Elba coast to coast

Giro in moto dell'isola, con una puntatina a Pianosa
Scritto da: Lauratg
elba coast to coast
Partenza il: 31/07/2012
Ritorno il: 05/08/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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31/07

Siamo partiti in 4 con una moto di martedì con traghetto della Toremar da Piombino a Portoferraio (x 2 persone con moto era la compagnia + economica, abbiamo speso 36 euro all’andata e 48 al ritorno). Arrivati a Portoferraio abbiamo preso a noleggio uno scooter 125 dalla compagnia TWN, spendendo circa 40 euro al giorno (ufficio a 2 passi dal molo). Poi ci siamo diretti, con le moto trasformate in muli da carico, all’appartamentino che avevamo prenotato da booking a Capolivieri, il Villino nel Bosco. L’appartamento (con 2 camere) aveva un arredamento spartano, ma l’ubicazione, il suo patio esterno con sdraio ed il prezzo ce lo fanno consigliare! (noi in 4 ad agosto abbiamo speso circa 600 euro per 5 notti). Una volta sistemati i bagagli decidiamo di fare un primo giro di ricognizione nei dintorni. La spiaggia di Naregno, proprio sotto all’appartamento, non è niente di che, per cui ci siamo diretti verso Capo Focardo. Appena sotto il forte, lasciate le moto, si raggiunge in 2 minuti una zona di scogli dove abbiamo fatto un primo bagno! Proprio sotto al Forte invece c’è una mini caletta isolata, che probabilmente si raggiunge facilmente a nuoto, ma per noi si era fatto già tardi quindi siamo rientrati alla base, dopo sosta al supermercato, e abbiamo concluso la serata in tranquillità.

Indice dei contenuti

01/08

Oggi abbiamo deciso di girare la zona sotto Capolivieri. Puntiamo subito verso la spiaggia di Barabarca, che si raggiunge dal parcheggio limitrofo in pochi minuti. Non male come inizio, bel colpo d’occhio dall’alto per i colori e la trasparenza dell’acqua. Dopo il bagno, tempo di asciugarsi e di fare qualche foto da cartolina e ci spostiamo alla vicina spiaggia di Madonna delle Grazie. Non ci fermiamo però nel punto in cui porta lo stradello, ma ci spostiamo verso sinistra, dove possiamo fare un bagnetto tra gli scogli. Ci viene voglia poi di esplorare anche la zona a destra e, dopo aver tentato senza successo di passare via scogli, scopriamo che c’è un comodo sentiero che costeggia quel lato di costa, con vari scorci e discese al mare in punti molto carini (credo che la zona si chiami Maretto). Riprese le moto ci spostiamo verso la spiaggia dell’Innamorata, che però non ci ispira troppo, quindi proseguiamo per la strada che passa dalle miniere del Monte Calamita. Il percorso qui non è dei migliori, in quanto la strada diventa sterrata e con salite e curve impegnative per un motorino, ma vogliamo raggiungere il punto da cui si parte per la spiaggia di Remaiolo. Alla fine scopriamo che c’è una strada più comoda per arrivarvi (che faremo poi al ritorno), ma non è comunque una zona di facile percorribilità. Per scendere alla spiaggia di Remaiolo si deve imboccare una strada privata (del villaggio Costa dei Gabbiani), lasciando quindi i mezzi in cima, vicino ad una bella cantina. Il percorso per la spiaggia è lungo e con una pendenza notevole… tornando indietro non lo rifaremmo perché il rientro è stato davvero molto faticoso! La spiaggia in fondo ha dei colori molto belli, ma non ripaga la fatica… è sicuramente più meritevole il colpo d’occhio che si ha dal belvedere in alto, con le due calette e dietro la spiaggia con la miniera: suggestivo! Stanchi, dopo un veloce assaggio ai vini della cantina di cui compriamo una bottiglia, rientriamo a casa per una cena veloce e poi subito a Capolivieri, dove per la serata è in programma la Notte Blu. La stanchezza non ci fa godere a pieno delle bellezze del paese, pieno di vita, locali e stradine molto carine!

02/08

Destinazione della giornata: costa ovest. Ci dirigiamo quindi verso Portoferraio e da lì proseguiamo per Procchio. Avevamo programmato di puntare subito verso la cabinovia del Monte Capanne, ma mentre facciamo la litoranea scorgiamo una caletta davvero spettacolare e decidiamo di fermarci. Si tratta della Spiaggia La Crocetta, piccolina e difficilmente raggiungibile se si è con le macchine, visto che ci sono solo un po’ di posti sul lato della strada, ma per moto. Sicuramente una delle più belle di tutto il viaggio!! A malincuore, dopo un bel bagno, proseguiamo, questa volta raggiungendo la cabinovia. Arriviamo poco prima della chiusura per la pausa pranzo, ma decidiamo di non prenderla visto il costo (18 euro a persona) e considerato che ci mancano ancora molte spiagge che dovrebbero essere interessanti del lato ovest. Ci fermiamo però a mangiare, vista la presenza di un baretto e di diversi tavoli all’ombra. Dopo pranzo si prosegue per S.Andrea. Come al solito, arrivati alla spiaggia decidiamo di proseguire un po’ a piedi, per vedere le zone limitrofe. Stavolta ci dirigiamo a sinistra, verso le Cote Piane. Il percorso a piedi è davvero bello, con camminamenti tra le pietre levigate dal vento e dal mare. Ci sono moltissimi punti dove fermarsi per un tuffo in acque piene di pesci variopinti…meritevole! Risaliti sulle moto proseguiamo il ns giro. La strada è molto panoramica e ci fermiamo + volte per scattare qualche foto. Arrivati a Pomonte siamo molto allettati dai suoi scogli tondi e dal colore del mare, ma si è già fatto tardino e decidiamo di proseguire per poterci così fermare a Fetovaia. Anche qui, proseguiamo oltre la spiaggia e dopo un paio di km ci fermiamo nei parcheggi con annessi sentierini che portano alle Piscine: un nome, un programma! Anche qui bel bagno, con tanti pesci ed uno strano effetto acquario viste le rocce che scendono a picco nel mare. Per oggi i bagni sono finiti, ma ci aspetta ancora una bella cenetta! Puntiamo su un ristorante di Lacona, Angiò, che ha un menù anche per celiachi, e la scelta risulta azzeccata! Mangiamo dell’ottimo pesce (in particolare il dentice al forno) a prezzo onesto… e la terrazza che si affaccia sul mare dà quel tocco in + alla serata!

