Due giorni ad Alicante

Incognita Alicante
Scritto da: michelapara1981
due giorni ad alicante
Partenza il: 04/02/2011
Ritorno il: 06/02/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Prenoto il volo con le offerte Ryan Air a 3€ a tratta praticamente a caso, senza documentarmi più di tanto sulla destinazione.

GIORNO 1: Partiamo da Orio al Serio venerdì 4 febbraio alle 14.20 e dopo un volo di circa 2 ore (naturalmente in perfetto orario!) arriviamo nella calda Alicante. All’uscita del terminal troviamo il bus della linea C6 aeroporto – Alicante che, con corse in partenza ogni 20 minuti a 2.90€ a tratta, ci porta fino al centro della città (le fermate sulla rambla Mendez Nunez sono sospese ma il capolinea a Puerta del Mar è ugualmente comodo per raggiungere a piedi il centro). In Italia ci siamo lasciati trasportare dall’entusiasmo, e, visto il bassissimo costo del volo, abbiamo prenotato in quello che sembra essere l’hotel più lussuoso in città: l’Hospes Amerigo, cinque stelle, in Calle de Rafael Altamira, una traversa della rambla, vicinissima al mare. Camere molto spaziose con vasca da bagno, doccia, doppio lavabo, minibar fornitissimo, cassaforte, tv, connessione wifi gratuita, servizio in camera e una deludente SPA composta da una piccola piscina (non più profonda di 90 cm) con vista mozzafiato sulla cattedrale di San Nicola e Castello di Santa Barbara, diverse tipologie di getti d’acqua, palestra e sauna (non funzionante). Il tutto per la “modica” cifra di 106€ a camera per notte (colazione esclusa). Appena arrivati in Hotel indossiamo costume e accappatoio (lo troviamo in camera insieme alle ciabatte) e ci immergiamo fino all’ora di cena nel relax della piscina. Prendiamo un aperitivo con un quinto di birra e una tapa a 1.50€ in uno dei numerosissimi locali della zona. Essendo una fedelissima lettrice dei racconti di viaggio di turisti per caso, anche stavolta ho raccolto consigli che credevo preziosi; tuttavia devo esprimere tutta la mia delusione in merito al ristorante “la Taberna” in calle de Labradores, presentata con entusiasmo da altri viaggiatori: per cominciare il locale era deserto (siamo stati gli unici clienti di tutta la serata), il servizio scarso e la pulizia a mio avviso non sufficiente. Abbiamo ordinato un piatto di jamon con pane e pomodoro (discreto) e una paella mixta per due persone che nel racconto veniva “spacciata” per ottima. Durante la preparazione ho visto chiaramente che il pesce utilizzato era surgelato e tra il pentolame vario mi sono accorta che il tutto è stato passato nel forno a microonde. Il sapore era appena decente anche se ci siamo abbuffati visto il tempo d’attesa. Spesa con vino rosso della casa 38€.

GIORNO 2: Sveglia tardi e subito passeggiata lungo il molo scaldati dal tepore del sole, tanto che abbiamo dovuto riportare i piumini in hotel. Ci informano che sfortunatamente l’ascensore che porta al Castillo de Santa Barbara, simbolo della città, costruito nel IX secolo sulla cima del monte Benacantil, è temporaneamente chiuso. Non ci resta che armarci di fiato e buona volontà e percorrere gli scalini delle mura che ci portano all’ingresso di questa struttura dotata di bar e servizi, costruita su 3 livelli dalla quale si gode di un panorama mozzafiato. Scendiamo per il pranzo che sono ormai le 15 e optiamo per un pasto veloce ed economico al ristorante “100 montaditos” proprio al centro della rambla. Purtroppo la scarsa conoscenza dei termini alimentari spagnoli ci spinge a ordinare un misto di montaditos (panini imbottiti di qualsiasi cosa) che non ci soddisfano completamente con patate fritte e salse. Passiamo il resto della giornata passeggiando sulla lunga e sabbiosa spiaggia cittadina dove il clima decisamente mite consente ai più sportivi di impegnarsi nelle prime sfide di beach volley. Per la cena decidiamo stavolta di scegliere liberamente, vista la brutta esperienza della sera precedente: aperitivo al AliOli in calle de Miguel Soler, 20, una piccola e caratteristica enoteca dove prendiamo un bicchiere di Cava (simile al prosecco) e una tabla de queso con noci e mostarda al mandarino. Tutto ottimo. Per la cena ci spostiamo in Plaza san Cristobal al ristorante La Nyora; anche qui l’interpretazione del menù è incerta, pertanto ci facciamo consigliare dalla cameriera di origini italiane e ordiniamo, oltre a una bottiglia di Cava rosè, calamari in umido (ottimi), un pesce alla brace servito con olio d’oliva e pomodori verdi (salatissimo!), pesce spada marinato (non esaltante) e melanzane spezzettate condite anch’esse con olio d’oliva. Forse la parte migliore è costituita dai dolci: gelato al torroncino e montagna di cioccolato… buonissimi entrambi!!! Spesa complessiva 61€.

GIORNO 3: La mattina successiva ci svegliamo alle 8.30 per prendere il bus per l’aeroporto alle 9.30 (il volo parte alle 11.50 ma ci piace arrivare con largo anticipo per fare colazione e curiosare nel duty free). Che dire, sicuramente consiglieremmo un viaggio ad Alicante e ci piacerebbe ritornare magari in primavera per poter godere a pieno del suo splendido clima!



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