È la terra di Harry Potter, e servono 10 giorni per viverla tra treni magici, mostri sul lago e capanne immerse nella nebbia

Un viaggio tra storia, natura e i luoghi di Harry Potter!
Scritto da: sofiam10
È la terra di harry potter, e servono 10 giorni per viverla tra treni magici, mostri sul lago e capanne immerse nella nebbia
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Una terra iconica, che il cinema ha trasformato in una incredibile risorsa di paesaggi e di scenografie, la Scozia è anche e soprattutto un luogo dove la natura selvaggia e imprevedibile è la vera compagna di viaggio. Anche di uno basato sui luoghi di Harry Potter, il romanzo-film di maggior successo degli ultimi decenni.

Considerazioni generali su un viaggio in Scozia

  • Prezzi: la Scozia è cara. Il cibo, gli hotel, le esperienze: tra il loro prezzo di base, già alto in Pound, e il cambio in euro, il costo per vivere e visitare cresce facilmente. Ovviamente poi ciascuno ha il suo stile di viaggio ed il suo budget, soggiornare in guest house e fare almeno uno dei pasti “al sacco” può aiutare a rendere la spesa finale più contenuta. Vi consiglio l’Explorer Pass se fate il nostro giro per ammortizzare il costo di qualche visita. Noi abbiamo speso (prezzi per coppia, quindi poi a testa è da dividere per due):
    • alloggi: 1100 euro, circa 110 euro a notte
    • voli: 600 euro (low cost, bagaglio in cappelliera)
    • Macchina: 717 euro di noleggio
    • totale: 4330 euro
  • Abbigliamento: in Scozia il tempo cambia velocemente, bisogna vestirsi a strati. Preparatevi a pioggia e freddo comunque!
  • Accoglienza: loro sono gentilissimi e super accoglienti, vi troverete bene.
  • Trasporti: ad Edimburgo i trasporti pubblici sono ottimi, se il vostro obiettivo è fare un giro come il nostro la macchina è sicuramente il mezzo più comodo. La difficoltà è la guida a sinistra la le strade scozzesi sono facili e non troppo affollate. Noi la macchina l’abbiamo noleggiata con Celtic Legend e ci siamo trovati benissimo, cortesi, disponibili, macchina perfetta. Avevamo anche un codice sconto grazie a Scotland4you (pagina Instagram che vi consiglio di visitare, loro sono dei veri esperti!).
  • Cibo: Il cibo è buono, non esageratamente vario ma è sempre curato. Vi consiglio Fish and Chips, Mac and Cheese, Hamburger, Steak Pie e il dolce che ci ha fatto innamorare: sticky toffee pudding!

Diario di viaggio in Scozia

Giorno 1: arrivo in serata a Edimburgo

Partiamo da Orio al Serio ed arriviamo in serata ad Edimburgo. Qui, da buoni fan di Harry Potter, abbiamo prenotato l’esperienza al The Calduron, un bar a tema Harry Potter in cui i cocktail sono posizioni da preparare. Fantastico!  Soggiorneremo questa e la prossima notte in un airbnb a dir poco basico. I prezzi qui ad Edimburgo sono altini, ma almeno è centrale.

Giorno 2: il Royal Mile

royal mile

Partiamo con una abbondante e tipica colazione da The Edinburgh Larder, dove servono il classico brunch scozzese ma anche waffle e panini vari.  Oggi ci aspetta il Royal Mile (Miglio reale), la strada più famosa di Edimburgo, lungo la quale si può imparare molto sulla storia e le tradizioni di questa città.

La nostra visita inizia dal castello, che è possibile visitare all’interno. Appena fuori, diamo un occhio al Witches well, una fontanella commemorativa in onore di alcune streghe bruciate in quel punto, e facciamo un giro al tartan waving mill: qui è possibile acquistare prodotti tessili tipici scozzesi, chiaramente sarà pieno di negozi simili ma, da turisti, un giro l’abbiamo fatto volentieri.

