È la capitale europea del buon bere: tra castelli e degustazioni, qui il vino è cultura e meraviglia

Un viaggio alla scoperta di una città e della sua tradizione enogastronomica, tra degustazioni, visite ai castelli e festeggiamenti fino a notte tarda. Bordeaux fête le vin e noi non potevamo mancare...
Scritto da: valemac82
È la capitale europea del buon bere: tra castelli e degustazioni, qui il vino è cultura e meraviglia
Partenza il: 27/06/2012
Ritorno il: 01/07/2012
Viaggiatori: 2
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Per festeggiare i miei 30 anni ho organizzato un weekend lungo nella città di Bordeaux, coniugando così le mie principali passioni: i viaggi e i grandi vini. La città, riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, è una città molto ricca dal punto di vista architettonico. Sorge nel sud ovest della Francia, in Gironda, e si sviluppa lungo le rive del fiume Garonna. È una città molto viva, teatro di manifestazioni importanti come Bordeaux fête le vin: evento internazionale che celebra i vini bordolesi, dedicato al grande pubblico. Quest’anno i festeggiamenti si sono svolti dal 28 giugno al 1 luglio: 4 giorni per scoprire la città di Bordeaux tra degustazioni, visite negli chateaux, spettacoli pirotecnici e concerti.

Diario di viaggio a Bordeaux

Partiamo la mattina del 27 giugno, giorno del mio compleanno, sbarchiamo all’Aeroporto di Merignac, paese a circa 6 km da Bordeaux e collegato al centro città dalla linea urbana 1. Il viaggio dura circa 30 minuti e il biglietto costa 1,40€. Scendiamo nella centralissima Place Gambetta e ci dirigiamo verso il nostro alloggio: uno “studio” ubicato accanto alla suggestiva Cattedrale di Saint-Andrè, in stile romanico e consacrata da papa Urbano II nel 1096. Il progetto prevedeva la costruzione di quattro torri, ma a causa del suolo paludoso, che rischiava di non sostenerne il peso, ne furono realizzate solo due. Lasciate le valige nel nostro graziosissimo monolocale, ci dirigiamo all’Ufficio Turistico di Bordeaux in Esplanade des Quinconces.

Giorno 1 – Centro storico della città e Miroir d’eau

miroir d'eau, bordeaux

Dopo una passeggiata di 10 minuti lungo Rue de la Porte Dejeaux, una delle vie dello shopping cittadino insieme alla più rinomata Rue Saint Catherine, arriviamo in Place de la Comédie, sede del Grand Theatre, opera nazionale della città costruita nel 1780. Arrivati all’Ufficio Turistico, scopriamo che c’è una gran fila, perché molti turisti, propri come noi, hanno prenotato online i pass degustations e i pass vignobles di Bordeaux fête le vin.

Il pass degustation ci dà diritto a 2 calici serigrafati della manifestazione e un carnet di ticket con cui accedere gratuitamente alle degustazioni nei padiglioni suddivisi per aree tematiche e territoriali, sparsi lungo 2 km sulle rive della Garonna. Dopo un’altra fila interminabile ritiriamo i nostri pass vignobles, biglietti per la visita guidata di alcuni Châteaux Grands Crus Classés.

Per pranzo andiamo in una Crêperie bretone e ordiniamo due gallettes, crêpe con farina scura di grano saraceno ripiene di formaggio di capra e spinaci e per dessert una crêpe dolce con succo di limone, miele e crema chantilly. Dopo pranzo andiamo a fare un po’ di shopping… d’altronde abbiamo un’ottima scusa: sono appena iniziati i saldi! La sera, per cena, andiamo in un bistrot proprio in Place de la Bourse. Questa splendida piazza a ferro di cavallo, realizzata tra il 1730 e il 1735 dagli architetti Gabriel (padre e figlio) è sede del Palazzo della Borsa e al centro è dominata dalla Fontana delle Tre Grazie.

E proprio di fronte a Place de la Bourse c’è il famoso Miroir d’eau: una curiosa piazza formata da una lastra di granito, che grazie a un’originale sistema di fontane alterna effetto specchio d’acqua a effetto spruzzi di vapore. Il Miroir d’eau è stato progettato dall’architetto Michel Corajoud nel XXI secolo e oltre a essere un ottimo rimedio contro il caldo, offre anche un suggestivo spettacolo grazie all’effetto specchio su cui si riflettono le eleganti facciate settecentesche di Palace de la Bourse. Sia adulti che bambini si divertono a passeggiare sul Miroir d’eau per rinfrescarsi e fare foto ricordo… insomma è un vero spettacolo imperdibile per tutti!

