Due Tpc di e 2 mezzi alla ricerca di castelli

Due settimane tra la Romantische Strasse e l'Austria con due bambini
Scritto da: silvia.andrea
due tpc di e 2 mezzi alla ricerca di castelli
Partenza il: 17/07/2016
Ritorno il: 31/07/2016
Viaggiatori: 2+2
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Eccoci qui, dopo 2 anni dal nostro ultimo viaggio on the road, ripartiamo per nuove avventure… questa volta in 4! Si è aggiunto il nostro ultimo “mezzo turista per caso” di 9 mesi e quindi abbiamo scelto un itinerario che fosse facilmente percorribile in macchina, con pochi chilometri e che fosse comunque stimolante per la nostra figlia più grande di 5 anni. Abbiamo iniziato prenotando gli alloggi parecchi mesi prima cercando soprattutto appartamenti per contenere per quanto possibile i costi. Inizialmente mi sono affidata a booking.com ma successivamente ho effettuato qualche modifica in favore di camere presso privati.

Dom 17 luglio: partenza!

Macchina stra-carica, partiamo in direzione Brennero. Purtroppo il traffico è intenso per cui facciamo volentieri una deviazione per il lago di Garda, pranzando nella bella Lazise. Ripartiamo in buon orario per raggiungere il nostro primo appartamento a Rodengo, il Panorama Residence Schlossblick, (www.residence-schlossblick.it) a pochi km dall’uscita di Bressanone, ma in un contesto tranquillissimo ed idilliaco. Appartamento splendido, dotato di ogni confort… c’è persino la piscina esterna (gelida, ma mia figlia ed io non ci siamo lasciate scoraggiare per questo) e a solo 75€. Sicuramente un posto da tener presente sia come pit-stop che da weekend relax!

Lunedì 18 luglio

Alla mattina decidiamo di visitare il castello di Rodengo, ma purtroppo le visite vengono fatte ad orari precisi 11.30 e 14.30. Troppo tardi per noi. Ci accontentiamo di alcune foto da fuori e ripartiamo. Sosta in stazione di servizio a Terent per acquistare la vignetta per l’autostrada austriaca per 10 giorni (circa 9€) ma purtroppo poco prima di Innsbruck c’è un altro casello che chiede il pagamento di altri 9€… boh! Pranziamo per strada e poi ci rimettiamo in marcia direzione Telf e poi su per le montagne nel Fernpaß verso Reutte e successivamente in Germania fino a Schwangau, dove avevamo prenotato tramite booking un appartamento presso Ferienwohnugen Purucker per 3 notti a 371€. Effettivamente è un po’ caretto, considerando che ci sono alcune mancanze tra cui le tende oscuranti (alle 6 eravamo svegli!) e i letti non sono confortevolissimi. Per pro invece è un appartamento di ottima metratura e a 5 min di macchina dai castelli. Se foste un po’ più sportivi od organizzati di noi, potreste raggiungerli anche a piedi! Nel pomeriggio facciamo una passeggiata verso il piccolo centro e poi ci perdiamo tra i piacevoli sentieri poco trafficati un po’ più all’interno, passando davanti alle terme e il Kurpark, una collina adibita a parco con due piccole aree gioco e una bella vista sul Forggensee.

Martedì 19 luglio

Ci svegliamo presto a causa delle tende bianchissime e leggerissime, ma tutto sommato non va male perché riusciamo a raggiungere la biglietteria dei castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangau qualche minuto prima delle 8. Sapevamo della possibilità di prenotare i biglietti on line ma lo si può fare con un anticipo di almeno 72 ore e tra le condizioni meteo e i bambini non ci eravamo fidati e quindi…via con la coda!

Abbiamo poi fatto il biglietto cumulativo dei due castelli (23 euro a testa per gli adulti e i bimbi gratis), volendo c’è anche il museo da visitare con un piccolo sovrapprezzo ma per noi andava già bene così. Ci siamo diretti col passeggino all’Hohenschwangau (il castello dei genitori di Ludwig) dove avevamo la visita con audio guida prevista per le 9.40. Percorriamo la strada con calma, scattando foto e una volta arrivati su lasciamo il passeggino all’ingresso e carichiamo il piccolo nello zaino. Se siete più fortunati di noi e avete un bimbo che nello zaino sta tranquillo e magari dorme, quasi quasi credo che convenga lasciare direttamente il passeggino in macchina!

