cafè – che si trova all’interno del Printworks – nello stesso complesso pranziamo in un pub dall’esotico nome di Norwegian Blue.
Dopo pranzo, saliamo sulla Manchester Wheel: nonostante il tempo piovoso, la vista è ottima, anche se i quattro giri completi mettono a dura prova le mie vertigini (mentre Miriam si diverte un mondo).
Torniamo in albergo a piedi (alla faccia dell’abbonamento che avevo acquistato per la giornata) passando dalla splendida Albert Square, dove troneggia la classicissima Town Hall, in stile gotico vittoriano.
La nostra camera d’albergo è davvero molto confortevole e – dopo esserci riposate al calduccio – usciamo brevemente per una frugale cena a base di pizza.
Rientrate in albergo, ci gustiamo il film-musical “Mamma Mia” in lingua originale inglese, prima di piombare in un placido sonno.
2° GIORNO – ancora MANCHESTER
Alle 9 scendiamo a far colazione, ripromettendoci che utilizzeremo ancora gli hotels della catena Juris Inn nei nostri viaggi in UK!
Facciamo un’ottima colazione nel ristorante dell’albergo, sul bancone affacciato sopra il canale: che vista da favola!
Stamattina il vento ci taglia la faccia, ma imperterrite continuiamo il nostro tour.
Dopo un paio di foto al “Peveril of the Peak” (il più vecchio pub di Manchester, che ha duecento anni), ci avviamo in metrolink alla zona portuale, recuperata agli inizi degli anni Duemila.
Dopo un po’ di shopping presso il Lowry Mall, ammiriamo esterno ed interno del Lowry, lo splendido centro culturale dei Salford Quays.
Di fronte, sull’altra sponda del canale, c’è l’Imperial War Museum, imponente struttura metallica aperta nel 2002. L’aspetto esterno ha il potere di richiamare immediatamente la crudezza e la freddezza della guerra.
Camminiamo fino ad arrivare di fronte allo stadio e riprendiamo il metrolink ad Exchange Quays.
Pranziamo ottimamente ed abbondamente a The Bar, uno dei tre pub vicini all’albergo.
Dopo un breve riposino, torniamo verso il centro storico per un’ultima passeggiata, dalla John Ryland’s Library (in splendido gotico vittoriano) fino alla Saint Ann’s Square.
Prima di tornare sui nostri passi, ci fermiamo a bere una cioccolata calda in uno dei vari bar del centro, vicino alla ruota panoramica.
Ci fermiamo in albergo a scrivere le cartoline, prima di cenare in uno dei pub della zona, il “Table Table”.
La sera in tivù guardiamo “Ratatouille” in inglese!
3° GIORNO – ci spostiamo a PENRITH
Finalmente oggi il tempo sembra essere più clemente, in quanto sia vento che pioggia che freddo sembrano aver deciso di concedere una tregua.
Ci rechiamo a Piccadilly Station, dove passeggiamo nei dintorni. La zona è ricca di negozi ed uffici che occhieggiano dal piano terra di nuovi, lussuosi grattacieli.
C’è ad esempio la Piccadilly Tower, ancora in costruzione, che diventerà il grattacielo più alto del Regno Unito (Londra esclusa).
Alle 12.15 prendiamo il treno per Edimburgo, che ci porterà a Penriht, ad un’ora e mezzo da Manchester.
Ci incontreremo lì con Eva, la mia amica tedesca che non vedo da 25 anni!
La giornata è tersa e per un’ora e mezzo ci godiamo il verde splendore della campagna inglese: sia Miriam che io siamo delle fanatiche del telefilm “L’Ispettore Barnaby” e ci sembra di essere piombate sul set di una delle sue indagini!
Sedute insieme a noi, un’altra coppia madre-figlia di ritorno su Edimburgo (circa 3h30 di treno da Manchester).
Penrith, un paesino di appena 15mila abitanti, è un luogo delizioso.
Ex-capitale della Cumbria, ancora oggi punto di partenza delle escursioni nel North Lake District, accoglie il visitatore che scende dal treno con le rovine di uno splendido castello, facente parte del circuito “English Heritage”.
Le rovine sono appositamente state lasciate senza ricostruzioni : l’effetto è davvero sorprendente. Intorno, nel parco del castello, si possono praticare vari sport nelle apposite arene a disposizione.
Il castello domina Penrith dall’alto di una collina, in fondo alla quale è adagiato il centro cittadino, ruotante intorno alla Torre dell’Orologio di Market Place. E’ un piccolo centro pieno di vita, di negozi e di locali.
Ci fermiamo a spedire le ultime quattro cartoline, prima di incontrarci con Eva e suo marito Charles. Trascorriamo tre piacevolissime ore in loro compagnia, mangiando in un ottimo pub della zona, dove vengono serviti i più tipici piatti inglesi.
Il treno ci riporta a Manchester verso le 22 e – preparati i bagagli – dormiamo qualche ora.
4° GIORNO – SI RIENTRA
Alle 3.50 suona la sveglia e – fatto il check-out in albergo – un taxi ci riporta in aeroporto. Ci pare impossibile che siano trascorsi già tre giorni dal nostro arrivo! Alle 10 del mattino siamo già a Bergamo, con tanti bei ricordi nella mente e nel cuore.