Due settimane a Sao Tome
Siamo con nostro figlio di 13 anni. Era da un po’ che mio marito voleva andare a visitare queste isole, ma l’idea di dover chiedere il visto ci ha sempre frenato. Solo di recente hanno eliminato l’obbligo di procurarsi il visto prima della partenza per soggiorni fino a 15 giorni. È stata una bella vacanza. L’aspetto migliore è stato il rapporto che si creava in ogni posto in cui ci fermavamo tra nostro figlio e i ragazzini locali. C’era sempre un pallone a disposizione in ogni villaggio o in ogni spiaggi e questo rendeva tutti amici subito. Non è difficile viaggiare soli e comunque, soprattutto a Mucumbli si possono organizzare tour di scoperta accompagnati da guide. Si può salire anche sul Pico in uno o due giorni. L’unica incognita è il tempo, insomma si rischia di arrivare su e di non aver visto qualche metro oltre il proprio naso. Dal punto di vista paesaggistico la foresta pluviale è magnifica e lo stesso le spiagge con le palme. Noi entrambi gli ambienti li avevamo già visti in altri viaggi quindi non ci hanno impressionato.
GUIDA: Bradt – Kathleen Becker Sao Tome e Principe
VISTO: Noi siamo arrivati il 26 agosto 2018 e siamo ripartiti il 9 settembre 2018. Esattamente 15 giorni. Non ci siamo procurati il visto dall’Italia. Comunque all’entrata non ci hanno chiesto quanto tempo ci saremmo fermati quindi non so cosa succeda in caso di sforamento. All’aeroporto sono stati velocissimi a sbrigare le formalità.
VALUTA: Purtroppo è vero bisogna portarsi il contante. Noi abbiamo provato l’ultimo giorno ad andare in banca per prelevare con la VISA ma l’addetto dopo aver provato più volte a telefonare alla Visa, ci ha detto che, forse perché era sabato, non riusciva a collegarsi e quindi non poteva darci i soldi. La commissione si aggira comunque sull’8%.
CLIMA: È incredibile la diversità di clima e di paesaggio tra il nord e il sud in 60 km. di distanza! Al nord non pioveva da metà maggio, al sud praticamente tutti i giorni. La stagione secca a sud dura circa un mese e mezzo tra giugno e luglio. La temperatura sempre piacevole, mai troppo caldo.
AUTO: Abbiamo prenotato dall’Italia una Suzuki Jimmy, è stata perfetta.
MALARIA: È quasi ovunque debellata, noi non abbiamo fatto la profilassi. Abbiamo preso un po’ di informazioni direttamente sul luogo, sembrerebbe che in caso di febbre sospetta in ospedale facendo il test del sangue in 10 minuti riescono a dire se si è contratta. Anche dopo il rientro meglio tenere sotto controllo eventuali febbri.
COBRA NERO: Esiste, non è esattamente una specie in via di estinzione, l’abbiamo incontrato. E’ comunque “timido”, come le nostre vipere, quindi valgono le solite regole di buon senso. La gente del luogo se lo incontra lo uccide, come è successo al nostro. Un esemplare di circa 180 cm. Ci è dispiaciuto ovviamente, ma se pensate che le persone nella foresta ci lavorano e che se ti morde non hai tantissime probabilità di raccontarlo e poi che davvero ce ne sono, te ne fai una ragione.
PERSONE: Davvero molto gentili e sorridenti, talvolta ancora incuriositi dall’uomo bianco. Nostro figlio si è divertito tantissimo perché in ogni villaggio c’era qualcuno che giocava a calcio e lui è stato sempre invitato ad unirsi. Addirittura a Roca Cafe l’abbiamo lasciato lì tutta la mattina mentre noi siamo andati a fare l’escursione a Lagoa Amelia.
ESCURSIONI: È direi quasi obbligatorio farsi accompagnare. I sentieri non sono segnati, ci sono tantissime tracce in quanto la foresta viene utilizzata per far legna, per cacciare scimmie, per raccogliere vino di palma ecc. e quindi perdersi è facile. E poi c’è il nostro amico serpente, meglio incontrarlo se non si è da soli. Noi da soli siamo andati a Lagoa Amelia e da Praja Jalé un percorso ad anello che ci ha portati alle mangrovie di Malanza e poi passando da Porto Alegre siamo rientrati. Altra escursione oltre Santa Caterina, dove finisce la strada abbiamo lasciato l’auto e ci siamo incamminati, all’inizio il sentiero è evidente ma poi cominciano una serie di incroci, per fortuna abbiamo incontrato dei ragazzi raccoglitori di vino di palma ai quali abbiamo chiesto di accompagnarci nel nostro itinerario fino a Binda e poi a Ponte Furada. Siamo stati contenti ci fossero loro quando abbiamo incrociato il cobra. Sono stati gentilissimi e non ci hanno chiesto nulla. Ovviamente gli abbiamo lasciato un compenso per il loro lavoro. Davvero suggerisco di non avventurarsi soli.
SPIAGGE: Al sud sono più belle ma appunto noi non le abbiamo potute sfruttare visto il meteo e il mare era comunque abbastanza mosso. Al nord sono molto particolari i baobab e i tamarindi che arrivano praticamente a riva. Praia Tamarindo affollatissima durante i fine settimana, arrivano camioncini piene di persone che fanno pic-nic.
BAGNI: Lagoa Azul è l’unica spiaggia dove può aver senso avere una maschera, ma comunque non ci sono tantissimi pesci. Attenzione ai ladri qui. Anche a delle persone che erano nel nostro albergo hanno rotto il vetro dell’auto e hanno portato via quello che hanno trovato. Da tutte le altre parti il mare è comunque sempre un po’ mosso.
DIVING: Solo mio marito l’ha fatto a Santana con Alberto Miranda che parla anche italiano ed è gentilissimo, costo 50 eur a persona. Non tantissimi pesci ma nel complesso interessante il tunnel marino all’isola Santana. In questo modo anche io e mio figlio abbiamo potuto accedere alla spiaggia altrimenti l’albergo chiede 15 eur a testa l’ingresso. E’ sicuramente l’hotel con la migliore location se uno ha voglia di stare fermo in un 5 stelle.
ILHEU DAS ROLAS: Ci siamo andati partendo da Praia Inhame Eco lodge a 10 eur a testa. Il giro dell’isola a piedi non è così fantastico in quanto è un poco all’interno e quindi la costa e il mare si possono vedere solo con delle deviazioni continue. Le spiagge molto belle, ma anche qui piovigginava.
PERNOTTAMENTI: A Sao Tome abbiamo pernottato presso Sky Nautico Apartment, edificio un po’ fatiscente ma appartamento confortevole, inoltre Vladimir ci ha davvero aiutati quando abbiamo avuto il problema dei soldi. Mucumbli curatissimi bungalow e Tiziano che praticamente ogni sera passa a far due chiacchiere con gli ospiti. Residencial Tamarindo grazioso e tranquillo si raggiugne a piedi Praia Tamarindo. Praia Jalè Ecolodge un po’ spartani e isolati, la cena alle 18. Roca Monte Cafè, Brice Montero camera spartana.
CIBO: Abbiamo mangiato sempre dove abbiamo dormito, tranne a Sao Tome dove eravamo in appartamento. Il cibo sempre buono, il pesce ovunque e lo stesso le banane fritte. Frutta a volontà. La cena costa circa 10 eur con la birra locale. A Sao Tome il centro culturale Cacau ci è piaciuto molto per l’atmosfera. Fantastico a Sao Joao des Angolares. A Mucumbli abbiamo mangiato il piatto tipico di Sao Tome il Calulù con pesce.