All’orario stabilito entriamo ed iniziamo questa piacevolissima visita con audioguida della durata di circa 30 min. Il castello è piccolo e molto meno frequentato. Il gruppo della visita è ristretto e la nostra “guida-accompagnatrice” è molto gentile e coinvolge mia figlia nel cercare i passaggi segreti della servitù. Inutile dire che ne è rimasta entusiasta.

All’uscita ci dirigiamo nuovamente verso la biglietteria con l’idea di prendere la carrozza per salire a Neuschwanstein ma… sorpresa… c’è una coda chilometrica! E ancora più lunga è quella dell’autobus! E quindi, visto che l’orario d’ingresso scritto sul biglietto è assolutamente tassativo e non rimborsabile, decidiamo di non rischiare e ci avviamo a piedi. La strada è in salita ma percorribile anche con i passeggini ultraleggeri. Ci fermiamo all’area ristoro per un gelato e poi ripartiamo per il Castello. Lasciamo il passeggino al deposito e puntualissimi alle 11.50 entriamo.

Non so dirvi se fosse più per il caldo o per l’enorme quantità di gente (o perché c’eravamo fatti molte aspettative) la visita si è rivelata meno piacevole della precedente. Il castello è molto grande e la visita molto veloce, forse più di quella dell’Hohenschwangau! Non nascondo che mia figlia ci sia rimasta un po’ male. Pazienza, merita comunque una volta nella vita!

Dopo esserci riposati e rifocillati rientriamo verso casa e andiamo a giocare in un bel parco giochi ai piedi della Tegelbergbahn, la cabinovia a poca distanza dai castelli.

Mercoledì 20 luglio

Siamo ancora di base a Schwangau e le possibilità di passare un bella giornata qui nei dintorni sono molteplici… si potrebbe tornare verso i castelli e fare una passeggiata con pic nic, giro in pedalò e forse bagno sul lago Alpsee o solo una passeggiata attorno al più tranquillo Schwansee. Oppure noleggiare le bici e girare attorno al Forggensee, o al Bannwaldsee. Oppure rilassarsi alle terme, dove ci sono vasche anche per bambini. Oppure prendere la cabinovia Tegelbergbahn e scendere a piedi e poi con il bob su rotaia, o precorrere il sentiero fino a Neuschwanstein. L’intera zona è effettivamente molto piacevole da visitare al di là dei castelli!

Ma alla fine ci stiamo un po’ appassionando alla storia dell’anacronistico ed eccentrico Ludwig (mia figlia poi è assolutamente convinta che non si fosse mai sposato perché era follemente innamorato di Sissi!) e quindi con decisione unanime scegliamo di andare a visitare anche il castello di Linderhof che si trova a circa 45 min di macchina. Per arrivarci si possono fare due strade: o la Romantische Strasse, deviare per Garmisch Partenkirchen e passare per il pittoresco paesino di Oberammergau, oppure fare il giro inverso, verso sud-est, passando per l’Austria con boschi e monti. Abbiamo scelto questa seconda via perché più piacevole, in mezzo alla natura e non ne siamo rimasti delusi.

Arrivati al castello di Linderhof ci accorgiamo subito di quanto meno frequentato sia questo luogo: poche persone, qualche gruppo, costo del biglietto e del parcheggio nettamente inferiore, pochissima gente in coda in biglietteria…wow, meno male!

La visita è comunque ad un orario preciso con la guida. Ovviamente in italiano non c’è e non c’è neanche l’audioguida ma sono a disposizione delle schede che spiegano a grandi linee le sale e gli arredi più importanti.

Iniziamo quindi la visita col primo gruppo a disposizione (considerando comunque la passeggiata di 10-15 min dalla biglietteria all’ingresso del castello), sempre lasciando il passeggino all’ingresso ci accodiamo al gruppo di spagnoli.

Il castello, che in realtà sarebbe meglio chiamare palazzo è piccolo ma molto curato, c’è perfino una stanza che vorrebbe richiamare la stanza degli specchi di Versailles. Infatti è in questo luogo che Ludwig ha dato sfogo alla sua passione per i reali francesi e soprattutto per Luigi XIV. Gli arredi sono molto vistosi ed eccentrici, ma forse anche per questo è piaciuto molto a mia figlia.

