Dublino e Irlanda dell’Ovest
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Sabato 17 Agosto
Partiamo alle 11.20 da Linate e atterriamo in una nuvolosa Dublino verso le 12.45. Ritirati i bagagli, pranziamo velocemente con un panino e compriamo i biglietti a/r per il bus, in quanto ritorneremo in aeroporto il lunedì per ritirare le auto noleggiate. Il bus 747 della Airlink ci lascia nei pressi del Trinity College, quasi di fronte alla statua di Molly Malone. Il nostro hotel, The Pearse, si trova a una quindicina di minuti a piedi dal Trinity. Quei pochi km sembrano non finire mai, mentre camminiamo trascinandoci dietro le valigie.
Facciamo check in e lasciamo le valigie. L’hotel è accogliente, ma necessiterebbe di rinnovarsi un po’, sembra essere rimasto agli anni 80 come arredamento. Usciamo per fare un primo giro della città. Cerco senza successo la statua di Oscar Wilde e ci dirigiamo verso il Parco di St. Stephen Green. Il parco è verdissimo e pieno di fiori, e per fortuna non è molto affollato. Visitiamo poi la Cattedrale di St. Patrick, passiamo davanti alla Christ Church Cathedral e passeggiamo sulla Wellington Quay lungo il fiume Liffey. S’è fatta ora di cena, e quindi andiamo diritti verso la zona di Temple Bar. Al Bad Ass Cafè cominciamo il nostro primo giro di Guinness, stufato di manzo e Fish&Chips.
La stanchezza si fa già sentire, per cui rientriamo in albergo presto.
Domenica 18 Agosto
Di buon mattino andiamo a visitare il Trinity College, e ci mettiamo in coda per vedere la biblioteca e il famosissimo Book of Kells, il manoscritto dei monaci irlandesi risalente all’800. C’è una lunga coda che però scorre via velocemente. La biblioteca è notevole!
Usciti dal Trinity passiamo dall’altra parte del fiume, in zona O’Connell Street. Le nostre strade si dividono per qualche ora, mi trovo a pranzo con un’amica che non vedo da qualche tempo, anche lei in vacanza con la famiglia in Irlanda. Ci ritroviamo in zona St.Patrick per andare alla Guinness Storehouse. Ho comprato i biglietti su internet prima di partire, con uno sconto del 10%. La Storehouse è sicuramente interessante, anche se insomma, è po’ un’americanata. La vista della città dall’ultimo piano, mentre si sorseggia una pinta di Guinness (inclusa nel biglietto), è molto carina. Ritorniamo a Temple Bar per cenare, la memoria mi tradisce, non ricordo dove siamo andati.
Dublino è piccola e accogliente, forse un po’ troppo sporca. Ho notato parecchi locali ed esercizi chiusi.
Lunedì 19 Agosto
Con armi e bagagli ritorniamo all’aeroporto di Dublino e tramite navetta ci facciamo portare al parcheggio dell’Avis, dove ritiriamo una Opel Astra e un Nissan Qasqai. Il programma della giornata prevede parecchi km, per avvicinarci alla parte occidentale dell’Isola, in cui si concentra il nostro giro. Passiamo attraverso le Wicklow Mountains, sotto una pioggerella e ci fermiamo al centro monastico di Glendalough. Le rovine sono molto suggestive, e fortunatamente esce il sole e il cielo torna ad essere azzurro. Pranziamo velocemente e riprendiamo il viaggio, fermandoci successivamente al Castello di Cashel. Lo visitiamo solo dall’esterno, siamo un po’ in ritardo e il castello è comunque circondato per metà da ponteggi.
Arriviamo alla nostra destinazione finale, Killarney, e facciamo check-in al nostro bed&breakfast, il Killarney Lodge. Probabilmente il miglior b&b in cui abbiamo alloggiato, i due proprietari sono gentilissimi e ci hanno dato dei buoni suggerimenti. Ceniamo in un allegro pub, il Laurels, e poi nanna.
Martedì 20 Agosto
Questa è la giornata del Ring of Kerry. Su suggerimento dei padroni di casa, facciamo il giro in senso anti-orario. Ci fermiamo in un paio di punti panoramici prima di arrivare a Cahersiveen. Prendiamo il traghetto per Valentia Island ma facciamo in tempo a visitare il Faro di Cromwell Point quando comincia a piovere copiosamente. Decidiamo di abbandonare l’isola e attraversiamo il ponte a Portmagee. Proseguendo sullo Skellig Ring (la strada che percorre un pezzo della penisola) arriviamo alle Cliffs of Kerry (o Cliffs of Skellig). Queste scogliere sono selvagge e spettacolari. C’era un vento triestino! Per vederle paghiamo un biglietto di 5 euro. Non ho ben capito se fosse per il parcheggio, per l’ingresso in una zona privata, per vedere le scogliere stesse. In ogni caso la cosa mi ha lasciato un po’ perplessa.
