Emozioni di un viaggio

Prima di partire per il sud America ero' gia' preparata a cio' che avrei dovuto vedere, ma MAI avrei pensato di assistere ad una manifestazione cosi' decisa di colori e profumi. Se mi domandassero cos' e' che mi ha colpito di piu' dell' Ecuador continentale direi subito e senza esitazione gli odori penetranti ( non solo quelli gradevoli...
Scritto da: Serand
emozioni di un viaggio
Partenza il: 08/08/2003
Ritorno il: 28/08/2003
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Prima di partire per il sud America ero’ gia’ preparata a cio’ che avrei dovuto vedere, ma MAI avrei pensato di assistere ad una manifestazione cosi’ decisa di colori e profumi. Se mi domandassero cos’ e’ che mi ha colpito di piu’ dell’ Ecuador continentale direi subito e senza esitazione gli odori penetranti ( non solo quelli gradevoli naturalmente !!!) i colori con cui la popolozione identifica la vita e il proprio modo di essere ( rosa, blu, verde e giallo, tutti in tonalita’ accese ). Sali sopra i loro autobus…Parti…Guardi fuori dal finestrino ed in mezzo alle Ande, lungo le strade a strapiombo su crepacci tremendi, al di sopra delle nuvole ( basta dire che Quito e’ alla bellezza di circa 2.800 mt sopra il livello del mare…E si sale…Si sale ancora ), vedi loro, seduti in una posizione particolare, tutti rannicchiati per ripararsi dal freddo e coperti da mantelle coloratissime, con cappelli buffissimi…Come non rimanerne colpiti!!!? Poi la foresta Amazzonica, i vulcani e la loro maestosita’; le strade dissestate; i venditori ambulanti mai invadenti e insistenti; l’ odore delle papas fritte, il pollo empanado accompagnato sempre da arroz ( riso ) come fanno i cinesi. E che dire delle Galàpagos: un concentrato di flora e fauna ormai scomparsi da altre parti della Terra; l’ Oceano Pacifico con le sue acque cristalline, la sua agitazione, le gradazioni del blu e quei grandi occhi …Li senti addosso…Ci sono! Le Galàpagos ti rapiscono: non credo ci sia altro angolo al mondo paragonabile o simile ad esse, sono uniche, irripetibili. Otto giorni ( ce ne sarebbero voluti altri mille !!! ) a contatto con la natura incontaminata dell’ origine. E’ li’ che ti senti parte di un “tutto”, di un qualcosa che ci unisce. Capisci che e’ ipocrisia sentirsi padroni dell’ universo, e’ ridicolo pavoneggiarsi con aria di superiorita’ di fronte a tutto cio’, alla forza della natura…Della vita. Chi fara’ un viaggio in questi posti, sappia che si trovera’ a riflettere spesso…Molte le occasioni per raffrontarsi con se stessi e con gli altri…E’ verissimo che ogni viaggio dovrebbe portare a questo, ma il paese dei vulcani ( l’ Ecuador ) e la culla dell’ evoluzione della specie ( le Galàpagos ) hanno un fascino particolare…Indimenticabile.

Questo viaggio non e’ stato solo toccato da cose positive, purtroppo la poverta’ e’ evidentissima, l’ ignoranza in cui sono tenute le persone ( sia a livello informativo che culturale ) e’ visibile a occhio nudo… Ma qua ho voluto racchiudere solo le sensazioni piacevoli.

Poi i miei compagni di viaggio: Claudia, Enrico ( ribattezzato Enriquez), Gb e Gius che mi hanno fatto capire molte cose di me, mi hanno messo di fronte alla realta’ in modo semplice e onesto. Prima di partire avevo un po’ il timore che le cose non andassero fra di noi ( sarebbe stato comprensibile visto il numero e il livello di amicizia ) ed invece al rientro, oltre ad un bagaglio di nuove emozioni, di colori e sospiri da ricordare per il resto della vita…Ho la consapevolezza di aver incontrato dei veri amici, con cui posso essere me stessa. Insieme abbiamo parlato di tutto, abbiamo riso e ci siamo anche scontrati, ma proprio questo fa una vera amicizia, riuscire a raffrontarsi e a mettersi in dubbio, apprezzare le critiche ed usarle per crescere…Magari insieme. Questo viaggio e’ stato anche questo: sono partita da sola, e sono rientrata con altre quattro amici a cui adesso sono legata da un affetto che, sono certa, andra’ crescendo. Dite che sia stato merito dell’ aria che si respira in Ecuador? Serena “IT IS NOT THE STRONGEST OF THE SPECIES THAT SURVIVE, NOR THE MOST INTELLIGENT, BUT THE MOST RESPONSIVE TO CHANGE ” Charles Darwin ( 1835 )



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