Due settimane in Basilicata e dintorni
Approfittiamo di questi periodi un po’ particolari per visitare alcune zone dell’Italia che non conosciamo tanto bene. In Basilicata ci siamo stati tantissimi anni fa, solo a Matera di passaggio, ma il resto della regione ci è totalmente ignoto. Come al solito decidiamo di viaggiare in moto, la sorpresa è stata che pochi giorni prima della partenza una coppia di amici si è aggregata a noi, solo che loro viaggiavano in auto. All’inizio eravamo un po’ incerti sulla riuscita del viaggio con due mezzi così diversi, ma alla fine è andato tutto bene.
Indice dei contenuti
Giorno 1 – Manfredonia
Siamo partiti alla mattina verso le 8 destinazione Manfredonia. Non siamo partiti insieme ai nostri amici, ma separatamente e ci siamo ritrovati in un’area di servizio abruzzese per consumare un veloce pranzo. Nel pomeriggio siamo giunti a Manfredonia dove abbiamo preso alloggio al Regiohotel Manfredi, sulla strada che porta a San Giovanni Rotondo. Conosciamo questa struttura per esserci fermati di passaggio già due volte. È molto grande, penso adatta a matrimoni e cerimonie in genere, e con ristorante dove abbiamo mangiato molto bene. Mentre noi dopo esserci un po’ riposati abbiamo girato per il parco (dove è presente anche la piscina) i nostri amici sono andati a visitare la chiesa di San Giovanni Rotondo dedicata a Padre Pio.
Giorno 2 – Matera
Partenza destinazione Matera, ma con l’intenzione di fermarci a visitare qualche luogo lungo la strada per evitare di arrivare troppo presto. Guardando guida e cartina, decidiamo di fare sosta a Gravina di Puglia. Prendiamo quindi l’autostrada a Foggia e usciamo un po’ prima di Bari per giungere alla destinazione scelta.
È domenica, molto caldo e un traffico notevole. Riusciamo a parcheggiare in una viuzza e ci incamminiamo verso il centro, chiedendo lumi ad una signora che incontriamo per la strada. Giunti nella piazza principale, andiamo subito al belvedere dove si può ammirare la gravina (da cui la cittadina prende nome) che la fa assomigliare in sostanza ad una piccola Matera. Visto che è ora di pranzo, notiamo con disappunto che tutti i locali che incontriamo sono chiusi, fortunatamente nella viuzza dove abbiamo parcheggiato i mezzi c’è un bar aperto dove ci rifocilliamo con panini e beveraggi.
Ripartiti, giungiamo in breve tempo a Matera, dove per prima cosa ci rechiamo all’albergo prenotato, Le Cave del Sole, una bellissima struttura che consigliamo, sita un po’ fuori dal centro. Dopo esserci un po’ riposati, siamo andati tutti in centro (in auto) anche per andare a cena. Abbiamo rivisto con piacere la città, con gli affacci spettacolari sul Sasso Barisano e Caveoso. Abbiamo poi visitato il Palombaro Lungo, la grande cisterna idrica ipogea resa fruibile per la visita da qualche anno. Arrivata l’ora di cena, ci siamo recati al ristorante L’Arco (consigliato dall’hotel) dove abbiamo mangiato bene.
Giorno 3 – Metaponto
Giornata dedicata alla prima escursione da Matera, Metaponto con la spiaggia e le Tavole Palatine. Sulla spiaggia in realtà c’è andata solo la mia amica (l’unica che ama crogiolarsi al sole sulla sabbia), in tre siamo rimasti al fresco al bar del bagno. Finita la pausa in spiaggia, ci siamo recati a vedere le Tavole Palatine, resti di un tempio greco del VI secolo AC dedicato a Hera. Non era molto chiaro se il sito fosse aperto alla visita o meno, per cui ho telefonato al numero del Museo archeologico, dove un operatore mi ha confermato l’accessibilità del sito anche il lunedì. Dopo la visita, siamo tornati verso Matera per un breve pranzo e riposo. La sera, solito giro per il centro con camminata all’interno del Sasso Barisano e cena all’ottimo ristorante La Finestra sui Sassi.
Giorno 4 – Craco
Seconda escursione da Matera, il paese di Craco. Avevo letto più volte la possibilità di effettuare visite guidate, per cui una volta arrivati siamo rimasti un po’ delusi apprendendo che ultimamente non ci si poteva avvicinare per motivi di sicurezza. L’unica cosa che abbiamo potuto fare è stata di entrare nell’edificio del museo (sito al di fuori del paese) dove ci sono begli affacci verso il paese abbandonato. Mentre stavamo per ripartire, abbiamo visto uscire da Craco un enorme gregge di pecore che ci ha “circondati” per poi proseguire verso un pascolo più lontano. A questo punto, vista la mancata visita, abbiamo deciso di effettuare un giro nella zona, che poi è quella dei calanchi, abbastanza disabitata a parte qualche paesino e rare aziende agricole.