Proseguiamo lungo la via osservando negozi di whisky, tartan, ristorantini, e appena dopo The Hub, una antica chiesa convertita in centro eventi, visitiamo the Gladstone’s land, una antica casa in cui il tempo si è fermato e si può osservare come si viveva secoli prime nelle case di Edimburgo.

Poco dopo, deviazione su Victoria street: per tutti, questo angolo è davvero molto bello, caratteristico e colorato. Per i fan di Harry potter, e possibile visitare il bar in cui la Rowling ha scritto i suoi libri, ed un negozio a tema davvero ben curato.

Riprendiamo il miglio: statue, chiese, altro cibo, altri negozi. Entriamo nel museo di Edimburgo, che è gratuito e spiega più in dettaglio le origini e la storia di questa città. Giungiamo quindi alla fine del miglio e visitiamo Holyrood House, il palazzo reale di Edimburgo. La visita è davvero ben strutturata quindi per me è stato interessante da visitare.

A cena andiamo da The Last Drop, uno dei pub consigliati, che non ha deluso col suo Mac and Cheese. Non dimenticate di fissare sul navigatore “the Vennel viewpoint” per fare una foto iconica del castello di Edimburgo!

Giorno 3: il Fife

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Stamattina partiamo alla volta del Fife, il sentiero costiero sulla costa est della Scozia. Io ho sbagliato a calcolare i tempi, mi sarebbe piaciuto camminare da Elie ad Ansthruter ma per farlo considerate almeno 4-5 ore (o di spostarvi direttamente con la macchina di città in città). Abbiamo passeggiato da Elie, sulla spiaggia sabbiosa fino alla cittadina peschereccia di Saint Monans. Poi abbiamo preso un pullman per tornare alla macchina per starci nei tempi e siamo andati a Ansthruter in macchina. Li abbiamo mangiato un fantastico fish and chips take away da Wee Chippy, gustato passeggiando lungo la via principale che da sul porto. 

Salutiamo questi luoghi e partiamo alla volta di Dunnottar Castle, più a nord: visitiamo e scopriamo la storia di questa fortezza collegata alla Scozia solo attraverso un sottile lembo di terra, un posto davvero scenografico.

Arriviamo in serata ad Aberdeen, una città carina ma non particolarmente notevole, principalmente utile come base di partenza e modo per far provviste nei supermercati per la cena e la colazione, entrambe consumate nel nostro Airbnb.

Giorno 4: lo Speyside e Culloden

culloden

Lasciamo Aberdeen in direzione Inverness, ma facciamo una deviazione a Ballindaloch, un po’ per spezzare il viaggio, ma soprattutto per provare dell’ottimo Whisky. Partiamo dalla visita della distilleria di Ballindaloch, in cui ci mostrano il processo di produzione del whisky, fatto davvero con amore: le risorse le prendono dalle loro terre, poche automazioni e tanta passione. La degustazione poi: davvero ottimo il loro Whisky.

Poi, a brevissima distanza, il castello: questo è ancora abitato dalla famiglia che lo possiede, completamente arredato, sembra quasi il castello delle fiabe con le sue torrette circolari.

Visitiamo i giardini e sfruttiamo il caffè del castello per mangiare un panino, per poi ripartire per Culloden. Qui visitiamo il campo di battaglia più noto della guerra di indipendenza, nel quale gli scozzesi sono stati sconfitti nel giro di un ora dagli inglesi. 

Arriviamo nel pomeriggio ad Inverness, ci rilassiamo un po’ e per cena scegliamo Hootananny, pub dalle ottime recensioni che non ha deluso per nulla. Ottimo l’Haggis e lo sticky toffee pudding.

Giorno 5: Loch Ness

loch ness

La mattina di oggi è dedicata alle sponde del lago Ness. Si parte da uno dei fenomeni più famosi al mondo, il mostro di Loch Ness! Abbiamo imparato tutto a riguardo presso il Loch Ness Visitor center, esperienza davvero molto ben fatta, che insegna molto anche sulla storia, la geografia e la biologia del lago, quindi la consiglierei a tutti.

