Engadina e Livigno: due perle montane

L'Engadina in Svizzera e Livigno in Alta Valtellina saranno le protagoniste della breve trasferta vicino a casa durante la quale passeggiate, shopping e buona cucina ci regaleranno appaganti fatiche e momenti di relax
Scritto da: alvinktm
engadina e livigno: due perle montane
Partenza il: 24/07/2015
Ritorno il: 25/07/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Eccoci a un altro splendido week end di caldo e sole in un estate che sembra proprio volersi vendicare della pioggia dell’anno passato; tante emozioni ci attendono insieme a nuove montagne da esplorare e a località già conosciute, in compagnia della nostra settembrina. L’Engardina in Svizzera e Livigno in Alta Valtellina saranno le protagoniste della breve trasferta vicino a casa durante la quale passeggiate, shopping e buona cucina ci regaleranno appaganti fatiche e momenti di relax. Se queste zone vi incuriosiscono trovate ulteriori informazioni su escursioni e ristoranti nel mio diario di viaggio “Da Livigno all’Engadina” pubblicato on line da Turisti per caso all’indirizzo http://turistipercaso.it/lombardia/69655/da-livigno-allengadina.html.

CONSIDERAZIONI…

Sicuramente la bellezza del luogo dipende dagli occhi di chi lo guarda ed è lecito giudicare un viaggio anche in base al proprio umore, alle preferenze personali, agli eventuali intoppi incontrati, alla gente e alle condizioni meteo, tuttavia a mio parere ci sono degli angoli di mondo del quale è difficile non innamorarsi. Certo, se una persona detesta le località montane e non riesce a considerarsi in vacanza senza la sabbia e la sdraio probabilmente giudicherà impegnativa e stancante una due giorni del genere. A volte però ci si priva di nuove esperienze senza sapere cosa si perde davvero e l’Engadina, con la confinante italiana Livigno, può rivelarsi un ottimo inizio per coloro ai quali la parola ‘montagna’ ha fin’ora provocato solo un fastidioso prurito.

La prima meta del fine settimana è la VAL ROSEG, un gioiello svizzero naturale incastonato tra il massiccio del Bernina, il gruppo del Sella, la Forcola di Surlej e la cui scoperta inizia dall’abitato di Pontresina. Per chi come noi proviene dalla media Valtellina il paese è facilmente raggiungibile seguendo la strada n° 29 che da Tirano attraversa la Val Poschiavo sino al Passo Bernina per poi discendere dolcemente in un incantevole cornice disegnata da laghi alpini, torrenti glaciali, picchi innevati e ghiacciai perenni, pascoli e più in basso pinete. Le belle case di Pontresina insieme alla lussuosa struttura, simile a un castello, dell’hotel Walther compaiono poco prima d’incrociare la carrozzabile 27 dell’Engadina e la val Roseg inizia proprio dalla stazione ferroviaria del villaggio nota per essere una delle fermate del suggestivo trenino rosso del Bernina (dal 2008 patrimonio mondiale dell’UNESCO). Bisogna lasciare l’auto in uno dei parcheggi a pagamento lì vicino (il parcometro accetta solo i franchi ma c’è una macchinetta dove poter cambiare le banconote di euro in monete svizzere) e proseguire a piedi in quanto il tracciato sterrato che s’inoltra nella lunga vallata è chiuso al traffico veicolare. In alternativa si può provare la romantica esperienza di salire su una carrozza trainata da cavalli oppure noleggiare una più pratica ed economica mountain bike. Qualunque sia il mezzo di trasporto prediletto la piacevolezza delle impressioni regalate dai panorami incontaminati saranno le stesse, l’importante quindi sarà solo muoversi e avere la voglia di scoprirle.

Noi abbiamo scelto la camminata per far divertire anche il nostro accompagnatore a quattro zampe e abbiamo percorso i sentieri limitrofi alla via principale immersi in uno splendido bosco di conifere dal terreno scuro ricoperto qua e là da un manto verde rigoglioso. Il borbottare delle piccole rapide create dalle acque grigie del fiume hanno animato il silenzio della pineta insieme ai cinguettii di qualche allegro uccellino e in questo rilassante contesto, dopo circa due ore di leggera salita, davanti a noi si è spalancata l’incantevole vallata che accoglie il rifugio Roseg Gletscher. Un ampio pascolo riempe il fondo della vallata incorniciato da ripidi altipiani tagliati dai torrenti e dagli ultimi lembi di pineta mentre sullo sfondo troneggiano i ghiacciai abbarbicati su massicci imponenti. Dal rifugio partono percorsi impegnativi per raggiungere le quote più elevate ma noi ci godiamo il meritato riposo distesi sul prato al sole prima di tornare alla macchina e proseguire nel viaggio.

