Entroterra Siculo: UNA SCOPERTA

Ciao a tutti ragazzi, voglio raccontarvi una mia esperienza siciliana. Molti di noi sono abituati a parlare sempre dei soliti posti, invece questa volta, voglio raccontarvi quello che ho visto ad inizio giugno, e cioè la vera Sicilia, quella non turistica e nascosta. Abito ad Udine, ho amici che abitano in Sicilia e precisamente a Caltanissetta,...
Scritto da: olegna78
entroterra siculo: una scoperta
Partenza il: 01/06/2006
Ritorno il: 10/10/2006
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti ragazzi, voglio raccontarvi una mia esperienza siciliana. Molti di noi sono abituati a parlare sempre dei soliti posti, invece questa volta, voglio raccontarvi quello che ho visto ad inizio giugno, e cioè la vera Sicilia, quella non turistica e nascosta.

Abito ad Udine, ho amici che abitano in Sicilia e precisamente a Caltanissetta, nel cuore geografico dell’isola. Ho deciso di andarli a trovare approfittando del ponte del primo maggio. Non è la prima volta, e quindi mi so muovere bene. Volo Wind Jet da Venezia per Catania sulle 120 euro A/R. Da Catania ho preso un autobus delle autolinee Sais, con destinazione Caltanissetta. Al mio arrivo, i miei amici mi hanno subito proposto di girare l’isola in lungo ed in largo, ma questa volta mi sono impuntato di visitare il suo entroterra.

Inizio col dire che la città di Caltanissetta, con i suoi 60.000 abitanti, risulta la più popolosa dell’entroterra, appunto. E’ una città ricca di storia e molto graziosa. A misura d’uomo. Si trova attorno ad una collina, e le sue salite e discese permettono di godere di un bel panorama. In questa città vi consiglio alcuni posti: il B&B Piazza Garibaldi (www.Piazza-garibaldi.It) all’interno di un antico palazzo e con terrazzo panoramico sulla piazza principale; ristorante/pizzeria Il Teatrino, in una stretta viuzza del centro storico, vi consiglio pesce (con 25€ pranzo completo) e le magnifiche pizze; Torronifico Geraci, non andrete via senza acquistarne una confezione (www.Geraci1870.It); l’Amaro Averna che con mia sorpresa non sapevo fosse nato e prodotto a Caltanissetta in via Xiboli; le immancabili Pane e Panelle sparsi tra i tanti chioschi in città; i panini di Parisio una bomba calorica di wrustel patanine ketchup maionese cipolla tutto piastrato e chi più ne ha più ne metta; una passeggiata all’antico mercato della Strata Foglia di mattina presto; ed un tuor per le varie chiese e monumenti della città.

Di Caltanissetta fatene un punto di riferimento per effettuare vari spostamenti, tipo: Castello di Mussomeli a circa un’ora dal capoluogo nisseno (nisseni=abitanti di CL), Castello di Mazzarino, Castello di Falconara, Piazza Armerina ed i suoi mosaici, ecc…

Unica cosa negativa, la viabilità interna non è delle migliori, strade curve e strette, molte volte prive di segnaletica, fanno innervosire. Credo che in moto, invece, ne valga la pena e si possa apprezzare meglio questa particolarità che rende caratteristico il paesaggio interno della Sicilia, con terra bruciata dal sole, carretti che ti passano per strada, colline alberate, ecc.

Un’altra cosa che ho visitato e di cui sconoscevo l’esistenza, sono le miniere di zolfo. A quanto pare Caltanissetta fino alla metà del 900 era la maggior produttrice di questo materiale, tanto da avere l’appellativo di capitale dello zolfo.

Le miniere sono in via di bonifica e rivalutazione, ma i miei amici conoscono alcuni passaggi che ti permettono di entrarci ugualmente e toccare da vicino questo mondo abbandonato. Molto interessante ma tutto da riprendere.

Per fare tutto quello che vi ho raccontato vi bastano quattro giorni, per il resto, sempre stazionando a Caltanissetta potete visitare la Valle dei Templi a 40 minuti, Palermo ad un’ora e dieci, Catania e Cefalù a 50 minuti.

Insomma, la Sicilia, per l’ennesima volta, mi ha stupito.

Ogni volta ci sono sempre cose nuove e posti interessanti da visitare.

Non vi nascondo che sto preparando un’altra spedizione per settembre.

Ciao e alla prossima.



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