Dublino la giovane

Un weekend lungo per le vie della capitale irlandese
Scritto da: battirena
dublino la giovane
Partenza il: 26/01/2013
Ritorno il: 29/01/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Dublino la giovane (26/1-29/1/2013)

Forse non è il miglior periodo dell’anno per visitare Dublino, ma i prezzi del volo e del soggiorno ci hanno facilitato la scelta. Comunque non possiamo lamentarci: il clima ci ha permesso di fare tutto quello che avevamo in programma, anche se durante le tre giornate dublinesi abbiamo avuto sole, vento, pioggia, cielo grigio, poi sole, vento, pioggia poi… Non è necessario consultare il meteo: in una giornata c’è sempre di tutto! Quindi portatevi l’impermeabile con cappuccio: l’ombrello non serve e anche i Dublinesi ne fanno a meno. Perché giovane? Perché in giro ci sono tantissimi giovani… Anche i turisti sono giovani (bon per loro!). Temple Bar, i pub, i ritrovi sono pieni di giovani, si fa musica un po’ dappertutto, la birra non manca…

La visita

Questa volta partiamo in quattro: si è aggiunta una coppia di amici anch’essa non giovanissima. Ce la siamo cavata benissimo! Partenza da Pisa naturalmente con Ryanair a meno di 100 E in due a/r. Viaggio perfetto. Il nostro B&B; si trova in Gardiner Street a due passi dal centro, dietro Custom House e da qui iniziamo la visita raggiungendo il Trinity College dopo aver attraversato il gonfio Liffey e visto il monumento eretto per ricordare la grande carestia del 1845 che decimò la popolazione irlandese e che dette inizio alle grandi emigrazioni (Famine Memorial). Il Trinity, costruito durante il regno di Elisabetta I nel 1592, fu aperto ai cattolici solo quasi trecento anni dopo e fu frequentato da quasi tutti i grandi scrittori Irlandesi. Si può passeggiare per i suoi tre cortili pavimentati per poi ammirare il famoso BooK of Kells universalmente noto per le sue sontuose miniature riguardanti i quattro vangeli. Molto più interessante mi è sembrata la Old Library, uno stanzone di 65 mt di lunghezza e 15 di altezza in legno decorato e che è stata a lungo la biblioteca più grande d’Europa. All’interno si trovano anche numerosi busti di studenti celebri e l’arpa più antica del paese e simbolo principe dell’Irlanda. Dopo aver pranzato con una zuppetta (buona), pane nero, burro e Guinness abbiamo raggiunto il S.Stephen’ Green, stupendo polmone verde di quasi dieci ettari finanziato da un Guinnes nel 1880. Nei paraggi bei palazzi georgiani con i caratteristici cancelletti di ferro e portoncini colorati. Poi abbiamo attraversato la zona dello shopping passeggiando per la rossa Grafton Street che ne è l’animato centro. All’inizio della strada troviamo la statua di Molly Malone, la giovane e prosperosa venditrice di pesce che con la sua ballata è divenuta il simbolo di Dublino. Attraversiamo nuovamente il Liffey e ci troviamo in O’Connel Street grande e bel viale che fu il centro delle rivolte contro gli Inglesi a partire dal 1926 e che portarono all’indipendenza. All’incrocio con Henry Street si eleva the Spire, gigantesca guglia di 120 mt di altezza con base di tre metri e punta di 15 cm nuovo simbolo della città e luogo di ritrovo. A due passi la simpatica statua in bronzo di James Joyce, uno dei figli maggiori di questa vivacissima città. Siamo stanchi… breve riposino, poi a cena (presto). Rinfrancati, andiamo a passeggiare in Temple Bar tra il Liffey e il quartiere delle banche. Dopo un periodo di decadenza il vecchio quartiere portuale, completamente ristrutturato si è riempito di pub, ristoranti, discoteche ed è divenuto il centro della vita notturna di Dublino. Lo troviamo animatissimo di giovani, musica e spettacoli di strada nonostante una leggera pioggerella. La giornata è stata lunga (è iniziata alle 4,30…) ce ne andiamo a letto.

Domenica

Oggi c’è un bel sole, ma un forte vento. Prendiamo il bus 31 in Abbey street e andiamo a Howth, un delizioso paese di pescatori situato su una penisoletta che corona la baia di Dublino. Il viaggio dura una mezzoretta, ma merita assolutamente. Il bus a due piani attraversa prima la periferia un po’ degradata della città con le sue casette, spesso in mattoni, addossate le une alle altre e con selve di camini che spuntano dai tetti, poi una zona residenziale con villette e giardini verdi. A proposito le finestre non hanno né imposte, né persiane o avvolgibili, ma solo tende o leggere veneziane, sarà per il sole… che spesso è assente! Con il bus saliamo fino alla sommità del colle che domina il paese. Lo spettacolo è magnifico con in basso il faro e il verde dei prati che sovrastano la scogliera. Un bel sentiero circumnaviga tutto il promontorio, ma c’è troppo vento e desistiamo dal percorrerlo. Torniamo con il bus al paese, ci fermiamo ad ascoltare i canti dei bambini nella chiesa e dopo una breve passeggiata lungo il porto rientriamo a Dublino con il treno (locale) Dart. Le famose foche di Howth non le abbiamo viste: sono a letto! Piove e con il bus turistico Hop on-Hop off (quelli che fanno il giro della città) andiamo a visitare la fabbrica della birra Guinness, un cult, tappa imperdibile di un viaggio a Dublino. La visita è veramente interessante: una parte della fabbrica è stata trasformata molto sapientemente in una grande esposizione che mostra la produzione della famosa birra, la commercializzazione, il trasporto; il tutto attraverso un arco di quasi trecento anni. Dalla terrazza, al settimo piano, si gode un bellissimo panorama (ora c’è il sole) a trecentosessanta gradi sorseggiando una pinta della famosa nera compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso (un po’ caro!). Pranzo presso il pub Guinness con zuppetta e panino. Quando usciamo… piove di nuovo e noi saliamo sul bus turistico e facciamo un giro panoramico, una passeggiata in O’ Connoll Street quindi a cena e poi a nanna!

