È l’ultima isola incontaminata d’Europa: le sue foreste impenetrabili ti faranno scoprire la giungla a poche ore dall’Italia
Avvicinandola con il ferry da Los Cristianos (Tenerife) di sera, ci è apparsa come una montagna scura con la sommità completamente nascosta da una folta nuvolaglia. Sembrava l’isola di King-Kong o appunto, l’isola misteriosa! Poi si sono accese le luci del porto e della cittadina di San Sebastian e ci è apparsa molto più accogliente. La Gomera è sorta dalle acque, insieme alle sue sorelle, qualche milione di anni fa. Come loro è di origine vulcanica e si vede, ma non ha subito ulteriori sconvolgimenti e la natura l’ha modellata a suo piacere ed ha fatto un ottimo lavoro. L’isola fu abitata dai Guanci, una popolazione proveniente dalla vicina Africa e poi conquistata dagli Spagnoli nel XV secolo.
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È piccola e rotondeggiante con un massiccio centrale dal quale si staccano canaloni e aspre valli che precipitano nell’oceano. Il paesaggio è vario: si va dai verdeggianti boschi dell’altopiano centrale, alle rocce nude dagli scuri colori, alle piantagioni di banani e frutti tropicali, ai brulli versanti, agli imponenti formazioni rocciose, alle piccole e inaccessibili spiagge nere, alle maestose scogliere. Il tutto, sempre in vista dello splendido azzurro del mare. Che non è il nostro tranquillo Mar Tirreno, ma che in questi giorni abbiamo trovato calmo e accattivante. In fondo alle valli, in prossimità del mare si trovano i maggiori centri che sono piccoli e tranquilli, se si esclude forse Valle Gran Rey che è la località turistica più vivace e frequentata. Molti villaggi e case sparse sono abbarbicati alle rocce in equilibrio instabile e non so come si faccia a raggiungerli anche se le strade, anche quelle impossibili sono ben tenute.
A proposito di strade
A proposito di strade: le arterie principali sono la MG1 e 2 che iniziano da San Sebastian e viaggiano in quota raggiungendo i centri principali e diramandosi verso i paesetti sulla costa. Sono mantenute perfettamente (non sono riuscito a prendere una buca), la segnaletica è chiara e le indicazioni perfette. Troverete una miriade di “miradores” dai quali si può ammirare bellissimi panorami sulle valli e sul mare. Ma attenzione: le distanze il linea d’aria sono poca cosa, diventano notevoli per strada e aumentano ancora considerando i tempi di percorrenza. Non c’è un rettilineo a pagarlo oro! Guidate con prudenza e ammirate il paesaggio. Se volete percorrere una bellissima strada seguite quella che da Las Rosas (Agulo) tocca il Centro visitatori del parco di Garajonay e attraversando il parco stesso raggiunge la GR2 e Laguna Grande. Se invece amate veramente il brivido andate alla scoperta della spiaggetta nera di Alojera!
L’attrattiva principale dell’isola
Il Parco Nazionale di Garajonay è l’attrattiva principale dell’isola e ne comprende la parte centrale. Il nome sembra derivare da quello della principessa Gara e del principe Jonay la cui storia d’amore finì miseramente (esattamente come quella di Romeo e Giulietta, per intenderci). Quassù, sull’altopiano centrale, si estende il regno del folto bosco di Laurisilva sopravvissuto dal Terziario e formato da un intrigo di alberi e piante che crescono facilitato dal clima umido. Fa una certa impressione avventurarsi nel bosco tra nuvole basse e rami contorti e ricoperti dal muschio: siamo ai livelli di Biancaneve e il cacciatore! Se invece c’è il sole l’aspetto del bosco è completamente diverso e molto più attraente. Quindi il consiglio è quello di vederlo sotto i due aspetti.
Raccomandabile è una visita al Centro Visitatori nella zona di Agulo, dove troverete informazioni utili sul Parco, sui numerosi sentieri che lo attraversano e sulle escursioni guidate. Infatti la Gomera è un’isola particolarmente amata dai camminatori. Ci sono circa 650 km di sentieri sparsi per tutta l’isola, di varia difficoltà e lunghezza. Quando il meteo ce lo ha permesso anche noi ne abbiamo percorsi alcuni compreso uno dei tanti che raggiunge la cima più alta dell’isola e cioè l’Alto Garajonay (1486 mt) da dove si gode un bel panorama a 360° anche sulle altre isole e in particolare il monte Teide di Tenerife. Durante le nostre escursioni non abbiamo incontrato mai connazionali ,ma solo Tedeschi e qualche Francese e Inglese. I più preferiscono visitare l’isola con gite organizzate da Tenerife. (lì si che troverete Italiani!).
