Edimburgo: da Royal Mile a Arthur’s Seat
Arrivati a Edimburgo con le prime luci del giorno prendiamo un bus che conduce dall’aeroporto al centro cittadino, nei pressi dalla famosa Royal Mile la strada più famosa della città che collega il castello di Edimburgo a Holyrood Palace, un miglio di passeggiata da fare a piedi che stupisce in ogni suo dettaglio. Royal Mile è uno scorrere ininterrotto di palazzi antichi e chiese dall’architettura sofisticata come la bella Saint Giles con le sue maestose vetrate dalle quali si proietta una luce intensa. L’ingresso in questa chiesa è gratuito anche se è consigliabile un’offerta di 3 sterline mentre per scattare foto, bisogna pagare un piccolo biglietto di 2. Adiacente alla chiesa si trova Tristle Chapel, una cappella destinata ai nobili il cui accesso è consentito con un titolo d’ingresso pari a 3 sterline.
Dovendoci nei giorni seguenti spostarci verso Londra in bus decidiamo di alloggiare nei pressi della stazione dei bus in un modesto e spartano hotel nel quale spendiamo circa 100 euro a notte per una doppia con la colazione. Siamo in inverno inoltrato e nonostante la paura di trovare sempre cattivo tempo e pioggia incessante, costante assai frequente da queste parti, il meteo è clemente e nei due giorni di permanenza a Edimburgo ci godiamo un bel sole ed anche un bel tramonto.
Il centro di Edimburgo si gira abbastanza agevolmente a piedi, almeno nei suoi punti più turistici come il Castello di Edimburgo che domina la città da una piccola altura e che consiglio di fotografare in tutto il suo imponente aspetto da Grossmarket, una zona molto frequentata dai ragazzi al fine settimana e dove viene allestito un mercato di prodotti locali e internazionali e dove non mancano occasioni per mangiare street food e bere, abitudine un pò troppo diffusa ormai tra i giovani di tutto il nord Europa e non solo. Proprio da Grossmarket è segnalato un punto preciso sul pavimento dove posizionarsi per fare bellissime foto al castello che di qui è ben visibile e capita spesso che sia necessario mettersi in fila per scattare proprio dall’angolazione suggerita. Ma se la visita al Castello di Edimburgo è imperdibile sia all’esterno che all’interno è il Museo Nazionale di Scozia la vera chicca culturale della città, io personalmente mi sono fatta fuori metà giornata al suo interno e se non avessi avuto i tempi un pò limitati ci sarei rimasta ben oltre. L’ingresso al museo è gratuito al suo interno si spazia tra esposizioni sui dinosauri fino ai mammiferi marini, con un sacco di spazio riservato ai più piccoli ma super istruttivo anche per i grandi dove imparare a distinguere i suoni emessi dai giganti del mare o semplicemente capire differenze tra pesci e mammiferi. Sempre all’interno di questo grande spazio espositivo vengono conservati i resti impagliati della pecora Dolly, famosa per essere stata clonata. Inoltre all’interno del museo c’è un bel bar affacciato proprio sulla mostra dove fermarsi a prendere un tè con un dolcetto.
Ma se gli spazi interni dove perdersi a Edimburgo non mancano è stata la passeggiata sull’altura di Arthur’s Seat la cosa che di Edimburgo mi è rimasta più nel cuore, un percorso nella natura che parte proprio dal centro storico. Questo sentiero è super frequentato dai locali che prendono così le distanze dalla frenesia cittadina. Ci vuole una mezz’ora al massimo per raggiungere la cima di questa piccola montagna partendo proprio da Royal Mile. Il panorama una volta giunti sul punto più alto è bellissimo, si può ammirare la città dall’alto e godere di pace e tranquillità rimanendo a due passi dal centro storico. Insomma Edimburgo è una città gradevolissima ideale anche per un fine settimana dove non solo si può ossigenare e stimolare il cervello con mostre e cultura ma anche ritrovare un pochino se stessi a contatto con la natura.