Edimburgo e un po’ di Scozia
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Come sempre ribadisco che questo e’ il mio diario, il quale contiene considerazioni personali, che ovviamente spero siano di aiuto per chi vuole conoscere un po’ la citta’ prima di partire o confrontare la sua esperienza con la mia.
Primo giorno
Partenza ed arrivo ad Edimburgo. volo prenotato da milano con ryanair a novembre e lodge (locanda) a meta’ strada tra l’aeroporto e il centro (a corstorphine, non lontano dallo zoo e dallo stadio di murrayfield). L’innkeeper’s lodge si rilevera’ semplice, ben collegato e a buon prezzo con la tariffa che comprende anche la colazione continentale. Al suo interno si trova inoltre l’ottimo “toby’s carvery”, ristorante che serve buone carni arrosto ad un prezzo ragionevole.
Atterriamo nel pomeriggio e, dopo aver ritirato la macchina, passiamo a posare i bagagli per poi uscire a fare un giretto in centro. L’impatto e’ decisamente positivo, Edimburgo ha infatti uno stile molto “british” ma le sue dimensioni piu’ umane rispetto a londra (che ha certamente altre qualita’) la rendono una vera e propria bomboniera. Dopo aver fatto una passeggiata nella new town, piu’ precisamente lungo princess street, proviamo a cenare in un pub ma con i bimbi non fanno entrare (sappiate che all’ingresso di ogni pub troverete la sicurezza che vi chiedera’ di esibire un documento per provare la vostra maggiore eta’). A questo punto optiamo per il “filling station” di rose street, dove mangiamo del buon salmone, dei buoni hamburger al piatto e beviamo una ottima birra tennent’s (prodotta a glasgow), che qui non cosi alcolica come quella che si trova in bottiglia da noi e che a me e’ piaciuta tantissimo in questa versione piu’ “soft”.
Si potrebbe fare il famoso tour dei fantasmi, ma vista la stagione non ci sono tutti questi operatori in giro, inoltre i bambini sono stanchissimi (bisogna anche dire che il lato esoterico non e’ proprio al centro dei nostri interessi) e quindi si rientra in hotel.
SECONDO GIORNO
La old town, il castello di edimburgo, il royal mile. Anche se la new town e’ molto carina si capisce da subito che “il bello” di edimburgo e’ lì sopra, dove si trova la old town, il cuore della “vecchia fumosa”. Scendiamo dal mitico bus a due piani sul north bridge e ci incamminiamo sul royal mile (che e’ ancora deserto visto che sono le 9 di mattina) verso il punto di partenza ideale per la visita alla citta’, il castello di edimburgo. Optiamo per l’explorer pass, che ti consente di visitare alcune attrazioni della scozia con un unico biglietto (ha durata e prezzo diverso a seconda dei giorni di validita’ e del numero dei partecipanti) ed entriamo nel castello. ometto ricostruzioni storiche che non mi competono e che sono reperibili sulle guide, comunque la visita dura almeno un paio di ore ed e’ molto piacevole. Se avete pazienza alle ore 13 di ogni giorno potete assistere al tradizionale “one o’clock gun”, il colpo di cannone dell’una, magari godendo di uno splendido panorama sul leith, la zona portuale della citta’. Usciti dal castello scendiamo lungo il royal mile e svoltiamo per il national museum of scotland. Come in tutto il regno unito l’ingresso al museo e’ gratuito e la struttura (molto bella anche a livello architettonico) e’ decisamente interessante sia per i bambini che per i grandi. ai piccoli e’ piaciuto un mondo (e’ presente molto materiale interattivo) e a me entrando nella sezione di storia naturale e’ sembrato di essere “catapultato” nel mitico film “una notte al museo”. Il complesso e’ decisamente piacevole e nelle giornate di pioggia o freddo puo’ rappresentare una ottima destinazione ove trascorrere un’intera giornata in famiglia. poco distante dall’uscita si trova il celebre bobby memorial, che ci ricorda una storia che ha commosso il mondo intero. Alla morte del suo padrone infatti il terrier bobby per 14 anni continuo’ a vegliarne la lapide nel vicino cimitero di greyfriars. si dice che toccando il naso della statua che raffigura il fedele animale torneremo di nuovo a edimburgo… come lasciarsi sfuggire una simile occasione?