Ceniamo al Bistrot du Gabriel, il ristorante con il miglior rapporto qualità-prezzo di Bordeaux secondo la Guida Michelin, ma si rivela una delusione: un trionfo di strane salsine su piatti troppo elaborati. Unica nota positiva è l’assiette de fromage a fine cena, che ci permette di degustare diverse tipologie di formaggi francesi. Dopo cena facciamo una breve passeggiata lungo la Garonna e poi tutti a nanna perché domani è 28 giugno ed è la data ufficiale di inizio di Bordeaux fête le vin.

Giorno 2 – Bordeaux fête le vin

garonne bordeaux

L’indomani, dopo una colazione non proprio light, ci dirigiamo di nuovo verso la Garonna. È infatti lungo le rive di questo fiume che si sviluppano i padiglioni di degustazione di Bordeaux fête le vin.

La prima tappa è nello stand Bordeaux Sweet Wine: degustiamo un vino Premières Côtes de Bordeaux “moelleux” (semi-dolce) e un Cadillac “liquoreux” (dolce) dello Chateau Faugas. I vini dolci di Bordeaux sono prodotti a sud lungo il corso del fiume Garonna e i più celebri sono il Sauternes e il Barsac. Questi vini sono prodotti con uve attaccate dalla muffa nobile, Botrytis Cinerea che provoca una surmaturazione delle uve conferendo così al vino una complessità e una ricchezza di strepitosi aromi e sapori che vanno dall’albicocca al miele fino ad arrivare alla freschezza del pompelmo. Sono vini che si servono freddi e che si abbinano perfettamente non solo ai dolci ma anche ad altri prodotti tipici nazionali e regionali come il Roquefort e il Foie Gras.

Il nostro viaggio nel gusto continua con la degustazione di un bianco secco, un rosé e un cremant di Bordeaux (uno spumante metodo classico brut). Ma il caldo inizia a farsi sentire, allora andiamo a mettere i piedi in acqua nel Miroir d’eau e dopo esserci rinfrescati andiamo ad acquistare baguette, insalata e tome de Bordeaux per un pranzo veloce e tradizionale.

Il resto della giornata lo dedichiamo allo shopping e al relax. Domani ci attende una bella gita alla scoperta dei Grand Crus Classés del Graves.

Giorno 3 – Grand Crus Classés del Graves

château pape-clement

La partenza è alle 9 dall’ufficio turistico con bus da 25 posti: i nostri compagni di viaggio provengono da ogni parte del mondo e siamo tutti accomunati dalla passione per i grandi vini. Il tour che abbiamo scelto si chiama Graves & Montesquieu e consiste in una visita guidata alla scoperta dei magnifici territori del Pessac-Leognan che ospitano i prestigiosi Grand Crus Classés dal 1953.

La prima tappa è Château Pape-Clement, che prende il nome dal suo più antico proprietario Papa Clemente V e che rappresenta il più antico produttore dell’area. Dopo un’interessante visita in cantina in cui ci viene spiegata la vinificazione in rosso, andiamo in enoteca a degustare due rossi eccellenti: uno Chateau Pape Clément Grand Cru classé de Graves e un Le Clémentin du Château Pape Clément Pessac Léognan.

Terminata la degustazione ripartiamo in direzione Chateau Carbonnieux, altro chateau storico fondato nel XIII secolo dai Benedettini dell’Abbazia di Santa Croce, Grand Cru classé per i bianchi e per i rossi dal 1959. Dopo l’usuale visita in cantina corredata di spiegazioni sui processi di vinificazione in bianco, pranziamo con prodotti e piatti tipici della tradizione (ostriche, foie gras, petto d’anatra, formaggi e macarons) accompagnati dai grandi vini dello Chateau Carbonnieux: 2 bianchi secchi (uno più giovane e fruttato e l’altro più maturo) e un rosso molto elegante.

Ultima tappa del nostro tour è il Castello de La Brede, uno straordinario edificio di interesse storico, architettonico e naturale, noto soprattutto per essere stato la dimora del filosofo Montesquieu, considerato il fondatore della teoria politica della separazione dei poteri. Visitiamo gli interni con gli arredi originali: bellissime le camere da letto e la biblioteca in cui sono esposte alcune delle opere filosofiche più famose di Montesquieu.

