El primero viaje a Cuba

Carissimi Turisti per caso, siamo partiti per Cuba sabato 26 marzo con il volo Iberia da Madrid in perfetto orario. Il volo è stato molto piacevole, il tempo è trascorso conversando con alcuni “cugini” spagnoli e francesi e sorseggiando le bibite messe a disposizione dalla Compagnia Aerea. Provate a immaginare quale fosse l’argomento di...
Scritto da: gatan
el primero viaje a cuba
Partenza il: 26/03/2005
Ritorno il: 12/04/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Carissimi Turisti per caso, siamo partiti per Cuba sabato 26 marzo con il volo Iberia da Madrid in perfetto orario. Il volo è stato molto piacevole, il tempo è trascorso conversando con alcuni “cugini” spagnoli e francesi e sorseggiando le bibite messe a disposizione dalla Compagnia Aerea. Provate a immaginare quale fosse l’argomento di discussione … lo stato dell’Italia al tempo dell’Imperatore Berlusconi.

A notte fonda arriviamo a La Habana senza avere ancora la sicurezza di potere dormire sotto un tetto per non aver avuto la conferma dell’indirizzo di un cosiddetta casa particular (attenzione l’indirizzo è necessario per il transito alla dogana cubana). La casa particular consiste in una stanza all’interno di un’abitazione, alquanto spartana e semplice, come lo sono la maggioranza delle case cubane, dove vive solitamente una famiglia cubana (ottimo contatto con la società cubana se intendiamo anche conoscere i loro pensieri).

A La Habana si rimane due giorni ma si decide di ritornare a fine del viaggio per altri giorni. La città è stupenda, affascinante e attraente come lo sono le donne che la vivono. La tremenda Trigueña (bianca Andalusa), la Rubia (la bionda con pelle da mulatta), la Mulatta, la Negra, la China, la Morena, la Havada (la bianca con lineamenti da morena) hanno dei portamenti e sorrisi fantastici che, talvolta, possono usare da scambio per stare insieme a un turista europeo o americano e eventualmente per il passaporto di uno dei turisti (in questo scambio devo sinceramente affermare che ci guadagna di più il turista “passaportista” …). Per la cronaca le tremende chicas ti chiamano “yuma” se sei un turista nord americano oppure “papes” se sei un turista europeo; invece los hombre ti chiamano “maricon” (finocchio) se non ti vedono appiccicato a una delle loro donne.

Vorrei sottolineare che proprio a Cuba potrebbero nascere anche grandi storie d’amore tra popoli diversi considerato che il popolo cubano, per sua natura, non concepisce le differenze di razza. E’ questa la più grande conquista che si è stata ottenuta a seguito degli eventi rivoluzionari insieme al forte sistema di istruzione primaria (obbligatorio frequentare la scuola fino a 18 anni), al sistema sanitario nazionale l’assistenza (completamente gratuita e erogata indistintamente) e infine all’assicurazione di una dose minima giornaliera di alimenti per tutta la popolazione.

I giovani cubani soffrono, secondo me, la mancanza delle cose del “primo mondo” quelle che fanno “ingrassare” (sotto tutti i punti di vista) cioè oltre all’impossibilità di uscire liberamente dal paese (è necessario avere un invito dall’estero), andare a mangiare un bistecca e spendere 27 euro, comprarsi un paio di scarpe Nike e una pelota e una mazza nuova (i bimbi giocano a baseball con un pezzo di legno come mazza e dei tappi di plastica per pelota), andare in discoteca per un concerto della Charanga Habanera o dei Los Van Van. Ora riflettendo un po’ , se si considera che i nostri studi di dietologi e degli psicologi sono pieni di clienti, perché non prendere il primo volo per Cuba … es verdad?. Considero la città de La Habana un ombellico del mondo perché è tutto e niente allo stesso momento. La città ha assorbito le varie epoche attraverso un ben dimensionata urbanizzazione e una edificazione di una spiccata qualità architettonica. Lo stile coloniale si fonde armoniosamente con il barocco che a sua volta, a partire da l’inizio del secolo, si affianca alla creazione e sviluppo del Liberty e del Decò. Voglio dire che, girellando per la città, ti imbatti casualmente in pregevoli edifici che hanno fatto la storia dell’Architettura; se non ti pena passeggiare al La Habana Vieja oppure nel quartiere del Vedado realizzi uno spettacolo all’aperto come se fossi su un palcoscenico di un teatro sentendoti così un protagonista. Il “niente” che dicevo è riferito alla condizione in cui versano la maggioranza degli edifici storici: demoliti e decrepiti a causa della mancanza di fondi per il loro restauro e la manutenzione.