Uscendo dal palazzo abbiamo poi fatto una lunga passeggiata nel bellissimo parco che forse è il punto di maggior forza dell’intero sito. Abbiamo anche ceduto alla curiosità di entrare dentro la grotta artificiale dove Ludwig si ritirava ad ascoltare le opere dell’amico Wagner. All’interno c’è perfino un laghetto con una barca a forma di conchiglia ed era dotato di moderni meccanismi che permettevano di scaldare l’acqua e di creare un moto ondoso artificiale! Esageratissimo come anche il chiosco moresco, ma sicuramente curioso da ammirare.

Un po’ più classici sono i curatissimi giardini con le fontane e i giochi d’acqua di fronte all’entrata del palazzo. Non perdete la sorpresa che avviene ad ogni ora.

Divertiti dopo questa piacevole visita riprendiamo la macchina e rientriamo in Austria per fare pic nic sulle sponde del lago Plansee. Ci fermiamo sulla strada presso un chiosco che ha l’accesso al lago, le tavolate esterne e un parco giochi. La giornata è caldissima e l’acqua cristallina ci spinge a fare un tuffo. Bellissimo! Trascorriamo lì il resto del pomeriggio finendo così una piacevolissima giornata.

Giovedì 21 luglio

Lasciamo Schwangau e iniziamo il vero viaggio per la Romantische Strasse. Pioggia e strade chiuse ci spingono a non deviare per la Wieskirche ma puntare verso Augsburg e successivamente a Donauwörth dove avevo prenotato direttamente tramite e-mail uno studio presso la Pension Gertrud per 95€+ 5€ ad adulto per la colazione. Lo studio è semplice, non c’è una vera cucina ma è comunque presente frigo, microonde e bollitore. La pensione si trova a poca distanza dal centro ed è gestita dal gentilissimo sig. Mederle. Apro una parentesi: in generale in questo viaggio non abbiamo trovato una grande capacità di ospitalità, in alcuni posti (vedi più avanti) ci siamo veramente sentiti non benvenuti. La mia impressione e le mie valutazioni sui luoghi che abbiamo visitato risentono quindi anche nel modo in cui siamo stati accolti. La Pension Gertrud si merita il massimo dei voti. Siamo arrivati in anticipo e ci hanno dato la camera ugualmente, mia figlia ha potuto giocare in giardino, abbiamo cambiato idea sulla colazione, ci hanno dato consigli su cosa fare, tutto sempre col sorriso. Un accoglienza del genere vale mille punti!

Dopo esserci un po’ riposati in camera andiamo a fare due passi per la cittadina. Visitiamo il museo di Käthe Kruse, la mamma delle bambole con il corpo morbido. L’esposizione è piccola (e costa solo 4€ a famiglia) ma in un bel contesto, vicino alla passeggiata e pista ciclabile nel verde e vicina al parco giochi. Passeggiamo poi verso l’isola tra i due fiumi, il Wörth e il Danubio e dopo un buon gelato rientriamo a casa per una doccia ristoratrice. Riscendiamo in centro per cena dove ci concediamo una pizza al Café Ristorante Raffaello. Non tanto perché è un ristorante italiano, ma perché è senza dubbio in uno dei contesti più carini del paese. Fanno anche la pizza senza glutine ma non era molto buona (soprattutto era durissima).

Venerdì 22 luglio

Ci svegliamo ben riposati e dopo la lauta colazione partiamo per il castello di Harburg a circa 30 km da Donauwörth. Il castello è un borgo medioevale ben tenuto e molto interessante. C’è un biglietto di ingresso di 3€ per accedere al cortile e volendo se ne può acquistare un altro di altrettanti 3€ per entrare negli edifici, ma solo con la guida (per i bambini 2€). Facciamo il biglietto completo ed entriamo. La visita guidata è molto bella e completa, si visitano praticamente tutte le sale e dura un’oretta… Purtroppo è solo in tedesco con dei pieghevoli in italiano. Però se avete una conoscenza base della lingua, con l’aiuto del pieghevole è fattibile e piacevole! Pranziamo al ristorante del castello, dove hanno anche dei piatti semplici per il pranzo, spendendo circa 20€ in tre. Hanno seggioloni e fasciatoio (con anche un set di cortesia di pannolini, detergenti, etc).