Solo una decina di chilometri separano Pontresina dalla rinomata e costosa località turistica di ST. MORITZ dove i super hotel a cinque stelle e le abitazioni signorili sono disposti lungo il fianco della montagna e si affacciano sull’omonimo lago contemplando i rilievi circostanti. Vale la pena scoprire, se non tutta, almeno una parte della pista ciclo pedonale che circonda il bacino lacustre protetto, sul lato opposto del centro abitato, da una fitta pineta. Una volta osservato il paese dal basso si può percorrere la nuova passerella sopraelevata ed entrare nell’avveniristico parcheggio sotterraneo dal quale, attraverso una sequenza di scale mobili, si sbuca in pieno centro proprio accanto al famosissimo Badrutt’s Palace. Questo hotel simbolo di St. Moritz è stato costruito nel 1896 e troneggia sul paesaggio con la sua possente torre dal tetto marcatamente appuntito e l’imponente struttura abbellita da torrette minori somigliante a un castello. Da qui si può intraprendere una breve passeggiata tra le vetrine di costosissime gioiellerie e boutique e godere di quell’onnipresente atmosfera di lusso e ricercatezza invidiata da molti ma accessibile a pochi. Negozi a parte il posto offre moltissime opportunità di svago nella natura, dal trekking alla mountain bike e all’equitazione solo per citarne alcune, e nel vicino incantevole lago di Silvaplana si possono svolgere attività balneari come il kitesurf.

La notte ovviamente non la trascorriamo in Svizzera, troppo cara per le nostre tasche, percorriamo invece in senso opposto il Passo del Bernina e superiamo il valico della Forcola per arrivare ai 1800 metri di LIVIGNO, chiamato anche il piccolo Tibet. Oltre a rappresentare un luogo di ritiro per diversi atleti impegnati nella preparazione di appuntamenti sportivi, Livigno è famosa per essere una zona extra doganale dove quindi risulta vantaggioso acquistare alcolici, sigarette e altro, così come fare il pieno alla macchina (per esempio noi abbiamo risparmiato cinquanta centesime al litro sul diesel rispetto ai prezzi dei distributori più economici del resto della Valtellina).

Per il pernottamento siamo tornati all’hotel Piccolo Mondo, ottimo garnì dalle camere in legno, la colazione eccellente e soprattutto disponibile ad accettare i cani senza alcun sovrapprezzo. Il sito internet è: http://www.hotelpiccolomondo.it.

Sul ristorante Bellavista è invece caduta la scelta per la cena; si trova a pochi passi dall’albergo, ha un’area esterna, offre un’ampia scelta di piatti e pratica il 10% di sconto ai clienti del ‘Piccolo Mondo’. Il sito internet è: http://www.bellavistalivigno.it/ristorante-tipico-valtellinese/livigno/1/Ristorante-Bellavista.

La serata si conclude con una lunga passeggiata per le vie del centro abitato tempestate di negozi, alcuni dei quali aperti fino a tardi, e una breve sosta per il caffè in uno dei caratteristici pub del piccolo Tibet nei quali l’animazione non manca mai.

La mattina seguente lasciamo entrare dalla finestra della camera l’aria pungente e umida della notte appena trascorsa resa ancora più piacevole da un refrigerante acquazzone estivo, mai così agognato come in questa torrida estate. Nel cielo sono rimaste una manciata di nuvole bianche, residuo dei ben più gonfi nembi temporaleschi, la roccia della montagna ha un colore grigio scuro e lo spettacolo della vallata verdissima baciata dal primo sole si prepara a sbocciare: è meraviglioso.

Contempliamo per un po’ questo idillio quindi torniamo con i piedi per terra e ci rimpinziamo con un’abbondante e varia colazione. Con addosso l’energia di uova, prosciutto e marmellate guidiamo sino all’estremità opposta del paese da dove ha inizio la seconda escursione della nostra breve fuga estiva. La meta è il Passo di VALLE ALPISELLA a 2292 metri di quota, un piacevole percorso amato soprattutto dai bikers che, una volta scalato il valico, proseguono fino alle Dighe di Cancano e tornono a Livigno attraverso la bellissima Val Trela compiendo in tal modo un fascinoso anello interamente pedalabile.

Ma torniamo a noi; una strada sterrata pianeggiante e chiusa al traffico costeggia il lago di Livigno per circa una mezz’ora di cammino fino al rifugio Alpisella. Da qui il tracciato si fa più stretto e in salita addentrandosi tra i pini mughi e le alte conifere per un’altra ora e trenta. Lungo il tragitto il panorama si apre sulla selvaggia vallata dalla quale è possibile raggiungere il piccolo villaggio di Trepalle poi, nel tratto intermedio, i rilievi si stringono intorno agli escursionisti come in un canyon, costringendo gli occhi a guardare i ripidi fianchi rocciosi. Alla fine però l’ampiezza del passo Alpisella compare inattesa dietro una curva. Le baite dell’alpeggio e il laghetto incorniciato da cespugli d’erbi e fiorellini gialli abbelliscono il paesaggio ripagando la vista e regalandoci un luogo tranquillo in cui rilassarsi nella natura.

Dopo la bella camminata e prima di risalire in auto per tornare a casa è sempre un ‘piacevolissimo obbligo’ fermarsi alla Latteria di Livigno per gustare una generosa coppa gelato accomodati sulle sdraio della terrazza esterna. All’interno della struttura c’è un punto vendita dove acquistare yogurt e formaggi di loro produzione, inoltre è possibile assistere ad alcune fasi della lavorazione del latte e visitare il piccolo museo degli attrezzi.

Per saperne di più consultate il sito internet: http://latterialivigno.eu/index.php?lang=it

Speriamo che altri week end come questi animino la nostra estate e soprattutto mi auguro di avervi dato qualche buona idea per organizzare la vostra prossima vacanza in montagna.

Guarda la gallery
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Val Roseg

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I colori glaciali della Val Roseg

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carrozza con cavalli in val Roseg

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lago di Livigno

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Val Alpisella

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St. Moritz visto dal lago

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lago di St. Moritz

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Passo Alpisella

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Livigno



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