El Fonoll: il paese più nudo d’Europa
Dove alloggiare Per tutte le informazioni riguardo all’alloggio, ai prezzi, ai servizi offerti dal villaggio e quant’altro, rimandiamo al link riportato più sotto, estremamente esauriente.
Itinerario Semplice semplice: dall’Italia tramite autostrada si percorre la Liguria, poi l’autostrada francese che porta dritti al confine con la Spagna; da qui raggiungere Barcellona è semplice. Per raggiungere El Fonoll vedasi la cartina sul sito nella sezione Links utili.
Da non perdere “Si tratta della vita più naturale possibile. Voi avete mai visto un animale vestito?”, si chiede il robusto quarantenne che ha salvato dalla scomparsa i 152 ettari di bosco e pietre con l’aiuto di moglie e figli. Ora hanno fondato un paese nudo e molto di piú: il capoluogo del naturismo, frequentato da gente di tutta Europa. Perché “vita non tessile” significa non solo essere sempre “senza niente addosso”, ma anche mangiare prodotti biologici o dimenticarsi della televisione, del telefono (ce n’è uno solo in tutto il paese), del fumo (assolutamente vietato) e persino degli insetticidi: in poche parole una vita a misura d’uomo. Si usa soltanto energia solare o eolica (bando all’elettrica!), si fa un’accuratissima selezione dell’immondizia, e si ricicla di tutto. E per combattere lo stress cittadino, appena arrivati a El Fonoll, ci si concede un bagno di fango. In mezzo alle montagne catalane, un’estate tutta da vivere tra piante, erbe aromatiche, concorsi di fotografia, corsi di yoga o di danza, e soprattutto paella e buona cucina. I turisti (anche italiani) sono entusiasti delle “paellas populares”, vale a dire enormi padellate cucinate “in armonia” comunitaria. Sono, però, paelle assolutamente vegetariane: la specialità del paese non tessile che vive anche in relativa anarchia, senza comune né sindaco. Ma non bisogna essere né anarchici né vegetariani per andare in vacanza a El Fonoll: l’unico requisito è pagare pochi euro al giorno per casa, servizi e attività, e soprattutto rispettare le regole dell’educazione e del buon senso. Abbiamo scambiato quatto chiacchere con Emili Vives il quale finanzia la maggior parte del progetto con i propri soldi e non è riuscito ancora ad avere nessun aiuto ufficiale, anche se lo ha chiesto al fondo di coesione europeo per lo sviluppo rurale. “Qui è tutto diverso” ci ha spiegato pieno di entusiasmo, “per esempio quello che non vedrai mai sono lo stress e gli assilli delle località in, tipiche soprattutto dell’Italia.” D’inverno, il freddo e la pioggia costringono la decina di abitanti fissi di El Fonoll (che in estate sono 200) a “vendersi” a una vita molto più normale. “E’ stranissimo, quando ti abitui al piacere di sentire il contatto con la terra e la natura, è una vera noia tornare alla vita convenzionale”, spiegano Antonella e Giorgio, un giovane coppia di Cremona, anche loro turisti a El Fonoll. Anche qui naturismo a misura di tutti; tante famiglie e tanta allegria. Ci siamo andati, ed anche se la distanza è grandissima, contiamo davvero di ritornarci