Nel primo pomeriggio passiamo per Nördlingen il tempo necessario per apprezzare la sua curiosa posizione perfettamente circolare all’interno di un cratere. Ci dirigiamo poi a Dinkelsbühl carichi di aspettative per questo caratteristico paesino della Romantische Strasse. Capitiamo nella serata conclusiva della festa dei bambini, la “Kinderzeche”, una sorta di rievocazione storica della guerra dei Trent’Anni nella quale si narra che grazie al coraggio di una ragazzina che andò a supplicare pietà all’esercito svedese, Dinkelsbühl venne risparmiata. Nella sera del nostro arrivo la piazza dove abbiamo l’albergo è già pronta con palchi, musica e soprattutto stand gastronomici. Sfortunatamente però questa festa ha creato qualche difficoltà nel parcheggiare e soprattutto nella gestione dell’albergo. Avevamo prenotato tramite booking.com un appartamento con prima colazione e culla gratuita presso la Gasthaus Zur Sonne, una tipica pensione proprio nella Weinmark, la piazza principale. Appena arrivati però ci fanno vedere un’altra camera, senza cucina perché la nostra era stata già occupata da 4 persone. Tiro fuori la conferma della prenotazione e insisto per avere un cucinotto più che altro per il piccolo… per noi un wurstel alla festa sarebbe andato anche bene, ma per lui no.

Dopo un po’ di tira e molla, riescono a darci un altro appartamentino che in realtà sarebbe stato per due persone, ma incastrandoci ben bene, siamo riusciti a farci stare un letto supplementare e la culla… meno male.

Trascorriamo quasi piacevolmente la serata assistendo ai balli tradizionale dei bambini (sarebbe stata migliore se i bambini spettatori seduti davanti non avessero fatto “ostruzionismo” nei confronti di mia figlia che molto semplicemente voleva sedersi per terra come loro… sono dovuta intervenire!).

Sabato 23 luglio

Ci svegliamo quasi bene, dopo tutto, e contiamo su una buona colazione ma… grande sorpresa: arriviamo nella sala e troviamo la più scortese cameriera del mondo che 1. Ci guarda malissimo, 2. Ci chiede in malo modo di che camera siamo e perché siamo lì, 3. Non fa niente per nascondere il fastidio che le diamo ad esserci presentati, 4. Mi chiede in malo modo in quanti siamo e sbuffando ci prepara alla meno peggio un tavolo per due (meno male che le avevo risposto che eravamo due adulti e due bambini… vabbeh, finisco io di preparare la tavola) 5. Chiede solo a me e a mio marito cosa desideriamo da bere (spero non mi abbia sputato nel caffè) a mia figlia ho dato il latte freddo del buffet 6. Mi riprende in malo modo perché ho lasciato a lato buffet un bicchiere di latte perché solo dopo averlo riempito mi sono accorta che il bicchiere era scheggiato 7. Controlla cosa e quanto mangiamo (considerate che io sono intollerante al glutine per cui le gallette o il pane me le porto da casa).

Abbiamo concluso il più velocemente possibile e siamo letteralmente scappati da questa cittadina tanto bella quanto inospitale.

Ci dirigiamo verso Rothenburg ob der Tauber e trascorriamo una bellissima mattinata nel centro, visitando il meraviglioso negozio della Käthe Wohlfahrt e il museo del Natale. Sicuramente è uno dei luoghi più suggestivi di tutta la Romantische Strasse e merita assolutamente una visita.

Pranziamo in un locale turistico della piazza e nel primo pomeriggio partiamo per Norimberga dove avevamo prenotato presso gli Apartments Thommen un appartamento per 150€ per due notti.

Questi appartamenti si trovano in due condomini confinanti tra loro appena dietro alla stazione ferroviaria, a 10 min a piedi dal centro. Sono arredati in modo ikeamente essenziale ma sono confortevoli, soprattutto c’è veramente tutto. Ci hanno dato anche la vaschetta per il bagnetto, l’accappatoio per il piccolo e il seggiolone. In una stanza al piano terra c’è anche a disposizione la lavatrice e l’asciugatrice, che sogno! Ho praticamente lavato tutto! Altra cosa molto positiva è che nella camera da letto e nel soggiorno con divano letto ci sono le persiane, quindi abbiamo dormito molto bene. A pochi passi c’è un Penny Market, facciamo un salto per una spesa e ci riposiamo un po’ in casa. Il nostro piccolo gattonatore selvaggio è felicissimo di esser lasciato libero per l’appartamento per qualche ora e noi siamo felicissimi che l’arredo sia così essenziale!