Poi ci dirigiamo al castello di Urquhart, proprio sulle sponde del lago. Da qui si gode un bel panorama ma soprattutto il castello, per quanto non abitato da centinaia di anni, è una importante testimonianza della storia medievale scozzese.  Ci rimettiamo in viaggio per il castello di Eilean Donan, e ci fermiamo a mangiarci un hamburger sulla strada da Cluanie Inn.

Arriviamo finalmente al castello: interessante da visitare, in una posizione meravigliosa alle porte dell’isola di Skye.

Arriviamo in serata al The Cowshed, dove ci aspetta un “pod” privato con vista sulla cittadina di Uig. Il posto è stupendo, l’hotel curassimo quindi è un esperienza che vi consiglio sicuramente di fare, rispetto al classico hotel in cui ci sposteremo la sera successiva. Ci godiamo la serata a Skye giocando a giochi da tavolo, sperando che la nebbia domani ci possa abbandonare per lasciare spazio ai panorami (spoiler: non lo farà).

Giorno 6: Skye (parte I)

kilt rock, scozia

Passeremo due giorni a Skye: volendo è visitabile in un giorno solo, ma con molti più tagli e ritmi più serrati, due è probabilmente il numero giusto. La maggior parte degli spot visitati sono gratuiti ma il comodo parcheggio di fronte a loro è a pagamento.

La prima tappa di oggi, vicinissima al nostro hotel, è il Fairy Glen. Potete parcheggiare all’inizio del sentiero che in 10 min vi porterà in questo spiazzo a detta delle leggende creato dalle fate. Sicuramente tutto il tragitto per raggiungerlo è veramente suggestivo, un panorama di dune verdi. 

Poi iniziamo il trekking sul Quiraing. Uno dei panorami più belli mai visti, ma anche un clima indomabile! La passeggiata in sé non è particolarmente complicata ma bisogna avere abbigliamento tecnico, e se soffrite molto di vertigini potreste avere difficoltà nei tratti finali. Si percorre per un pezzo un sentiero comune sia per chi sale che per chi scende, e poi si fa un giro ad anello attorno al picco. Per fare il giro, andando con calma e facendo le nostre foto, abbiamo impiegato un paio d’ore.

Piccolo stop per cercare sulla spiaggia di An Corran l’impronta di dinosauro, impresa fallita a causa della marea, e ci dirigiamo così a Kilt Rock, una maestosa cascata che scende a picco in verticale nell’oceano.

Ancora un trekking per oggi, seppur più breve, è quello che ci porterà nei pressi dell’Old Mann of Storr. Noi non siamo saliti fino al cucuzzolo ma anche arrivando in fronte a queste formazioni rocciose così particolari si gode di un bel panorama.

Arriviamo in serata a Portree, la città più grande di Skye (e quindi anche quella che ha più hotel e ristoranti), una caratteristica cittadina di pescatori. Qui soggiorniamo al the Caledonian, un hotel che vi consiglio, e ci concediamo una bellissima cena al Cuchullin, dove mangiamo cozze, pesce, e proviamo la tipica birra di Skye.

Giorno 7: Skye (parte II)

skye

Secondo giorno a Skye: raggiungiamo il castello di Dunvegan, che a me è piaciuto tantissimo. Non è un castello immenso, ma la sua posizione, la sua storia, la famiglia che lo ha abitato mi hanno appassionato. È possibile visitare sia il castello, imparando la storia della famiglia MacLeod, ed anche i suoi giardini

A questo punto prendiamo una deviazione (perchè ecco non è un punto proprio a portata di mano, ma avendo due giorni siamo perfettamente in orario) e ci dirigiamo a Neist Point, un punto panoramico.