lunedì

La mattina con il bus turistico raggiungiamo Merrion Square, un bel parco circondato da case georgiane. In un angolo ci fotografiamo insieme alla colorata e spiritosa statua di Oscar Wilde che sorride sarcastico alla sua casa natale situata al di là dalla strada. Con il solito bus raggiungiamo Dublin Castle che però è chiuso per lavori. Proseguiamo a piedi verso la Christ Church Cathedral. Della vecchia cattedrale rimane solo la cripta medioevale nella quale c’è anche un ristorante! L’esterno, neogotico, anche se recente non è male! Dalla cattedrale attraverso un ponte coperto si raggiunge Synod Hall (anzi al contrario!) all’interno della quale è stato allestito un museo che ci fa viaggiare nella storia di Dublino dall’epoca dei Vichinghi fino al XVI secolo. Veramente ben fatto e da non perdere, specialmente se si hanno bambini al seguito. Da qui a S.Patrick’s il passo è breve. Solita bella chiesa neogotica restaurata con interno abbastanza interessante da visitare con più attenzione della precedente. Un bel parco la circonda esternamente. Torniamo indietro e pranziamo (sono le 14…) da Bukley proprio davanti alla cattedrale: non male anche per il prezzo! Decidiamo di risalire sul bus turistico e facciamo un altro giro soffermandoci presso Phoenix Park, immensa superfice verde, uno dei parchi più grandi del mondo: deve essere stupendo in primavera ! Terminiamo la serata in Henry Street e ci infiliamo nel grande magazzino Arnott’s, dove c’è di tutto, così…per dare un’occhiata! Dopo avere attraversato il famoso ponticello bianco Ha’Penny bridge ci infiliamo nuovamente in Temple Bar e troviamo un posto per cenare al The Shack proprio di fronte al famoso Pub. Lunedì, qualche locale è chiuso e gli altri sono tutti pieni! E’ finita, breve passeggiata notturna e a letto. Domani mattina si rientra… Potevamo anche visitare qualche museo, ma ci siamo limitati: lo faremo la prossima volta!

Logistica

Dublino centro si può girare anche a piedi, ma per motivi anagrafici, di tempo e meteo abbiamo acquistato all’aeroporto il Fredoom Adult Turist Ticket che permette libero accesso a tutti i bus della Dublin Bus, alla navetta Airlink che collega l’aeroporto al centro cittadino e al bus turistico Hop-on Hop-off che gira tutta la città e che permette di fermarsi e risalire a ognuna delle ventiquattro fermate senza limiti di tempo. La frequenza è di circa quindici min. Alcuni bus danno la possibilità di ascoltare le spiegazioni anche in italiano. Costo di 28 euro per tre giorni.

Per il soggiorno abbiamo scelto l’Anchor Huose dublin, un B&B; accogliente con camere semplici ma pulite e una splendida irish breakfast. In Gardiner Street, a due passi dal centro ce ne sono altri. La fermata del bus 41 per l’aeroporto e dell’Airlink è a un passo! Prenotando direttamente si risparmia (prezzo del momento euro 132 per tre notti!).

Per mangiare c’è l’imbarazzo della scelta. Si mangia da tutte le parti: pub, ristoranti, paninoteche, grandi magazzini… La sera, prima delle 19,30 si può cenare con il menu early bird a prezzi contenuti, dopo si cena alla carta spendendo un po’ di più. Nei pub si mangia con un piatto sostanzioso, un dolce ed una guinness a meno di 20 euro. Cercate di mangiare esclusivamente piatti tradizionali: anche se un po’ diversi dai nostri sono completi e gradevoli! Noi abbiamo cenato oltre che da the Shack, da Celt in Talbot Street e Madigan’s vicino alla statua di J.Joyce e ci siamo trovati bene.

Per i vostri ricordi, anche mangiarecci, andate da Carrol’s: ci sono negozi in tutta la città, ma uno veramente ben fornito è quello di Westmoreland Street, nei pressi del O’Connel Bridge.

Conclusioni

Birra e Wiskey (con la “e”), Temple Bar, la musica (U2…), i giovani, i grandi scrittori, i caseggiati vittoriani, i negozi e i portoncini dagli sgargianti colori, i parchi, i Pub musicali, il meteo che cambia a ogni ora… mi sembra che ci sia tutto! Dublino merita un bel fine settimana lungo! Alla prossima…

Guarda la gallery
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C.C. Cathedral

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Temple Bar

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Ha'Penny bridge

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Gli intrepidi viaggiatori

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O.Wilde



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