All’ora di pranzo, abbiamo seguito un cartello che indicava un ristorante, posto in una zona isolata all’interno di un bosco. Cito con piacere il posto, perché ci siamo trovati molto bene, si chiama Acqua Fur e la zona è quella del Bosco di Montepiano. La sera in centro a Matera eravamo ancora sazi dal pranzo, per cui ci siamo limitati a prendere un gelato.
Giorno 5 – Potenza
Abbiamo salutato Matera e ci siamo spostati a Potenza, dove avevamo prenotato due stanze al Loja Hotel, sito nel comune di Tito (alle porte del capoluogo) in una zona industriale. Il posto è abbastanza particolare, una costruzione enorme color rosso pompeiano (un po’ scrostato in alcune parti), forse le 4 stelle indicate sono un po’ troppe. Comunque alla reception sono molto gentili e le stanze sono enormi. Per quella sera decidiamo di cenare a prezzo fisso nel ristorante dell’hotel, dove però non mangiamo tanto bene. Prima però della cena, visto che è presto, decidiamo (tutti in auto) di andare a vedere il centro di Potenza, che fra l’altro è comodamente accessibile mediante scale mobili.
Giorno 6 – Dolomiti lucane
È il giorno dell’escursione alle Dolomiti Lucane, site a pochi km da Potenza. Il paesaggio è molto particolare, con i due paesini di Castelmezzano e Pietrapertosa che sorgono ai piedi di questi monoliti di pietra. Visto che mio marito vuole assolutamente farlo (io no!) in zona ci siamo anche informati sulla possibilità di fare il famoso Volo dell’angelo, che però a fine settembre è possibile solo il fine settimana. Va beh ottima scusa per tornare.
A pranzo ci siamo rifocillati a Castelmezzano con un ottimo tagliere di salumi e formaggi. Prima di tornare in albergo, visto che non era tardi, abbiamo seguito i cartelli per il paese di Brindisi di Montagna, sito su un’alta collina. Nel punto più alto sorge un castello del 1200, restaurato ma chiuso (almeno in quel momento, però non c’erano cartelli che indicassero particolari orari di visita). Per cena abbiamo guardato su internet cosa poteva esserci nelle vicinanze dell’hotel e abbiamo visto le buone recensioni per il ristorante La Pannocchia, dove in effetti ci siamo trovati bene, tanto che abbiamo prenotato anche per il giorno dopo.
Giorno 7 – Venosa
La mattina siamo partiti per visitare la cittadina di Venosa e il suo sito archeologico. Al di fuori del centro storico c’è quest’area dove si possono vedere resti romani e accanto quanto rimane di una chiesa paleocristiana incompiuta. Fuori dall’area archeologica c’è poi un’altra chiesa un po’più recente. Ci siamo poi incamminati verso il centro storico per andare a visitare il castello (nelle cui sale è stato sistemato un museo) e in seguito ci siamo riposati e rifocillati in un bar della piazza principale.
Dopo Venosa ci siamo recati verso il Vulture, questo antico vulcano spento nei cui crateri si sono formati i laghetti di Monticchio. Purtroppo abbiamo appreso che non si può arrivare autonomamente ai laghi, perché occorre parcheggiare e aspettare la navetta (che non si sa ogni quanto passi). Visto che era già pomeriggio, abbiamo deciso di soprassedere e siamo tornati verso Potenza.
Giorno 8 – Maratea
Abbiamo salutato Potenza e ci siamo diretti verso Maratea, dove avevamo prenotato due stanze presso il B&B Il Carrubo. La struttura non è male, è situata in un punto un po’ complicato da raggiungere, anche col navigatore abbiamo avuto qualche difficoltà. Segnaliamo la bravura e la simpatia della signora Rita che gestisce il B&B. Dopo aver deposto i bagagli, ci siamo recati al paese dove abbiamo pranzato al ristorante La Perla a base di pesce. La sera invece siamo andati a Maratea porto dove abbiamo preso un aperitivo e poi prenotato un tavolo al ristorante 1999, dove però, visto il pasto abbondante consumato a pranzo, abbiamo mangiato molto leggero.
Giorno 8 – Maratea e Sapri
Dopo colazione ci siamo recati a vedere il sito più famoso di Maratea, e cioè il Cristo, posto su una montagna che domina il paese. Non si arriva autonomamente in cima, occorre parcheggiare (a pagamento) e poi o proseguire a piedi ovvero per un euro a/r prendere la navetta. Visto il caldo che già a quell’ora del mattino imperversava, abbiamo deciso per la navetta. Bellissimo il panorama da lassù.
