Enfasi napoletana

Siamo una giovane coppia di Roma, Iacopo e Sara, che per festeggiare un difficilissimo round Sara Vs Esami vinto dalla splendida guerriera, hanno deciso di inoltrarsi nella luminosa Partenope. Partiti da Roma con la tariffa amica Trenitalia, siamo giunti a Napoli alle ore 12:00 dopo appena 2 ore di viaggio pagate 15 Euro a testa. Abbiamo preso...
Scritto da: sindachì
enfasi napoletana
Partenza il: 25/03/2009
Ritorno il: 27/03/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Siamo una giovane coppia di Roma, Iacopo e Sara, che per festeggiare un difficilissimo round Sara Vs Esami vinto dalla splendida guerriera, hanno deciso di inoltrarsi nella luminosa Partenope.

Partiti da Roma con la tariffa amica Trenitalia, siamo giunti a Napoli alle ore 12:00 dopo appena 2 ore di viaggio pagate 15 Euro a testa.

Abbiamo preso l’autobus R2 sotto la statua di Garibaldi e dopo un viaggio all’insegna del clima napoletano siamo giunti al nostro appartamento sito in via Chiaia o Chiaja che si voglia. Sara, bramosa di approfondire la cultura gastronomica del posto, è scesa rapidamente dalle scale (l’ultimo giorno siamo invece rotolati) per dirigersi verso l’ambita meta: GAMBRINUS! Il famoso Caffé napoletano dove hanno pasteggiato prima di noi D’annunzio, Oscar Wilde e il meno blasonato Mussolini. Il Caffè Gambrinus colpisce fin da subito per l’eleganza, il savoir faire e la gentilezza dei baristi napoletani che non perdono l’occasione di prenderti in giro chiedendoti se insieme al caffé gradisci un’acqua liscia o naturale. Il caffé è ottimo, tanto che non abbiamo provato nessun altro bar, attenzione solamente alla tazzina bollente in tipica tradizione napoletana. Per pranzo una fugace pizza al taglio dal buon RossoPomodoro che si affaccia su Piazza Trento e Trieste, da lì prima tappa l’adiacente Chiesa di San Ferdinando, nella quale, ci dicono, vengono celebrati esclusivamente funerali di persone del posto o di personaggi famosi napoletani. Prossima tappa Piazza del Plebiscito e la colossale Basilica di san Francesco da Paola. La piazza ci ha colpito per la sua pulizia e immensità, pochissime persone transitavano e ne abbiamo approfittato per qualche foto. Abbiamo proseguito con una infinita passeggiata che ha toccato varie mete importanti tra cui: Castel Nuovo, via Cristoforo Colombo (lungomare), via Mezzocannone, (ci inoltriamo nel quartiere Spaccanapoli), entriamo nella Chiesa San Paolo Maggiore, molto grande e ricca di affreschi. Ci sembra di essere nel quartiere di San Lorenzo a Roma, forse per la presenza di molti giovani, vista la presenza dell’Università, alcuni sdraiati a terra a bere una birra a Piazza San Domenico Maggiore, proseguiamo la nostra lunga passeggiata in via Port’Alba dove abbiamo passato un’ora buona a spulciare libri di ogni sorta mescolati senza alcun ordine, riprendiamo dunque Via dei Tribunali, poiché rapiti dall’atmosfera che si respira in questo bellissimo quartiere, ci siamo dimenticati di visitare il Duomo. Percorriamo nuovamente la suddetta via, il che non ci dispiace, e arriviamo di fronte all’imponente Duomo, famoso per il miracolo di San Gennaro (la liquefazione del sangue), ci dirigiamo infine a Corso Umberto I, perché le nostre gambe non reggono più e decidiamo di prendere un autobus (sempre l’R2) che ci porta al Teatro San Carlo. Breve visita alla Galleria Umberto I per finire con un tentato tramonto a Castel dell’Ovo, peccato che il sole abbia deciso di non tramontare dove avevamo deciso. Al ritorno verso casa, poco prima di cena, abbiamo avuto la brillante idea di assaggiare le sfogliatelle napoletane in una pasticceria prelibata: Pintauro, sita in via Toledo. Consigliamo la sfogliata frolla anziché riccia entrambe servite rigorosamente calde. Come era prevedibile, la leggera sfogliata ripiena di ricotta ci ha bloccato l’appetito, ma non ci siamo abbattuti e abbiamo proseguito verso RossoPomodoro dove abbiamo ordinato un antipasto di fritti misti da portar via. Siamo quindi tornati a casa esausti a guardarci una puntata del nostro telefilm preferito (Prison Break) davanti ad un buon piatto di fritti (pagato 7 euro e molto abbondante).

