Due giorni a Ravenna
Primo giorno
Arrivate alla stazione, rechiamo subito in albergo a lasciare i bagagli (Hotel Byron, nei pressi di piazza del Popolo, posizione centralissima: per una camera doppia abbiamo pagato 85 Euro) e poi all’ufficio del turismo, che si trova a pochi passi (in via Salara), dove ci informiamo in merito agli orari di apertura dei monumenti e delle chiese e ai vari biglietti cumulativi che si possono acquistare. La nostra prima tappa è quindi S. Apollinare in Classe: per raggiungere la basilica è necessario prendere un bus (linee 4-44) dalla stazione. L’autobus passa ogni mezz’ora, il biglietto (valido un’ora) costa Euro 1,20. In circa venti minuti di viaggio raggiungiamo la località di Classe. La basilica è aperta dalle 8.30 alle 19.30 e il biglietto costa 3 Euro (volendo sarebbe stato possibile acquistare un biglietto cumulativo con il museo nazionale e il mausoleo di Teodorico, al costo di 8 Euro – noi escludiamo l’ipotesi perché decidiamo di non visitare il museo nazionale). La basilica di S. Apollinare in Classe, la più grande basilica paleocristiana, ci sorprende subito per i meravigliosi mosaici dell’abside, dai colori sfavillanti e perfettamente conservati. E siamo solo all’inizio… Riprendendo il bus e tornando dalla stazione verso il centro, incontriamo la basilica più antica di Ravenna, quella di San Giovanni Evangelista, fatta costruire da Galla Placidia come voto a San Giovanni per essere scampata a una tempesta nel mar Egeo (apertura 7.00 – 19.00) Intanto, è arrivata l’ora di pranzo: ritorniamo nei pressi di Piazza del Popolo, dove sorgono il Palazzo Comunale e le colonne di S. Vitale e S. Apollinare, e ci fermiamo al Mercato coperto, dove mangiamo ad un self service Camst (buon rapporto qualità prezzo per un pranzo veloce e diverso da un panino; accettano buoni pasto). Dopo un caffè, ci spostiamo verso la Basilica di S. Vitale (apertura 9.00 – 19.00). Qui acquistiamo il biglietto cumulativo per cinque dei monumenti inseriti nella world heritage list dell’UNESCO: al costo di Euro 9,50 è possibile visitare anche il mausoleo di Galla Placidia, la basilica di S. Apollinare Nuovo, il battistero neoniano, la cappella arcivescovile o di S. Andrea e il Museo Arcivescovile. A S. Vitale lo spettacolo dei mosaici è veramente imperdibile, così come al vicinissimo mausoleo di Galla Placidia. Nei pressi si trova anche la Domus dei Tappeti di Pietra, una scoperta archeologica degli ultimi decenni, nella quale si possono ammirare i pavimenti decorati a mosaico di un edificio privato bizantino del V-VI secolo. Qui acquistiamo un biglietto cumulativo valido anche per il TAMO (nuovo centro espositivo sulla storia del mosaico) e la Cripta Rasponi, all’interno del Palazzo della Provincia, che contiene pezzi di mosaico bizantino provenienti dalla basilica di S. Severo a Classe (ormai distrutta). Con il senno di poi, la visita della Cripta e della Domus dei Tappeti di Pietra potevano essere evitate: non hanno aggiunto nulla di significativo alla nostra conoscenza di Ravenna. Dopo la Domus, ci rechiamo al Battistero degli Ariani (apertura 8.30 – 19.30 – ingresso libero) e quindi alla basilica di S. Apollinare Nuovo (9.00 – 19.00): anche in questi due siti lo spettacolo dei mosaici è sorprendente. A fine giornata andiamo nella zona dantesca, dove visitiamo la basilica di S. Francesco (7.30 – 12.00; 15.00 – 19.00), che il Poeta era solito frequentare e in cui furono celebrati i suoi funerali, e la tomba di Dante. Non riusciamo a visitare il museo dantesco perché nel mese di agosto è chiuso. Dopo una sosta in albergo, concludiamo la serata con una cena al ristorante La Gardela, in via Ponte Marino (vicino al Mercato Coperto): mangiamo degli ottimi straccetti all’aceto balsamico e verdure. È buono il rapporto qualità-prezzo. Dopo cena, facciamo una passeggiata in centro: è mercoledì sera, abbiamo visto che il cartellone estivo di Ravenna è invece molto ricco il venerdì, quando sono in programma diverse iniziative: visite notturni ai mosaici, serate musicali… peccato!
Secondo giorno
Ci alziamo di buona lena e partiamo a piedi verso il Mausoleo di Teodorico (8.30 – 19.00, ingresso 3 Euro). Dal centro ci vogliono venti minuti di cammino, ma alla reception dell’hotel ci dicono che è più comodo così rispetto che andare con l’autobus, che va comunque preso in stazione. Il sito del mausoleo è, rispetto agli altri monumenti, abbastanza mal tenuto. Il Mausoleo è privo di mosaici e il sarcofago a forma di vasca è in via di restauro. Tornando verso il centro città, visitiamo il battistero Neoniano (apertura 9.00 – 19.00), altro monumento ricchissimo di mosaici. Dopo la visita del duomo, che contiene alcuni significativi sarcofagi, visitiamo il museo arcivescovile e la cappella di S. Andrea: ancora mosaici meravigliosi! Concludiamo la mattinata con una visita al centro espositivo TAMO (che sta per “tutta l’avventura del mosaico”), ospitato all’interno della chiesa di S. Nicolò: qui sono spiegate la storia e le tecniche del mosaico, dall’antichità ad oggi, anche attraverso video, proiezioni, installazioni multimediali. Molto interessante! Dopo un pranzo al solito self service, l’ultima tappa è alla Loggetta Lombardesca, con il Museo d’arte della città: oltre a una pinacoteca ricchissima, qui è esposta la famosa statua sepolcrale di Guidarello Guidarelli (apertura 9.00-13.30; 15.00-18.00; ingresso Euro 3,00). Accanto alla loggetta, sorge la basilica di S. Maria in Porto, ultima tappa della nostra visita.
Il nostro breve viaggio a Ravenna finisce qui; torniamo a casa avendo aggiunto al nostro bagaglio piccolo assaggio di storia, arte, colori e di… Oriente!