Dopo questa visita, ci siamo separati dai nostri amici, loro sono andati in spiaggia, noi con la moto siamo andati verso la Campania, distante pochi chilometri. Abbiamo quindi percorso la strada costiera, bellissima fino a Sapri, cittadina dove ci siamo fermati per un giro sul lungomare e per mangiare qualcosa in un bar. A Sapri siamo arrivati fra l’altro il giorno dopo l’inaugurazione della statua della Spigolatrice che ha sollevato tante polemiche. Io sapevo che c’era un’altra statua dedicata allo stesso personaggio, ma credo non visibile comodamente perché su uno scoglio lontano dalla terraferma. Dopo Sapri abbiamo continuato con l’intenzione di arrivare a Palinuro, ma una volta giunti a Marina di Camerota abbiamo deciso di tornare a Maratea. La sera abbiamo cenato alla pizzeria La Torre sita sulla piazza principale del paese.
Giorno 9 – Certosa di San Lorenzo
Giornata di riposo per la moto, tutti e quattro con l’auto abbiamo deciso di andare a visitare la Certosa di San Lorenzo (o Padula) in provincia di Salerno. Avevo visto diverse foto di questo monumento, davvero grandioso, solo che una volta arrivati a destinazione e pagato il biglietto, ci siamo resi conto che, di tutto quanto avremmo potuto vedere, forse era accessibile solo una metà (a essere generosi). Tutto questo a causa di lavori di restauro in corso.
Finita la visita, si è posto il problema di cosa fare successivamente. L’idea che è venuta è stata quella di visitare il Lago del Sirino, in comune di Nemoli vicino a Maratea. Il lago è molto piccolo, forse anche più del solito a causa della siccità. Visto anche l’orario, siamo andati a pranzo in un ristorante che si affaccia sul lago. La sera invece abbiamo cenato a base di pesce sempre al Ristorante La Perla nel centro di Maratea.
Giorno 10 – Paestum
È giunta ora di lasciare la Basilicata, e anche di dividerci dai nostri amici che proseguono la loro vacanza andando qualche giorno nel viterbese, mentre noi abbiamo deciso di andare a Paestum, ovviamente per visitare la zona archeologica. Arrivati, attendiamo l’orario del check-in per la camera dell’albergo andando a mangiarci un’insalata in un bar dal quale si può già comodamente ammirare uno dei templi. L’albergo, chiamato Hotel dei Templi, è comodissimo in quanto adiacente alle mura dell’antica città, in una via che la sera viene chiusa al traffico e piena di ristoranti e locali (nel periodo in cui c’eravamo noi, alcuni erano chiusi). Siamo quindi andati all’ingresso dell’area archeologica e dopo aver fatto il biglietto ci siamo incamminati fra le rovine e i templi magnificamente conservati. La sera siamo andati a cena in un ristorante sito a pochi passi dal nostro albergo, Antiche Mura Grill & Wine dove abbiamo mangiato molto bene.
Giorno 11 – Maremma toscana
Per finire la vacanza, abbiamo deciso di fermarci un paio di giorni nella Maremma toscana. Siamo quindi partiti da Paestum e, giunti a Battipaglia, ci siamo immessi in autostrada. Da qui siamo arrivati a Roma, sul GRA, dove abbiamo fatto un errore, e cioè abbiamo preso la via Aurelia invece dell’autostrada per Civitavecchia. Il nostro errore è stato determinato dal fatto che nel passato avevamo percorso dei tratti di Aurelia solo in Toscana, dove la statale assomiglia a un’autostrada, con due corsie per senso di marcia, e pensavamo che fosse tutta così. Invece no, e ci siamo trovati in mezzo al traffico a Santa Marinella ma soprattutto a Civitavecchia. Sia come sia, siamo riusciti ad arrivare all’hotel prenotato, il Fontermosa a Fonteblanda, vicino a Talamone, un bel 4 stelle con prezzi accessibili da bassa stagione. Per non andare in cerca di locali la sera con la moto, abbiamo deciso di cenare nel ristorante interno dell’albergo.
Giorno 12 – I borghi della Maremma
Tranquilla giornata in moto sulle strade della Maremma, alla ricerca di piccoli borghi. Ci siamo fermati a Magliano in Toscana, paesino circondato in parte dalle mura (credo senesi) su cui si può salire. Da qui, abbiamo puntato per Montemerano, anche questo una vera bomboniera. Qui ci siamo fermati in un bar a pranzare a base di panini. Poi, per finire la giornata respirando aria di mare, siamo andati a Orbetello a fare foto con lo sfondo della laguna.