Elba – giugno 2009
..occasione unica e rara: una settimana di ferie a Giugno!
Dove andiamo?! Anche grazie ai racconti di TPC, scegliamo l’Isola d’Elba.
Il nostro racconto non vuole essere un diario delle giornate trascorse sull’isola, piuttosto una lista di consigli pratici e utili per visitare l’Elba…
Vi consigliamo di:
• Acquistare la guida “Elba...
..Occasione unica e rara: una settimana di ferie a Giugno! Dove andiamo?! Anche grazie ai racconti di TPC, scegliamo l’Isola d’Elba. Il nostro racconto non vuole essere un diario delle giornate trascorse sull’isola, piuttosto una lista di consigli pratici e utili per visitare l’Elba… Vi consigliamo di: • Acquistare la guida “Elba tutte le spiagge” – ottimo vademecum delle centinaia di spiagge presenti sull’isola, ben organizzata per zona geografica e con precise indicazioni per raggiungere anche le spiagge meno frequentate; • Non traghettare con la Toremar – disorganizzati e con servizi a bordo scadenti. All’andata siamo partiti con 45m di ritardo (e siamo a giugno… non osiamo immaginare ad agosto!); • Imbarcare la vostra auto o moto, i prezzi del noleggio auto/scooter sono abbastanza alti anche a giugno; • Non perdersi assolutamente le spiagge della costa nord – Sansone, Sorgente (o Acquavivetta), Sottobomba e Capo Bianco..Fantastiche, dai colori splendidi e sorprendenti, rilassanti; • trascorrere qualche ora a Ripa Barata: si trova dopo Marciana Marina e per arrivarci c’è anche un sentiero non troppo accidentato di 10/15m di cammino con la parte finale (proprio quella per raggiungere la spiaggia) più impegnativa ma per fortuna brevissima. È una spiaggia unica e ideale per chi vuole godersi lo scenario naturale della costa che degrada verso il mare, il silenzio e anche la solitudine (per un paio di ore siamo stati soli a goderci il mare e la natura); • Portare nella vs valigia maschera (per fare snorkeling) e scarpette da mare (per “assorbire” qualche scomodità del fondo delle spiagge, quasi tutte con pietroni); • Non spendere i vostri soldi per il fitto di lettini o sdraio: se non siete “comodoni” ci si può stendere tranquillamente sulle pietre con teli o stuoie (almeno per le spiagge dove siamo stati); • Mangiare la “schiaccia briaca” e la schiaccia (croccante o morbida). Buona anche la torta di ceci; • Prenotare un tavolo alla “Osteria Le Grazie”: piccolo ristorante nel centro di Capoliveri (per raggiungerlo dovete percorrere la strada centrale con negozi, bar e ristoranti fino alla piazza centrale, qui troverete una sorta di “terrazza” sui tetti del paese e sbirciando in basso ci sono due scalinate, scendendo da una di esse troverete il ristorante) con un menù vario e legato al territorio. Abbiamo mangiato: fettunta (cioè bruschetta) con bianchetti e pomodorini, fagiolini con polpo e pomodorini, spaghetti all’elbana (con acciughe e finocchietto selvatico), tagliolini con finocchio selvatico, cantucci e cioccolatini (fatti “in casa” dallo stesso cuoco) con vin santo. Costo totale (compresa acqua e una bott di bianco) Euro 60.
• fare un salto alla Gelateria Patelli sempre a Capoliveri: per gli amanti del gelato una “tappa” piacevole della passeggiata nel centro del paese. Tra le spiagge, purtroppo, “sospendiamo” e rimandiamo la visita e il nostro giudizio per le famose Cavoli e Fetovaia per 2 motivi: 1. eravamo attratti maggiormente dalle “spiagge bianche” della costa nord; 2. il primo giorno abbiamo visitato alcune delle spiagge della costa sud, vicino Capoliveri (in particolare Cala Innamorata e Madonna delle Grazie): alghe sia sulla spiaggia che in acqua (causa mareggiate dei giorni precedenti) e allora abbiamo pensato di “concentrarci” sulla costa nord.
buon viaggio!!!