Due amiche nello Yucatan
– sconsigliamo (al contrario di quanto si legge sulla Lonely) la visita al mercatino locale del sabato di Ticul, raggiungibile da Mèrida. L’abbiamo trovato sin troppo locale rispetto a quanto avevamo immaginato. Eravamo le uniche turiste in città.
– le cabanas a Tulum sono molto caratteristiche, ma sono pur sempre capanne costruite sulla sabbia a pochi passi da una fittissima vegetazione. E’ un’esperienza, comunque, da non perdere. Siamo scappate, però, dopo due notti. La prima è stata movimentata dalla pioggia, che filtra attraverso il tetto e chiama a raccolta i diversi insetti e vermi presenti in zona (sono molto umide). La seconda l’abbiamo trascorsa a cantare fuori dalla cabanas a lume di candela essendo prive di elettricità e visto che a Tulum per spostarsi dalla tua cabanas a qualsiasi altro posto (compresa stazione degli autobus, centro città e qualsiasi altro servizio: banca, ufficio cambio, taxi e collettivi per l’escursioni, e l’unico locale notturno: la discoteca, si fa per dire, delle cabanas di don Armando) occorre intercettare i taxi, a dire il vero frequenti, che sfrecciano sulla strada che collega (immersa nel verde della vegetazione) la spiaggia al centro di Tulum. – la fortuna ci ha baciate, invece, a Playa del Carmen, dove per 250 pesos a notte in due abbiamo trovato una buona sistemazione all’Hotel Santa Lucia, sulla Quinta Avenida, tra calle 4 e calle 6, a pochi passi dal mare e da uno dei pochi locali in città: il Capitan Tutix, sulla spiaggia, dove si può entrare liberamente senza pagare. La stanza non era di lusso, ma pulita, con bagno privato, ventilatore, televisione e una simpatica signora a gestirlo. Playa è graziosa. Avevamo letto che era diventata una sorta di Rimini. E’ più turistica degli altri posti che abbiamo visitato, ma definirla in questi termini ci è parso eccessivo, anche se è piena di italiani che si trovano lì come turisti o che hanno deciso di dare una svolta alla loro vita trasferendosi a vivere aprendo un’attività.
In genere abbiamo trovato sempre sistemazioni non lontane dal centro ed a prezzi compresi tra i 250 e i 400 pesos a notte, per due. Anche a Cancun: Hotel Gotty, vicinissimo alla stazione degli autobus e ad un fornitissimo supermercato.
– inizialmente abbiamo utilizzato i dollari, ma ci siamo subito rese conto che era molto più semplice utilizzare solo i pesos. Si possono convertire euro e dollari nei numerosi uffici di cambio che si trovano in città (Chichén Itzà, all’ingresso del sito; Playa; Mérida; Cancun e Tulum).
– per mangiare si possono trovare diverse soluzioni per pochi pesos. Per la colazione basta trovare una panaderia dove per 2,95 pesos (circa 0,30 euro) si possono comprare dei buonissimi dolci (pan dolce e a base di cocco). Molti ristorantini offrono, poi, la soluzione comida corridas, cioè pasti a prezzi fissi (al massimo 40 pesos) con la possibilità di scegliere cosa mangiare. A Mérida, per esempio, abbiamo provato la cucina dei mini-ristoranti che si trovano nel mercado municipal Lucas de Gàlvez in calle 56A (si può vedere il “cuoco” all’opera seduti ai tavolini, al secondo piano). A Playa del Carmen è incantevole ed offre un’ottima cucina il ristorante La Terraya (aperto solo sino alle 21), che si trova sul mare, tra sabbia e palme. E’ molto caratteristico.
– per gli spostamenti tra una città e l’altra ci siamo affidate completamente agli autobus. Per le escursioni e gli spostamenti all’interno delle città, invece, siamo ricorse a grandi camminate, taxi collettivi e taxi (anche in quest’ultimo caso provate a contrattare sul prezzo. Non è mai fisso, lo cambiano di volta in volta). – per gli acquisti preparatevi a farne tanti. Troverete tante cose uniche nel loro genere, simpatiche, caratteristiche: dopo esservi accertati che non vi hanno rifilato il prezzo che riservano agli americani, contrattate anche su quello speciale che dicono di riservare solo agli italiani (rilanciate abbassando anche sino al 50%, poi loro vi chiederanno di proporre un prezzo giusto e così via sino a quando non si giungerà ad un accordo). p.S. Comprendono benissimo l’italiano, in alcuni casi anche le forme dialettali. Non illudetevi di non essere compresi quando parlate tra voi o vi consigliate. Andate in Messico. E’ un Paese incredibile, ricco di umanità, che vi resterà nel cuore. Da andarci e tornarci! Buena sorte!