La mattina seguente, di buon ora alle 10, siamo usciti con l’odore di Gambrinus nelle narici che ci guidava. Dopo una lauta colazione a base di 3 paste, di cui consigliamo quella con crema e amarena, mentre sconsigliamo il cappuccino o caffè macchiato che sono come quelli di Roma, ci siamo diretti verso Posillipo alla ricerca della villa dove giravano “Un posto al Sole”, per specifica mania di Iacopo. Tanto per precisare…Non l’abbiamo trovata! Abbiamo preso l’autobus 140 in via Santa Lucia, adiacente a piazza del Plebiscito, e siamo scesi alla fermata di Posillipo del parco Virgiliano, impiegando una mezz’ora. All’entrata del parco, siccome era giovedì, abbiamo trovato un simpatico mercatino di vestiti e casalinghi. Il parco non era niente di particolare, ma si gode di un’ottima vista sulla Napoli sottostante. Al ritorno siamo stati sorpresi da una Napoli bloccata da polizia, Rai e una piccola folla di persone in Piazza del Plebiscito…Ebbene si, siamo stati pedinati, il nostro buon Presidente del Consiglio ci ha raggiunti anche a NAPOLI!!! A pranzo siamo andati dal tanto consigliato Ciro sito in via Santa Brigida, abbiamo preso due primi di pesce e due contorni, ma siamo rimasti delusi, tanto che la generosa Sara per la prima volta in vita sua non ha lasciato la mancia: nelle vongole c’era la sabbia e il prezzo era abbastanza elevato. Dopo pranzo ci siamo andati a riposare un paio d’ore a casa per poi ripartire nel pomeriggio alla visita della splendida Napoli sotterranea. Abbiamo preso l’appuntamento alle ore 18:00 davanti al caffè Gambrinus, sito web www.Lanapolisotterranea.It Siamo rimasti veramente contenti dell’escursione, nonostante ci abbiano accodato ad una scolaresca siciliana, certamente non silenziosa. La visita dura un’ora e mezza e si articola all’interno delle cisterne e degli ex acquedotti sottostanti l’attuale Napoli che durante la II guerra mondiale sono stati usati come bunker. Il titolo dell’articolo prende spunto da una battuta della nostra guida che in passato è stato rimproverato di mettere troppa enfasi nelle spiegazioni, cosa che a noi ha lasciato invece particolarmente soddisfatti. Finita la visita siamo andati spediti a mangiare da Brandi, ristorante pizzeria che si vanta di aver inventato la pizza margherita in onore della Regina Margherita. Abbiamo assaporato le nostre pizze sulla melodia di un duo napoletano di cantanti itineranti particolarmente bravi. Se non fosse stato per il prezzo, decisamente esagerato, saremmo rimasti contenti. Attenzione che in questo ristorante i prezzi sul menù sono esclusi dal prezzo del servizio che è del 15% e del coperto. In sostanza per due pizze e 1 bottiglia d’acqua da mezzo litro abbiamo speso 24 Euro. Satolli e un po’ arrabbiati siamo tornati alla nostra dimora, le strade serali di Napoli anche se centrali non sono proprio del tutto sicure, abbiamo infatti proseguito a passo spedito con un po’ di ansia. La mattina del venerdì, per raggiungere la stazione e prendere il treno per Roma delle 10:25, ci siamo concessi il lusso di un taxi, anche perchè Sara si è riportata mezza pasticceria a casa…Il tragitto da via Chiaia alla stazione ci è comunque costato 9 euro e una piacevole chiacchierata mattutina con il tassista amareggiato per il clima politico-sociale degli ultimi anni. Il suo giudizio si può sintetizzare in una frase: il male di Napoli sono i napoletani.

Concludendo siamo rimasti molto soddisfatti del clima napoletano, di giorno abbiamo girato senza problemi e siamo sempre stati accolti con simpatia e ospitalità da un popolo che avrà di certo i suoi problemi ma non rinuncia tanto facilmente alla sua enfasi.

Auguriamo a tutti un buon soggiorno a Napoli! Sara e Iacopo



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