Al di là dei luoghi consigliati da tutte le guide turistiche, a mio avviso, vale la pena soffermarsi al Prado (incantevole viale alberato pedonale rialzato con viabilità laterale di collegamento della parte vecchia con l’entrata della baia su cui sorge la citta), su La Havana Vieja e in particolare il complesso dell’ex Convento di Santa Clara ora restaurato e trasformato parte in scuola di specializzazione su Restauro degli edifici storici e parte in Ostello. Per gli irriducibili romantici potrei consigliare la discoteca del 25° piano dell’Hotel Havana Libre (zona del Vedado) dove si gode una favolosa vista notturna sulla città illuminata (in verità Cuba soffre di una certa carenza di energia elettrica che obbliga lo Stato a razionarla). La discoteca può offrire anche uno spettacolo per gli amanti del ribrezzo con gli anziani turisti del sesso (stile pensionato che gioca a carte in un circolino ARCI) che mimano amplessi con le giovani cubane (differenza di età circa 40 anni). Infine consiglierei di vedere un mercato agro alimentare presente in tutti i quartiere dove si possono incontrare le famiglie cubane che acquistano qualcosa in più per la casa e per nutrirsi.

Ci trasferiamo a Trinidad de Cuba con le linee per turisti della VIAZUL. Il servizio rispetta l’orario ed è comodo anche per addormentarsi durante i trasferimenti notturni; i costi non sono eccessivi se si considera che il trasferimento Havana – Santiango vale 55 pesos convertible (1 pesos cuc vale 1 $).

A Cuba circolano due monete: il peso cubano e il peso convertible (il peso convertible vale 26 volte il peso cubano). Il popolo cubano usa il peso cubano e generalmente il turista usa il peso convertible ma non tutti rispettano questa regola. Ho assistito ad una forte discussione tra ristoratori cubani e due turiste spagnole che volevano saldare il conto in peso cubano al fine di risparmiare e sentirsi furbescamente abili laddove ho pagato un panino al prosciutto e formaggio e una bibita circa 3 pesos cuc (circa 2,5 euro). Es una barbaridad! Trinidad è un piccolo paese di origine coloniale (XVII secolo) ubicato nelle vicinanze della città di Cienfuegos fulcro industriale di Cuba e base della Marina Militare. A sentimento non c’era sembrata un luogo da poter visitare ma alcuni turisti che ci sono stati ne hanno parlato bene. Trinidad è composta da molti edifici di origine coloniale con un’ampia piazza centrale chiamata Plaza Major considerata il fulcro dell’attività cittadina; inoltre alloggiamo in una tipica casa coloniale dotata di mobili e accessori in stile. Un turista a Trinidad può prendere i simpaticissimi Cocotaxi (Ape Piaggio decappotabile) per la spiaggia, dedicarsi a una vita da spiaggia nella bella Playa Ancon (sabbia bianca con le palme alle spalle sul mar caraibico), rifocillarsi nei modesti ristoranti (paladares) con orchestrina originale cubana e per la note rinfrescarsi sulla Escalera dove vengono rappresentati dei buoni spettacoli di danza in stile afro cubano e salsero. Per quanto riguarda l’attività dei cubani a Trinidad oltre che lavorare per i turisti non ho capito che cosa facciano.

Dopo ben quattro giorni di vita a Trinidad ci spostiamo verso Santiago de Cuba viaggiando di giorno con l’autobus della linea VIAZUL.

Santiago è la seconda città di Cuba per importanza ma non mi appare di una bellezza trascendentale. Nei suoi dintorni ci sono la Iglesia de Cobre e il Castello del Morro a difesa della Città che si può visitare facendosi trasportare da uno dei numerosi tassisti illegali previa adeguata contrattazione del prezzo. La città si dispone su una altura dominante una baia alla cui entrata fu posto il citato Castello del Moro. Santiago non ti trasmette quel fascino di successo che ti trasmette La Habana: la città mi appare molto povera, qua ci dicono che i gli Habaneri siano troppo chiacchieroni e che i Santegeri siano molto sbrigativi … Un po’ come il confronto storico tra gli usi di vita degli Spartani rispetto gli Ateniesi.