Tra tutti i cimiteri di edimburgo (una curiosita’ qui sono aperti 24 h) quello di greyfriars e’ sicuramente il piu’ conosciuto e visitato, sia per le numerose leggende che lo riguardano (come quella legata alla tomba del giudice mac kenzie) sia perche’ sembra sia stato tra le fonti di ispirazione della scrittrice j.k. rawling per la celebre saga di harry potter, che nasce proprio ad edimburgo.
Incuriositi entriamo ma la nostra e’ piu’ che altro una passeggiata, sicuramente a chi desidera apprezzarlo appieno conviene fare una visita guidata per conoscere meglio le numerose leggende che lo riguardano. Ma noi abbiamo poco tempo e , come detto, la magia non e’ in cima ai nostri interessi, quindi proseguiamo oltre.
Si risale quindi la old town fino a victoria street, una delle vie piu’ suggestive, dove si pranza con dell’ottimo maiale sfilacciato (pulled pork) nel fast food “oink”. A pancia piena si inizia la discesa lungo il royal mile, passando dapprima dalla cattedrale di st. giles, costeggiando poi cannongate fino alla residenza estiva di holyrood palace. Tutto il royal mile e’ costellato di splendidi edifici, negozi di lana e cashmire e locali, e’ il vero cuore di edimburgo e passeggiarci e’ davvero un piacere.
Purtroppo il poco tempo a disposizione e la stagione non ci permettono di estendere la visita ad altri luoghi della citta’ che meriterebbero sicuramente come arthur’s seat, il dean village o il water of leith, ma torneremo e questa e’ una promessa.
Dalla old town, attraverso i close, stretti vicoli che scendono dalla citta’ vecchia verso la nuova e che racchiudono altre leggende di fantasmi, raggiungiamo nuovamente la new town. Durante una di queste discese, presso l’advocat’s close abbiamo trovato un locale veramente carino, il (manco a dirlo) devil’s advocat. ancora un giro su princess street ma ormai e’ notte, quindi si torna in albergo.
TERZO GIORNO
Castello di dunnottar, Stonehaven. Per la domenica ci siamo promessi di fare una gita fuori porta alla scoperta della scozia piu’ selvaggia. Tra le tante attrattive e castelli che offre questo paese (attenzione perche’ nel periodo invernale alcuni castelli privati sono chiusi) decidiamo di andare nell’aberdeenshire, e piu’ precisamente nel paese di stonehaven, 20 km a sud di aberdeen. Prendiamo l’autostrada e, dopo aver attraversato il forth road bridge, proseguiamo prima in direzione dundee e poi aberdeen, per un totale circa di due ore di automobile. Nel regno unito le autostrade sono gratuite ma occorre assolutamente rispettare i limiti, in quanto vi sono (giustamente) autovelox e telecamere ovunque. Stonehaven (almeno d’inverno) ci accoglie come un sonnacchioso paese di mare, con un bel porticciolo. ma la sua attrazione principale e’ rappresentata dal castello di dunnottar, i cui resti sono posizionati sopra una scenografica scogliera a picco sul mare distante 30/40 minuti a piedi dal paesino.
La passeggiata e’ semplicemente incantevole cosi come sono molto scenografici i resti del castello (ingresso famiglia £ 17). Finita la visita (e la memory card vista la quantita’ industriale di foto fatte) si torna a piedi verso stonehaven passando dapprima dal war memorial e poi sul lungomare per mangiare un delizioso fish and chips (dicono sia uno dei migliori della scozia) da the bay, delizioso ed affollato take away con quattro tavolini di legno e un merluzzo fritto che e’ una poesia. due passi per la cittadina e si torna ad edimburgo.
Quarto giorno e rientro
E’ l’ultimo giorno di vacanza ma vogliamo godere ancora di questo splendido paese e cosi, approfittando della macchina a disposizione e della bella giornata ci dirigiamo a stirling, nel cuore della scozia, per visitare il celebre castello, anch’esso compresso nell’explorer pass. Eretto in posizione dominante sulla valle circostante e teatro di numerosi episodi che hanno segnato la storia scozzese (reperibili su qualsiasi guida per chi fosse interessato) e’ una struttura che merita sicuramente almeno una mezza giornata di visita. Bellissimi gli esterni e le camere reali. Si riparte in autostrada costeggiando le imponenti the kelpies a falkirk per raggiungere l’ultima tappa del nostro viaggio, che si trova nella cittadina balneare di north berwich, circa 40 minuti a est di edimburgo. Qui si trova infatti un altro meraviglioso castello, quello di tantallon, compreso anch’esso nell’explorer pass. Come il dunnottar, gode di una posizione magnifica che si affaccia sul mare del nord con incantevole vista sulla bass rock. Il luogo, complice anche una inaspettata giornata di sole, e’ semplicemente magnifico. Tempo di mangiare un altro fish and chips take away da north berwich fry (la signora che gestisce il locale e’ italiana) e si torna a casa.