Continuiamo il giro fermandoci a Waterville. Passeggiamo sul lungomare e salutiamo la statua di Charlie Chaplin, che amava venire in villeggiatura in questo paese. Finiamo il giro sul ring of Kerry ritornando a Killarney e proseguendo per la destinazione successiva, il paese di Dingle nella penisola di omonima. Sulla strada per Dingle una delle macchine ha un piccolo inconveniente con un altro furgone per cui si danneggia uno degli specchietti. L’assicurazione casco è ritornata utile! Arrivati a Dingle,un caratteristico paese di pescatori, facciamo check-in presso l’Alpine Guest House. Usciamo per mangiare, il tempo è uggioso e c’è in giro poca gente. Ceniamo al Dingle Pub, un posto simpatico in cui ascoltiamo anche della musica dal vivo.
Mercoledì 21 Agosto
Partiamo di buon mattino per fare un giro panoramico della penisola di Dingle, seguendo la Slea Head Drive. Ci fermiamo qua e là, ma il posto che merita di più è la Slea Head Beach, il punto più occidentale della penisola. E’ assolutamente fantastica questa spiaggia, e notiamo che è un posto favorito dagli amanti del surf.
Il tempo peggiora, quindi decidiamo di saltare il Connor Pass e di fare la N86 per arrivare alla prossima destinazione. Pranziamo a Tralee e proseguiamo per Listowel, dove abbiamo prenotato il prossimo B&B. La Millstream House è gestita da una coppia molto simpatica e “in là” con gli anni. Per riassumere il tempo passato là….l’aspirapolvere aveva le ragnatele! Ceniamo in centro a Listowel, di per sé un paesino anonimo.
Giovedì 22 Agosto
Seguendo i consigli di Irlandando, per ottimizzare i tempi passiamo sul fiume Shannon prendendo il traghetto da Tarbert a Kilrush. Attraversiamo la Contea di Clare per arrivare alle famose Cliffs of Moher. Parcheggiamo, pagando un biglietto “d’ingresso/parcheggio” e ci fermiamo per un paio d’ore girando di qui e di là con calma. La fortuna ci assiste, proprio alle Cliffs abbiamo la giornata migliore, meteorologicamente parlando. Saranno anche un posto molto turistico, ma le scogliere di Moher sono straordinarie. Dopo aver pranzato, proseguiamo il viaggio passando dal villaggio di Doolin e il tavolato del Burren. Decidiamo di fare una deviazione prima di arrivare a Galway e ci fermiamo a vedere il tramonto a Black Head, sempre nella penisola di Clare. Vediamo anche da qui uno scorcio delle Isole Aran. A Galway abbiamo prenotato le ultime 3 notti al Kilcullen House, un B&B grazioso e vicino al centro. La città mi è piaciuta molto più di Dublino!
Facciamo una passeggiata in centro e ceniamo al Spanish Arc, che ci è piaciuto molto e infatti ci ritorneremo l’ultima sera a Galway.
Venerdì 23 Agosto
La giornata è dedicata alle Isole Aran. Prendiamo il traghetto a Rossaveel che in una quarantina di minuti ci porta nell’isola più grande, Inishmore. Giustamente, visto che sono 10 anni che non salgo su una bicicletta, ho la pessima idea di volerle noleggiare. Il giro panoramico è molto carino, e me lo sarei goduta di più se non ci avessi lasciato metà dei miei polmoni.
Sulla spiaggia di Kilmurvey Blue Flag io e un mio amico abbiamo un momento carrambata: incontriamo un vecchio compagno di scuola delle medie che non vedevamo da molto tempo!
Non abbiamo tempo andare a vedere il forte di Dun Aonghasa, quindi proseguiamo sulla strada panoramica beccando qualche foca sulla spiaggia. Ritorniamo a Rossaveel e quindi a Galway, dove ceniamo in centro, stavolta al The Quays.
Sabato 24 Agosto
Penultimo giorno nell’Isola di Smeraldo, con l’obiettivo di girare il Connemara. Attraversiamo Cong e complice il navigatore non aggiornato, finiamo un mezzo ai campi. Niente di grave, il paesaggio è bucolico e ci offre una bella vista sul lago Corrib.
Proseguiamo verso la Kylemore Abbey, che visitiamo dall’esterno in quanto comincia a piovere nuovamente. E qui il nostro tour del Connemara va a farsi benedire, la pioggia diventa talmente fitta che la visibilità è pessima. A malincuore ci tocca ritornare a Galway già nel primo pomeriggio. Pazienza, visitiamo un po’ meglio la città e ceniamo nuovamente allo Spanish Arc. Per consolarmi, mi mangio una pentola intera di cozze.
Domenica 25 Agosto
Partiamo con calma da Galway in direzione aeroporto. Ci fermiamo a Tullamore, sede di una distilleria di whiskey, ma non facciamo in tempo a fare il tour guidato. Lasciamo le auto all’Avis e compiliamo un modulo per spiegare “l’incoveniente” senza particolari problemi. Diciamo così addio all’Irlanda, un’isola meravigliosa, in tutto e per tutto, con la speranza di ritornarci per visitare il resto. Ogni tanto guardo lo sfondo del mio computer (un collage delle mie foto) e mi perdo nei ricordi.