Edimburgo a Novembre
Siamo atterrati a Edimburgo in anticipo, intorno alle due, ora locale.
Dopo il controllo documenti siamo usciti e abbiamo trovato subito l’ufficio informazioni, dove abbiamo preso i vari opuscoli, la mappa e i biglietti per l’Air Link, ma si possono comprare anche alla pensilina, che è all’uscita 19.
Il prezzo a/r è di 6 sterline.
L’arrivo a Edimburgo è stato rallentato dal traffico. Stanno costruendo la linea tranviaria in Princess Street ed è un caos.
Scesi dal bus a Waverley station siamo stati accolti dal sole, quindi abbiamo scattato le prime foto.
Abbiamo deciso di prendere un taxi, ma visto il traffico abbiamo speso un sacco inutilmente, a piedi ci mettevamo molto prima.
Il nostro bed&breakfast era il Davenport, in Great King Street.
Non era vicinissimo al centro, ma raggiungibile a piedi in poco. Anche prendendo un bus saremmo comunque arrivati prima di Princess Street, visti i lavori.
Il b&b era un quattro stelle molto bello, in un palazzo antico senza ascensore, silenzioso, con colazione abbondante, camera ampia, molto pulito e dotato di ogni comfort.
Si potevano anche noleggiare dei dvd dalla videoteca fornitissima Abbiamo deciso di uscire subito ed ecco la prima pioggia scozzese, con un vento che ci portava via l’ombrello (infatti non l’abbiamo più portato).
Abbiamo fatto un giro per Princess street fino alla rocca del castello. Edimburgo è una città bellissima e affascinante, molto vivibile.
Scendendo abbiamo deciso di fermarci a mangiare, ma i locali erano tutti pieni (erano le sei e mezza!!), finchè abbiamo trovato posto con timer, cioè ce ne dovevamo andare dopo al massimo un’ora e mezza.
Abbiamo quindi deciso di prenotare per i giorni successivi.
Dopo cena siamo tornati subito in albergo, dove abbiamo pianificato le visite.
Il Sabato, dopo la colazione, siamo usciti a piedi (e a piedi saremmo tornati dopo 12 ore!!). Il cielo era nuvoloso e non prometteva niente di buono, infatti dopo poco ha iniziato a piovere e tirare il vento.
Abbiamo fatto il giro del castello, dove abbiamo visto i gioielli della Corona, la pietra del destino e la piccola cappella di Santa Margherita. Meglio andarci presto, all’uscita c’era coda.
All’uscita siamo andati a prenotare il ristorante per la sera e la visita nei sotterranei pieni di fantasmi di Mary King’s Close (è meglio prenotare con anticipo) per le 17.
Da lì siamo entrati nella Camera Oscura, dove una guida ci ha spiegato il funzionamento e i vari edifici della città, lo splendido panorama dall’alto e poi il museo delle illusioni ottiche, divertentissimo, non sembravamo due bambini. Consigliatissimo.
Mentre scendevamo il Royal Mile in direzione del Palazzo di Holyrood all’estremità opposta (cioè un miglio), ci siamo fermati per un breve spuntino (il nostro pranzo!). Ha iniziato a piovere, ma qui non se ne preoccupa nessuno, è sempre pioggerellina sottile con un gran vento. Meglio non usare l’ombrello. Siamo entrati nella St. Giles cathedral.
Abbiamo fatto fuori e dentro innumerevoli negozi e finalmente siamo arrivati, bagnati fradici, al Palazzo reale, praticamente deserto.
Abbiamo preso il biglietto comulativo (il ticket office è all’interno del negozio di souvenir) per il palazzo e la Queen’s gallery, dove c’era una mostra fotografica della spedizione antartica di Shackleton.
Il palazzo mi è piaciuto molto, avevo letto la biografia di Maria Stuard ed è stato interessante stare nei posti teatro delle tragedie della sua vita. La visita è stata fatta con un’audioguida e spostandoci di sedia in sedia, eravamo già esausti! I giardini in inverno sono chiusi, si può visitare solo l’abbazia in rovina. Da lì siamo entrati nella galleria, tornando nel negozio.
Finita la visita siamo tornati sui nostri passi, di nuovo su per il castello. Per fortuna non pioveva più! Nell’attesa abbiamo preso un tè.
