El Quseir, Akassia
Partiamo alla volta di Marsa Alam (siamo un trio) sabato 24 Maggio con volo Neos da Verona alle 7.00. Arriviamo all’aeroporto alle12.05. Il caldo si fa subito sentire e appena scesi è come scontrarsi con un muro di caldo. Facciamo la coda per il visto e poi partiamo alla volta del nostro villaggio: Seaclub Akassia con tour operator Francorosso....
Partiamo alla volta di Marsa Alam (siamo un trio) sabato 24 Maggio con volo Neos da Verona alle 7.00. Arriviamo all’aeroporto alle12.05. Il caldo si fa subito sentire e appena scesi è come scontrarsi con un muro di caldo. Facciamo la coda per il visto e poi partiamo alla volta del nostro villaggio: Seaclub Akassia con tour operator Francorosso. Il complesso si presenta molto bene, tante piscine, le camere sono molto spaziose e sono suddivise in blocchi di 10 stanze disposte tra piano terra e primo piano. La hall dell’albergo è sicuramente di forte impatto dato la enorme cupola che la sovrasta. Appena entrati per prima cosa ci fanno indossare i braccialetti dell’all inclusive e beviamo il coctail di benvenuto. La nostra camera si trova a 5 minuti dalla hall (dove al piano terra si trova il ristorante principale a buffet) perché l’abbiamo scelta vista mare ed è stata una scelta molto azzeccata dato che alcune camere si trovano all’inizio del villaggio e sono lontane da tutto. In camera troviamo ad attenderci un vassoio pieno di dolci e due botttiglie d’acqua nel frigobar. Il pomeriggio è dedicato alla spiaggia e al primo bagno. Nel villaggio la barriera corallina si estende fino a riva (quindi per nuotare bisogna buttarsi dal pontile) però al centro della della spiaggia si trova una piscina naturale (lunga una una settantina di metri larga trenta e profonda fino a due metri e mezzo) che consente l’accesso degradante al mare e in cui sono presenti comunque molti pesci come i pesci farfalla, pesci chirurgo, pesci balestra, razze, murene e altri ancora.E’ la soluzione ideale se uno non se la sente di andare oltre il pontile per vedere molti pesci e rilassarsi facendo il bagno in un acqua cristallina. La spiaggia è di sabbia ma per muoversi è sempre meglio usare le ciabatte a terra e le scarpette di gomma in acqua dato che è molto grezza, dura e si trovano spesso sassi e pezzi di conchiglie. La sera la cena si tiene all’aperto dato che la temperatura è molto piacevole sempre a buffet. La colazione la si può fare sia all’aperto che al chiuso dato che l’aera ristoro fuori si trova di fianco al ristorante al chiuso (che comunque è contornato da ampie finestre per cui non ci si sente mai al “chiuso”). Il pranzo lo si può fare sia nel ristorante principale che nel ristorante sulla spiaggia, dove anche a mezzogiorno si può mangiare la pizza. Il giudizio sulla ristorazione è molto buono, il buffet è molto vario: sempre presenti riso, verdure cotte e crude, patate, pollo, manzo,pesce, pane, frutta fresca e dolci. Sia a pranzo che a cena c’è l’angolo della pasta con cuoco italiano e a cena c’è anche la pizza e piatti fatti sul momento tipo le fritture di pesce e la carne alla griglia. Una menzione d’onore va sicuramente al pane e ai dolci, davvero insuperabili.
Il lunedì andiamo a fare la gita a luxor: pesante, su 18 ore di gita (si parte alle cinque di mattina e si torna alle undici di sera) 11 le passiamo sul pullman, anche se alle fine né è valsa davvero pena. Karnak, Luxor e la Valle dei Re sono davvero imperdibili e indimenticabili. Il resto della settimana lo passiamo a rilassarci in spiaggia e in acqua, con qualche intervallo di beach volley con i ragazzi dell’animazione francorosso e internazionale. Dopo cena le alternative (dato che fuori dal villaggio c’è solo deserto) sono lo spettacolo di teatro, un giro per negozi e alle undici apre la discoteca fino a tarda ora. Venerdì decidiamo di fare la gita di mezza giornata ad Abu Dabbab, la baia dove vivono le tartarughe e il dugongo. Il posto si trova a circa un’ora di pullman dal nostro villaggio e quando ci arriviamo non siamo soli…Infatti oltre alle persone dell’albergo(la baia si trova nel complesso del villaggio Sol y Mar) è pieno di sub e snorkleristi; bisogna fare la fila per entrare in acqua. Siamo un gruppo di circa 25 persone ed entriamo in acqua costeggiando tutta la barriera per vedere tutti i pesci colorati e magnifici. Alla fine della barriera partiamo per la traversata a nuoto della baia: è qui infatti che dovrebbero celarsi il dugongo e le tartarughe. Il dugongo purtroppo non si è visto ma di tartarughe ce sono in abbondanza. Torniamo a riva costeggiando la barriera dall’altro lato. La prossima volta che tronerò ci andrò da sola: andare in gruppo sarà più sicuro ma non si riesce a vedere nulla con la giusta calma o senza che qualcuno venga a sbattere contro di te o ti tiri qualche pinnata. Venerdì sera facciamo trasloco di camera dato che il nostro aereo parte sabato sera tardi e la nostra vecchia camera era libera solo fino a mezzogiorno; l’unica pecca di questa perfetta vacanza. In conclusione ci siamo divertiti e rilassati molto, un villaggio che si è rivelato ottimo sotto il profilo qualità-prezzo e in cui probabilmente faremo di nuovo ritorno. Se avete bisogno di qualche informazione non esitate a contattarmi!