Al centro del parco si trova la vasta radura di Laguna Grande, un’area ricreativa ben attrezzata e molto frequentata. Una contorta stradetta che si snoda dal Centro Visitatori vi condurrà in breve al più famoso mirador e cioè quello di Abrante,una passerella di vetro a picco su Agulo: splendido panorama! C’è anche un buon ristorante. Personalmente proprio Agulo è paesetto che mi è piaciuto di più .Molto tranquillo e diviso in due nuclei uno più recente e l’altro più antico con un intrico di stradette acciottolate. Raccomandabile è una passeggiata fino alla isolata spiaggetta di S. Marco passando per il piccolo cimitero a picco sull’oceano. La strada (GM1) che da San Sebastian si snoda attraversando tutta la regione del nord e raggiungendo Valle Gran Rey vi proporrà continui scorci da cartolina tra una lussureggiante vegetazione ricca di piantagioni di banani e di piante subtropicali. Le svettanti palme, diffuse per tutta l’isola completano, come meglio non si può, il paesaggio.
Hermigua è un lungo paese che offre un interessante museo etnografico con un piccolo mulino che serviva per la macinazione di cereali tostati per dar vita al “gofio”. Questo, insieme al miele di palma (le api non c’entrano per niente), sono ingredienti fondamentali dei semplici alimenti delle Canarie. A proposito, qui sentirete anche una “chiacchierata” con il “silbo”, il caratteristico linguaggio fischiato, con il quale i locali comunicavano tra valle e valle. Si insegna anche nelle scuole. Un monolite vulcanico (ce ne sono moltissimi) annuncia Vallerhermoso, altro ridente paesetto con una bella chiesetta e una striscia di sabbia orlata da nere scogliere. Continuando si scende fino a Valle Gran Rey il centro più turisticizzato dell’isola con spiagge anche per naturisti.
Da qui si può fare escursioni con battello alla ricerca di delfini e balene o per osservare Los Organos, una maestosa scogliera basaltica che prende la forma delle canne di un organo e dare un’occhiata dal mare alla tormentata costa. Prima di scendere a Valle fermatevi al Mirador di Manrique e poco più in basso alla Ermita de San Antonio per ammirare gli splendidi panorami. Presso Arure visitate la piccola Ermita del Santo scavata nella roccia e con uno stupendo Mirador. Tornando sulla GM2 si entra nel Parco e qui ci metterete molto tempo per arrivare a San Sebastian perché ad ogni curva e ad ogni Mirador sarete costretti a fermarvi per ammirare scorci veramente spettacolari. Con la GM3 potete scendere fino a Playa de Santiago, altra piccola località turistica attraversando Alajerò con i suoi bei palmeti.
San Sebastian è il capoluogo dell’isola. Qui si sbarca da Tenerife e qui fanno tappa qualche nave da crociera. La cittadina è molto carina, ordinata e ben tenuta. Ci sono due spiagge, una torre castello (del Conde) e la famosa casa di Colombo. Si dice che qui abbia fatto sosta il Genovese almeno un paio di volte durante i suoi viaggi verso le Americhe. Molto carina è la Iglesia de la Virgen, a tre navate con molto legno scolpito. C’è anche un piccolo ,ma ordinato mercato. In alto si può raggiungere il Mirador de la Hila con larga vista sulla costa.
Consigli utili per un viaggio a La Gomera
Una bella isola tranquilla e accogliente (almeno in questo periodo). Un’isola per camminatori e amanti della natura e delle cose semplici. Solito volo Ryanair da Pisa per Tenerife (320 € a/r in due) Da qui al porto (bus) e con traghetto Fred Olsen (104 € a/r in due) verso San Sebastian (un’ora). Indispensabile noleggiare un’auto. L’abbiamo fatto con l’ottima Cicar (106 €). Abbiamo affittato una casetta a Las Rosas in una tranquilla località nei pressi di Agulo.
La casetta (Casa rural las Rosas 310 €) è una tipica costruzione rurale molto ben ristrutturata per uso turistico. Comodissima e completa di tutto (anche lavatrice) composta da salottino cucina, camera e bagno. Ottima accoglienza con un bel cestino di frutta, bottiglia di vino, dolcetti, caffè, the insomma tutto! Ci siamo trovati benissimo!
Abbiamo cenato ad Agulo presso la Tasca Las Cruces (tre volte molto bene), alla Vieja Escuela (una volta bene), a Las Rosas presso il Campesino (bene). A S.Sebastian pranzo da Perlusca vecchio e tradizionale ristorante. Non sono locali di lusso, ma ci siamo trovati benissimo e a prezzi modici. Con il biglietto del traghetto a 29 € in due abbiamo pranzato al Mirador de Abrante, bene e con panorama!