Alle cinque, puntuali, abbiamo iniziato il tour nei sotterranei, a caccia di fantasmi, con la guida in abiti d’epoca, molto simpatica.
E’ stata una visita molto interessante, si vede come vivevano gli abitanti di Edimburgo prima che fosse costruita la New Town. Per mancanza di spazio hanno costruito i primi grattacieli della storie, alzando un piano sopra l’altro.
Il posto è buio, caldo e un po’ soffocante, meglio prepararsi.
La guida ci ha illustrato (noi avevamo l’audioguida) sia aneddoti realmente avvenuti (un omicidio), sia storie di fantasmi (che però noi non abbiamo visto, eravamo solo felici che facesse più fresco in una delle stanze infestate), sia la vita quotidiana dei suoi abitanti, l’ultimo dei quali è stato fatto sgombrare nel secolo scorso.
Davvero una visita molto interessante! Da lì siamo andati a cenare, finalmente avevamo finito il programma della giornata.
La Domenica avevamo un altrettanto programma intenso. Ma per fortuna c’era il sole, un sole chiarissimo e molto basso.
Abbiamo fatto un biglietto giornaliero per i bus Lothian (cioè la linea cittadina), al costo di 3 sterline, alla macchinetta automatica vicino alla fermata. Si può prendere il biglietto anche sul bus. In entrambi i casi si devono avere i soldi precisi, in moneta.
Abbiamo preso il bus n.34 con capolinea Ocean Terminal, dove abbiamo visitato lo yacht dei reali inglesi. Anche qui abbiamo usato l’audioguida in italiano.
La visita ci è piaciuta, si vedono le stanze personali della regina e della famiglia, le camere degli ufficiali, i motori, la sala operatoria, tutto quello che serviva per far funzionare perfettamente lo yacht mentre i reali erano a bordo, insieme a degli aneddoti divertenti.
Finita la visita siamo corsi alla fermata del bus per tornare a Edimburgo (ci mette un sacco, per via dei lavori).
Da lì siamo corsi in George Street dove passa il bus n.15 per andare a Rosslyn, sede della famosa cappella dove si conclude il Codice da Vinci.
Non abbiamo trovato il Graal, ma la cappella è davvero, davvero, misteriosa e affascinante, anche se è in ristrutturazione.
Un paio di volte all’ora la guida spiega la storia e il simbolismo delle innumerevoli sculture.
La cappella era già famosa prima dell’avvento del turismo post Dan Brown, proprio per i suoi misteri legati a templari (e cosa se no? :D).
Si può salire sulle impalcature e vedere lo splendido panorama, esempio del pittoresco e amato da molti pittori e scrittori (ad esempio Walter Scott).
La visita ci è piaciuta molto, anche se tutte quelle decorazioni alla lunga cominciano a opprimere.
Chissà, magari qualche mistero è vero 😉 Ci siamo fermati a mangiare al bar dell’hotel (il bus passa ogni mezz’ora e il viaggio dura 40 minuti).
Riconoscere la fermata di Rosslyn non è per niente facile.
Infatti abbiamo tutti cominciato a mostrare segni di nervosismo e molti sono andati a chiedere all’autista.
Visto il fermento, anche gli altri passeggeri del posto si sono informati e alla fine eravamo un gruppo unico che parlava. In ogni caso, il paziente autista ha detto a tutti quando si doveva scegliere! Tornati a Edimburgo riecco la pioggia! Stanchi morti esausti, abbiamo deciso di riposare in albergo e poi di uscire a cena.
Il Lunedì mattina abbiamo lasciato le valigie in albergo e, sotto il sole, siamo andati a piedi fino a Calton Hill, da cui si vede uno splendido panorama da Holyrood al castello, fino al mare.
Siamo scesi, abbiamo comprato libri e cd e a mezzogiorno abbiamo ripreso il bus verso l’aeroporto.
Edimburgo ci ha sorpreso e affascinato. E’ una piccola città vivibilissima, i palazzi antichi sono ricchi di storia e di storie. Le vedute sono spettacolari.
Il tempo contribuisce ad aumentarne il fascino. Ci è spiaciuto tornare a casa!