El Camino e El Transcantabrico

El Transcantabrico: il treno di lusso che attraversa la Spagna del Nord seguendo le orme dei Pellegrini lungo il Camino di Santiago.
Scritto da: Paoletta.dad
el camino e el transcantabrico
Partenza il: 13/08/2010
Ritorno il: 23/08/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
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Da tempo desideravo viaggiare su un treno tipo “Orient express”, o meglio l’Orient Express di Agatha Christie e di Poirot. Navigando su internet ho trovato “El Transcantabrico” – da Santiago de Compostela a Léon. E così … siamo partiti. Io, mio marito e i miei genitori che festeggiavano i loro 50 anni di matrimonio. Il Transcantabrico è un albergo di lusso itinerante. Un viaggio di circa 1000 km, con un treno degli anni Venti, completamente ristrutturato, con ogni tipo di comodità “moderna”. Un viaggio della durata di una settimana che ti fa scoprire l’altra Spagna. Non sono previsti spostamenti notturni (e si capisce il perché non appena il treno si mette in movimento), si pernotta a bordo del treno, ma nelle stazioni. La prima colazione è preceduta dalla sveglia con “campanilla”. Il treno si muove e si “sbarca” per visitare le bellezze della Galicia, delle Asturie, della Cantabria, dei Paesi Baschi e del Castilla Y Leon.

Il treno è composto da “Coche suite” e “salones” sociali, per un massimo di 52 viaggiatori. Il paesaggio muta tra oceano e monti. Il clima viene definito bizzarro. Ma (da non crederci) neanche una goccia d’acqua. Un po’ di nebbiolina. Nient’altro. Si dice che “un Angelo vola in cielo!” Il colore predominante nel paesaggio è il verde. Le onde atlantiche hanno scavato profonde insenature, simili ai fiordi norvegesi. La Playa de las catedrales a Ribadeo è unica !!!

Che dire se c’è una Fiesta ? siamo in Spagna !!! quindi tutti a ballare cantare e bere la Sidra. E poi visto che siamo vicino al mare un tuffo nel porto non fa male. E la “buona tavola”, dove la mettiamo? “Mariscos” (crostacei, in particolare i percebes, il granchio gigante e la granseola) in grandissima quantità. E poi la “Fabada” tipico piatto invernale delle Asturie. Una vera e propria sfida al colesterolo affrontata con fagioloni bianchi, salsiccia (chorizo), lardo, guanciale e sanguinaccio (mortilla). E poi l’ottimo “helado de queso” (gelato di formaggio).

Cito alcuni dei paesi visitati: Santiago de Compostela, Viveiro, Ribadeo, Luarca, Oviedo, Gijon, Covadonga, Lago Enol e Picos de Europa, Ribadesella, Llanes, Santillana del Mar, Santander, Bilbao, Galdames, Léon. A Santiago e Leon abbiamo pernottato nei Parador. Hotel spagnoli collocati in “residenze” particolari. Quello di Santiago era un ex Ospedale del Pellegrino, mentre quello di Léon un ex convento. Vi lascio immaginare la bellezza di tali edifici. Sono classificati “Musei”.

Non mi dilungo oltre per quanto riguarda la storia dei luoghi, in quanto esiste molto materiale su internet, ma voglio soffermarmi a parlare de Il Camino.

Il depliants illustrativo del Parador di Santiago de Compostela quando parla del Camino narra: “La storia racconta i fatti. La leggenda i miracoli. Nessuno meglio di un turista può riuscire a comprendere al meglio il meraviglioso fenomeno compostelano. Chi è il turista se non un pellegrino, un flaneur, un collezionista di idee e ricordi? Che attraversa fiumi e montagne dai monasteri alle osterie…. L’affanno del viaggiare per viaggiare è conoscere e vivere un’altra vita…. Turisti e pellegrini sono viaggiatori in cerca di un obiettivo simile: trovare il miracolo.”

Che dire di più ? penso che queste parole si commentino da sole e che esprimano tutti i sentimenti che provo ogni volta che affronto un nuovo viaggio. Quest’anno in modo particolare.

La Spagna del Nord è stata una piacevole scoperta. Verde. Rilassante. Turisticamente non “battuta” da italiani, ma spagnoli, tedeschi, messicani, inglesi. E poi, anzi specialmente, il miracolo Compostelano. Miracolo. Sì. Non importa il motivo per cui fai il Camino. L’importante è farlo!!!



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