03/08

Inizia una nuova giornata, questa volta alla scoperta delle spiagge della zona nord-est dell’isola. La prima meta è la spiaggia di Barbarossa, dove però decidiamo di non fermarci, in quanto non ci sembra niente di speciale. Proseguiamo quindi per il lago Terranera. Per raggiungerlo occorre percorrere una strada sterrata a piedi (in teoria dei cartelli indicano vari divieti di ingresso per zona mineraria, ma essendo ormai in disuso non dovrebbero essere validi) e in una decina di minuti si raggiunge la spiaggia. Particolare il colpo d’occhio con il lago ed il mare vicini ma dai colori differenti. Quello però che ci è piaciuto di più di questa spiaggia è la sua composizione. E’ ricca di pietre di varia natura, che brillano alla luce del sole, e la sabbia in alcuni tratti è fine e nera (e sempre sbrilluccicante)… davvero particolare! Risalito il sentiero, ci muoviamo quindi alla volta di Rio Marina, dove pranziamo al ristorante Ilva 2 (buoni gli spaghetti al nero di seppia, lasagne buone ma non molto abbondanti). Tappa successiva, per il relax post-pranzo, Seregola. Spiaggia con una miniera dismessa che le da un aspetto particolare, ma per il resto niente di che. Proseguiamo quindi fino alla punta nord dell’isola (Cavo) e sulla via del ritorno deviamo per la baia di Nisportino. Bei colori dell’acqua, ma in generale le spiagge di oggi, dopo quelle visitate nella zona ovest, ci hanno un po’ deluso. Rientriamo quindi su Porto Azzurro, dove ci fermiamo per un aperitivo da El Curandero, locale carino in mezzo alle viuzze del centro, con molti cocktail tra cui scegliere. Poi di corsa a casa per una bella grigliata!

04/08

La giornata di oggi abbiamo deciso di dedicarla all’Isola di Pianosa. Per sicurezza il giorno prima abbiamo prenotato 4 posti con la compagnia Aquavision, spendendo in tutto 29 euro a persona (trasporto+tassa d’ingresso all’isola, con partenza alle 10 per rientro alle 18 da Marina di Campo). Una volta sul traghetto, le guide spiegano le varie attività che si possono fare sull’isola. Si può infatti decidere o di rimanere nell’unica spiaggia con balneazione libera affianco al porto (Cala Giovanna), avendo la possibilità di spostarsi solo fino all’abitato, oppure di girare l’isola con una delle escursioni in programma (trekking, kayak, mountain bike, pulmino…). Noi abbiamo optato per un giro di un paio di ore con le bici (spendendo 15 euro a testa) e ne siamo rimasti soddisfatti. La guida che ci accompagna si ferma infatti diverse volte per farci affacciare sulle baie + carine e nel frattempo spiega la storia dell’isola e del suo carcere. Per chi però non se la sente di fare un’escursione, sicuramente anche tutta la giornata alla spiaggia vola, in quanto l’acqua è stupenda ed è piena di pesci (mai visti così tanti e così grandi tutti assieme!!!) . Alla fine la giornata passa velocissima e rientriamo all’Elba davvero a malincuore! Prima di tornare all’appartamento facciamo un giretto a Marina di Campo, carina, ma non al livello di Porto Azzurro, dove decidiamo di trascorrere la ns ultima serata elbana. Oltre alle animate vie del centro e la bella piazza sul porto, la città ha una lunga passeggiata che costeggia i diversi moli… giriamo non poco per vedere tutto! Alla fine, dopo una crepe alla nutella, puntiamo verso casa.

05/08

E’ l’ultimo giorno sull’isola. Avendo dietro tutti i bagagli decidiamo di muoverci nella zona vicino Portoferraio, così passiamo in città ad acquistare i biglietti del traghetto per la sera (sempre Toremar) e lasciamo le borse dai disponibili ragazzi dell’agenzia di noleggio del motorino. Più leggeri, proseguiamo verso l’Enfola per un giro di ricognizione. Decidiamo quindi di tornare indietro e scendere alla spiaggia La Sorgente, molto carina! (discesa a piedi abbastanza breve). Tappa successiva, spiaggia Seccione… Sembra una piscina, vista l’acqua trasparente ed i ciottoli bianchi, così come pure la spiaggia successiva, l’ultima del ns viaggio, ovvero quella di Capo Bianco. Dopo una doccetta veloce siamo pronti per la partenza. A Portoferraio facciamo un giro veloce della città (che però non ci entusiasma) e, riconsegnato il motorino, ci imbarchiamo …. come si dice …. stanchi ma felici!

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