Alcune considerazioni personali
La prima e’ la posizione geografica. La scozia e’ molto a nord rispetto all’italia ed essendo inverno le ore di luce sono ridotte, ma bisogna dire che questa differenza si nota specialmente al mattino (alle 08,30 e’ praticamente ancora buio) mentre questa differenza per il tramonto non e’ cosi’ evidente. Per quanto riguarda invece il clima posso affermare che, seppure sia sempre molto variabile (non a caso ci sono le celebri “4 stagioni in 1 giorno”) e’ comunque mitigato dalla corrente del golfo, quindi d’inverno, a livello di temperature, non aspettatevi differenze abissali con l’italia (sinceramente era piu’ freddo ad orio quando siamo partiti). Credo che la differenza di gradi sia piu’ sostanziale nella stagione estiva, dove naturalmente si fa notte molto tardi, anche dopo le 23.
Altra considerazione doverosa riguarda la guida a sinistra. Edimburgo e’ infatti ben collegata all’aeroporto tramite il servizio navetta airlink 100 (£ 4,50 solo andata o circa £ 7,50 a/r) ed i mezzi pubblici come treni ed autobus sono molto efficenti, ma noi abbiamo preferito comunque noleggiare l’auto. Personalmente nutrivo perplessita’ su questa esperienza, insomma credo che ognuno che si sia trovato al mio posto prima di partire si sia fatto mille domande su come sarebbe stato guidare dall’altra parte. Ecco devo dire che a parte la prima mezz’ora (aiutato ovviamente dal navigatore) guidare “al contrario” non e’ poi cosi stressante. Diciamo che le prime manovre, svolte e rotonde si sta (tutti quelli in macchina) col fiato sospeso ma poi ci si abitua e la si prende come una divertente avventura. A mio parere se si decide di restate solo in citta’ e dintorni conviene considerare che in centro i parcheggi sono pochi e carissimi e che edimburgo per essere una capitale e’ abbastanza “piccola” (500.000 abitanti circa), quindi conviene sicuramente spostarsi coi mezzi e a piedi. se si vuole invece andare alla scoperta del paese e la guida dall’altra parte non rappresenta un problema, noleggiate tranquillamente l’auto (in alternativa se proprio non volete guidare “all’inglese” servitevi degli efficenti mezzi pubblici).
Altra considerazione riguarda il cibo, la cucina e’ abbastanza “monotona” (e non potrebbe essere altrimenti visto il clima) pero’ devo essere sincero e dire che ovunque abbiamo mangiato del buon cibo, ben preparato e di qualita’, mai sentendoci appesantiti. Una particolare menzione va al cibo d’asporto, come detto abbiamo provato dell’ottimo pulled pork e del fantastico fish and chips. Insomma, se non si ha la pretesa (fermo restando che ognuno fa come meglio crede) di mangiare lasagne, pasta e pizza anche in capo al mondo, mangerete bene in scozia.
Ultimo ma non meno importante, gli scozzesi. Ecco al di la’ dei (facili) luoghi comuni devo dire che sono rimasto affezionato a questa gente che e’ di una gentilezza, affabilita’ e disponibilita’ disarmante. Soprattutto gli “over 45/50” saranno sempre disponibili a darvi informazioni o indicazioni e a fare due chiacchiere con voi, soprattutto se vi sedete al tavolo affianco al loro nei locali. Questa gentilezza cresce con l’aumentare della distanza dalle citta’ ed e un ulteriore aspetto che vi fara’ portare questo paese nel cuore.
In definitiva Edimburgo e’ una citta’ (e la scozia una nazione) da visitare assolutamente.
Spero di essere stato utile e se andate… buone vacanzeeee