Ultima tappa: le fairy pools, un sentiero che costeggia questa serie di cascate circondate, come sempre, da tanto, tantissimo verde. Come sempre, c’è un parcheggio a pagamenti nei pressi, il sentiero è veramente facile ed essendo un andata e ritorno sulla stessa strada è percorribile per quanto ne avete voglia.

È ora di salutare Skye, quindi prendiamo ad Armadale il traghetto che in mezzoretta ci riporterà a Mallaig. Il traghetto lo abbiamo prenotato dal sito del CalMac, la compagnia che gestisce la tratta, ovviamente con macchina inclusa, e devo dire che è stato veloce, comodo, e anche simpatico per salutare Skye (l’alternativa è rifare la strada a nord che avevamo fatto all’arrivo, ma avremmo allungato troppo).

La notte la spendiamo a Mallaig, una cittadina carina che più che una tappa imperdibile è un punto molto comodo e strategico per fermarsi. Ci siamo trovati benissimo alla guest house “the moorings”, decisamente l’alloggio più bello del viaggio, e provato la “pizza scozzese” alla bakehouse.

Giorno 8: i luoghi di Harry Potter ed il Glencoe

viadotto di glenfinnan

Questa mattinata la spendiamo a scoprire i luoghi di Harry Potter: chiaramente se non siete fan, dedicherete loro meno spazio (o tirerete dritto e bom, anche se il viadotto è davvero bello per chiunque) Per i fan di Harry Potter invece, ecco una descrizione dettagliata di come trovarli e quando visitarli:

  • La tomba di Silente è sull’isola Eilean na Moine. L’isola non è raggiungibile, ma è comunque possibile farsi una foto in fronte ad essa. Dovrete parcheggiare ai lati della strada, proprio in prossimità dell’isola c’è uno slargo in cui è possibile lasciare la macchina senza disturbare.
  • Il viadotto di Glenfinnan è un luogo che consiglierei a chiunque di visitare, ma se il vostro obiettivo è vedere il treno storico (lo Jacobite train) che passa, dovrete muovervi in certi orari. Noi abbiamo parcheggiato al visitor center. Siamo arrivati presto, prima delle 10. Da lì c’è un sentierino che in 10 minuti vi porta nel punto panoramico (non andate verso il visitor center ma nella direzione opposta, verso il viadotto) troverete una collina sulla quale potete prendere la vostra posizione per fotografare il passaggio del treno, che arriva alle 10.45. io vi consiglio di arrivare per le 10, perchè si riempie facilmente specie in alta stagione. Ed eccolo lì, l’hogworts express passa e un sogno di infanzia si realizza.
  • La capanna di Hagrid: è sul Glencoe ma non c’è assolutamente nulla, è anche difficile riconoscere l’ambientazione, quindi io ve la sconsiglio

Il pomeriggio è dedicato al trekking nel parco del Glen Coe: ci sono varie camminate da fare per scoprire queste montagne, alcune semplici e in piano, altre per esperti escursionisti. Se andate sul sito https://www.walkhighlands.co.uk/fortwilliam/lostvalley.shtml trovate una lista completa delle passeggiate con tutte le indicazioni relative a distanza, difficoltà, durata, mappe dei percorsi.

Noi abbiamo fatto il trekking chiamato Lost valley, che passa in mezzo alle Tre Sorelle, sale in altitudine e termina all’ingresso di una ampia vallata in quota (dove volendo si può anche proseguire, ma noi non facevamo in tempo). Noi abbiamo impiegato un paio d’ore ed è stata una bella escursione, impegnativa come salita ma in un bellissimo scenario.

Salutiamo le montagne e torniamo al mare, ci aspetta la Sandvilla Guesthouse ad Oban, che vi consiglio, belle stanze, buona posizione e ottimo rapporto qualità prezzo. Volevamo cenare alla Seafood Hut, il mercato del pesce in cui vengono serviti catini di erudite ad ottimi prezzi, ma chiude alle 18. Siamo quindi andati da EE Usk, stra consigliato da tutte le guide ma che a noi è non è piaciuto, né come cibo né come servizio.

