Egitto, la meraviglia di Makadi Bay
Spiaggia spettacolare, fondali da sogno, temperature "bollenti": con Makadi Bay, Hurgada offre uno degli angoli più belli dell'Egitto
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Una barriera corallina meravigliosa, ricchissima, animata da pesci di ogni specie e colore. Una sorpresa continua, una scoperta che non finisce mai: sembra finto il mar Rosso da quanto è bello. Vacanza riservata a chi ama il mare alla follia, a chi si accontenta solo della spiaggia, a chi non ha paura del sole cocente e delle temperature che sfiorano i 50 gradi. Vacanza perfetta per chi sogna di immergersi in acque trasparenti senza dover affrontare dieci-quindici ore di volo. Agosto 2010 a Hurgada, nel paradiso di Makadi Bay. A differenza di altre località del mar Rosso dove si è obbligati a tuffarsi per fare il bagno, la baia di Makadi è ideale anche per chi non ha troppa confidenza con l’acqua e per chi non sa nuotare. L’ingresso al mare è digradante e bastano pochi passi per ritrovarsi in mezzo ai pesci che, dotati di una curiosità infinita, non esitano ad avvicinarsi e “punzecchiare”. I fondali riservano meraviglie indescrivibili di cui possono godere anche coloro che non nuotano grazie a speciali imbarcazioni che, con la base in vetro, mostrano tutto come uno schermo televisivo con la differenza che tutto, anche il gigantesco pesce napoleone o la bellissima razza o ancora l’incredibile tartaruga, sono proprio lì, ad un palmo dal nostro naso. Hurgada merita, ma solo per le sue spiagge e per il suo mare. Si può fare a meno di visitare la città che offre ben poco, e, a meno che la sete di conoscenza sia irrefrenabile, si può evitare l’escursione all’isola di Giftun dove si arriva con una barca che è una tra le decine e decine che giungono sul posto e trasbordano migliaia di turisti sui gommoni diretti alla spiaggia. Più o meno la scena a cui si assiste quando i telegiornali raccontano lo sbarco dei clandestini sulle nostre coste. Non solo: ogni gruppo ha un suo pezzetto di spiaggia su cui rimanere giusto il tempo di un bagno o due (l’acqua è uguale a quella di Hurgada), e a seconda di dove si trova lo spazio libero, si cammina anche per un chilometro. Niente di drammatico, se non fosse che il sole è sempre a picco, che non ci sono zone d’ombra (fatta eccezione per la parte attrezzata con ombrelloni che però va prenotata), che non ci sono bancarelle che vendono acqua o altre bibite, e che difficilmente la temperatura è sotto i 45 gradi (almeno ad agosto). Vale la pena un’escursione nel deserto, mentre per visitare Luxor o altre località storiche è meglio un viaggio a parte.