Nella casa non vedono l’ora di preparaci la oramai famosa langosta (aragosta) … No grazie pollo!!! Tutti i giorni ci chiedono di mangiare l’aragosta e invece una sera ci preparano una minestra di patate e fagioli passati molto saporita e gustosissima. La mattina si fa colazione con della frutta molto succosa e piacevole; capisci subito che sono frutti che maturano sull’albero e ti rendi conto della differenza che c’é con la nostra frutta maturata nelle celle frigo della grande distribuzione. Il platanito (la banana), la papaia, la guaiava, la piña (ananas) e un frutto speciale mai visto prima con le dimensioni di un limone ma con una sottile buccia rigida di colore marrone e ricco di una polpa colore rosso dolcissima che si mangia con un cucchiaino come fosse una crema … Una squisitezza.

La sera incrociamo i discorsi di un italiano in vacanza turistico – sessuale, un tal Ugo di circa 50 anni, che ci spiega, ancora con gli occhi illuminati, di come le ragazze che paga per andare con lui, rispetto a quelle che usa in Italia, siano capaci di mettergli … Anche la lingua in bocca ??!! Successivamente Ugo ci spiega che le troie che usa in Italia non gli mettano la lingua in bocca se pur le frequenti con una certa assiduità.

La famiglia da cui alloggiamo a Trinidad è molto carina e si preoccupa per il soggiorno; la casa è posizionata vicino alla piazza della Cattedrale considerata il centro della città ma complessivamente non è di buona qualità.

Trascorsi alcuni giorni a Santiago siamo indecisi se trascorrere il resto dei giorni a La Habana, sostando durante il viaggio di ritorno a Santa Clara per il Mausoleo del Che oppure spostarci a Baracoa (ci dicono che sia una località marina spettacolare con barriera corallina e spiagge mozzafiato) per poi ritornare a La Habana in aereo.

Optiamo per Santa Clara e alcuni giorni in più di soggiorno a La Habana per la mia paura di utilizzare un volo interno Baracoa – Havana sui vecchi aerei di origine russa in dotazione all’aviazione cubana (grande fifone !!! ma la prossima volta non avrò dubbi: aereo diretto per Baracoa).

In fondo la scelta della visita al Mausoleo del Che a Santa Clara è stata fatta per ragioni sentimentali.

Per me era molto importante fare una vista alla tomba di questo uomo che ha squassato con le sue idee e sentimenti la società mondiale degli anni 50’-60’. Il Che pose in primo piano l’esigenza delle popolazioni povere del centro e sud america cercando di sovvertirne il destino.

Durante gli ultimi giorni di vita in Bolivia, pensando al popolo cubano, non avrebbe mai immaginato uno sviluppo della società cubana fino all’attuale situazione. L’embargo imposto dagli Stati Uniti e delle altre nazioni industrializzate è stato tremendo ed in parte è responsabile dell’attuale situazione. L’altra parte di responsabilità la attribuirei alla figura di Fidel Castro incapace di tramutare gli ideali rivoluzionari e socialisti in una forte democrazia. Da quanto ho constatato, a Cuba possono liberamente esprimersi solo i cubani che hanno un doppio passaporto; gli altri i pensieri li hanno chiaramente influenzati dall’attuale regime militare. Dunque si dice che il popolo sia stato “geneticamente modificato” a causa dell’incapacità di sviluppare liberamente la propria attitudine. Intendo dire che l’attuale società cubana è capace di formare degli uomini con un alto grado di istruzione e preparazione ma che non riescono ad applicare e sviluppare liberamente ed autonomamente la propria personalità al fine di ottenere delle gratificazioni.

Un’altra curiosità è sulla figura di Fidel Castro che si dice che ”està clonado” (cioè che sia clonato) perché è stato visto in Tv soli 15 giorni dopo la rottura di un femore (troppo anche per un ardente comandante rivoluzionario dell’età di 78 anni). Inoltre parla interrottamente per ben 4/5 ore ogni giovedì sera raccontando (senza essere interrotto??!!) lo sviluppo delle vicende della società cubana e dei suoi rapporti con il mondo (mi sembra un Berlusconi ante – litteram); tutte le famiglie cubane accendono la TV per ascoltarlo ma poi ognuno si mette ad affaccendarsi in altre attività (stirare, cucinare, riparare, giocare, etc.).