Domenica 24 luglio

Partiamo alla scoperta di Norimberga. Ci dirigiamo a piedi verso il centro e poi su per il castello. Entriamo nel museo con l’audioguida e rimaniamo colpiti dai numerosi reperti risalenti a Federico II e alle sale dedicate alle armi e armature. Non potendo entrare col passeggino tengo il piccolo in braccio solo che dopo due sale vuole scendere… ok io resto colpita da quanto zozzo sia il pavimento… Facciamo pic nic nel cortile del castello e poi saliamo su per la torre. Un violento (ma fortunatamente anche passeggero) acquazzone ci costringe a interrompere velocemente la visita e fare una discesa un po’ più lunga ma meno scivolosa. Arrivati nuovamente nella piazza vecchia ci fermiamo in una gelateria ad asciugarci e a riposare. Fortunatamente appena usciamo torna il sole e le temperature diventano a dir poco tropicali. Passeggiamo ancora nel centro perdendoci tra le viuzze e nell’isola in mezzo alla Pegnitz. Ci sarebbe piaciuto anche visitare il museo del giocattolo ma la nostra piccola grande esploratrice ha veramente camminato molto e alle 16 tira i remi in barca così torniamo definitivamente a casa!

Lunedì 25 luglio

Carichiamo la macchina… e notiamo che ci hanno anche pisciato sulla targa… eh beh, mi sa che non sono neanche qui più di tanto ospitali… Partiamo in direzione Sud! Ci fermiamo nei pressi di Monaco per un panino al volo e poi usciamo dall’autostrada per visitare il bellissimo Chiemsee. Parcheggiamo a Prien am Chiemsee e prendiamo il battello per l’Herreninseln, inizialmente per visitare il palazzo di Ludwig (tanto per rimanere in tema) ma poi, tra la bella giornata, il piccolo che prende sonno in nave e i tempi quasi ristretti decidiamo di convertire il biglietto e continuare il giro in barca per il lago (attenzione non a tutte le ore c’è la possibilità di effettuare la mini-crociera, meglio informarsi prima). Ci rilassiamo molto in questo contesto idilliaco. Rientriamo a Prien che sono circa le 17.00, giusto per un gelato e ripartiamo alla volta di Salisburgo dove riceviamo una calorosissima accoglienza (w l’Austria) nella camera privata che avevamo prenotato da casa. Sicuramente la consigliamo, anche per il prezzo. Camera con prima colazione €60. Il contatto è Verena Wieder, Moosstrasse 128a ve.wierer@gmail.com

Martedì 26 luglio

Ci svegliamo carichi di aspettative per fare un giro in città, oppure andare a vedere i giochi d’acqua del castello di Hellbrunn ma… diluvia… non piove, ma diluvia veramente…

A malincuore decidiamo di ripartire subito verso sud. La nostra meta è in carinzia dove abbiamo prenotato per le successive 5 notti una camera presso il family hotel Falkensteiner Hotel Sonnealpe, sul passo del Pramollo, a pochi metri dal confine italiano. Per pranzo ci fermiamo sulle sponde del Millstättersee, grazie al cielo spunta il sole e possiamo fare pic nic sul lago. Subito dopo la località Paternion, imbocchiamo una piacevole stradina di montagna che passa per Kreuzen. Ci fermiamo in un bel prato a giocare un po’ a palla, un po’ a schivare cacche di mucca, un po’ a raccogliere fiorellini e ad inseguire farfalle. Che pace.

Riprendiamo la strada direzione Sankt Stefan im Gailteil, poi Hermagor e successivamente su su per le montagne fino a quota 1530 mt sul passo.

In questa zona ci sono un paio di alberghi, degli impianti di risalita, due locali (in realtà sono già in Italia) un minimarket con negozio di souvenir. L’unica cosa che manca è una farmacia o qualcosa che venda almeno i farmaci da banco, per carità noi partiamo sempre con il kit di emergenza anche per i bimbi e grazie al cielo non c’è neanche mai servito, però contate che la guardia medica è a Tropolach e la farmacia ad Hermagor (quasi mezz’ora di macchina).

Prendiamo possesso della meravigliosa camera che grazie ad un sistema di porte a scomparsa può chiudere una camera per i bambini col letto a castello, una mini cabina armadio e separare il letto matrimoniale da un piccolo salottino dove c’è il lettino da campeggio. Il bagno ha sia la doccia che la vasca e anche qui la porta scorrevole può separare il wc dal resto del bagno, ma la cosa più carina sono i doppi lavandini, uno ad altezza normale, uno più basso, perfetto per i più piccoli. Geniale! Inutile dire che con una sistemazione del genere ci si trova bene.

