El Quesir tra mare e deserto

Io e la mia compagna abbiamo trascorso la prima settimana di marzo all'hotel Flamenco di El Quesir, dato che questo sito ci è stato molto utile per la scelta della nostra vacanza vorremmo lasciare il nostro contributo. Per prima cosa le agenzie di viaggio vendono per Marsa Alam un tratto di costa di oltre 100 km di lunghezza, perciò se siete...
Scritto da: Fabrizio Vagni
el quesir tra mare e deserto
Partenza il: 27/02/2005
Ritorno il: 06/03/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Io e la mia compagna abbiamo trascorso la prima settimana di marzo all’hotel Flamenco di El Quesir, dato che questo sito ci è stato molto utile per la scelta della nostra vacanza vorremmo lasciare il nostro contributo.

Per prima cosa le agenzie di viaggio vendono per Marsa Alam un tratto di costa di oltre 100 km di lunghezza, perciò se siete interessati ad una particolare località o punto d’immersione informatevi bene dove è localizzato il vostro albergo perchè i movimenti in loco non sono molto agevoli. Noi siamo partiti da Roma con IN Viaggi con il volo Airone dell’alba, se potete scegliere, nel periodo invernale è meglio partire la sera, arriverete a notte fonda, ma vi goderete il mare il giorno della partenza, pagando solo qualche euro in più per l’uso della camera. L’organizzazione dell’In Viaggi è stata molto buona e i ragazzi egiziani che assistono i turisti sul posto sono molto disponibili e simpatici.

L’hotel Flamenco è un’ottima struttura, elegante ma al contempo sobria e funzionale, senza lo sfarzo (veramente fuori luogo per le misere condizioni della popolazione locale) o il cattivo gusto di altre strutture. Le camere sono molto spaziose e dotate di un bel terrazzo, l’albergo è molto pulito con dei giardini curatissimi e pieni di fiori. La struttura è organizzata in due corpi separati dalla strada litoranea, noi eravamo nel corpo principale, quello che ospita i ristoranti ed è più vicino al mare, se non amante camminare, informatevi prima di partire sulla vostra sistemazione. Il buffet è nel complesso buono (da segnalare la cena araba del venerdì) se non siete esclusivisti della cucina italiana, comunque c’è anche un ristorante con servizio al tavolo (mai provato). La colazione è senza dubbio il pasto migliore della giornata con una quantità di paste e dolci veramente molto buoni. La spiaggia gestita dall’albergo è bella e ben accessoriata, se amate camminare potrete continuare lungo la solitaria spiaggia libera. Per lo snorkeling ritengo molto utile il lungo pontile che porta proprio sul bordo della barriera corallina, chi non sa nuotare avrà invece a disposizione solo una piccola vasca in prossimità della riva. All’interno dell’albergo c’è un centro diving (PADI) in cui non parlano italiano e con prezzi elevati soprattutto per il noleggio attrezzature, se comunque decidete di fare un’immersione con loro, dite sempre che avete fatto l’ultima immersione da poco, altrimenti cercheranno di farvi fare un “refresh course”. La barriera di fronte l’albergo è spettacolare con una quantità di pesci e coralli di tutti i colori e dimensioni.

L’ambiente naturale di questo tratto di costa, pur nella sua aspra apparenza, è molto affascinante, con il deserto, un deserto arido di roccia, pietre e sabbia (non pensate alle dune del Sahara) che si immerge in un mare profondamente azzurro, incoronato dalla fascia turchese della barriera corallina, questo è il regno del sole e del vento. Il clima in questa zona è completamente governato dal vento che purtroppo spesso è forte e, in inverno, freddino. La prima settimana di marzo, quando soffiava vento da nord (3 giorni su 6) si stava bene al sole (dietro i paraventi) per buona parte della giornata ma era impossibile fare il bagno per il mare mosso e la corrente (la costa del Flamenco è particolarmente esposta). La temperatura dell’acqua non era freddissima ma per fare snorkeling con tranquillità era necessaria una muta 3 mm meglio se lunga.

In breve consiglierei questo albergo a chi è amante della natura e della tranquillità, a chi cerca un posto rilassante e un ambiente internazionale, a chi invece ama l’animazione, la musica a tutto volume sulla spiaggia e sentirsi come a Rimini, consiglieri uno dei tanti villaggi italiani sparsi per il Mar Rosso.

El Quesir è anche uno dei punti della costa più prossimi a Luxor, l’escursione è un po’ faticosa e frettolosa, comunque sicuramente interessante, peccato che si debba perdere tempo nelle rivendite di alabastro e di papiri. Abbiamo fatto anche la gita in barca all’isola di Utopia (un isolotto di sabbia bianca in mezzo al mare) trovando purtroppo una giornata ventosa e dunque freddina, avvistate comunque, una tartaruga e una murena.

Interessante fare un giro alla cittadina di El Quesir, specialmente il venerdì mattina, giorno di festa e di mercato, cercate di sfuggire all’assalto dei fastidiosi commercianti di articoli per turisti e fatevi un giro per il piccolo mercato della frutta e per i vicoli della cittadina. Non abbiate paura, l’ambiente, anche se un po’ polveroso e un po’ sporco per i canoni di molti occidentali, è tranquillo e le persone sono molto sorridenti e ospitali. Sarete spesso circondati da orde di bambini con in bocca solo un pezzo di canna da zucchero come lecca lecca e l’immancabile frase: “un euro?”, anche se vi sentirete in colpa, non dateglielo. Questo è il consiglio che ci hanno dato anche le guide locali che giustamente non vogliono che le famiglie del luogo vivano dell’accattonaggio dei bambini, perciò vi consiglio di portare con voi una bella scorta di matite, penne e quaderni da distribuire, insieme a qualche caramella, ai bambini.



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