Dopo la sosta a Santa Clara torniamo a La Havana che vale da sola il viaggio in questo fantastico paese.

Soggiorniamo due giorni nel quartiere del Vedado presso una casa molto bella e da consigliare fortemente per la qualità del quartiere e per l’amabilità della sua padrona di casa nonché per le leccornie che tutte le sere ci prepara; successivamente ci spostiamo presso un accogliente famiglia cubana dove approfondiamo le conoscenze di questo favoloso popolo.

La famiglia dove alloggiamo per gli ultimi giorni risiede a Alamar che dista circa 7 Km da La Habana in direzione di Playa del Est (altra incantevole spiaggia con sabbia bianca, palme reali e tanta voglia di vivere…).

In famiglia di rendi conto dei grossi problemi pratici che assillano quotidianamente i cubani. Facciamo qualche esempio: i popoli sviluppati per andare a lavoro si sciroppiamo chilometri di code in auto con una sola persona a bordo, i cubani non riescono ad entrare nelle poche e strapiene corse Alamar – Havana Centro dell’autobus chiamato guagua (la pronuncia è “uaua”) cioè un TIR che traina un mega container; le famiglie dei popoli sviluppati hanno minimo due auto perché i bimbi devono essere accompagnati a scuola e poi in piscina chi li porta??!!, la spesa con le bottiglie di acqua è pesante, la domenica il babbo deve andare in barca e la mamma in campagna … Invece i cubani hanno un auto del 1958 per ogni condominio che in caso di panne ci vuole circa un mese per metterla in funzione.

Per quanto riguarda i problemi dei turisti per il trasporto ci sono varie soluzioni: o si accetta di usare il guagua a prezzi irrisori o si noleggia un auto moderna (così potete anche dare dei passaggi ai cubani che stanno aspettando al ciglio della strada) o vi fate trasportare da cubani possessori di un auto pagandogli la corsa (di solito a La Havana si considera 1 pesos cuc per ogni Km). Per i turisti tutto risulta chiaramente più facile perché hanno l’Euro che li difende (prego accomodatevi a fate 10 genuflessioni davanti a 50 euro).

Per gli ultimi giorni abbiamo noleggiato un auto per poter viaggiare liberamente per La Havana e per vedere Viñales. Questa è una località nelle vicinanze della città di Pinar del Rio conosciuta per il favoloso paesaggio di matrice sub – tropicale che la caratterizza. Per arrivarci sei costretto a percorrere una strada che ti fa rimanere basito per il verde lussureggiante che la delimita e che ti potrebbe portare fino alla punta estrema più ad ovest di Cuba di fronte al Messico.

Avrei tante altre “foto di Cuba” da descrivervi ma mi voglio fermare per non annoiarvi oltre.

Cuba è uno di questi posti al mondo che una volta entrati nel cuore è molto difficile che possono uscirne; per questo vi consiglio fortemente di andarci per vivere e innamorarvi dell’ingenuità e semplicità del popolo che la vive, dei favolosi paesaggi che potranno improvvisamente apparire e delle forti contraddizioni che quotidianamente questa terra produce.

In finale permettetemi di esprimere un augurio per questo meraviglioso popolo affinché riesca, in maniera pacifica, a transitare verso una situazione migliore di quella attuale perché possiede tutte le capacità per entrare di diritto fra le prime democrazie di questo mondo.

Aeroporto ”Josè Martì” La Havana, 11 aprile 2005 Francesco Vi segnalo alcuni indirizzi in cui vale la pena soggiornare (ognuno di essi porta una piacevole particolarità … A voi il compito di scoprirla): Familia Anita Fonseca (fatevi portare da qualcuno è nelle vicinanze della Plaza Major) TRINIDAD DE CUBA S.Ra Arelis Novoa Lancret (San Pedro) n°1005 Entre Prinipesa y San Fernando SANTIAGO DE CUBA Tel. 22-622866 S.Ra Eloina Escaño Martinez Serafin Sanchez n°15 Entre Cuba y A.Ve Gonzales (Paseo de la Paz) SANTA CLARA Tel. 42-275015 Idania Calle 25 n°1061 esquina 6 Vedado HABANA Tel. 83-09760



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