Trascorriamo il pomeriggio in piscina, mia figlia grande ad andare su e giù per lo scivolo (piccolino) e mio figlio piccolo a gattonare dentro la vasca bebè, perfettamente riscaldata e profonda solo 15cm.

La cena è a buffet, con angolo dedicato ai bimbi, anche se ogni tanto i cibi non sono proprio da bambini. Si mangia abbastanza bene. Bevande come acqua, soft drink e birra sono inclusi.

Mercoledì 27 luglio

Tempo nuvoloso con previsioni di peggioramento. Mia figlia grande, dopo 10 giorni di solo mamma, papà e fratello, non vuol sentire ragioni… Miniclub! E sinceramente anche noi abbiamo voglia di rilassarci un po’ per cui consegniamo il “nostro bellissimo pacco” agli animatori e usciamo per una passeggiata in zona.

Rientriamo per pranzo con la pioggia (c’è la pensione completa ma chiedendo ti puoi far dare i sacchettini a colazione per portarti via i panini per pranzo) e nel pomeriggio riposiamo e torniamo in piscina. Relax

Giovedì 28 luglio

Altra giornata di pioggia. La trascorriamo più o meno come la precedente. Al pomeriggio con tutta la famiglia facciamo un giro col trenino (gratuito con le Nassfeld Card che ci hanno dato in reception) fino alla Tressdorfer Alm, facciamo merenda e giochiamo nel parco giochi.

Venerdì 29 luglio

Finalmente il sole! Partiamo presto per Dellah in Gailteil perché nella brochure delle Nassfeld Card dicono che sia presente un centro visitatori, il Geo Park dov’è possibile scoprire i segreti dei fossili e fare delle passeggiate (in tutto sono 5 gli itinerari) alla ricerca degli stessi.

Visitiamo il piccolo museo, guardiamo un filmato e passiamo diverso tempo nella sala esperimenti e ad osservare tutti i fossili al microscopio. Per nostra figlia è un vero paradiso. Vorremmo fare qualche passeggiata, ma ci accorgiamo che i 5 itinerari sono un po’ sparpagliati per tutta la valle del Gail, distanti tra loro e non facilissimi da percorrere con bambini piccoli (soprattutto un po’ lunghi nella durata). Decidiamo quindi di riavvicinarci, fermandoci a Kirchbach per visitare la Gailtal Bauer, una fattoria della quale avevamo ricevuto i biglietti omaggio in albergo. Il posto è molto carino, la fattoria in realtà funge più che altro da modello per tutte quelle della zona che sono associate in una cooperativa. Pranziamo con taglieri di prodotti locali nel giardino e attendiamo le 14 per la visita guidata. Nel frattempo si può visitare l’orto, il frutteto, le aiuole con le erbe aromatiche, giocare nel parco giochi e dar da mangiare a molti animali. La visita viene condotta dalla simpatica sig.ra Inge che anche se la conduce esclusivamente in tedesco, un po’ di italiano lo parla ed è disponibile ad attardarsi nel darci qualche informazione anche nella nostra lingua. Con lei assistiamo ad un documentario sottotitolato in italiano dove si spiega la filosofia di questa cooperativa, di come lavorano le varie fattorie e delle prospettive future, dopodiché passiamo nella parte dedicata ala caseificio ma non c’è nessuno che lavora. In molti in questo periodo dell’anno lavorano il formaggio nelle malghe di montagna e scendono a valle a fine stagione… un po’ come il nonno di Heidi! Entriamo nella curatissima stalla e ci attardiamo a guardare i vitellini appena nati. Prima di ripartire prendiamo anche un gelato e poi via a rinfrescarci in montanga!

Sabato 30 luglio

Altra giornata meravigliosa. Proviamo ad andare a pescare. Purtroppo all’ufficio turistico di Hermagor ci dicono che nel Gail si pesca solo a mosca. Per lo spinning bisogna andare al Weissensee, a circa mezz’ora di macchina. Partiamo per questo lago ma essendo molto frequentato perché balneabile e solcato da barche di turismo, per pescare bisogna prendere a noleggio una barca ed è consigliato allontanarsi parecchio dal paese Techendorf. Con i bimbi non ce la sentiamo per cui decidiamo di passare il resto della mattina in spiaggia e a fare il bagno nel lago. Nel pomeriggio ci tuffiamo anche nel Pressegger See e poi rientriamo a fare i bagagli.