Rientriamo a Bordeaux intorno alle 18 e andiamo dritti dritti nel nostro monolocale per riposarci un pochino. La sera andiamo di nuovo lungo la Garonna per fare altre degustazioni: optiamo per i grandi rossi, profondi ed eleganti come solo qui li sanno fare, e in accompagnamento prendiamo in uno degli stand gastronomici jamòn e tagliata di manzo con patatine fritte da asporto.

Dopo la cena in piedi, per finire in “dolcezza”, degustiamo un Sauternes del 2005 dello Chateau Raymond-Lafon e poi ritorniamo verso il Miroir d’eau, da dove guarderemo lo spettacolo di musica e luci proiettate su Palace de la Borse e lo spettacolo pirotecnico. Le immagini, che raccontano la storia dei vini di Bordeaux e la loro esportazione in tutto il mondo, accompagnate da un sottofondo musicale coinvolgente, rendono davvero piacevole la serata, che poi termina in bellezza con fuochi d’artificio e ancora musica! Si balla e si festeggia in onore di Bordeaux e dei suoi più grandi tesori: i vini.

Giorno 4 – Tour del centro storico di Bordeaux

grosse cloche

L’indomani ci svegliamo presto e continuiamo il giro di Bordeaux approfittando della temperatura gradevole: 21 °C che rimpiangeremo sicuramente una volta rientrati a Milano.

Dedichiamo la giornata a esplorare la città lasciandoci guidare dall’istinto: arriviamo nel quartiere di Saint-Pierre, che rappresenta il centro storico della città, dove si concentrano il maggior numero di ristorantini per tutti i gusti e tutte le tasche. Raggiungiamo Place du Parlement, sede di alcune meraviglie architettoniche e di una bella fontana ornamentale e poi andiamo a vedere l’ Eglise Saint-Pierre, chiesa costruita a cavallo del XV e XVI secolo.

Scopriamo poi la meravigliosa Porte Cahilau, una delle porte cittadine appartenenti alle mura medievali, costruita in occasione della vittoria ottenuta dal re Carlo VIII nella battaglia di Fornovo del 1495.

E ancora la Grosse Cloche, altra porta cittadina delle mura medioevali edificata nel XV secolo al posto della duecentesca porta di Sant’Eligio. Si trova nel quartiere di Saint Eloi e ospita una campana del 1775 del peso di 7.800 kg e un orologio del 1759. Poi prendiamo un mezzo urbano e ci spingiamo sulla riva destra della città nel quartiere della Bastie, per ammirare da un’altra prospettiva il Pont de Pierre, il primo ponte costruito sulla Garonna sotto l’impero di Napoleone I tra il 1810 e il 1822.

Dopo una giornata trascorsa esplorando la città di Bordeaux rientriamo nel nostro studio e ci prepariamo per l’ultima serata di festeggiamenti e degustazioni lungo la Garonna. Questa è l’ultima serata di Bordeaux fête le vin e nessuno ha intenzione di perdersela: c’è il pienone e per degustare un vino si fanno file interminabili. Decidiamo di prenderci un panino con salsiccia: altra fila lunghissima ma ne vale la pena… si abbina perfettamente al nostro calice di Bordeaux Superieur.

C’è un sottofondo musicale che varia dal jazz al reggae, dalla musica house fino ad arrivare alla musica classica e noi continuiamo a passeggiare, festeggiare, degustare…tra la folla…in un’atmosfera magica. E poi ancora spettacoli di luci proiettate sui palazzi e fuochi d’artificio…fino a notte fonda! Questa è la nostra ultima notte a Bordeaux e ce la godiamo perché ci rimanga a lungo impressa nella memoria.

Giorno 5 – Jardins de Bordeaux

jardin publique bordeaux

L’indomani mattina, ultimo giorno di vacanza, ci svegliamo con molta calma, prepariamo le valige e andiamo a fare la nostra ultima colazione, nel panificio dietro il nostro studio, con baguette, croissant e marmellate di tutti i tipi. Poi ci prepariamo 2 baguette con brie e insalata e ci dirigiamo verso il Jardin Public di Bordeaux: un bel parco con tanto di laghetti artificiali abitati da famiglie di anatre. Pranziamo e poi facciamo un’ultima passeggiata all’interno del Jardin Botanique, curiosando fra le varietà di piante da tutto il mondo.

Ma è arrivato purtroppo il momento di partire e lasciare questa bellissima città che ci ha saputo accogliere con entusiasmo e sorprendere. Torneremo sicuramente perché abbiamo ancora tanto da scoprire!

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