Giorno 9: le Ebridi

scozia, ebridi, staffa island

Oggi, per il tipo di visita e anche per interrompere un po’ la guida al volante, ci affidiamo ad un tour organizzato per visitare le isole di Mull, Staffa e Iona. Se fate un giro della Scozia più breve probabilmente le eviterete, ma se ne avete il modo vi consiglio assolutamente di visitarle, il tour in giornata di West Coast tour è ben organizzato e vi farà vedere tutti i punti più importanti. Prendiamo il traghetto dal terminal di Oban verso le 9.30, arriviamo sull’isola di Mull verso le 10.40. qui veniamo smistati nei bus, e visitiamo Mull in questo modo: guardandola dal finestrino, ascoltando l’audioguida che ci racconta tutta la storia dell’isola.

Poi è il momento di Staffa, la mia preferita: l’isola delle formazioni granitiche e delle pulcinelle! Dal porto di Mull prendiamo una barchetta (se soffrite di mal di mare, portatevi assolutamente una Xamamina o qualcosa per non stare male), e dopo aver salutato foche e persino un delfino approdiamo su Staffa. Noi ci dirigiamo subito al punto di osservazione delle pulcinelle, per evitare che si formi troppa ressa. Le pulcinelle (deve essere stagione per vederle!) erano tantissime, volavano dal mare agli scogli in continuazione. Ci spostiamo poi verso la Fingal Cave, una delle formazioni più particolari mai viste: tutte le rocce sono dei cubi!

Infine, l’ultima tappa: Iona! Abbiamo visitato la sua abbazia e passeggiato fino alla White Strand, una spiaggia sulla parte nord dell’isola che ricorda molto una tropicale grazie al suo colore bianco… peccato per il clima non proprio equatoriale.

Tragitto all’inverso, pullman + traghetto, e concludiamo la giornata con un bel Fish & Chips da Nories.

Giorno 10: Luss, Stirling e ritorno ad Edimburgo

castello di stirling

Oggi si ritorna ad Edimburgo, ma nel farlo ci fermiamo in tre tappe. La prima è Luss, una cittadina sul lago piccola ma caratteristica, va bene per uno stop.

Poi il castello di Stirling, imperdibile anche se non uno dei miei preferiti. L’ho trovato forse più impersonale rispetto agli altri, ma sicuramente ha tanto patrimonio al suo interno e molte aree da visitare.

Ci fermiamo anche a Culross, un antico borgo che è rimasto immutato nel tempo (e per i fan di Outlander, questo è nella serie Cranesmuir), qui basta una passeggiata in centro, e a Midhope Castle (Lallibroch in Outlander), dove si può o pagare un biglietto per entrare nei giardini o, come abbiamo fatto noi, semplicemente dare uno sguardo dal parcheggio.

Alle porte di Edinburgo lasciamo giù l’auto e, con il tram, torniamo in città. Per risparmiare, soggiorniamo nella residenza università Destiny Student Shrubhill. Per una notte va bene, il prezzo è veramente più basso rispetto agli hotel.

Ceniamo lungo il Royal Mile, è tempo di un ultima Steak Pie e sticky toffee pudding.

Giorno 11: Edimburgo – Britannia e Arthur Seat

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Al mattino partiamo a piedi e ci dirigiamo al porto: ci aspetta la visita dello Yacht reale Britannia. Devo dire che mi è piaciuta molto, la visita è ben strutturata con un audioguida e… be lo yacht è indubbiamente bello. 

Ritorniamo in centro in pullman e ci dirigiamo quindi all’Arthur seat per un ultima vista su questa bellissima città: non è una passeggiata banale, preparatevi! 

Salutiamo così Edimburgo e la Scozia per tornare a Malpensa. È stato un viaggio stupendo, una natura forte ed impetuosa, un popolo caldo e gentile e una storia dolceamara.

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