Domenica 31 luglio

Lasciamo l’albergo ma ci sarebbero ancora molte cose da fare qui sul Passo del Pramollo. Ci spostiamo quindi verso la stazione intermedia della cabinovia Millennium Express e sfruttiamo ancora un po’ le nostre card per salire su a 2000mt e scendere un paio di volte a buona velocità col Pendolino (una sorta di bob su rotaia)! La salita con la cabinovia è gratuita con le Card ma la discesa col Pendolino costa €7,50! Dopodiché ci spostiamo di pochi passi alla Tressdorf Alm e prendiamo parte alla visita guidata del caseificio. Questa volta vediamo il maestro casaro e i suoi aiutanti veramente all’opera spiegandoci (anche qui solo in tedesco) le fasi della lavorazione del formaggio. Mooooolto più interessante rispetto all’altra fattoria!

Pranziamo nel bel self service della malga, ultimi giochi, ultime foto, cerchiamo di goderci questi ultimi momenti di vacanza per poi metterci in macchina e tornare a casa.

Conclusioni

Viaggio di circa 2000 km, fattibilissimo con bimbi piccoli soprattutto perché gli ultimi 5 giorni ci siamo riposati in montagna.

Itinerario piacevole, non importantissimo dal punto di vista storico ma coinvolgente per i bambini (la passione per i castelli è qualcosa di innato).

Come costi sicuramente la Romantische Strasse è molto sfruttata turisticamente quindi per dormire difficilmente si trova a meno di 100€ a notte. Sicuramente prenotando direttamente alle camere private si risparmia qualcosa. Per i pasti per quanto possibile ci siamo fatti panini e pappe col thermos o mangiato in appartamento. Le poche volte che abbiamo mangiato fuori abbiamo speso tra i 30 e i 45€ al massimo.

Per i bambini in generale ci sono buoni servizi, seggioloni e fasciatoi quasi ovunque. Lo stesso vale per i parchi giochi e per i musei.

Personalmente, quello che ci è dispiaciuto più di tutto è il clima quasi xenofobo della Baviera. In questo ultimo periodo, la Regione, è stata oggetto di attentati ed aggressioni e probabilmente ora reagendo chiudendosi in sé stessa. Per carità ci saranno mille spiegazioni ma il risultato è quello che il più delle volte ci siamo sentiti totalmente indesiderati e non è piacevole viaggiare così. Inoltre non è una bella lezione di educazione civica da mostrare ai bambini, mi rincuoro pensando che molte cose non le hanno colte.

Aneddoto: per sbaglio in un parco giochi a Donauwörth mia figlia entra nel recinto riservato ad una scuola d’infanzia. In 5 secondi una decina di bambini, in silenzio le si para davanti, mi è sembrato che l’intero parco giochi si fermasse a guardarla. Un secondo dopo, io non ero ancora entrata, un’educatrice mi richiama dicendomi che non possiamo stare lì. Non è quello che è successo, abbiamo sbagliato noi ad entrare in un posto recintato (anche se non c’era scritto fosse riservato da nessuna parte e in altri paesi come in Finlandia, in Francia e anche in Italia abbiamo spessissimo trovato aree giochi per i più piccoli opportunamente recintate), ma è stato il modo in cui siamo stati additati che è stato veramente scortese ed imbarazzante.

Magari in futuro le cose cambieranno ma in questo momento non me la sento di programmare altri viaggi in questi luoghi. Ma questa è una riflessione solo personale.

Invece per quanto riguarda la lingua, parlando sufficientemente tedesco non abbiamo avuto grossi problemi a riguardo. Molte visite in siti turistici minori sono però solo in tedesco e molte persone non parlano (o fanno finta di non parlare) altra lingua.

Discorso completamente diverso per l’Austria! Ci siamo sentiti accolti e ci siamo trovati bene per cui torneremo di sicuro! Viva gli Austriaci!

Info dal web

Per gli alloggi: www.booking.com – www.romantischestrasse.de – www.privatzimmer.at

Per itinerari ed attrazioni: www.romantischestrasse.de – www.neuschwanstein.de – www.nuernberg.de – www.carinzia.at – www.kaernten.at.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche