Dublino Vs Londra
Indice dei contenuti
Partecipanti:
– La sottoscritta BARBARA, 49 anni
– La mia carissima amica MIRYAM, 49 anni
– Le nostre figlie ANNA e MIRIAM, 16 anni ciascuna
1° giorno – domenica 14 giugno: Dublino
Eccoci qui per il nostro annuale viaggio al femminile: come sempre, siamo estremamente elettrizzate, in particolare perché godremo del piacere della reciproca compagnia ! 🙂 Voliamo con Ryan Air da Bergamo, da dove decolliamo alle 10:10, per arrivare a Dublino alle 11:45 ora locale (un’ora indietro rispetto alla nostra). A Dublino (a differenza di Londra) utilizziamo gli euro, visto che l’Irlanda è nell’eurozona. In poco più di 20 minuti un comodo autobus ci porta in centro città. La prima impressione generale che proviamo tutte e quattro è quella della povertà : la si vede nella semplicità dell’architettura ma anche nella scarsa qualità degli abiti indossati dagli abitanti e nel nutrito numero di barboni che affollano ogni angolo di strada. Il meteo è freschino, con un’aria frizzante che invoglia a camminare e a … provare a sudare ! 🙂 Ci colpisce anche l’ utilizzo della lingua gaelica, che affianca il nome inglese di ogni singola via. L’autobus ci scarica a THE SPIRE, la scultura più alta del mondo, in O’Connell Street. E’ una curiosa torre in acciaio alta 120 metri, creata allo scopo di espandere la luce : devo dire che mi ha piacevolmente colpita ! 🙂 In O’Connell Street però non mancate altre due chicche : la simpatica scultura dedicata a James Joyce e soprattutto l’elegantissimo edificio in stile georgiano delle Poste Centrali, secondo me semplicemente …. b-e-l-l-i-s-s-i-m-o. O’ Connell Street è l’arteria principale di Dublino, nonché una delle strade cittadine più ampie d’Europa.
Il pomeriggio percorriamo le vie dello shopping, quasi tutte pedonali, scoprendo che l’Irlanda è piuttosto economica, specie per quanto riguarda l’abbigliamento dedicato alle ragazzine. Il nostro ostello è centrale, a poche centinaia di metri da O’ Connell Street : si tratta dell’Abrahams Hostel, al civico 83 di Lower Gardiner street. Il prezzo include una lauta colazione ed il posto è estremamente pulito, per cui provvederemo a cucinarci personalmente tutte le nostre cene. Siamo in una camerata da 12 persone e l’unica pecca è la montagna di scale che ci dividono dal piano terra.
2° giorno – lunedì 15 giugno: Dublino
Oggi c’è il sole e fa caldo. Decidiamo quindi di percorrere almeno una parte di Dublino a piedi, per goderci il sole e … una certa atmosfera di pace e di serenità che aleggia nell’aria. Dublino – costruita sulle due sponde del fiume Liffey – è una città costellata di ponti ed oggi ne percorreremo parecchi ! 🙂 La nostra prima meta è costituita dalla zona portuale DOCKLANDS, davvero bella, riqualificata e molto ospitale. In zona, da vedere c’è sicuramente il famosissimo U2 GRAFFITI WALL, di fronte ai vecchi studios della band: i Windmill Lane Studios. Non c’è più traccia della vecchia casa discografica, mentre il muro di graffiti è rimasto intatto, sia in memoria degli U2 che per la gioia dei turisti. In questa zona, non mancante il bellissimo Samuel Beckett Bridge – a forma di arpa – opera dell’archistar Santiago Calatrava, il cui stile è davvero inconfondibile. Di fronte al ponte, a fargli da perfetto sfondo, c’è il modernissimo palazzo del Dublin Convention Centre (DCC), tutto vetro e luce. Il vero cuore pulsante della città è la zona TEMPLE BAR, viva ed energica di giorno, ma ancor più vivace la sera, quando tutti i vari locali aprono le loro porte. Il ponte che collega Temple Bar all’altra sponda del fiume Liffey è il famoso, ottocentesco HA’ PENNY BRIDGE (che deve il suo nome al pedaggio che si doveva pagare per attraversarlo). Poche centinaia di metri distanziano Temple Bar dalla CITY HALL (in stile georgiano) e dal DUBLIN CASTLE (la cui origine risale al 1200). La chicca di questa intensa mattinata è la sosta alla CHRIST CHURCH CATHEDRAL, una vera oasi di pace e di medievalità in mezzo al traffico caotico della città. La struttura attuale risale alla seconda metà dell’Ottocento, ma è esattamente la ricostruzione di come la cattedrale fu voluta – ancora intorno all’anno 1000 – dal re vichingo che aveva occupato la città. Passiamo di fianco all’immensa GUINNESS STOREHOUSE (senza entrarci, visto che l’unica estimatrice di birra sono io) ed arriviamo all’ultima tappa della nostra lunga giornata: la famosa prigione KILMAINHAM GAOL – simbolo della lotta irlandese alla libertà – resa famosa dal fatto che qui vi fu girato il film “Nel Nome Del Padre”. La visita è insieme storicamente interessante ed umanamente toccante. Invito alla visita tutti coloro che si recheranno a Dublino, perché costituisce davvero una grande esperienza umana. Stasera andiamo a letto presto, perché domani ci alziamo all’alba: abbiamo prenotato un tour nella campagna irlandese ! 🙂
3° giorno – martedì 16 giugno: La natura irlandese
Oggi fa freddo, ma ci godiamo ugualmente la splendida natura irlandese. Il clou della giornata sarà la visita alle famosissime scogliere CLIFFS OF MOHER, ma anche le altre tappe sono estremamente piacevoli:
– due piccoli paesini di pescatori (Kinvara e Doolin)
– la diroccata (e leggermente sinistra) CORCOMROE ABBEY
– la costa atlantica costeggiata fino alle BABY CLIFFS e poi alle magnifiche sorelle maggiori -BUNRATTY CASTLE … restaurato nel 1954, ma risalente al 1400.
La giornata (organizzata dal tour operator Paddywagon) è davvero magnificamente orchestrata, ma in particolare le scogliere CLIFFS OF MOHER sono mozzafiato. Anna, Miriam ed io abbiamo anche la fortuna di vedere in lontananza un branco di delfini, riconoscibili dal loro caratteristico richiamo! Anche una persona come me – amante delle arti e dell’architettura – è rimasta colpita dalla maestosità e dalla bellezza di quest’architettura naturale, che merita almeno una visita una volta nella vita.
4° giorno – mercoledì 17 giugno: Dublino
Pioviggina, ma durante la giornata c’è un certo miglioramento. Oggi ci concentriamo su un’altra parte del centro di Dublino, spaziando dal famosissimo (ed enorme) Trinity College alla statua dedicata all’eroina Molly Malone, in Grafton Street. Arriviamo fino a St. Patrick’s Cathedral, maestosamente grigia ed austera. Di pietra grigia sono costruiti molti palazzi dublinesi ma – proprio come testimonia questa cattedrale – il colore grigio comunque può essere anche luminoso. Chiudiamo la giornata con due pause nel verde di Saint Stephen Green (il parco pubblico cittadino per eccellenza) e della splendida MERRION SQUARE. Al centro di quest’ultima piazza, considerata uno splendido esempio di stile georgiano, c’è un bellissimo parco: ben curato, più intimo e tranquillo rispetto a St. Stephen Green. Ad uno degli angoli vi è la casa di Oscar Wilde e nel parco c’è una scultura in suo onore. Per un attimo il visitatore scorda la sua appartenenza al Duemila e si immagina uno dei personaggi di Wilde attraversare il parco per andare a fare shopping in città ! 😀
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Dublino è una capitale un po’ deludente, nel senso che si respira un’aria dimessa, intrisa di crisi e di povertà… che poco ha a che vedere con altre metropoli del Nord Europa. E’ comunque una città da visitare, perché offre scorci incantevoli come i ponti sul fiume e piazze raccolte come Merrion Square. La campagna irlandese è invece bellissima ed io ho deciso che prima o poi convincerò tutta la famiglia a farci un tour. In effetti l’Irlanda vanta anche un’altra famosissima scogliera, la celebre GIANTS CAUSEWAY, che vorrei davvero visitare!
5° giorno – giovedì 18 giugno: Londra
Alle 4:30 del mattino siamo già sull’autobus che ci porterà in aeroporto, dove il volo delle 6.30 atterrerà puntualissimo a Londra Stanstead alle ore 07:50. Arrivando in città, prenderemo le Oyster Cards, che sono molto comode per pagare la metro. Arriviamo al nostro ostello, il CENTRAL HOSTEL di Princess Square (metro Bayswater). La zona è bella – anche se ci dicono sia popolata da borseggiatori – ma il nostro ostello è davvero orrendo, tanto che non ci mangeremo MAI. L’ostello in effetti lascia molto a desiderare da molti punti di vista: in particolare, la pulizia generale non è un granché ed i bagni spesso sono otturati. Anche il personale non è sempre disponibile e garbato come ci si aspetterebbe in una struttura ricettiva. Siamo in una camerata da sei, dove i nostri rapporti con gli altri due occupanti (entrambi uomini) saranno inesistenti, visto che non ci incroceremo quasi mai. L’unica nota davvero positiva è la posizione che è alquanto centrale. Ci consoliamo con il meteo buono, per cui usciamo subito e la nostra prima tappa è il. Leadenhall Market (metro: Monument), famoso mercato coperto, per la cui costruzione l’architetto Sir Horace Jones si ispirò alle Gallerie di Milano. Nelle vicinanze, proseguiamo la visita con l’entrata agli Sky Gardens (l’’entrata è gratuita, ma va prenotata), i giardini pensili di Londra.
E’ davvero bellissima esperienza: il giardino si trova nell’attico di un grattacielo (considerato fra i più brutti di Londra, ma a me personalmente è piaciuto, con quel motivo ad onda sulla facciata). Il giardino, suggestivo e ben curato, si affaccia – sul lato sud – su una meravigliosa terrazza panoramica Oggi la vista è bellissima perché il meteo è dalla nostra parte ! Di fronte, c’è il grattacielo THE SHARD, il più alto d’Europa, opera di Renzo Piano. Prima di rientrare in ostello, facciamo tappa da HARRODS … dove ahimè la maggior parte della mercanzia non è alla portata delle nostre tasche. Lo stabile è comunque splendido e la varietà delle merci esposte merita sicuramente una visita, anche se si corre il rischio di uscirne a mani vuote. Io personalmente sono davvero contenta di questa gita londinese anche per un motivo personale: avrò occasione di incontrarci Paola, una mia amica del liceo, che ora vive fra l’Italia e Londra. Paola ora è a Londra e questa sera ci invita a mangiare messicano, al ristorante CHIQUITO di Leicester Square. Proprio una bella cena in ottima compagnia ! 😀
6° giorno – venerdì 19 giugno: Londra
Anche oggi il meteo è buono. Oggi ci dividiamo: Miriam ed io andiamo al SCIENCE MUSEUM con la mia amica Paola, mentre Miryam ed Anna vanno al British Museum (dove ammireranno una splendida mostra sull’ideale di bellezza nella scultura classica greca). Io invece raccomando il Museo delle Scienze: noi personalmente spazieremo dalla storia dei velivoli (impressionante la collezione di reperti in mostra) alla sala degli esperimenti scientifici, dove Miriam si diverte come una matta. Prima di riunirci a Miryam ed Anna, beviamo un caffè al VICTORIA&ALBERT HALL MUSEUM, nelle vicinanze dello Science Museum (la fermata metro è la stessa : South Kensington). L’architettura esterna di questo museo è semplicemente spettacolare: prima o poi dovremo tornarci per visitarne anche l’interno. Dopo un pranzo veloce al Pizza Hut, trascorriamo il pomeriggio a CAMDEN TOWN, per il suo famoso mercatino. La sera, invece, Anna, Miriam ed io andremo a cena dalla mia amica Paola, che abita in una bella zona residenziale del centro londinese.
7° giorno – sabato 20 giugno: Londra
Anche oggi il meteo è buono e – come da programma – ci dedichiamo al mercatino di PORTOBELLO. Ecco, nei mercatini forse c’è ancora una parte dell’originalità di Londra: sia nelle curiosità che si vendono (come degli origami polacchi davvero particolari), che nelle eccentricità – di abbigliamento e di aspetto generale – delle persone che li popolano ed infine anche nell’unicità di molti dei palazzi di Camden Town. Le nostre ultime ore a Londra si snodano fra l’ariosa Leicester Square, la più cupa Chinatown e … il paradiso dei golosi: lo splendore dei colori e dei profumi di M&M’s store! A cena, andiamo a spendere le ultime sterline in un bistrot francese, vicino al nostro ostello.
8° giorno – domenica 21 giugno: Di nuovo a casa
Oggi rientriamo a casa sul volo delle 8:05 che da Londra Luton ci porterà a Bergamo per le 11.05. L’ostello ci prenota un taxi per 70 sterline ed anche questo volo – come gli altri due – è perfettamente in orario. Siamo a casa, dopo una settimana di visite … stanche ma felici, anche se forse da questo viaggio ci aspettavamo di più.
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Londra ci ha un po’ deluse. Per tutte e quattro, non è la prima volta che ci veniamo ma … tutte e quattro abbiamo avuto l’impressione che non ci si respiri più l’aria sovversiva, trasgressiva e visionaria di un tempo! Un tempo Londra era davvero il cuore pulsante del mondo: un cuore che dava energia a mode (non solo abbigliamento o musiche, ma anche stili di vita) che poi sarebbero divenute mondiali. Inoltre a Londra iniziano a scarseggiare gli inglesi: poiché moltissimi dei suoi abitanti sono stranieri, non è più nemmeno un luogo dove esercitare il proprio inglese. Infine, è diventata carissima come prezzi. La tanto amata “swinging London” si è oramai troppo imborghesita.